Trai titoli più acclamati della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia 2024, Broken Rage di Takeshi Kitano arriva su Prime Video in esclusiva dal 13 febbraio. Si tratta del primo film giapponese prodotto per un servizio streaming ad essere ufficialmente selezionato dal prestigioso festival internazionale del cinema.
Diretto, scritto e interpretato dal leggendario regista Takeshi Kitano, acclamato in tutto il mondo, Broken Rage è basato sulla sua idea di esplorare “gli elementi della commedia all’interno di un film violento”. Il film, della durata di un’ora, si presenta diviso in due parti. La prima metà è un tipico thriller d’azione hard boiled, in cui un sicario lotta per la sua sopravvivenza, incastrato tra la polizia e l’organizzazione criminale Yakuza. La seconda parte, invece, racconta la stessa storia ma facendo ricorso in maniera brillante a tecniche di auto-parodia, trasformandola in una commedia.
“Ho pensato molto al tipo di film che poteva diventare questo progetto, visto che sarebbe stato un film che gli spettatori avrebbero guardato in salotto – ha spiegato Takeshi Kitano – è venuta fuori una cosa abbastanza sperimentale. Quando Amazon mi ha invitato a realizzare questo film, mi hanno detto di sentirmi libero di sperimentare come preferisci, sono stato molto grato di questa possibilità. Naturalmente, la differenza tra cinema e televisione è, beh, non ne ero davvero consapevole prima, ma alla fine della realizzazione di questo film l’ho capito: l’ambiente in cui si guarda un film cambia la percezione stessa del film.”
Broken Rage di Takeshi Kitano a Venezia 81
Come anticipato, il film ha ricevuto un’accoglienza calorosa al Lido, lo scorso settembre, in occasione della proiezione ufficiale Fuori Concorso nella Sala Grande. Ma com’è stata l’esperienza del regista al Lido?
“Sono un po’ imbarazzato a dirlo, ma al festival del cinema, sai, ho effettivamente battuto la testa mentre ero sul motoscafo. E non ho molti ricordi, in realtà, neanche del ritorno. Mi vergogno un po’ a dirlo. Ma quando sono arrivato al cinema, il film era in proiezione, ero in compagnia del il signor Omori, il signor Asano, eravamo tutti lì insieme. Ma in realtà non ho alcun ricordo di cosa stesse succedendo lì. E in realtà sono dovuto andare dal dottore, e hanno controllato che fosse tutto a posto nella mia testa. Mi hanno detto che ora è praticamente sistemato. Ma, per me è un po’ imbarazzante dirlo, per tutte le persone che erano lì, che mi chiedono com’è andata. Ma non riesco proprio a ricordare cosa sia successo a Venezia e il festival, sono abbastanza imbarazzato.” (Per fortuna noi c’eravamo e abbiamo applaudito insieme a tutta la sala, ndr).
Chi conosce gli albori della carriera di Takeshi Kitano, sa anche che l’autore ha un legame molto forte con la commedia e il cabaret tradizionale giapponese, e Broken Rage è appunto un omaggio ai generi che Kitano ha affrontato nella sua carriera. “Esordire sui palchi come comico è stato un primo passo che poi mi ha portato al cinema. E dal momento che penso che i film siano la forma d’arte più completa esistente, sono molto contento di essere riuscito a realizzarne molti. Forse è solo un ragionamento a posteriori, ma penso che per me ora il cinema sia il massimo, sia la forma di intrattenimento in cui posso divertirmi di più. Questo tipo di esperienza mi dà grande gioia.”
Le possibilità dello streaming e della sala
Dopo Chime di Kiyoshi Kurosawa, Broken Rage è il secondo capolavoro di appena un’ora che è arrivato dal Giappone negli ultimi mesi. Entrambi sono stati realizzati da due maestri del cinema. Realizzare film lunghi quanto un episodio televisivo può essere una risposta alle possibilità offerte dallo streaming e un nuovo modo di approcciare il cinema? E se lo streaming consente ai registi di esplorare nuove possibilità narrative, dovrebbe essere visto come un “nemico” del cinema o come un nuovo mezzo di espressione?
“Il film in sé come mezzo di espressione è illimitato. Si è sviluppato nel corso degli anni, come forma d’arte per intrattenere il pubblico ha fatto enormi sforzi e si è evoluto e ha fatto un sacco di cose, anche piuttosto creative o sfacciate in un certo senso. E quindi, quando realizziamo film, pensiamo anche al fatto che forniamo un servizio al pubblico, abbiamo questa consapevolezza. E fino ad ora, la sala, il cinema è stato al centro dei nostri pensieri, e quando realizzavamo un film speravamo sempre che le persone andassero in sala a vederlo. Ora siamo a un punto di svolta: con i telefoni cellulari, con diversi mezzi elettronici, con lo streaming e così via, ci sono stati diversi sviluppi tecnologici relativi all’intrattenimento. Si tratta di qualcosa su cui ci stiamo interrogando e faremo tutto il possibile per affrontare nuove sfide.”
Il cinema di Takeshi Kitano non è mai stato un oggetto fermo e uguale a se stesso, e infatti anche questo nuovo progetto rappresenta un momento di passaggio, un film sperimentale, come lo definisce lui stesso, una nuova partenza per un percorso da scrivere: “Broken Rage è molto sperimentale come film. Forse non è la cosa migliore mai realizzata, ma penso che se qualcuno pagasse un biglietto per vederlo, poi non se ne pentirebbe. Penso che, grazie alla collaborazione di tutte le persone coinvolte e al talento degli attori, siamo riusciti a realizzare qualcosa che può essere l’inizio di un nuovo percorso, e penso che possiamo continuare a sviluppare la nostra idea. Spero davvero che gli spettatori lo guardino.”