Joker: Joaquin Phoenix avrebbe voluto un Arthur “sovrappeso”

Parte della trasformazione di Joaquin Phoenix in Arthur Fleck, l’uomo che diventerà Joker nel film diretto da Todd Phillips e vincitore del Leone d’oro a Venezia, passa per il fisico, visibilmente dimagrito rispetto allo stato “normale” dell’attore: per calarsi nei panni del personaggio infatti, Phoenix ha dovuto perdere più di 20 chili, una sfida affrontata con la massima professionalità che ha dato i suoi frutti. Sullo schermo il protagonista è irriconoscibile, con il viso scavato e i contorni spigolosi, rendendo l’esperienza del racconto ancora più dolorosa e drammatica.

 

Non tutti sanno però che inizialmente l’idea di Phoenix era quella di ingrassare, portando Arthur a diventare sovrappeso invece che quasi scheletrico, e le ragioni sono state spiegate in un’intervista con Cinemablend:

Mi sembrava che sarebbe stato più semplice. Ho fatto delle ricerche per quanto riguardava i farmaci e gli effetti collaterali della perdita di peso, inoltre credo che sia sia qualcosa di fottutamente tragico nell’assumere un farmaco perché non ti senti al passo con il mondo, e poi ci sono le conseguenze…quindi sono andato da Todd dicendo: “Penso che dovremmo mostrare qualcosa di drastico basandoci sulla realtà e penso che valga davvero la pena di esplorare l’idea di un uomo grasso. Avevo già affrontato il processo inverso e sapevo quanto facesse schifo! Non volevo farlo di nuovo, ma Todd, che è una persona davvero intelligente, mi ha convinto a fare il contrario“.

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Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

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Fonte: Cinemablend

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