Black Widow, per Scarlett Johansson pensare alla storia è stato “stressante”

Scarlett Johansson ha parlato di uno degli aspetti più stressanti della realizzazione di Black Widow, ossia pensare alla storia di Natasha senza linee guida.

Natasha Romanoff Black Widow film

Black Widow sarà il primo (e quasi sicuramente unico) film interamente dedicato a Vedova Nera, l’unica donna presente nella formazione originale degli Avengers. A causa della pandemia di Coronavirus, il film è stato rimandato più e più volte durante tutto l’arco del 2020, fino ad arrivare alla conferma definitiva dell’uscita il prossimo 7 luglio in sala e il 9 luglio su Disney+ con Accesso Vip.

 

Introdotto per la prima volta nel 2010 in Iron Man 2, il personaggio di Vedova Nera è stato parte del franchise per nove lunghi anni, fino a quando non ha incontrato la morte in Avengers: Endgame. La decisione di uccidere Natasha ha generato parecchi malumori all’interno del fandom, che hanno sempre considerato la scelta presa dal team dietro il film come un vero e proprio danni nei confronti dell’intero arco narrativo dell’ex spia russa.

La speranza è che il film di Cate Shortland riesca in qualche modo a far cambiare idea ai fan delusi da quanto visto in Endgame, dal momento che Black Widow mira non solo a fornire nuovi dettagli sul misterioso passato di Nat (ricordiamo che il film è ambientato tra gli eventi di Civil War e quelli di Infinity War), ma anche a concludere la sua storia in maniera soddisfacente.

Tuttavia, creare la storia “perfetta” per Black Widow pare sia stato molto stressante, come rivelato da Scarlett Johansson in una recente intervista con Total Film (via XRealm). L’attrice ha sottolineato che non ci sono mai state linee guida in merito a ciò che sarebbe dovuto apparire nel film. I Marvel Studios hanno quindi lasciato a Shortland e agli sceneggiatori Jac Schaeffer e Ned Bonson il pieno controllo creativo. Tuttavia, ciò ha reso ancora più difficile capire quale fosse la storia migliore da raccontare.

“Ci è stata data l’opportunità di mostrare Nat quando è fuori gioco, quindi per quella che è realmente”, ha spiegato Johansson. “Proprio per questo, tutto era possibile. Stavamo cercando di tracciare una storia… il che è stato estremamente stressante, perché non c’erano linee guida.”

Black Widow è stato più difficile da scrivere di WandaVision

Già in passato Schaeffer, head writer della serie WandaVision, aveva rivelato che scrivere Black Widow era stato molto più difficile della serie targata Disney+: “Mi piaceva la folle idea che fosse una sitcom, ma al tempo stesso si trattasse del MCU. È stata una sfida enorme, ma è qualcosa che mi piace e in un certo senso quel puzzle così intricato ha davvero un senso per me. Ho lavorato anche a Black Widow e ho trovato più difficile mettere le mani su una storia di supereroi diretta. È un po’ più difficile aggrapparsi a quella storia, mentre l’esperimento di WandaVision ha impiegato ogni singolo pezzo del mio cervello e dei miei collaboratori.” 

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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