Home News 2019 Captain Marvel: c’è un grave errore di continuity nel film?

Captain Marvel: c’è un grave errore di continuity nel film?

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Captain Marvel: c’è un grave errore di continuity nel film?

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU CAPTAIN MARVEL

Captain Marvel recensione

Il Tesseract nelle mani dei Kree?

Il nuovo film Marvel Studios, Captain Marvel, con Brie Larson e Samuel L. Jackson, è ambientato negli anni ’90, nel 1995 per la precisione, e da alcune voci girate in rete sapevamo già che nel film sarebbe comparso il Tesseract.

In particolare, a oltre metà film, scopriamo che il Tesseract è custodito sulla base spaziale orbitante Kree di Mar Vell, personaggio interpretato da Annette Bening. Ma in che modo ci è finito il Tesseract nello spazio nel 1995?

L’oggetto è andato distrutto in Avengers: Infinity War, quando Thanos lo ha estorto dalle mani di Loki per estrarne la Gemma dello Spazio, collezionata poi sul suo Guanto dell’Infinito. Prima ancora era custodito nella cripta di Odino, ad Asgard, dove è stato messo da Thor in persona, alla fine di The Avengers, quando il Dio del Tuono ha riportato a casa, in catene, il fratellastro e il prezioso oggetto.

Ricostruiamo, però, la storia del prezioso artefatto…

Il Tesseract nel MCU

Su Marvel Cinematic Universe Fandom Wiki si legge, a proposito del Tesseract:

Il Tesseract, chiamato anche Cubo, era un vaso di contenimento cristallino a forma di cubo per la Gemma dello Spazio, una delle sei Pietre Infinite che precedono l’universo e possiedono un’energia illimitata. Fu usato da varie civiltà antiche prima di entrare nelle mani degli Asgardiani, custodito all’interno della cripta dei tesori di Odino. Alla fine, fu portato sulla Terra e lasciato a Tønsberg, dove fu custodito da devoti adoratori asgardiani.

Nel 1942, il Tesseract fu recuperato da Johann Schmidt, il leader di HYDRA, che usò il suo potere per potenziare le armi per sconfiggere gli Alleati durante la seconda guerra mondiale. Dopo la sconfitta di Schmidt/Teschio Rosso per mano di Capitan America nel 1945, il Tesseract cadde nelle acque dell’Artico, dove fu recuperato da Howard Stark. Dopo aver studiato l’oggetto, Stark ne cedette la custodia allo S.H.I.E.L.D., dove rimase finché non fu rubato da Loki che usò il Tesseract per aprire un wormhole e consentire ai Chitauri di invadere New York City. Dopo la Battaglia di New York, di The Avengers, il Tesseract è stato requisito da Thor, che lo ha portato con sé ad Asgard.

Dopo aver usato il Tesseract per ricostruire il Ponte del Bifrost, Odino affida a Heimdall, il guardiano del regno, il compito di proteggere il Tesseract. Tuttavia, dopo che Loki ha usurpato il trono e si è camuffato da Odino, ha anche accusato Heimdall di tradimento, costringendolo a fuggire, mentre il Tesseract era di nuovo riposto nella cripta di Odino. Durante la distruzione di Asgard, raccontata in Thor: Ragnarok, Loki nota il Tesseract e lo prende prima che il caveau, insieme al pianeta, venga distrutto. Thanos in seguito conquista il Tesseract e lo distrugge per prelevare dal suo interno la Gemma, inserendola sul suo Guanto.

Qualcosa non torna

Abbiamo quindi tracciato chiaramente, in base agli avvenimenti raccontati nei film, il percorso del Tesseract nel Marvel Cinematic Universe. Tuttavia, con Captain Marvel, scopriamo che l’oggetto, almeno tra il 1989 e il 1995, è stato nella base orbitante, nelle mani di Mar Vell, oggetto dei suoi esperimenti e motore primario del suo congegno per i viaggi alla velocità della luce.

Effettivamente c’è una zona d’ombra, nella storia del Tesseract, che va dagli anni ’50 circa, fino al 2012 (anno in cui è ambientata la Battaglia di New York). Ci spieghiamo meglio: nel 1945 il Tesseract, insieme a Captain America, precipitano nell’Artico. Non sappiamo esattamente quando, ma plausibilmente negli anni ’50, Howard Stark lo trova e lo studia, lo sappiamo perché Tony trova degli appunti del padre in merito.

Si suppone che Stark Senior abbia poi consegnato il cubo cosmico allo S.H.I.E.L.D., che lo ha classificato nel progetto P.E.G.A.S.U.S., che viene nominato anche in Captain Marvel e al quale stava lavorando proprio Mar Vell, sotto l’identità segreta della Dottoressa Lawson, mentore e mito di Carol Danvers.

Nel film con Brie Larson, proprio la Lawson era in possesso del Tesseract, e proprio lei lo colloca nella base orbitante Kree, base che utilizza per tenere al sicuro i profughi Skrull. Tutto questo nel 1989, anno in cui la Lawson / Mar Vell muore nell’incidente in cui è coinvolta anche Carol, che le dà i poteri (oltre a renderla “prigioniera” dei Kree e di Yon-Rogg). Fino al ’95, il Tesseract rimane nello spazio, quindi.

Come ci è finito il Tesseract nelle mani di una Kree sotto copertura sulla Terra, se doveva essere in custodia presso lo S.H.I.E.L.D.?

Una ret-con all’orizzonte?

L’opzione più probabile, visto che i Marvel Studios non lasciano nulla al caso, è che Mar Vell si sia infiltrata nello S.H.I.E.L.D., dove Howard Stark aveva lasciato l’artefatto, per recuperarlo e usarlo agli scopi della sua ricerca e che, come vediamo nella seconda scena post credits di Captain Marvel, alla fine di quest’avventura, torna nelle mani dello S.H.I.E.L.D.

Il personaggio di Annette Bening appare come il risultato dell’unione di più identità provenienti dai fumetti di Kelly Sue DeConnick, e proprio in quelle storie, Helen Cobb (pilota e mentore di Carol, uno dei personaggi confluiti a costruire quello della Bening) incontra Howard Stark, più o meno negli anni ’60. Sembra quindi plausibile che, per spiegare questo presunto errore di continuity, lo Studio possa appellarsi a questo incontro nei fumetti, durante il quale potrebbe essere avvenuto il passaggio di mani del Tesseract, che poi sarebbe finito solo dopo nelle mani dello S.H.I.E.L.D.

Questo spiegherebbe anche come mai il giovane Nick Fury, nel 1995, non sa ancora nulla del cubo cosmico. Nonostante non sia ancora a capo dell’agenzia, risulta poco credibile che non fosse nemmeno a conoscenza del progetto P.E.G.A.S.U.S., che, stando così le cose, potrebbe essere stato “inaugurato” proprio all’indomani dei fatti che vediamo accadere in Captain Marvel.

Siamo sicuri che in qualche modo i Marvel Studios riusciranno a sistemare quello che sembra un errore grossolano nella perfetta continuity dei suoi film, così come è stato fatto con “l’errore” temporale di Spider-Man: Homecoming.