Come sarebbe il mondo e la vita se la moneta di scambio fosse il Tempo? Da questa premessa nasce il film del 2011 In Time (qui la recensione), diretto da Andrew Niccol. Affermato autore di film fantascientifici come Gattaca – La porta dell’universo e The Host, egli ha per il suo quarto lungometraggio dato vita ad un contesto a suo modo distopico, dove per poter vivere è letteralmente necessario possedere quanto più tempo possibile. Si tratta dunque di una riflessione quanto mai affascinante, che trova ovvi riscontri anche nel mondo contemporaneo, sempre più diviso in classi sociali.
Lo stesso Niccol ha definito In Time come un’opera derivata proprio da Gattaca, tanto nel suo look retrofuturistico quanto per nell’affrontare tematiche simili, il più delle quali incentrate sulle disuguaglianze. Tutto ciò inizialmente sembrò essere un plagio del racconto del 1965 “Pentiti Arlecchino!” disse l’uomo del Tic-Tac, appartenente allo scrittore di fantascienza Harlan Ellison. Dopo una breve disputa legale, si evidenziò però come le due opere avessero solo vaghe somiglianze, differendo però nel modo di affrontare le loro tematiche.
Il film riesce infatti a coniugare intrattenimento a riflessioni più profonde e sempre più attuali, che ancora oggi lo rendono un piccolo cult per quanto riguarda questo genere di opere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a In Time. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di In Time
La vicenda narrata nel film si svolge nell’anno 2169, in un mondo profondamente diverso da quello che era un tempo. Gli individui sono ora geneticamente programmati per vivere fino all’età di 25 anni. Da quel momento in poi, attraverso un chip installato nel braccio, parte per loro un conto alla rovescia che permette di vivere solo un anno. Al termine di questo timer sono infatti destinati a morire. L’unico modo per allungare la durata della propria vita è quello di guadagnare del tempo ulteriore. Questo è infatti divenuto l’unica valuta con cui pagare o essere pagati.
In un mondo del genere, i ricchi hanno naturalmente la possibilità di vivere per sempre, mentre i poveri sono destinati ad una morte imminente. In questo contesto si svolge la storia di Will Salas, venticinquenne da tre anni, il quale tenta come tutti di guadagnare quanto più tempo possibile per sé. In seguito all’incontro con un uomo di nome Henry Hamilton, il giovane inizia però a comprendere come la società sia volutamente divisa in classi sempre più ferree. Per lui ha così inizio una vera e propria corsa contro il tempo che lo porterà a cercare di sovvertire l’ordine costituitosi.
Il cast del film
Protagonista del film nei panni di Will Salas è l’attore e cantante Justin Timberlake. Questi ha raccontato di aver accettato la parte soltanto dopo diverse conversazioni avute con il regista. Grazie a questi incontri ha infatti avuto modo di comprendere al meglio l’ambientazione, le tematiche e i personaggi, rimanendone affascinato. Nel ruolo di sua madre, nonostante nella realtà abbia tre anni in meno a Timberlake, vi è l’attrice Olivia Wilde. Questa compare però soltanto nei primi 20 minuti del film. Il ruolo del centenario Henry Hamilton è invece affidato all’attore Matt Bomer.
Cillian Murphy è invece Raymond Leon, capo della polizia. Vincent Kertheiser, noto per la serie Mad Men, interpreta il ricco Philippe Weis, mentre Bella Heathcote è sua moglie Michele. Amanda Seyfried interpreta invece la figlia dei due Weis, Sylvia. L’attrice era l’unica ad avere realmente 25 anni al tempo delle riprese. È poi presente l’attore Johnny Galecki, noto come Leonard in The Big Bang Theory, che interpreta qui Borel, amico del protagonista. Infine, Alex Pettyfer interpreta Fortis, leader di un gruppo di ladri del tempo noti come Minutemen.
La spiegazione del finale di In Time
Nel finale del film, Will e Sylvia escogitano un piano per colpire il cuore dell’impero di Philippe. Travestito da una delle sue guardie, Will lo affronta, costringendolo a rivelare l’ubicazione della sua capsula del tempo: un nascondiglio contenente oltre un milione di anni di tempo che Philippe ha egoisticamente accumulato per sé, negandolo a chi ne ha disperatamente bisogno. Il loro obiettivo è chiaro: distribuire l’enorme riserva di tempo alle masse oppresse e sofferenti.
Il film si conclude dunque con un notiziario in cui si racconta che la gente è scesa in strada a festeggiare la ritrovata abbondanza di tempo. Il sistema di controllo accuratamente orchestrato da Philippe e dalla sua società inizia a crollare quando un’eccedenza di tempo senza precedenti inonda la società. Nel frattempo, Will e Sylvia continuano a smantellare le strutture di potere esistenti, prendendo di mira le banche e distribuendo il tempo a coloro ai quali è stato a lungo negato.
Il milione di anni distribuito scatena così un esodo dalla zona 12 a New Greenwich, sovvertendo qualsiasi ordine stabilito e mandando nel caos il sistema, proprio come Will voleva che accadesse. Lui e Sylvia, nell’ultima scena del film, pianificano una rapina in una banca ancora più grande e si apprestano ad entrare, divenendo dunque a tutti gli effetti dei “Robin Hood del tempo”. La storia si conclude con una nota di speranza, accennando al potenziale di un futuro più luminoso e più equo.
Ma perché le élite hanno continuato ad aumentare i prezzi? Le potenti élite del film riconoscono i pericoli di una crescita demografica incontrollata in un mondo in cui le persone cessano di invecchiare a 25 anni e possono prolungare la propria vita all’infinito con una sufficiente disponibilità di tempo. Per contrastare questo potenziale sconvolgimento, i pochi privilegiati escogitano un sistema astuto e sinistro. Essi gonfiano intenzionalmente i prezzi dei beni e dei servizi essenziali.
Così facendo si assicurano che i meno privilegiati, confinati in regioni impoverite, fatichino a permettersi i beni di prima necessità per la sopravvivenza. Questa manipolazione economica ha creato uno straziante paradosso: l’elisir di prolungata giovinezza e vita, rappresentato dal tempo, si trasforma in uno strumento di oppressione piuttosto che in un lusso. Attraverso questo schema, le élite mantengono un flusso continuo di morti tra la popolazione svantaggiata.
Questa sinistra strategia finisce per sostenere l’ordine esistente, permettendo a pochi eletti come Philippe di esercitare il potere sulle masse e di mantenere il loro dominio per migliaia di anni. Questa spietata economia della manipolazione del tempo mette in luce anche le estreme conseguenze che coloro che hanno il controllo sono disposti a raggiungere per mantenere la loro autorità e sopprimere qualsiasi minaccia alla loro supremazia.
Il trailer di In Time e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire di In Time grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV+, Infinity+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.