Hunter Killer – Caccia negli abissi: la spiegazione del finale del film

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Diretto da Jonathan Marsh e basato sul romanzo di Don Keith e George Wallace, Hunter Killer – Caccia negli abissi (qui la recensione) è un film del 2018 con le interpretazioni di Gerard Butler, Gary Oldman, Common, Linda Cardellini, Toby Stephens e altri. La trama si sviluppa a partire da un sottomarino statunitense che viene misteriosamente distrutto nell’oceano vicino alla Russia, l’esercito degli Stati Uniti e l’NSA inviano il Capitano Glass (Geard Butler) e un sottomarino Hunter-Killer, l’USS Arkansas, per scoprire cosa è successo. Si scopre così che l’ammiraglio russo Dmitriy Durov (Michael Gor) ha organizzato un colpo di stato e ha rapito il presidente russo Zakarin (Alexander Diachenko), attaccando il proprio sottomarino.

I capi militari e il Presidente degli Stati Uniti iniziano dunque a prepararsi alla guerra, ormai apparentemente inevitabile, ma Glass è determinato a fermarla prima che avvenga, collaborando con il capitano del sottomarino russo Andropov (Michael Nyqvist) per estrarre il Presidente e fermare il colpo di stato. Alla fine di Hunter Killer – Caccia negli abissi, il capitano Glass compie dunque la coraggiosa mossa di fidarsi del capitano russo Andropov e insieme contribuiscono a evitare l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Ma c’è molto su cui riflettere in questo finale, che analizziamo dunque qui di seguito.

Perché Adropov ha aiutato Glass

Dopo aver capito che c’erano ancora degli uomini all’interno del sottomarino russo affondato, Glass invia un equipaggio per tirarli fuori e uno dei sopravvissuti è il capitano della nave, Andropov. Mentre Glass cerca di far navigare la USS Arkansas più vicina alla base russa di Polyarny, incontra un campo impenetrabile di mine acustiche e chiede l’aiuto di Andropov, nonostante le obiezioni di alcuni membri dell’equipaggio, compreso l’XO. Andropov è inizialmente riluttante, ma dopo che Glass gli mostra le immagini che mostravano il sabotaggio della Konek e gli dice che aveva rischiato la vita del suo equipaggio per salvarlo, Andropov capisce che può fidarsi di Glass.

Gerard Butler e Michael Nyqvist in Hunter Killer - Caccia negli abissi
Gerard Butler e Michael Nyqvist in Hunter Killer – Caccia negli abissi

Invece di navigare attraverso il campo minato acustico, Andropov guida dunque Glass e la USS Arkansas in quella che sembra essere una grotta con un vicolo cieco. Glass si fida però a sua volta di Andropov e ordina all’equipaggio dell’Arkansas di seguire le sue indicazioni; alla fine la grotta dopo essersi stretta si apre e l’Arkansas emerge nelle acque russe. Mentre molti degli ufficiali di grado più elevato di entrambe le parti avevano frequentato le accademie navali, Glass è orgoglioso di aver fatto la gavetta nei sottomarini, il che lo ha aiutato a guadagnarsi il rispetto e la fiducia di Andropov, dato che i due uomini sono fatti della stessa pasta.

Perché Glass ha dato ad Andropov la sua moneta

Appena insediato come capitano della USS Arkansas, Glass rifiuta la moneta dell’equipaggio dell’Arkansas, conservando invece la sua moneta di ex membro dell’equipaggio della USS Wichita. Inizialmente dice che terrà quella, perché è la sua moneta fortunata, ma alla fine del film, dopo aver lavorato con Andropov per evitare la Terza Guerra Mondiale, i due uomini si stringono la mano e Glass fa scivolare la sua moneta della USS Wichita nella mano di Andropov. La riluttanza di Glass a consegnare la moneta dimostra quanto fosse speciale per lui, ma dopo gli eventi del film, è il modo più forte per mostrare ad Andropov il rispetto che ha per il capitano russo.

Andropov e Glass si erano già scontrati in passato e, sebbene il film non entri nei dettagli, è chiaro che anche in quella situazione entrambi gli equipaggi erano riusciti a evitare il conflitto. In effetti, Glass si era documentato su Andropov e conosceva la sua esperienza e il suo stile, motivo per cui sapeva che sarebbe stato disposto ad aiutarlo a navigare nel campo minato. Alla fine, poiché Andropov si guadagna un così alto grado di rispetto da parte dei suoi uomini, questi si rifiutano di sparare sull’Arkansas, evitando la terza guerra mondiale. Grazie al periodo trascorso sull’Arkansas, Glass potrebbe essere pronto a cambiare la sua moneta con una nuova moneta fortunata dell’equipaggio dell’Arkansas, ma certamente pensa che Andropov meriti la sua moneta di Wichita come ricordo.

Hunter Killer - Caccia negli abissi cast
Common in Hunter Killer – Caccia negli abissi

La spiegazione del finale di Hunter Killer – Caccia negli abissi

L’azione di Hunter Killer – Caccia negli abissi si divide principalmente tra due gruppi, gli ufficiali e i politici, questi ultimi situati lontano dall’azione. Il contrammiraglio John Fisk (Common) e Jayne Norquist (Linda Cardellini) dell’NSA lavorano insieme al Pentagono per cercare di evitare un’escalation del conflitto, inviando il capitano Glass e la USS Arkansas e una squadra di Navy SEALS guidata dal tenente Bill Beaman (Toby Stephens). Nel frattempo, il presidente dello Stato Maggiore, Charles Donnegan (Gary Oldman) e altri politici sono un po’ meno avversi al rischio.

Alla fine del film, Donnegan ordina a Glass di colpire i russi prima che distruggano la USS Arkansas, ma Glass si rifiuta, sapendo che anche un attacco per autodifesa potrebbe scatenare la Terza Guerra Mondiale, a seconda del rispetto che Andropov ha nei confronti dei suoi apprendisti a bordo della nave russa. Allo stesso modo, i marinai russi disobbediscono all’ordine diretto di Durov di fare fuoco sull’Arkansas. Non solo disobbediscono agli ordini, ma intercettano anche i missili che Durov lancia contro l’Arkansas dalla Polyarny. La nave russa risponde quindi al fuoco e distrugge il posto di comando di Polyarny, uccidendo Durov e ponendo fine al colpo di Stato.

Sebbene Donnegan e il Presidente Dover (Caroline Goodall) non stiano certamente cercando di creare una guerra come Durov, il loro approccio alla situazione si sarebbe indubbiamente concluso con una catastrofe, mentre il Capitano Glass, Andropov, il Tenente Beaman e i marinai russi sono molto più preparati a fare ciò che è necessario per evitare la guerra. Poiché questi uomini lavorano sul campo, a tu per tu con i soldati che sarebbero morti in guerra, hanno un investimento più forte e soprattutto le capacità per occuparsi della situazione. Inoltre, ognuno di loro gode del rispetto degli uomini che comanda, il che si traduce in una missione di successo.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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