Deadpool, Tim Miller nega di aver fatto trapelare il filmato che ha generato il via libera al film!

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Il regista di Deadpool, Tim Miller, nega di aver fatto trapelare il filmato test che ha convinto le produzioni a dare il via libera al progetto. Gli adattamenti per il cinema delle storie del famoso supereroe R-rated Deadpool sono ora un’istituzione cinematografica che è anche destinata a unirsi al MCU. Quindi è facile dimenticare che all’inizio nessuno credeva nemmeno che un film di Deadpool potesse essere realizzato.

La versione insoddisfacente del personaggio di Ryan Reynolds vista in X-Men Origins: Wolverine del 2009 è stata per lungo tempo quella che si avvicinava di più ad una incarnazione cinematografica per il Mercenario Chiacchierone, nonostante di lui avesse soltanto il nome!

Ma poi si è verificata una sequenza di eventi che ha cambiato per sempre le fortune di Deadpool. I filmati di prova per il film interamente in CGI sono trapelati in rete dal nulla mostrando i piani del regista Tim Miller per un film di Deadpool. È opinione diffusa che la reazione del pubblico a questo filmato abbia spinto la Fox a realizzare il film.

Inoltre, non è mai stato rivelato chi fosse responsabile della divulgazione del detto filmato. Miller da parte sua continua a negare di essere il colpevole, dicendo di recente al canale YouTube Corridor Crew che non è stato lui.

“Abbiamo fatto questo test, proposto un budget, messo insieme un piano e la Fox ha detto “Non crediamo nel film”. E poi il test è trapelato. Ma è stata una cosa bellissima che è accaduta per tutte le giuste ragioni. Ma non sono stato io. Era una di quelle cose che secondo me dovrebbero rimanere segrete perché un mistero è più interessante della verità. … Beh, un’intera serie di eventi è accaduta in una volta. Emma Watts si è resa conto che i film a fumetti con classificazione R erano un luogo in cui la Fox poteva separarsi dal resto dei film che venivano girati. Era un’opportunità di affari. Potevano impossessarsi di quel segmento di mercato. Poi è arrivato anche Simon Kinberg, che era il gatekeeper delle PI Marvel alla Fox. Credo che l’avrei diretto se non fosse trapelato? Forse no. Forse avrebbero detto: “Sai una cosa? Penso che questo sia un vero film, facciamo in modo che Robert Rodriguez entri e lo diriga”, visto che lui è sempre stato stato affezionato al progetto. Hollywood non è il posto in cui i fan danno una possibilità ai registi esordienti senza esperienza. Capita solo che sono stato fortunato.”

Per fortuna il film è stato realizzato, e adesso è in produzione il terzo della serie, sotto il cappello della Disney.

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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