Dal 25 novembre nei cinema è possibile vedere il nuovo film del franchise Resident Evil: Welcome to Raccoon City. Nato come serie di videogiochi, il mondo horror giapponese si è sviluppato in vari media: film live action e d’animazione, fumetti, libri, drammi audio. Alla lista si aggiunge anche il film del 2021 Welcome to Raccoon City, nuovo reboot della serie originale.
Grazie a Ranker, piattaforma che permette all’utente di votare su praticamente ogni cosa, possiamo scoprire l’opinione del grande pubblico sui film della saga Resident Evil. Scopriamo cosa piace di più agli spettatori!
Al settimo posto c’è Resident Evil: Retribution (2012)
Quinto film della saga, diretto da Paul W.S. Anderson, Resident Evil: Retribution porta per la prima volta sul grande schermo personaggi di grande fama per il franchise. Tra gli altri, Leon S. Kennedy (Johann Urb) e soprattutto Ada Wong (Li Bingbing), che compare solo in questo film.
Retribution segue le vicende di Alice, interpretata dall’iconica Milla Jovovich, rapita dagli Umbrella per volontà di Jill Valentiine. L’orientamento scelto per il film è originale rispetto al resto del franchise, ma non conquista lo spettatore: il live action ottiene solo 51 voti su 97 (53%).
Sesto posto per Resident Evil: The Final Chapter (2016)
L’ultimo lungometraggio della serie originale è debole e arriva quasi ultimo in classifica. Tra i pochi punti di forza di Resident Evil: The Final Chapter, ci sono la scena d’apertura con Alice (Milla Jovovich) nel deserto post-apocalittico in lotta con un mostro alato e il ritorno del Dr Alexander Isaacs.
Per il resto, il film sembra essere stato fatto solo per chiudere le parentesi aperte nei precedenti capitoli. The Final Chapter ottiene 57 voti sui 101 totali, guadagnando un semplice 56%.
Afterlife (2010) è al quinto posto
Quarto film della serie, sempre diretto da Paul W.S. Anderson, Resident Evil: Afterlife mette in scena l’invasione del mondo da parte degli zombie e l’imperterrita battaglia di Alice. La protagonista, insieme a Claire Redfield e ad alcuni cloni, potrebbe finalmente essere in grado di sconfiggere Albert Wesker.
I pro del film risiedono nelle apparizioni di personaggi: oltre ai volti ricorrenti, anche tante prime volte sullo schermo. In Afterlife si contano anche alcune delle migliori scene d’azione del franchise, con un focus sui mostri più potenti nei videogiochi. Il ritorno del regista originale della serie dà un po’ di forza al film, ma senza esagerare: Afterlife ottiene 59 voti su 105 totali (56%).
Metà classifica per Resident Evil: Welcome to Raccoon City (2021)
Seppur non inserito nella lista di Ranker, probabilmente la posizione ideale per Welcome to Raccoon City è quella centrale. È un film action-horror che genera un nuovo inizio in grado di cambiare il mondo della saga.
Tra gli aspetti apprezzabili per i fan, Welcome to Raccoon City aderisce fedelmente alle prime due puntate della serie di giochi e ha uno stile estetico che ricorda il lavoro svolto dal regista John Carpenter. Purtroppo però, come accade per tutta la serie originale, la sceneggiatura del film è poco brillante.
Sul podio Resident Evil: Extinction (2007)
In Resident Evil: Extinction, il regista Russell Mulcahy riesce a portare avanti il lavoro iniziato da Paul W.S. Anderson. Sebbene sia lontano dallo stile survival horror dei videogiochi e dall’estetica di Anderson, il film piace ai fan.
L’atmosfera post-apocalittica di Extinction nel complesso è più efficace di quella delle altre puntate: il lungometraggio ottiene 81 voti su 125 totali (65%).
Medaglia d’argento per Apocalypse (2004)
Generalmente il peggiore recensito, il secondo film della saga fa discutere anche i fan. Apocalypse è forse l’ultimo a dare davvero spessore alla dimensione horror. Con la fedele e accurata riproduzione degli elementi più apprezzati dei giochi, Apocalypse è il film invecchiato meglio. Infatti, ancora oggi piace al pubblico: il lungometraggio ottiene 92 voti su 132, il 67%.
Resident Evil (2002) è primo in tutti i sensi
Il primo capitolo è un film tratto dai videogiochi tutt’ora degno di nota. Non semplicemente piacevole da guardare, ma coinvolgente e denso di scene paurose fedeli allo spirito dei giochi. L’ambientazione aiuta, con la narrazione che si svolge quasi interamente nell’Alveare, un laboratorio sotterraneo della Umbrella che serve come base per generare il T-Virus.
Se i live action successivi hanno dato molto più rilievo all’azione tralasciando la componente horror, il primo Resident Evil mantiene ancora un buon equilibrio tra action e paura. Gli elettori di Ranker lo considerano il migliore dei sei film con un notevole stacco: 122 voti su 156 (78%).