La prossima vittima: la spiegazione del finale del film

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Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Da prima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da Il buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint – L’angelo della vendetta fino a The Protégé. Accanto ad essi citiamo anche La prossima vittima.

Il film, uscito in sala nel 1996, è però a suo modo diverso dagli altri qui citati, in quanto pone la sua protagonista dinanzi ad una serie di dubbi morali riguardanti la volontà di farsi giustizia da sé, solo per poi risolverli in modo brusco senza troppi complimenti. A dirigere il film vi è John Schlesinger, regista premio Oscar per Un uomo da marciapiede e noto anche per Il maratoneta, qui al suo penultimo film. Un titolo poco apprezzato dalla critica, proprio per alcune problematiche etiche che solleva, ma ad ogni modo sostenuto da una serie di ottime interpretazioni.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da riscoprire a partire dal quale fare una serie di valutazioni e riflessioni sui temi trattati. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La prossima vittima. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sally Field, Ed Harris e Joe Mantegna in La prossima vittima
Sally Field, Ed Harris e Joe Mantegna in La prossima vittima. Cortesia di Paramount Pictures

La trama e il cast di La prossima vittima

Protagonista del film è Karen McCann, vive in un tranquillo rione di Los Angeles, in una villetta confortevole, col mariro Mack e le due figlie (Julie di diciassette anni e Megan di cinque), una vita serena di moglie, madre e lavoratrice in un centro televisivo. Julie, il giorno del quinto compleanno di Megan, rientrata a casa in anticipo dal liceo per i preparativi della festa della sorellina, viene aggredita, violentata e accoltellata selvaggiamente. L’assassino, però, viene rilasciato per via di un cavillo giudiziario. Distrutta, Karen deciderà di farsi giustizia da sola.

Ad interpretare il ruolo di Karen McCann vi è l’attrice Sally Field, due volte premio Oscar e ricordata in particolare per il suo ruolo in Mrs. Doubtfire. Accanto a lei, ruolo del marito Mack vi è l’attore Ed Harris, mentre Olivia Burnette interpreta Julie McCann e Alexandra Kyle è Megan McCann. Recitano poi nel film l’attore Kiefer Sutherland nel ruolo dell’assassino Robert Doob, Joe Mantegna in quello del Detective Joe Denillo e Charlayne Woodard nel ruolo dell’Agente dell’FBI Angel Kosinsky. Philip Baker Hall interpreta invece Sidney Hughes, facente parte del gruppo di sostegno a cui partecipa Karen.

La spiegazione del finale

Nel corso del film, dopo aver seguito ossessivamente Doob, Karen si iscrive a un corso di autodifesa, che aumenta la sua sicurezza, la aiuta a ravvivare la sua vita sessuale con Mack e migliora il suo rapporto con Megan. Tuttavia, dopo che Karen riceve un revolver da Sidney, Angel – un’altra donna del gruppo di sostegno – le confessa di essere un’agente dell’FBI sotto copertura che sta indagando sulle attività dei vigilanti all’interno del gruppo di sostegno e la avverte di non portare a termine il suo intento di auto giustizia. Non volendo diventare lei stessa un’assassina, Karen chiama Sidney e annulla il piano ai danni di Doob.

Kiefer Sutherland e Sally Field in La prossima vittima
Kiefer Sutherland e Sally Field in La prossima vittima. Cortesia di Paramount Pictures

Poco dopo, però, la donna che Karen aveva cercato di mettere in guardia viene violentata e uccisa da Doob, che viene arrestato. Con grande indignazione di Karen, l’uomo viene ancora una volta rilasciato per mancanza di prove ammissibili e lei decide di prendere in mano la situazione. Mentre Mack intende portare la famiglia in vacanza, Karen orchestra deliberatamente un’emergenza lavorativa come alibi che la costringe a rimanere indietro, dicendo a lui e a Megan di andare avanti. Poi si intrufola nell’appartamento di Doob mentre lui è via e lo distrugge, sapendo che lui capirà che è lei la responsabile.

Quella sera, Doob irrompe però in casa di Karen, ma lei lo sorprende con il revolver ricevuto da Sidney; i due lottano prima che Karen abbia la meglio e lo uccida. All’arrivo della polizia, l’agente Denillo dice a Karen che le sta addosso, ma non potendo provare che l’omicidio di Doob è stato premeditato, decide di dire al collega che Karen ha agito per autodifesa. Nello stesso momento, Mack e Megan tornano a casa, avendo scoperto il piano di Karen, e vedono la polizia che porta via il cadavere di Doob. Mack conforta Karen in silenzio, comprendendo ciò che ha fatto e accettandolo silenziosamente.

Il film affronta dunque il tema della delusione dinanzi ad una giustizia che non tutela come dovrebbe i cittadini, permettendo che piccoli cavilli permettano il rilascio di assassini. La prossima vittima si concentra però in particolare poi sulla ricerca di Karen di accettare quanto accaduto e allo stesso tempo di rapportarsi con il desiderio di farsi giustizia da sola. Alla fine, lei stessa si macchia di omicidio, evitando però il carcere per quelle stesse mancanze di prove che avevano a suo tempo permesso a Doob di evitarla.

Il critico Roger Ebert stroncò il film sostenendo che “è un piccolo esempio particolarmente sgradevole di manipolazione del pubblico che porta a una conclusione che, se l’avessi accettata, mi avrebbe lasciato un senso di impurità. Si tratta di una donna comune che è portata a cercare una vendetta di sangue, in una trama in cui la posta in gioco è così palesemente impilata da risultare spudorata. È ironico che questo film esca in contemporanea con “Dead Man Walking”. Quest’ultimo ci sfida ad affrontare un’ampia gamma di questioni etiche e morali. “Occhio per occhio“ ci fa cinicamente chiudere gli occhi, escludendo il più possibile la moralità, per servire una trama di sfruttamento”.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di sabato 5 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Mediaset Infinity, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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