Wonder: le differenze tra il libro e il film con Jacob Tremblay

Wonder

Il giovanissimo Jacob Tremblay, già protagonista del film Room, interpreta il piccolo August “Auggie” Pullman nel film Wonder (qui la recensione), diretto nel 2017 da Stephen Chbosky, già autore di Noi siamo infinito, e tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio. La pellicola affronta il delicato tema dell’inserimento sociale di un bambino affetto da una deformazione craniofacciale, e vede nel cast anche due noti attori come Julia Roberts e Owen Wilson, che ricoprono il ruolo dei due genitori di Auggie.

 

L’idea per il romanzo nacque a partire da un’esperienza personale della Palacio. Questa ha infatti raccontato di essersi trovata al parco in compagnia dei suoi figli, e di essersi imbattuta in una bambina affetta dalla sindrome di Treacher Collins. La scrittrice ricordò di essersi allontanata rapidamente da questa, temendo che i suoi figli potessero fare dei commenti spiacevoli. Sentitasi profondamente turbata per il suo comportamento, da lei stessa giudicato insensibile, decise di scrivere un romanzo dedicandolo a chi soffre di tale malattia.

Il libro, pubblicato nel 2012, ottenne una buona accoglienza al momento della sua uscita, e la critica lodò la leggerezza e la sincerità con cui la scrittrice parla di valori tanto importanti. Divenuto in breve tempo un caso editoriale, i diritti furono rapidamente acquistati dalla Lionsgate, che decise di trarne un film. Costato appena 20 milioni di dollari, Wonder si rivelò un grandissimo successo, incassando oltre 132 milioni negli Stati Uniti, ed un totale di 305 milioni di dollari a livello globale.

Wonder: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Auggie (Jacob Tremblay), bambino affetto dalla Sindrome di Treacher che si ritrova in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale. Avendo sino a quel momento studiato in casa, per lui è la prima volta in cui si trova a doversi relazionare con dei coetanei. Nonostante le preoccupazioni di sua madre Isabel (Julia Roberts ) e di suo padre Nate (Owen Wilson), il giovane cerca con fierezza e dignità di farsi strada in quel mondo apparentemente ostile. Il suo gran cuore finirà così con l’unire tutte le persone intorno a lui, desiderose di sostenerlo nelle tappe della sua vita. Affrontando anche momenti difficili, il bambino finirà con l’insegnare a tutti cosa vuol dire essere umani e speciali.

Come anticipato in apertura, a ricoprire il ruolo del giovane Auggie è l’attore Jacob Tremblay. Questi era diventato estremamente popolare grazie alla sua interpretazione nel film del 2015 Room, dove recitava a stretto contatto con l’attrice Brie Larson. La studios lo ritenne perfetto per la parte, che gli assegnò senza bisogno di grandi provini. Per comprendere e interpretare al meglio il ruolo, il giovane attore decise di recarsi insieme alla sua famiglia presso il Children’s Craniofacial Association, dove ebbe modo di conoscere e passare diverso tempo insieme ad alcuni bambini affetti dalla stessa sindrome del suo personaggio, divenendo inoltre loro amico. Per assumere i panni di Auggie fu inoltre fondamentale il trucco prostetico. Questo richiedeva all’incirca un’ora e mezza per essere applicato sul volto dell’attore.

Importanti sono inoltre i ruoli svolti dagli attori Julia Roberts e Owen Wilson. I due, che si ritrovano qui a lavorare insieme per la prima volta, ricoprono il ruolo dei due genitori del bambino protagonista. Wilson, dopo aver letto la sceneggiatura, dichiarò infatti di essere rimasto colpito dalle tematiche e dai valori narrati, ed essere stato definitivamente convinto di voler prendere parte al progetto per via della presenza della Roberts, con cui desiderava lavorare da tempo. L’attrice era invece già legata al progetto, a cui aveva richiesto di poter partecipare essendo una fan del romanzo, che aveva letto insieme alla sua famiglia.

Wonder cast

Wonder: le differenze tra il libro e il film

Nell’assegnare il compito di adattare in sceneggiatura il romanzo della Palacio, lo studios fu particolarmente attento affinché si rispettasse quanto narrato nell’opera letteraria. La trasposizione cinematografica è infatti particolarmente fedele al libro, e ripropone grossomodo tutti i personaggi principali come anche gli eventi più significativi. Come il racconto scritto, anche quello del film è narrato da Auggie, che conduce così lo spettatore all’interno della sua storia. La pellicola rispetta poi la presenza dei vari punti di vista, come quello della famiglia del bambino e dei suoi amici. Inoltre, rispetto al romanzo, il personaggio della madre, Isabel, viene ulteriormente approfondito, dando così modo di sviluppare un legame con il figlio particolarmente coinvolgente.

Ovviamente, per poter condensare il racconto nelle quasi due ore di film, si è reso necessario tralasciare alcuni eventi, come anche determinati personaggi, tra cui alcuni degli amici che il piccolo Auggie conosce all’interno dell’ambiente scolastico. In modo più evidente, però, viene ridotto il numero dei narratori. Nel romanzo, sono infatti presenti delle sezioni raccontate da personaggi terziari, che offrono ulteriori punti di vista al racconto, ma che non hanno trovato posto all’interno del film. Ciò però non ha influito sulla narrazione, la quale segue il suo percorso in modo pressoché inalterato.

Ulteriore differenza è quella relativa alla sindrome che affligge Auggie. Nel romanzo, infatti, le descrizioni dell’autrice riguardo l’aspetto del bambino sono più severe, lasciando intendere che la malattia abbia conferito un aspetto sgradevole, dietro al quale però si nasconde un grande animo. Nel film, sia per esigenze di trucco che per ciò che è possibile o meno mostrare in un film per famiglie, i tratti somatici sono invece stati addolciti. Ciò ha portato Auggie ad assumere un aspetto certamente fuori dalla norma, ma non particolarmente sgradito. Gli autori del film si sono poi giustificati affermando che la sindrome può colpire in modi diversi e con risultati altrettanto differenti, e che questa è la versione del personaggio che avevano possibilità di ricreare.

Wonder film

Lo spin-off di Wonder: Wonder – White Bird

Il 4 gennaio 2023 esce al cinema il film Wonder – White Bird, spin-off di Wonder, dove in seguito agli eventi del film del 2017, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Avvertenendo le sue difficoltà e desiderando cambiare in meglio il suo animo, la nonna lo sorprende facendogli visita da Parigi e inizia a raccontargli la storia della sua infanzia, di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Gli racconta dunque di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita e di quanto può essere forte il potere della gentilezza.

Wonder – White Bird, adattamento cinematografico del romanzo a fumetti di R. J. Palacio A Wonder Story – Il libro di Julian, viene infatti definito “un film edificante su come un atto di gentilezza possa vivere per sempre“. Ad interpretare la nonna in questione vi è la premio Oscar Helen Mirren, mentre Julian è interpetato da Bryce Gheisar. Diretto da Marc Forster (Neverland), Wonder – White Bird vanta poi la presenza nel cast degli attori Gillian Anderson (Sex Education) nel ruolo di Vivienne, madre di Julian, Ariella Glaser (Radioactive) nel ruolo della giovane Sara e Orlando Schwerdt (True History of the Kelly Gang) nel ruolo di Julien.

Wonder: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Wonder è infatti presente su Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Prime Video e Netflix. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

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