In fondo al cuore: tutto quello che c’è da sapere sul film con Michelle Pfeiffer

-

Ci sono storie che spingono i propri personaggi – e di conseguenza anche gli spettatori – a rivalutare la propria vita e il modo in cui la si porta avanti. Molto spesso ciò avviene in conseguenza ad eventi particolarmente forti da un punto di vista emotivo, tanto nel bene quanto nel male. Un affascinante esempio di ciò è In fondo al cuore, il dramma diretto nel 1999 dal regista Ulu Grosbard. In esso si racconta infatti di un rapimento, ma non è questo il cuore del film, bensì il processo che i personaggi saranno chiamati a compiere per poter riprendere il controllo delle proprie vite. Distante da ciò che ci si aspetterebbe da un racconto con queste premesse, il film si concentra dunque sul mondo interiore dei personaggi.

Prende così forma una toccante storia dove la madre protagonista si afferma come una protagonista tanto dotata di fragilità quanto di forza d’animo. Apprezzato proprio per le interpretazioni che lo arricchiscono, In fondo al cuore è stato uno dei film più popolari del suo anno e ancora oggi a distanza di tempo si dimostra essere un’opera capace di comunicare sincere emozioni e riflessioni ai propri spettatori. Prima di intraprendere una sua visione, però, ecco quello che c’è da sapere sulla sua trama, sul cast di attori e sulla genesi e il significato del film. In ultimo, si indicherà anche dove poterlo comodamente vedere in streaming.

La trama e il cast di In fondo al cuore

Protagonista del film è Beth Cappadora, felicemente sposata e madre di tre figli, che decide di recarsi con tutta la prole nella vicina Chicago per partecipare ad una delle consuete feste di ritrovo degli ex compagni di liceo. In un momento di distrazione, tuttavia, Ben, il figlio più piccolo tre anni, scompare. A niente servono le ricerche subito predisposte dalla polizia: di lui nessuna traccia. Beth torna a casa, ma la vita, ormai, non può più essere la stessa, oppressa da un crescente senso di colpa. Nove anni dopo, tuttavia, si imbatte in un bambino che dice di chiamarsi Sam ma nel quale Beth crede di riconoscere il figlio scomparso. Avrà così nuovamente inizio la sua ricerca della verità, per scoprire cosa è realmente accaduto.

Ad interpretare Beth Cappadora vi è l’attrice Michelle Pfeiffer, ampiamente elogiata per la sua struggente interpretazione. Il marito di lei, Pat, è invece interpretato dall’attore Treat Williams, recentemente visto nella serie Chesapeake Shores. Per il ruolo di Ben, invece, Michael McElroy per quando il personaggio ha 3 anni e Ryan Merriman per quando ne ha 12. Cory Buck è invece Vincent, il figlio maggiore, all’età di 7 anni, mentre all’età di 16 è interpretato da Jonathan Jackson. Alexa Vega è invece Kerry, l’ultima dei tre figli. John Kapelos interpreta George, padre adottivo di Sam/Ben. Infine, Whoopy Goldberg interpreta la detective Candace Bliss, un ruolo per cui si era inizialmente pensato ad Oprah Winfrey.

In-fondo-al-cuore-film

Tratto dall’omonimo libro, In fondo al cuore è una storia vera?

L’idea di affidare il ruolo della detective Candace Bliss alla celebre Oprah Winfrey era motiva dal fatto che proprio quest’ultima aveva selezionato The Deep End of the Ocean come primo libro per il suo Oprah’s Book Club nel 1996. Proprio a seguito di quello speciale televisivo, durante il quale la conduttrice ha dialogato con la scrittrice Jacquelyne Mitchard, il romanzo ha ottenuto una grandissima popolarità, cosa che ha portato alla realizzazione dell’adattamento cinematografico interpretato dalla Pfeiffer. Quella raccontata dalla Mitchard non è però una storia direttamente basata su un preciso evento reale, per quanto di casi simili ne siano stati registrati molti nel corso del tempo.

L’interesse primario della scrittrice era quello di costruire una storia incentrata sul tema dell’emancipazione delle donne. Beth, infatti, si risveglia dalla sua depressione durata nove anni per discutere con Pat su come affrontare la doppia identità etnica e familiare di Ben. Una volta che Beth trova Ben, trova anche la propria forza interiore e discute con Pat sui termini a cui Ben deve obbedire per integrarsi nella famiglia. Pat vuole però che Ben abbandoni quello che pensava fosse il suo nome, l’identità etnica e suo padre, mentre Beth vuole che suo figlio sia felice e sente che costringere Ben ad abbandonare gli ultimi nove anni della sua vita lo allontanerà da loro sia fisicamente che emotivamente.

Vincent vede invece la presenza di Ben come un simbolo della propria colpa per aver permesso il rapimento del fratello minore, nonché un simbolo della rabbia che ha accumulato negli ultimi nove anni vivendo con genitori troppo presi dal loro dolore. Sua sorella minore sembra la più equilibrata dei bambini, ma questo perché era troppo giovane per ricordare Ben. Nel corso della storia, dunque, Beth si trova ad uscire dal proprio stato e a dover lottare per riprendere il proprio posto all’interno del nucleo famigliare, facendo sentire la propria voce sulle scelte più cruciali che come famiglia saranno costretti a dover prendere. Da questo punto di vista, dunque, il focus è interamente rivolto al percorso compiuto da Beth.

In fondo al cuore, il finale alternativo

Del film era inizialmente stato girato un finale diverso, che però è stato accolto malamente dal pubblico di prova, che lo ha ritenuto troppo cupo e ambiguo. In esso, infatti, molti conflitti rimangono irrisolti: Pat ha ancora problemi ad amare i suoi figli e le ferite emotive tra Ben e Vincent sono tutt’altro che rimarginate e richideranno anni prima di potersi rimarginare. Nonostante questo fosse il finale originale del libro, per non parlare del finale preferito dalla protagonista Michelle Pfeiffer, lo studio di produzione, la Columbia Pictures, ha dunque optato per un lieto fine più convenzionale. Ampie riscritture e nuove riprese dovute a tale necessità hanno causato il ritardo del film dall’uscita prevista per l’autunno 1998 alla primavera del 1999.

Il trailer di In fondo al cuore e come vedere il film in streaming su Netflix

È possibile fruire di In fondo al cuore unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
- Pubblicità -

ALTRE STORIE

- Pubblicità -