Un nuovo report di Screen Rant prova a fare luce sul perché il MCU non fornisce ai suoi eroi delle identità segrete. Nel 2018 i Marvel Studios hanno lanciato quello che sarebbe diventato il primo di una lunga serie di film che avrebbero poi dato vita all’universo cinematografico che oggi tutti noi conosciamo e amiamo: Iron Man.

 

All’epoca il personaggio non godeva ancora del riconoscimento che ha poi acquisito con gli anni, ma poiché la maggior parte dei diritti sui personaggi più importanti della Marvel, come Spider-Man e gli X-Men, erano stati venduti ad altri studi, Kevin Feige e il suo team decisero comunque di correre il rischio, iniziando proprio con la storia di Tony Stark a tessere una trama che col tempo si sarebbe rivelata molto più interconnessa del previsto. Naturalmente il successo del film con Robert Downey Jr. è stato dovuto a molteplici fattori, incluse tutta una serie di scelte non convenzionali che vennero prese dalla Marvel e dal regista Jon Favreau, come il fatto che Tony Stark abbia annunciato al mondo che è lui a nascondersi dietro l’armatura di Iron Man.

Ciò ha stabilito in maniera alquanto efficace una verità: il MCU non avrebbe mai fatto diventare le identità segrete dei supereroi un grosso problema. Bruce Banner (Edward Norton) è uscito allo scoperto come Hulk ne L’incredibile Hulk; Thor (Chris Hemsworth) non ha assunto l’identità di Don Blake quando è arrivato sulla Terra; Steve Rogers (Chris Evans) era già praticamente conosciuto come Captain America. Da allora, il MCU ha scelto di non affrontare il tradizionale tropo dei fumetti su larga scala, fino a quando non è arrivato Spider-Man (Tom Holland). Anche se la scena a metà dei titoli di coda di Spider-Man: Far From Home mette efficacemente questo problema al centro della storia di Peter Parker, il giovane eroe non è mai stato davvero entusiasta di tenere nascosto il suo alter ego, in particolare quando ha iniziato ad essere circondato dagli altri eroi del MCU.

Il MCU e il “problema” relativo alle identità segrete dei supereroi

Ora, dopo più di un decennio e dopo 23 film realizzati, i Marvel Studios restano ancora indifferenti alle identità segrete dei supereroi e, finora, le cose sono sempre andate bene. È un qualcosa che non li ha mai trattenuti in termini di adattamento delle storie tratte dai fumetti che si sono concentrate sulla questione. Un esempio? Civil War. Il fumetto ha introdotto il “Superhero Registration Act”, che impone a tutti gli eroi di rivelare i loro alter ego per una maggiore responsabilità. I registi Anthony e Joe Russo sono stati comunque in grado di affrontare quella trama in Captain America: Civil War del 2016, ma hanno sostituito il “Superhero Registration Act” con gli accordi di Sokovia. Qual è stata la vera ragione dietro questa scelta creativa?

Tutto risale a Iron Man del 2008 e all’inclinazione di Downey per l’improvvisazione. Il momento del film che ha cambiato le sorti dell’interno franchise, in cui Stark rivlea di essere Iron Man, non era presente nella sceneggiatura ed è stata una battuta che l’attore ha detto a caso durante le riprese di una scena. Il feedback dei fan è stato così positivo da spingere i Marvel Studios ​​a rinunciare al problema dell’identità segreta dei supereroi del MCU. In un’intervista del 2013 con Bleeding Cool, Kevin Feige ha fornito una spiegazione adeguata sulla mancanza delle identità dei supereroi nell’universo condiviso, dichiarando: “Ho pensato che si fosse esagerato per molto tempo, motivo per cui abbiamo fatto uscire Tony Stark allo scoperto alla fine del suo primo film. Stavamo in qualche modo annunciando al pubblico che non avremmo più seguito quella strada nei film.

Col senno di poi, impedire ai supereroi di avere delle identità segrete si è rivelato vantaggioso per il MCU. Ha permesso al franchise di differenziarsi da altre saghe dedicate ai supereroi che sono venute sia prima che dopo. Come ha sottolineato Feige, il problema era in un tropo decisamente abusato e rinunciare ad affrontarlo ha permesso allo studio di essere maggiormente creativi in relazione ai conflitti personali degli eroi.

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