La star della trilogia di sequel di Star Wars, John Boyega, ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata dal presidente della Lucasfilms, Kathleen Kennedy, riguardo le sue critiche al trattamento dei personaggi e degli attori di colore da parte dello studio. In passato Boyega, che ha interpretato Finn, l’ex Stormtrooper ribelle, sensibile alla forza, ha criticato il trattamento riservato a Finn all’interno della saga.
Sebbene Boyega, il primo attore di colore a recitare in un ruolo da protagonista nel franchise, fosse assai presente nel materiale promozionale, il suo personaggio non è stato sfruttato a pieno nella trilogia sequel. Nonostante il suo potenziale, l’ultimo capitolo – L’Ascesa di Skywalker – non dedica il tempo necessario ad approfondire l’arco narrativo di Finn. Il suo conflitto personale è stato affrontato principalmente nel primo episodio della trilogia, Il Risveglio della Forza.
Tuttavia, Boyega ha ampliato le sue critiche anche agli archi narrativi inesistenti di altri personaggi, come la Rose Tico di Kelly Marie Tran o il Poe Dameron di Oscar Isaac. Grazie alla grande visibilità che è in grado di donare ad un attore un franchise come Star Wars, John Boyega ha usato la sua esperienza unica per trasformarsi in uno degli attivisti più “accesi” di Hollywood. Adesso Deadline riporta che in una conversazione con la BBC, Boyega ha spiegato di aver ricevuto supporto da Kathleen Kennedy, attraverso una conversazione “onesta e trasparente” su molte delle denunce che ha fatto contro Lucasfilms e Disney.
John Boyega e la conversazione “onesta e trasparente” con Kathleen Kennedy su Star Wars
Sebbene Boyega sia andato avanti, tiene ancora molto a cuore la possibilità di influenzare il cambiamento all’interno degli studi e nell’industria, basandosi proprio sulla sua esperienza negativa. Boyega ha parlato dell’importanza di una forte rappresentanza, al di là del fan service e della trasparenza che diventa la norma. “Penso che questo tipo di conversazioni… è vero, può sembrare che tu stia cercando soltanto di salvare la tua carriera, ma ora la cosa fantastica è che si tratta di un tipo di conversazione a cui tutto hanno accesso. Ora le persone possono esprimersi al riguardo, sapendo che ogni personaggio che amiamo, specialmente in questi grandi franchise come Marvel e Star Wars, li amiamo per i momenti che vengono loro dati. Li amiamo per quei momenti. Sono momenti eroici che tutti questi produttori decidono per questi personaggi, quindi dobbiamo vederli nei nostri personaggi, che posso essere anche neri e di altre culture.”
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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.