High Heat – Fuoco mortale: la spiegazione del finale del film

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In genere, i film che si svolgono nell’arco di una sola notte permettono di dar vita a potenti sequenze d’azione ricche d’adrenalina, facendo avvertire tutto il peso del tempo che scorre e del compito da portare a termine prima che esso finisca. Seguendo questo canone, High Heat – Fuoco mortale, il film scritto da James Pederson e diretto da Zach Golden, propone la storia di Ana, una brillante e bellissima chef che è costretta a confrontarsi con il suo passato per salvare il suo ristorante appena aperto dagli strozzini. Nel ruolo della protagonista si ritrova l’attrice Olga Kurylenko, celebre per i film Quantum of Solace e Black Widow.

Con una buona dose di umorismo tra le sequenze d’azione e sottolineando intenzionalmente che gli uomini sono esseri semplici e le donne sanno ben usare il cervello per risolvere le questioni critiche, il film inizia con un tono scanzonato, acquisendo poi sempre più un ritmo e una tensione propri del thriller. Completano il cast Don Jhonson nel ruolo di Ray, Kaitlin Doubleday nel ruolo di Mimi, Chris Diamantopopus nel ruolo di Tom, Dallas Page nel ruolo di Dom, Ivan Martin nel ruolo di Micky. In questo articolo, esploriamo il finale del film fornendone un’accurata descrizione.

La trama di High Heat – Fuoco mortale

Il film si apre in un’affollata cucina di un ristorante francese e presenta al pubblico la chef Ana e suo marito Ray,che è anche il comproprietario dell’Etoile Rouge, il nuovo ristorante di lei. Ana è una chef brillante, ma ama tenersi alla larga dalla fama e dalla notorietà, anche se spesso viene trascinata dal marito verso la folla. Tuttavia, l’atmosfera si fa intensa quando riceve una telefonata da una misteriosa donna russa, e le sue espressioni facciali suggeriscono che sa chi c’è all’altro capo della telefonata. Nel frattempo, anche Ray riceve una visita inaspettata, quella di Micky e di un paio di scagnozzi, che fanno capire che il loro capo Dom ha chiesto di incontrarlo.

Ray rifiuta, dicendo che si metterà in contatto con Dom il giorno seguente, alla chiusura del ristorante. Tuttavia, Micky non accetta un no come risposta e mette alle strette Ray nel parcheggio, costringendolo ad accompagnarlo. Gli stessi scagnozzi si recano anche nei ristoranti di Ana con delle taniche di benzina con l’intenzione di bruciarli, ma vengono interrotti dalla chef che, senza nemmeno sudare, uccide i due intrusi e getta i loro cadaveri freddi nel congelatore.

Nikki Delmonico e Don Johnson in High Heat - Fuoco mortale
Nikki Delmonico e Don Johnson in High Heat – Fuoco mortale

 Scopriamo che Ray aveva una dipendenza dal gioco d’azzardo e aveva chiesto un prestito di oltre un milione di dollari al boss criminale Dom. L’intenzione era quella di rimborsare tutti i prestiti una volta che il suo nuovo ristorante avesse avuto successo ma Dom, sempre più in ansia, ha mandato suo figlio Micky a occuparsi della situazione. Poiché Ray non è in grado di ripagare il suo debito, Dom pensa di bruciare il nuovo ristorante per ottenere i soldi dell’assicurazione. A differenza dell’irresponsabile marito Ray, Ana non è però il tipo che si arrende senza combattere.

La sua rissa con gli uomini del criminale ha inoltre dimostrato che è molto più di una semplice chef. In realtà, infatti, Ana lavorava come spia per il KGB russo e aveva il compito di uccidere i nemici dello Stato. Successivamente, ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle ed è riuscita a sparire fino a quando Ray non ha combinato un pasticcio che l’ha riportata sui radar per via di uno stupido annuncio. Ana intende ora mantenere intatta l’Etoile Rouge, anche se per farlo deve confrontarsi con il suo ex capo.

Un tuffo nel passato

Si scatena così una vera e propria battaglia e Ana riesce a salvarsi senza fatica a colpi di pistola, coltellate e calci, ma si rende conto che non può farli fuori tutti da sola e contatta così la sua vecchia collega Mimi, le rivela che Dom e i suoi mercenari sono decisi a bruciare il suo ristorante la sera dell’inaugurazione e le chiede aiuto. Anche Mimi è un’ex spia del KGB, ma a differenza di Ana, la sua famiglia sa tutto delle sue avventure di spionaggio. Ha persino costretto il marito Tom e le figlie gemelle ad accompagnarla per mostrarle come si svolgeva il suo lavoro.

Tuttavia, nutre anche una vendetta personale nei confronti di Ana e fa fatica a convincersi se aiutarla o metterla in prigione. Si sente infatti tradita da lei, perché Ana era la sua migliore amica, che un giorno l’ha abbandonata per diventare una normale civile.  Dato che gli uomini di Dom sono dei veri e propri dilettanti, Ana non ha problemi a farli fuori uno per uno. Adora la sua nuova vita e il suo ristorante e non può sopportare di vedere tutto questo svanire.

Disperato per via del contrattacco, Dom si avvale dell’aiuto di mercenari professionisti nel momento del bisogno per distruggere Ana e il suo ristorante. Ci sono solo due vie d’accesso al ristorante e nessuno di quelli che sono entrati è uscito, tranne uno, che si è dato fuoco con una molotov. I mercenari intendono dunque colpire il ristorante da entrambi i lati mentre Ray e Ana bevono un bicchierino di vodka, suggerendo l’inizio della resa dei conti finale.

Olga Kurylenko e Don Johnson in High Heat - Fuoco mortale
Olga Kurylenko e Don Johnson in High Heat – Fuoco mortale

La spiegazione del finale di High Heat – Fuoco mortale

Nel finale, i mercenari, armati di fucili d’assalto, entrano nel ristorante e vengono presto fulminati dalle trappole di Ana, costringendoli a chiamare altri rinforzi. Scoppia una sparatoria e ben presto Ana finisce le munizioni, ma viene salvata dalla sua vecchia amica Mimi, arrivata con un certo ritardo alla festa. Mimi ha cercato l’amica per tutti questi anni da quando lei è scomparsa senza lasciare traccia e ritiene che Ana le debba una grossa spiegazione.

Come lei, anche Mimi aveva pensato di lasciare il mondo dello spionaggio e degli omicidi, ma si è sentita tradita quando la sua migliore amica ha effettivamente lasciato il KGB. Il motivo di questa sua decisione è stato dato dal fatto che Ana ha iniziato a temere che quel lavoro potesse mettere a rischio la sua integrità. Ed è allora che ha deciso di rinunciare a quella vita, ritirandosi nell’anonimato. Alla luce di ciò, Mimi ha atteso per anni questo momento e ora che Ana è di fronte a lei, intende vendicarsi.

Ana e Mimi si scambiano quindi duri colpi, con quest’ultima che incolpa Ana di averla abbandonata a Parigi. Alla fine, le due seppelliscono però le loro divergenze e si abbracciano. Il film si conclude quindi con Ray che entra nel parcheggio sotto le spoglie di un mercenario e uccide Dom. Micky, il figlio idiota del criminale, cerca di scappare ma viene a sua volta ucciso da Ana. Così facendo, la vicenda si conclude, Ana può tornare al lavoro che ama avendo anche ritrovato un’amica che credeva ormai perduta.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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