The Strangers: Capitolo 1, la recensione dell’inizio di una nuova trilogia

Con il film di apertura del Fantafestival, prende il via la nuova saga basata sul film del 2008

-

A dare una scossa alle uscite in sala di giovedì 28 novembre – tra documentari diversi e revival, novità sentimentali, lo splendido dramma con Cillian Murphy, l’Hey Joe con James Franco e il ritorno di Oceania della Disney – attenzione a non perdere il The Strangers: Capitolo 1 di Renny Harlin. Non a caso il film distribuito da Vertice360 è stato scelto come film di apertura della 44esima edizione del Fantafestival di Roma (che lo ha inserito in programma come anteprima nazionale, mercoledì 27), contesto perfetto per presentare al pubblico italiano questo nuovo inizio della saga inaugurata nel 2008 da Bryan Bertino.

 

Allora, quel film fu una sorpresa piacevole – oltre che da brividi – e mise le basi per un sequel molto meno fortunato, il The Strangers 2 (Prey at Night) che però incassò poco più di 30 milioni di dollari contro gli oltre 82 del capostipite. E dei già 48 di questo intelligente quanto ambiguo terzo film e primo capitolo di una trilogia che volutamente non è stata indicata né come prequel, né come sequel, né tanto meno come remake o reboot. Anche se di ripartenza non può non parlarsi, vista la dichiarata appartenenza a quell’originale.

- Pubblicità -
 
 
Madelaine Petsch e Froy Gutierrez in The Strangers_ Capitolo 1 (2024)
Foto di John Armour © Lionsgate

La storia di The Strangers: Capitolo 1

In viaggio verso Portland, dove un allettante proposta di lavoro attende Maya (Madelaine Petsch), lei e il suo fidanzato Ryan (Froy Gutierrez) decidono di fare una sosta nella piccola Venus, in Oregon. Ma la sosta al Carol’s Diner si rivela la scelta sbagliata. Costretta a trattenersi nella piccola cittadina, per uno strano guasto meccanico, la coppia raggiunge un cottage isolato nei boschi, dove trascorrere la notte. Che si rivelerà molto meno romantica del previsto, quando la loro permanenza sarà sconvolta dall’arrivo di tre sconosciuti mascherati che iniziano a terrorizzarli facendoli sentire senza possibilità di fuga.

Il passato ritorna

Se la trama vi fa venire in mente un numero imprecisato di altri film del genere, non vi preoccupate, le prime sequenze del film confermeranno l’impressione. Ma sarebbe eccessivamente ottimistico avvicinarsi a un film come questo aspettandosi sorprese, che non siano quelle date da jumpscare e un calibrato uso di modelli classici, e originalità. E rischierebbe di non farvi godere un buon killer drama – ancor più che horror – con alcuni momenti interessanti, soprattutto se vi era piaciuto il The Strangers del 2008.

Certo, come per il sequel del 2018 anche in questo caso dinamica e struttura restano le stesse, e sembra complicato trovare motivi per continuare a seguire le gesta dei tre maniaci mascherati dal modus operandi ripetitivo quanto efficace. O concedere il beneficio del dubbio a un esperto del genere come Renny Harlin (Nightmare 4 – Il non risveglio, 58 minuti per morire – Die Harder, Cliffhanger, L’esorcista – La genesi, The Covenant e via dicendo), intenzionato a dirigere una intera trilogia, e quindi altri due capitoli dopo questo…

The Strangers: Capitolo 1
Foto di John Armour © Lionsgate

The Strangers Trilogy, la scommessa di Renny Harlin

Nei quali potremmo ritrovare i personaggi principali (un asso nella manica del film, visto che si tratta della Madelaine Petsch di Riverdale e del Froy Gutierrez di Cruel Summer e Teen Wolf), anche se è meglio non sapere in che vesti, ma soprattutto scopriremo il bluff organizzato per rilanciare il franchise. Che continua imperterrito a presentarsi uguale a sé stesso – per cui senza svelare o spiegare granché di quel che vediamo da quindici anni – ma nel quale si intuiscono le basi di un universo in costruzione, che nei prossimi film ci regalerà connessioni interne e chiarificatori rimandi al passato.

Che, si spera, si facciano perdonare leggerezze e comportamenti privi di senso messi in scena dopo la lunga fase introduttiva, voluta per creare un minimo di suspense e far crescere l’attesa, compensata dalle immancabili maschere inquietanti, da coreografie accorte e qualche efferatezza in quota gore. E potendo contare sulle statistiche – quelle sì, spaventose – che registrano 1,4 milioni di morti violente ogni anno negli Usa – costruire un prodotto meno convenzionale di questo, o sarà inutile continuare fino al terzo capitolo (le cui riprese in realtà pare siano già terminate, avendo Harlin girato i tre film insieme in 52 giorni tra il settembre e il novembre 2022, a Bratislava, in Slovacchia).

The Strangers: Capitolo 1
3

Sommario

Il franchise si ripropone uguale a se stesso, ma nel quale si intuiscono le basi di un universo in costruzione, che nei prossimi film ci regalerà connessioni interne e chiarificatori rimandi al passato

Mattia Pasquini
Mattia Pasquini
Nato sullo scioglimento dei Beatles e la sconfitta messicana nella finale di Coppa del Mondo, ha fortunosamente trovato uno sfogo intellettuale e creativo al trauma tenendosi in equilibrio tra scienza e umanismo. Appassionato di matematica, dopo gli studi in Letterature Comparate finisce a parlare di cinema per professione e a girare le sale di mezzo mondo. Direttore della prima rivista di cinema online in Italia, autore televisivo, giornalista On Air e sul web sin dal 1996 con scritti, discettazioni e cortometraggi animati (anche in concorso al Festival di Cannes), dopo aver vissuto a New York e a Madrid oggi vive a Roma. Almeno fino a che la sua passione per la streetart, la subacquea, animali, natura e ogni manifestazione dell'ingegno umano non lo trascinerà altrove.

ALTRE STORIE