Tentazioni (ir)resistibili: recensione del film con Mark Ruffalo

Tentazioni (ir)resistibili, opera prima dello sceneggiatore Stuart Blumberg (I ragazzi stanno bene), tratta il tema delle dipendenze e dei gruppi di mutuo-aiuto concentrandosi su di un tipo di dipendenza che fa sorridere i più : la dipendenza dal sesso.

 

Aldilà della facile ironia che si è soliti fare sull’argomento, la dipendenza sessuale è una vera e propria malattia. Altamente invalidante va da intaccare un ambito molto importante della vita, quello delle relazioni interpersonali. Il sesso-dipendente, infatti, non riesce a relazionarsi con le persone dell’altro sesso in una modalità che non sia, appunto, sessuale. Il film Tentazioni (ir)resistibili di Blumberg, tramite un montaggio dal ritmo incalzante proprio nella sequenza iniziale, mette l’accento su come la nostra società sia stata ipersessualizzata proprio dai media e soprattutto dalla pubblicità.

Nella grande Mela si usa il sesso anche per vendere un dentifricio ed anche una passeggiata nel centro può essere particolarmente stressante per chi cerca di disintossicarsi dalla propria ossessione sessuale. Adam (Mark Ruffalo), Mike (Tim Robbins) e Neil (Josh Gad), sono alcuni dei partecipanti ad un gruppo di mutuo-aiuto per persone affette da dipendenza sessuale. Adam e Mike, amici anche nella vita, sono i più anziani. Hanno superato più o meno la loro dipendenza e si impegnano ad aiutare uno dei nuovi venuti del gruppo, Neil.

Tentazioni (ir)resistibili, un film tra commedia e romanticismo

Tentazioni (ir)resistibili filmIl giovane chirurgo non riesce a controllare i suoi impulsi e per questo motivo, in seguito ad una denuncia per atti osceni, è stato costretto a seguire la terapia ed a frequentare il gruppo. In questa storia inizialmente tutta al maschile, entreranno in gioco anche delle donne: Phoebe (Gwyneth Paltrow) la ragazza di cui si innamora Adam, Katie (Joely Richardson) la paziente ed innamorata moglie di Mike e Dede (Alecia Moore, alias Pink) unica donna sessodipendente che si unirà al gruppo.

Neil è un po’ il guru, il punto di riferimento del gruppo essendo uscito da ben due dipendenze (alcol e sesso). La sua figura ammantata da una carismatica saggezza, però, nasconde tutt’ora una grande ombra : il rapporto contrastato col figlio Danny (Patick Fugit). Danny è riuscito a liberarsi dalla tossicodipendenza da solo e dopo molti anni torna a vivere dai genitori ma Mike non si fida di lui.

Sebbene il film non sia eccezionale sotto l’aspetto registico, ha il pregio di investigare a fondo le cause che generano una dipendenza, le sue conseguenze ed i metodi per riuscire a combatterla senza omettere il rischio di possibili ricadute. Si prospetta quindi come una sorta di documentario sceneggiato secondo le regole della commedia americana. Il film non uscirà nelle sale ma verrà distribuito in DVD e su alcune PayTV.

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