Black Widow: ecco perché il film è ambientato dopo gli eventi di Civil War

Scarlett Johansson ha spiegato perché l'attesissimo Black Widow è ambientato dopo gli eventi di Captain America: Civil War.

black widow

Natasha Romanoff si trova a un bivio molto importante della sua vita dopo gli eventi di Captain America: Civil War: ecco perché Black Widow è ambientato in quel momento esatto della timeline del MCU.

 

L’ambientazione è sempre stato uno degli aspetti più importanti di Black Widow, soprattutto a causa della controversa morte di Nat in Avengers: Endgame. Durante la visita di Screen Rant al set del film, la star del MCU ha spiegato perché era importante, per i Marvel Studios, seguire Nat sulla scia degli eventi di Civil War.

L’attrice ha spiegato che, a questo punto della timeline, Natasha è costretta a cavarsela da solo dopo essere stati per anni parte di un’organizzazione, che si tratti della Stanza Rossa, dello SHIELD o degli Avengers. Nel film, dopo aver deciso di aiutare il team Cap che si è rifiutato di firmare gli Accordi di Sokovia, è sola, è una fuggitiva. Agendo da sola, quindi, inizia a prendere il controllo del suo destino e a prendere le sue decisioni per sé.

“Il post-Civil War era un buon momento da dover partire per raccontare questa storia”, ha spiegato Scarlett. “Non abbiamo mai avuto intenzione di realizzare una origin story, non volevamo tornare indietro e andare così lontano. Volevamo andare avanti, anche se comunque torneremo indietro… vi giuro che sarà tutto chiaro quando vedrete il film.”

Scarlett Johansson anticipa una Natasha “sola” in Black Widow

“Natasha ha sempre lavorato per qualcuno, ha sempre fatto parte di qualche organizzazione. Ha sempre potuto contare su una sorta di rete di salvataggio. Non ha mai dovuto prendere decisioni da sola, nel bene e nel male. Quando ha deciso, era sempre parte di qualcosa di più grande, che si trattasse della Stanza Rossa, dello SHIELD o degli Avengers. Poi, dopo la guerra civile, tutto è cambiato. Per la prima volta in assoluto si è ritrovata sola.”

“Nat è autosufficiente e ha legami praticamente ovunque, ma ora è in fuga. Si sente una fuggitiva”, ha aggiunto l’attrice. “Ecco perché il post-Civil War ci ha dato un punto da cui partire molto interessante. Chiaramente, tutto si collegherà. All’inizio del film è come se avesse smarrito la vita. L’obiettivo è quello di rimetterla in steso, e alla fine accadrà. Non sarà più la Nat di prima.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

- Pubblicità -