L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t, recensione del film con Jesse Eisenberg e Isla Fisher

Il film arriva al cinema il 13 novembre 2025, riportando sullo schermo la magia, le illusioni e gli intrighi degli Horsemen.

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A dieci anni dal loro ultimo spettacolo, i Quattro Cavalieri tornano sul palco e sul grande schermo. L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t, in uscita il 13 novembre, riporta in scena i celebri illusionisti della trilogia Now You See Me, con un nuovo capitolo che unisce azione, mistero e spettacolo. J. Daniel Atlas (Jesse Eisenberg), Henley Reeves (Isla Fisher), Merritt McKinney (Woody Harrelson) e Jack Wilder (Dave Franco) tornano insieme, affiancati da un nuovo trio di artisti dell’inganno: Charlie (Justice Smith), Bosco (Dominic Sessa) e June (Ariana Greenblatt).

“It takes a village to make magic” (“Per fare magia serve un intero villaggio”), una delle prime frasi del film, ne definisce subito l’impronta corale: la magia non è più performance individuale, ma un processo condiviso, che a tratti assume persino la forza di un gesto politico.

Jesse Eisenberg in Now You See Me 3 Recensione
Crediti Katalin Vermes

L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t – L’Occhio che vede tutto

Dietro il ritorno dei Cavalieri si muove “The Eye” (“L’Occhio”), l’enigmatica società segreta che continua a orchestrare eventi su scala mondiale. È “The Eye” a reclutare il gruppo di esperti di arti magiche per indagare su Veronika Vanderberg (Rosamund Pike), spietata imprenditrice sudafricana a capo di un impero di diamanti. Da Bushwick, quartiere di New York, ad Anversa, passando per Abu Dhabi e Johannesburg, la trama si sviluppa come un mosaico di colpi di scena, indizi e illusioni che si inseguono fino all’ultimo frame.

Al centro, il misterioso Heart Diamond, pietra leggendaria capace di riflettere la luce – e la verità – da ogni angolo. Simbolo perfetto dell’illusione stessa, il diamante diventa metafora della doppiezza del mondo che i Cavalieri tentano di smascherare.

Magia e inganno: oltre lo spettacolo in L’illusione perfetta

Il film si muove costantemente tra illusione e rivelazione, costruendo una riflessione sul potere della magia come linguaggio di resistenza. Come nei capitoli precedenti, il trucco diventa lo strumento per svelare la realtà, e i Cavalieri si trasformano in eroi contemporanei: rubano ai corrotti per restituire verità a un pubblico stanco di menzogne.

La regia alterna scene d’azione spettacolari e momenti di introspezione, mantenendo l’equilibrio tra il divertimento e la critica sociale. Il montaggio frenetico, le location internazionali e le illusioni costruite con grande cura visiva restituiscono l’idea di un mondo dove ogni apparenza è un inganno, e ogni inganno nasconde un messaggio.

Rosamund Pike in Now You See Me 3 Recensione
Crediti Katalin Vermes

L’illusione perfetta: un cast affiatato e una storia che convince

Il ritorno di Isla Fisher è uno dei punti di forza del film: la sua Henley Reeves ritrova la brillantezza del primo film della trilogia, bilanciando l’ironia e la tensione emotiva. Eisenberg, Franco e Harrelson confermano la loro intesa perfetta, mentre i nuovi ingressi Smith, Sessa e Greenblatt – danno energia e freschezza, portando una prospettiva più giovane e più disincantata sulla magia.

Rosamund Pike, nel ruolo dell’antagonista, regala una performance elegante e glaciale, incarnando con credibilità la doppia natura del potere e della ricchezza. Morgan Freeman, nei panni di Thaddeus Bradley, torna come figura di raccordo, memoria viva dell’illusione e custode del segreto che lega i Cavalieri all’Occhio.

Luci, ombre e illusioni

L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t è un film che intrattiene e sorprende, ma che non rinuncia a interrogarsi sul significato della verità in un mondo dominato dalle apparenze. La magia, ancora una volta, non è fuga ma rivelazione: un modo per ribaltare le regole del potere, svelando ciò che si cela dietro lo sfarzo e il controllo.

Visivamente ricco e dal ritmo serrato, il film alterna adrenalina e introspezione, offrendo allo spettatore la sensazione che la magia, forse, non sia mai solo finzione. Con un cast brillante e una narrazione che intreccia mistero, ironia e riflessione, questo terzo capitolo convince: meno ingenuo del primo, più ambizioso del secondo, riesce a mantenere viva la meraviglia e ad ampliare la mitologia dei Cavalieri dell’Illusione.

La regia bilancia l’effetto spettacolare con una costruzione più matura del racconto, esplorando il prezzo del talento e il sottile confine tra verità e inganno. Dietro ogni colpo di scena affiora la domanda che attraversa l’intera saga: è davvero possibile cambiare il mondo attraverso l’illusione? O la magia è solo un altro modo di raccontare la realtà?

Harrelson and Freeman in Now You See Me 3 Recensione
Crediti Katalin Vermes

L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t chiude (o forse rilancia) il cerchio con energia e consapevolezza, confermando la serie come una delle saghe più curiose e vitali del cinema mainstream contemporaneo. Uno spettacolo intelligente e dal fascino visivo innegabile, che invita a credere ancora – almeno per due ore – che la magia esista davvero.

Now You See Me 3
3.5

Sommario

Avvincente e pieno di colpi di scena, L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t unisce il fascino della magia a una riflessione profonda sulla verità che si nasconde dietro l’apparenza.

Camilla Tettoni
Camilla Tettoni
Romana, classe 1997, è laureata in Lettere Moderne all’Università di Siena e in Italianistica all’Università di Bologna, con lode. Ha conseguito un Master in International Journalism presso l’University of Stirling e un corso avanzato in Geopolitica presso la Scuola di Limes. Appassionata di cinema, dal 2025 collabora con Cinefilos.it con recensioni e approfondimenti cinematografici, affiancando attività di critica culturale e pubblicazioni su riviste italiane e internazionali.

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