Quando si realizzano 20 film ambientati in uno stesso universo, quell’universo diventa man mano più dettagliato e preciso, sempre coerente, ma quando a quell’universo si aggiunge un altro film che è ambientato diversi anni prima rispetto al blocco principale di fatti raccontati, il rischio di commettere qualche errore è dietro l’angolo.

Con Captain Marvel, ambientato nel 1995, e quindi molto prima dei fatti di Iron Man che ha dato il via al MCU, nel 2008, i Marvel Studios hanno corto un grosso rischio per la continuity del loro universo condiviso, ma sono riusciti a raccontare una storia coerente e precisa, rispetto a tutto quello che già sapevamo.

O almeno congruente e precisa rispetto alla maggior parte delle cose raccontate in 11 anni di film, perché se la nostra perplessità sugli spostamenti del Tesseract può facilmente trovare una spiegazione logica (come si dice qui), restano poco chiari alcuni nodi relativi al personaggio di Nick Fury.

3Il legame con Howard Stark

 

La prima incongruenza riguarda il rapporto tra Nick Fury e Howard Stark. In Iron Man 2, Fury dice a Tony che conosce suo padre molto meglio di quanto lui possa immaginare. Howard è uno dei membri fondatori dello SHIELD e, in quanto tale, Fury lo ha ovviamente conosciuto bene (visto che è stato il direttore dell’organizzazione).

Tuttavia, Howard, con sua moglie Mary, è stato ucciso dal Soldato d’Inverno nel 1991, come apprendiamo in Captain America: Civil War, e all’epoca Fury era un agente dello SHIELD di basso livello, ruolo che ha ricoperto almeno fino al 1995, quando incontra Carol Danvers sempre nei panni di un agente di basso livello.

La domanda che sorge è: in che modo Fury ha conosciuto i segreti e i progetti di Howard Stark se quando il miliardario è morto, lui era ancora un agente alle prime armi? Probabilmente, alla sua promozione a leader dello SHIELD, Fury ha avuto accesso a tutte le documentazioni segrete di Howard, quindi sarebbe più corretto dire che Nick conosce il lavoro di Stark, e non lui in persona!

Indietro