Oscar 2022: il regista e il film che vorremmo veder vincere

Dopo il FantaCalcio e il FantaSanremo, è arrivato il momento di fare un FantaOscar! Chi saranno i vincitori dei premi Oscar nel 2022?

Oscar 2024

Nella generale ripartenza dell’industria cinematografica, quest’anno la cerimonia degli Oscar 2022 sembra essere particolarmente sentita: le voci e i pronostici sui preferiti e sui possibili vincitori non si sono fatte attendere. Nell’attesa di scoprire chi saranno i vincitori della 94a edizione – la cerimonia si svolgerà domenica 27 marzo – abbiamo passato al setaccio le varie candidature e tirato le somme. Come sempre, la concorrenza è alta e ci sono film che sembrano aver già la vittoria in pugno. Ma chi si merita davvero la statuetta d’oro?

Tutti candidati agli Oscar 2022: dal musical, al western, al fantascientifico

Non si riesce ad individuare una tendenza che guida i dieci titoli candidati agli Oscar per la categoria Miglior film: si passa dal remake di un musical della Hollywood classica (West Side Story), al racconto biografico e storico (Belfast), dal western drammatico (Il potere del cane), al fantascientifico (Dune). In realtà, molti dei film candidati sono generi ibridi: Don’t Look Up è un film in parte apocalittico, in parte comico-satirico, Licorice Pizza è un coming of age dalle tinte dolce-amare, La fiera delle illusioni è un thriller (ma non troppo) e un dramma a tratti ironico, senza dimenticare l’outsider CODA – I Segni del Cuore.

In questo calderone generale, come si fa a scegliere? Va detto che sicuramente alcuni titoli risultano tra i favoriti per il peso del nome del regista e del cast stellare che li caratterizza. Ma è sufficiente la fama delle star di Hollywood per accaparrarsi il primo posto agli Oscar? La tendenza degli ultimi anni, con la vittoria di Parasite nel 2020 e di Nomadland nel 2021, ha dimostrato un’inversione di rotta rispetto ai grandi nomi americani. Nella speranza che quest’anno si prosegua sulla stessa linea, c’è chi vede come già scritta la vittoria del film  giapponese Drive My Car. Ma è davvero così scontato il premio per Ryūsuke Hamaguchi?

Proviamo ora a concentrarci sull’essenza dei film candidati, lasciando da parte tutte quelle voci che vedono la già premiata Jane Campion e l’acclamatissimo Il potere del cane come papabili vincitori.

Chi sono i nostri favoriti. E perché proprio Belfast?

Tutti i film in gara, per un motivo o per l’altro, sono ottime produzioni, ma quelli che ci hanno davvero conquistato sono tre: Belfast, Don’t Look Up e Licorice Pizza. Questi titoli riescono a creare qualcosa di potente tra lo spettatore e il mondo rappresentato.

Belfast è forse la prima scelta: con 7 nomination agli Oscar 2022, ha tutte le carte in regola per essere in grande capolavoro. La mano di un regista come Kenneth Branagh non può passare inosservata. Le scelte stilistiche sono forti e ben definite: un bianco e nero quasi integrale, se non per i momenti di diegesi dentro la diegesi, un racconto che unisce immagini, parole, musiche e corpi. Belfast potrebbe vincere il premio Oscar come miglior film perché è completo sotto ogni aspetto: a livello di trama, di recitazione, di costruzione scenica.

Ci troviamo di fronte ad un nuovo-Nuovo Cinema Paradiso. Belfast è la storia di un bambino diventato grande, delle sue origini e del cinema visto come rifugio, porto sicuro.

Kenneth Branagh è un forse un papabile vincitore dell’Oscar alla Miglior Regia, se riesce a scansare Spielberg con il costruissimo West Side Story e la già premio Oscar Jane Campion. Non che i West Side Story e Il potere del cane siano poca cosa. Il primo è un’impresa titanica, un musical fatto di ampie troupe di ballerini, costumi sfarzosi e tanta, tantissima post-produzione. Il potere del cane è un western all’australiana in cui la mano di Jane Campion si fa sentire. Entrambi i film sono mega-produzioni ma sono anche l’emporio dell’ostentazione: in essi domina la visione del regista, che sovrasta ogni altro aspetto del film.

Don’t Look Up per guardare avanti e Licorice Pizza per un tuffo nel passato

Don’t Look Up è il film dell’attualità, del presente: merita di vincere perché racconta la storia del nostro tempo, l’aspetto surreale che si cela nella nostra realtà. Dare un Oscar al film di Adam McKay significa premiare un modo di raccontare innovativo, uno specchio della nostra società interconnessa. L’originalità del film Netflix va riconosciuta anche da coloro che non amano il genere fantascientifico o apocalittico. La satira, i personaggi, ma anche la grafica di Don’t Look Up provengono direttamente dal web e s’inseriscono in un lungometraggio sulla fine del mondo, ampliando i confini del fare cinema.

Un Leonardo DiCaprio mai visto prima, nerd e impacciato, affiancato da star come Meryl Streep e Jennifer Lawrence contribuiscono alla resa di Don’t Look Up, film sostanzioso anche in termini di trama. L’originalità del lungometraggio non può e non deve passare inosservata.

Licorice Pizza non è una rivelazione, ma è un bel film. Quanto è difficile trovarne uno oggi? Paul Thomas Anderson non prova a straziare, ad emozionare, ad avvincere con il suo lungometraggio, non è questa la sua intenzione. Con Licorice Pizza veniamo catapultati  però negli anni Sessanta visti dalla prospettiva di oggi: tutto funziona e ricrea quell’atmosfera vintage un po’ naive che associamo a quel periodo. La storia d’amore strampalata dei due protagonisti, interpretati da Alana Haim e Cooper Hoffman, non può realmente esistere, ma nemmeno la storia generale del film. Eppure, ci conquista. A chi importa del realismo, quando la finzione funziona così bene?

Cosa va premiato alla cerimonia degli Oscar?

Cosa vorremmo che venisse premiato quest’anno dall’Academy? La novità. Ecco perché abbiamo pensato a questi tre titoli. Se a livello di bellezza delle immagini, di bravura attoriale e registica tutti i film candidati agli Oscar 2022 sono su un piano altissimo, ce ne sono alcuni che hanno davvero una marcia in più. Oltre a tutte le valutazioni tecniche del caso, alla fine dei conti ciò che rende un film memorabile è l’energia che è in grado di sprigionare per catalizzare lo spettatore. Al di là dei grandi registi, al di là delle tecniche all’avanguardia, al di là delle star, ci sono pellicole che ”arrivano” e altre che non ce la fanno.

Dune dove lo mettiamo?

Forse il secondo capitolo sarà quello vincente. Per ora, tanta attesa e poca sostanza per il film di Denis Villeneuve. Dune ha dell’incredibile ma non è molto più di un bel film che s’inserisce in una serie di opere simili attorno allo stesso tema: c’è già l’opera matrice, il romanzo di Frank Herbert, il predecessore film di Lynch del 1984 e un sequel già annunciato. Il nome del grande regista, il successo già scritto della saga, il cast fatto di grandi nomi – Oscar Isaac, Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Zendaya, hanno costruito un’aspettativa altissima che però non è stata soddisfatta. Come anche il regista Villeneuve ha annunciato, questa prima parte serve come premessa per il secondo capitolo. È bene dunque aspettare ancora un po’ prima di premiare agli Oscar il film (e il regista).

Da non sottovalutare il potenziale di CODA

Coda, o in italiano I segni del cuore, è considerato da molti il film rivelazione di quest’edizione degli Oscar 2022: concorre per la categoria Miglior film, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior attore non protagonista (Troy Kotsur).

La commedia drammatica di Sian Heder riprende il film francese del 2014 La famiglia Bélier, ed è ugualmente delicata e profonda. La scelta di un cast composto da attori non udenti per interpretare i personaggi sordomuti, rende la pellicola particolarmente realistica ed emozionante. La giovane Emilia Jones (One Day, Youth – La giovinezza), con la sua recitazione ha già conquistato le giurie dei Critcs Choice Awards e del premio BAFTA. Ma, come nel caso di Dune, ancora una volta stiamo parlando di un remake che, per quanto validissimo, non è sinonimo di novità e originalità.

Categoria Miglior film: tutti i candidati all’Oscar 2022

  • Belfast, regia di Kenneth Branagh
  • I Segni del Cuore (CODA), regia di Sian Heder
  • Don’t Look Up, regia di Adam McKay
  • Drive My Car (Doraibu mai kā), regia di Ryūsuke Hamaguchi
  • Dune (Dune: Part One), regia di Denis Villeneuve
  • Una famiglia vincente – King Richard (King Richard), regia Reinaldo Marcus Green
  • Licorice Pizza, regia di Paul Thomas Anderson
  • La fiera delle illusioni – Nightmare Alley (Nightmare Alley), regia di Guillermo del Toro
  • Il Potere del Cane (The Power of the Dog), regia di Jane Campion
  • West Side Story, regia di Steven Spielberg

Categoria Miglior regista: tutti i candidati

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