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Daniel Espinosa dirigerà The Racketeer

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Sarà diretto dal regista svedese di origini cilene Daniel Espinosa (Safe House) l’adattamento di The Racketeer, il più recente romanzo di John Grisham, uscito in Italia col titolo di L’ex avvocato.

Il progetto è portato avanti da Fox 2000 e New Regency attende ora uno scrittore che traduca la storia dalla pagina allo schermo. Il romanzo è un tipico legal thriller, stavolta incentrato sull’uccisione di un giudice federale e sul furto di alcuni importanti documenti dalla sua cassaforte; l’unica persona che è a conoscenza del contenuto dei documenti è un ex avvocato finito in carcere che vuole usare quelle informazioni per vendicarsi di chi l’ha incastrato.

In attesa di avere una sceneggiatura dalla quale partire, Espinosa si concentrerà su altri progetti, a partire da Child 44, thriller ambientato all’epoca dell’Unione Sovietica, protagonisti Tom Hardye Noomi Rapace.

Fonte: Empire

Daniel Day-Lewis: la sinossi di Phantom Thread, il suo ultimo film

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È stata diffusa la prima sinossi di Phantom Thread, il nuovo film di Paul Thomas Anderson in cui il regista dirigere di nuovo Daniel Day-Lewis, dopo il trionfo de Il Petroliere.

Anche se il film arriverà nelle sale americane tra poco più di due mesi, non c’è ancora un trailer, che secondo Trailer Track è in fase di completamento. Intanto, di seguito potete leggere la trama:

Ambientato in una elegante Londra del Dopo Guerra, negli anni ’50, il film racconta di un rinomato stilista, Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e di sua sorella Cyril (Lesley Manville) che sono al centro della moda londinese, con incarichi reali, celebrità del cinema, ereditiere, mondanità, debuttanti e dame, tutte che si servono presso The House of Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock, lasciando allo scapolo incallito ispirazione e compagnia, fino a che non incontra una giovane donna, dalla volontà di ferro, Alma (Vicky Krieps), che presto diventerà un punto fisso nella sua vita amorosa e professionale. Una volta controllato e pianificatore, si troverà travolto dall’amore, con la sua carriera di sarto rovinata.

Daniel Day-Lewis si ritira dalla recitazione

Con il suo ultimo film, Paul Thomas Anderson dipinge un illuminante ritratto di un artista e del suo viaggio creativo, e delle donne che fanno girare il suo mondo. Phantom Thread è l’ottavo film di Anderson, e la sua seconda collaborazione con Daniel Day-Lewis.

Il film dovrebbe anche essere l’ultimo della carriera dell’attore tre volte premio Oscar.

Daniel Day-Lewis: 10 cose che forse non sai sull’attore

Daniel Day-Lewis: 10 cose che forse non sai sull’attore

Daniel Day-Lewis è uno degli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema grazie alle sue diverse ed incisive interpretazioni. L’attore ha sempre dimostrato di riuscire a scegliere i film giusti che valorizzassero la sua carriera, tanto da aggiudicarsi tre Oscar come Miglior attore protagonista (per Il mio piede sinistro, Il petroliere e Lincoln) e altrettante nomination (per Nel nome del padre, Gangs of New York e Il filo nascosto).

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Daniel Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore è iniziata nel 1971, quando debutta nel film Domenica, maledetta domenica, sebbene non venga accreditato. In seguito, è apparso con un cameo in Gandhi (1982), per poi ottenere maggiore spazio in Il Bounty (1984) e My Beautiful Laundrette – Lavanderia a gettone (1985). Il grande successo arriva grazie a Camera con vista (1985), seguito da Nanou (1986), L’insostenibile leggerezza dell’essere (1988), Un gentleman a New York (1988) e Il mio piede sinistro (1989). In seguito, ha partecipato a film come L’ultimo dei Mohicani (1992), L’età dell’innocenza (1993), Nel nome del padre (1993), La seduzione del male (1996), The Boxer (1997), Gangs of New York (2002) e La storia di Jack & Rose (2005). Tra i suoi ultimi film vi sono Il petroliere (2007), Nine (2009), Lincoln (2012) e Il filo nascosto (2017).

2. Ha recitato in alcune serie TV e a teatro. L’attore non ha lavorato solo per il grande schermo, ma all’inizio della sua carriera si è prestato anche ad alcune serie televisive come Eddie Shoestring, detective privato (1980), BBC2 Playhouse (1982), Frost in May (1982), Play of the Month (1983), My Brother Jonathan (1985) e Screen Two (1986). Ha inoltre recitato nei film Thank You, P.G. Wodehouse (1981) e Artemis 81 (1981). Tra gli anni Settanta e Ottanta ha inoltre recitato molto a teatro, salvo poi abbandonare sia questo sia la TV una volta ottenuto successo al cinema.

Daniel Day-Lewis: chi è sua moglie

3. È sposato da diversi anni. L’attore si sposato nel 1996 con Rebecca Miller, figlia del drammaturgo Arthur Miller. I due si erano conosciuti sul set de La seduzione del male e dalla loro unione sono nati i figlia Ronan Cal (1998) e Cashel Blake (2002). Prima di convolare a nozze con la sua attuale moglie, l’attore era però stato fidanzato con l’attrice francese Isabelle Adjani per sei anni, dal 1989 al 1995. Appena dopo la separazione, l’attore divenne padre di Gabriel Kane, nato nel 1995, riconoscendo il bambino come proprio figlio.

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Daniel Day-Lewis in Il petroliere

5. Ha studiato a lungo i veri cercatori di petrolio. Quando gli fu proposto il film Il petroliere, Day-Lewis accettò di ricoprire la parte ancor prima di leggere la sceneggiatura completa, in quanto era un grande fan del regista Paul Thomas Anderson. Noto per le sue meticolose ricerche sui personaggi che interpreta, l’attore iniziò a quel punto a condurre una serie di ricerche sui cercatori di petrolio dell’epoca. Inoltre, lavorò approfonditamente sulla propria voce, ascoltando registrazioni di personalità dell’epoca in cui il film è ambientato. Così facendo sì poté calare in modo più convincente nel personaggio, dando vita ad una delle interpretazioni più acclamate di sempre.

Daniel Day-Lewis in Gangs of New York

6. Si è rotto il naso sul set. Nel film di Martin Scorsese Gangs of New York, l’attore interpreta il crudele William Cutting, detto “Bill il Macellaio”, capo indiscusso della malavita del quartiere Five Points di New York. Un noto aneddoto relativo all’attore è quello che lo vide ruppersi il naso in seguito ad uno scontro divenuto fin troppo realistico, avvenuto durante le riprese, con Leonardo DiCaprio. Nonostante l’infortunio e il dolore, Day-Lewis continuò a recitare, utilizzando quanto accaduto per caratterizzare ulteriormente il personaggio.

Daniel Day-Lewis in Il filo nascosto

7. Ha guardato vecchie sfilate. Per prepararsi al film, l’attore ha visionato diversi filmati d’archivio delle sfilate degli anni ’40 e ’50, ha studiato i designer più famosi, consultato il curatore della moda e dei tessuti al Victoria and Albert Museum di Londra e l’apprendista di Marc Happell, capo del dipartimento costumi del New York City Ballet. Inoltre, ha anche imparato a cucire, facendo pratica con sua moglie Rebecca, cercando di ricreare un tubino di Balenciaga ispirato ad un’uniforme scolastica.

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Daniel Day-Lewis ha lavorato a Firenze e parla italiano

8. Ha svolto l’attività di calzolaio. Dal 1997 al 2001, l’attore scappò dal mondo dello star system, rifiutando per quattro anni qualsiasi proposta lavorativa. Nel 1999 l’attore, che si trovava a Firenze grazie a degli amici, si innamorò di una bottega che faceva scarpe a mano e su misura, tanto da chiedere ai proprietari, Cristina e Stefano Bemer, di poter diventare il loro apprendista. L’attore ha lavorato con dedizione per otto ore al giorno nei dieci mesi a cavallo tra il 1999 e il 2000, tornando al lavoro di attore solo grazie a Martin Scorsese che ci mise ben due giorni (più l’aiuto della moglie dell’attore) per convincerlo a tornare a recitare.

Daniel Day-Lewis, il suo ritiro e il ritorno

9. Si è ritirato dalle scene. Daniel Day-Lewis è sempre stato una persona estremamente riservata e tutt’altro che dedita alla mondaneità tipica del suo mestiere. In più occasioni egli ha infatti dimostrato grande piacere nel ritirarsi a vita privata e svolgere anche attività particolarmente modeste. Il suo ultimo film, Il filo nascosto, risale al 2017 e già mentre era impegnato nelle riprese di quello l’attore aveva comunicato il suo desiderio di ritirarsi definitivamente dal mondo della recitazione, promessa che ad oggi continua a mantenere. Non si hanno notizie su cosa faccia dunque oggi l’attore, che potrebbe essersi impegnato in qualunque tipo di attività.

Arriva alla fine del 2024 la notizia che l’attore ha deciso di tornare a recitare per Anemone, l’esordio alla regia di suo figlio Ronan.

Daniel Day-Lewis: età e altezza

10. Daniel Day-Lewis è nato il 29 aprile del 1957 a Greenwich, Londra. La sua altezza complessiva corrisponde a 187 centimetri.

Fonti: IMDb, The Telegraph

Daniel Day-Lewis torna a recitare in Anemone, diretto da Ronan Day-Lewis

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Daniel Day-Lewis, ampiamente considerato uno dei più grandi attori della sua generazione, sta uscendo dal pensionamento dopo sette anni lontano dal grande schermo. Sarà infatti protagonista del prossimo film di Focus Features e Plan B “Anemone”, che segna il debutto alla regia di suo figlio, Ronan Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis e Ronan Day-Lewis hanno co-scritto il film, descritto come un’esplorazione delle intricate relazioni tra padri, figli e fratelli, nonché delle “dinamiche dei legami familiari“. Daniel Day-Lewis guiderà il cast di “Anemone” insieme a Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley e Safia Oakley-Green.

Daniel Day-Lewis torna a recitare per il figlio Ronan

“Non potremmo essere più entusiasti di collaborare con un brillante artista visivo come Ronan Day-Lewis per il suo primo lungometraggio insieme a Daniel Day-Lewis come suo collaboratore creativo”, ha affermato il presidente di Focus Features Peter Kujawski in una dichiarazione. “Hanno scritto una sceneggiatura davvero eccezionale e non vediamo l’ora di portare la loro visione condivisa al pubblico insieme al team di Plan B”.

Anemone” riunisce Daniel Day-Lewis con Focus Features, lo studio dietro Il Filo Nascosto, il suo ultimo film del 2017. Universal distribuirà il film a livello internazionale. In “Anemone”, Ben Fordesman (“Love Lies Bleeding”) sarà il direttore della fotografia, con Jane Petrie (“The Crown”) che si occuperà della costumista e Chris Oddy (“Zone of Interest”) come production designer.

Ronan Day-Lewis, 26 anni, è un pittore la cui prima mostra personale internazionale aprirà il 2 ottobre a Hong Kong prima di fare tappa a New York City e Los Angeles. Suo padre è l’unico artista ad aver mai vinto tre Oscar come miglior attore. Daniel Day-Lewis è stato premiato per “Lincoln” di Steven Spielberg, “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson e “Il mio piede sinistro” di Jim Sheridan. Ha anche ricevuto nomination per “Gangs of New York” e “Nel nome del padre“.

daniel day-lewisDaniel Day-Lewis ha annunciato che avrebbe smesso di recitare nel 2017 prima dell’uscita di Il Filo Nascosto, anche se non ha fornito una ragione per il suo ritiro. “È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al pubblico nel corso di questi anni”, ha affermato un portavoce dell’attore in una dichiarazione. “Questa è una decisione privata e né lui né i suoi rappresentanti rilasceranno ulteriori commenti su questo argomento”.

L’attore ha poi riflettuto sulla sua decisione di annunciare pubblicamente il suo ritiro, dicendo alla rivista W che “prima di realizzare [‘Il Filo Nascosto‘], non sapevo che avrei smesso di recitare”. Parte del motivo per cui ha rilasciato una dichiarazione sulla questione era per assumersi le proprie responsabilità.

“Sapevo che era insolito rilasciare una dichiarazione”, ha detto Daniel Day-Lewis. “Ma volevo tracciare una linea. Non volevo essere risucchiato in un altro progetto. Per tutta la vita ho continuato a ripetere che avrei dovuto smettere di recitare, e non so perché questa volta è stato diverso, ma l’impulso di smettere ha preso piede in me, ed è diventato una compulsione. Era qualcosa che dovevo fare.”

Daniel Day-Lewis ha partecipato ai National Board of Review Awards all’inizio di quest’anno e si è riunito con il suo regista di “Gangs of New YorkMartin Scorsese, che ha alimentato le voci su una possibile rinuncia dell’attore al ritiro per una futura collaborazione tra loro.

Abbiamo fatto due film insieme ed è una delle esperienze più belle della mia vita“, ha detto Scorsese mentre accettava il premio come miglior regista per “Killers of the Flower Moon“. “Forse c’è tempo per un altro. Forse! È il migliore.” Speriamo!

Daniel Day-Lewis spiega perché lascia la recitazione

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Lo scorso 26 giugno abbiamo pubblicato la notizia che Daniel Day-Lewis avrebbe smesso di recitare dopo il film di Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto.

Uno dei migliori attori che il cinema abbia conosciuto, unico attore a vincere tre premi Oscar sempre nella categoria di Migliore protagonista maschile, Day-Lewis è un vero prodigio, ma ha scelto di allontanasi dal cinema.

Il filo nascosto, il trailer italiano del film con Daniel Day-Lewis

Ecco perché:

“Non voler vedere i film è connesso con la decisione che ho preso di smettere di fare l’attore. Ma non è per questo che è arrivata la tristezza. Questo è accaduto durante il racconto di una storia, e davvero non so perché.

Uno dei miei figli vuole fare il compositore e così gli ho mostrato Tous Les Matins du Monde, il film francese sul compositore Sainte-Colombe. Mio figlio è rimasto profondamente colpito dalla sobrietà che impiegava Sainte-Colombe per comporre, rifiutava di accettare meno di ciò che fosse straordinario da se stesso e dagli altri.

Io temo ad usare la parola artista, abusata da tutti, ma c’è una responsabilità dell’artista che mi ha bloccato. Ho bisogno di credere nei valori di ciò che faccio. Il lavoro può essere vitale. Persino irresistibile. E se ci crede un pubblico, dovrebbe essere abbastanza per me. Ma, ultimamente, non è più così.”

La trama di Il filo nascosto

Ambientato in una elegante Londra del Dopo Guerra, negli anni ’50, il film racconta di un rinomato stilista, Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e di sua sorella Cyril (Lesley Manville) che sono al centro della moda londinese, con incarichi reali, celebrità del cinema, ereditiere, mondanità, debuttanti e dame, tutte che si servono presso The House of Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock, lasciando allo scapolo incallito ispirazione e compagnia, fino a che non incontra una giovane donna, dalla volontà di ferro, Alma (Vicky Krieps), che presto diventerà un punto fisso nella sua vita amorosa e professionale. Una volta controllato e pianificatore, si troverà travolto dall’amore, con la sua carriera di sarto rovinata.

Daniel Day-Lewis si ritira dalla recitazione

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Daniel Day-Lewis, vincitore di tre premi Oscar da Protagonista, considerato all’unanimità il migliore attore della sua generazione, si ritira dalla recitazione. Variety riporta la notizia in esclusiva.

L’attore, 60 anni, che ha interpretato presidenti, scrittori, gangster nella sua carriera lunga quattro decadi, ha come ultimo film in programma un ricongiungimento con Paul Thomas Anderson, per il progetto Phantom Thread che uscirà il 25 dicembre prossimo. Day-Lewis porterà a termine la promozione del film, dopodiché abbandonerà la scena. Anderson ha già portato all’Oscar Daniel Day-Lewis nel 2007 con Il Petroliere.

Daniel Day-Lewis nelle prime foto del nuovo film di Paul Thomas Anderson

Non sono state specificate le ragioni del ritiro. In una dichiarazione ufficiale, la portavoce dell’attore, Leslee Dart, ha confermato la notizia: “Daniel Day-Lewis non lavorerà più come attore. Lui è immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al suo pubblico per tutti questi anni. Si tratta di una decisione privata e nessuno, né lui né i suoi rappresentanti faranno ulteriori dichiarazioni in merito a questo argomento.”

Day-Lewis è l’unico attore ad aver vinto tre premi Oscar per tre ruoli da protagonista. La sua ultima statuetta risale a Lincoln, di Steven Spielberg, che si unisce a quelle ricevute per Il Petroliere e per Il Mio Piede Sinistro, dove interpretava l’artista Christy Brown.

Daniel Day-Lewis nelle prime foto del nuovo film di Paul Thomas Anderson

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Sono iniziate le riprese del nuovo film di Paul Thomas Anderson che vedrà protagonista l’attore premio Oscar Daniel Day-Lewis, in quello che è stato definito il progetto sul mondo della moda del regista de Il Petroliere.

Ecco l’attore sul set del nuovo film. 

Daniel Day Lewis

Le foto arrivano dal sito Whitby Photography dove è possibile vedere il set completo di foto.

Anche se si sa poco del film, le prime foto dal set ci offrono alcun dettagli e confermano le voci che vorrebbero il film ambientato durante gli anni 50′ e nell’ambiente della moda dell’epoca. Secondo la fonte inoltre il film potrebbe intitolarsi Phantom Thread. 

L’ultimo film di Paul Thomas Anderson risale al 2014 ed era Vizio di forma. Daniel Day-Lewis ritorna a lavorare con il regista dopo l’acclamato film Il Petroliere.

Daniel Day-Lewis nella prima clip de Il filo nascosto

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Daniel Day-Lewis nella prima clip de Il filo nascosto

La Universal Pictures ha diffuso la prima clip di Il filo nascosto, il candidato a sei premi Oscar di Paul Thomas Anderson, acclamato regista di Magnolia, Il Petroliere e The Master.

Nel cast anche Lesley Manville e Vicky Krieps.

Il filo nascosto, la trama

Ambientato nella fascinosa Londra del dopo guerra negli anni ’50, il rinomato sarto Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e sua sorella Cyril (Lesley Manville) sono al centro della moda britannica, realizzando i vestiti per la famiglia reale, star del cinema, ereditiere, debuttanti e dame sempre con lo stile distinto della casa di Woodcock.

Le donne entrano ed escono nella vita di Woodcock, dando ispirazione e compagnia allo scapolo incallito, fino a quando non incontra una giovane e volitiva donna, Alma (Vicky Krieps), che presto diventa parte della sua vita come musa ed amante. La sua vita attentamente “cucita su misura”, una volta così ben controllata e pianificata, viene ora stravolta dall’amore.

Con il nuovo film, Paul Thomas Anderson realizza un illuminante ritratto sia di un artista in un viaggio creativo sia delle donne che hanno fatto girare il suo mondo. Il Filo Nascosto è l’ottavo film di Paul Thomas Anderson e la sua seconda collaborazione con Daniel Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis nel trailer di Phantom Thread, il suo ultimo ruolo

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Ecco il primo trailer originale di Phantom Thread, il ritorno dietro la macchina da presa di Paul Thomas Anderson, con protagonista Daniel Day-Lewis alla sua seconda volta con il regista e al suo ultimo film prima del ritiro dal grande schermo.

La trama di Phantom Thread

Ambientato in una elegante Londra del Dopo Guerra, negli anni ’50, il film racconta di un rinomato stilista, Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e di sua sorella Cyril (Lesley Manville) che sono al centro della moda londinese, con incarichi reali, celebrità del cinema, ereditiere, mondanità, debuttanti e dame, tutte che si servono presso The House of Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock, lasciando allo scapolo incallito ispirazione e compagnia, fino a che non incontra una giovane donna, dalla volontà di ferro, Alma (Vicky Krieps), che presto diventerà un punto fisso nella sua vita amorosa e professionale. Una volta controllato e pianificatore, si troverà travolto dall’amore, con la sua carriera di sarto rovinata.

Daniel Day-Lewis si ritira dalla recitazione

Con il suo ultimo film, Paul Thomas Anderson dipinge un illuminante ritratto di un artista e del suo viaggio creativo, e delle donne che fanno girare il suo mondo. Phantom Thread è l’ottavo film di Anderson, e la sua seconda collaborazione con Daniel Day-Lewis.

Il film dovrebbe anche essere l’ultimo della carriera dell’attore tre volte premio Oscar.

Daniel Day-Lewis ha chiuso con la recitazione. Critica aspramente gli streamer

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Sembra che la decisione di Daniel Day-Lewis di ritirarsi dalla recitazione sia irrevocabile e che non tornerà davanti alla macchina da presa, almeno secondo Jim Sheridan, suo amico e regista che lo ha diretto in tre film: Il mio piede sinistro nel 1989 che valse a Daniel Day-Lewis il suo primo premio Oscar, Nel nome del padre per il quale è stato nominato del 1993 e The Boxer del 1997.

“Dice che ha chiuso. Continuo a parlare con lui”, ha detto Sheridan a ScreenDaily (via Variety) sull’argomento della pensione di Daniel Day-Lewis. “Mi piacerebbe fare di nuovo qualcosa con lui. È come tutti gli altri. Apre gli streamer e ci sono settemila scelte, nessuna buona. Il film è stato spostato dal dominio pubblico a quello privato: se hai un telecomando, puoi fermarlo. Non è la stessa esperienza. Sarebbe bello vedere Daniel tornare e fare qualcosa perché è così bravo.”

Daniel Day-Lewis ha annunciato il suo ritiro dalla recitazione nel giugno 2017, diversi mesi prima dell’uscita di Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson. Quel film, che valse a Day-Lewis un’altra nomination all’Oscar come miglior attore, è stato quindi il suo ultimo film. “Daniel Day-Lewis non lavorerà più come attore”, disse all’epoca il portavoce dell’attore in una nota. “È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al pubblico nel corso di questi anni. Questa è una decisione privata e né lui né i suoi rappresentanti faranno ulteriori commenti sull’argomento. “

Riflettendo più tardi sulla sua decisione in un’intervista con la rivista W, Day-Lewis ha detto che “prima di realizzare [Il filo nascosto], non sapevo che avrei smesso di recitare”. Parte del motivo per cui Day-Lewis ha annunciato il suo ritiro in una dichiarazione pubblica era che avrebbe avuto più difficoltà a uscirne. Voleva “tracciare una linea” nella sabbia e fare piani concreti per eliminare gradualmente Hollywood dalla sua vita.

“Sapevo che era insolito rilasciare una dichiarazione”, ha detto Day-Lewis. “Ma volevo tracciare una linea. Non volevo essere risucchiato in un altro progetto. Per tutta la vita ho parlato di come avrei dovuto smettere di recitare, e non so perché questa volta fosse diverso, ma l’impulso di smettere ha messo radici in me e quella è diventata una compulsione. Era qualcosa che dovevo fare.”

Day-Lewis ha recentemente partecipato ai premi del National Board of Review e si è riunito con Martin Scorsese, che lo ha diretto in Gangs of New York, l’uscita pubblica ha alimentato le voci su un possibile ritorno dell’attore, anticipando una futura collaborazione tra loro.

Daniel Day-Lewis ha vinto tre premio Oscar come migliore attore protagonista. Il primo per Il mio piede sinistro, il secondo ne Il petroliere di Paul Thomas Anderson e il terzo per Lincoln, di Steven Spielberg.

Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson: ecco quando uscirà il loro nuovo film

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Risale allo scorso giugno la notizia che Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson sarebbero tornati a lavorare insieme dopo Il Petroliere.

La notizia di oggi, riportata da Deadline, è che la Focus Features ha battuto la Fox Searchlight ed è riuscita ad accaparrarsi i diritti per la produzione del progetto. I piani sono quelli di iniziare le riprese all’inizio del 2017, e di far uscire la pellicola nei cinema alla fine dello stesso anno.

Daniel Day-Lewis, che non torna davanti alla macchina da presa dal 2012, quando ha recitato in Lincoln, è stato per un po’ collegato al progetto di cui Anderson sta ancora ultimando la sceneggiatura, mentre procedono i casting per le attrici di supporto. Il film sarà ambientato a Londra e probabilmente anche a New York, e parlerà dell’industria della moda, anche se la trama esatta è ancora segreta.

Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson

Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson di nuovo insieme

La recente filmografia di Daniel Day-Lewis conta pochi film in molti anni. Prima di Lincoln c’era stato Nine, del 2009 e prima ancora, nel 2007, Il Petroliere, proprio con Anderson. Per quanto riguarda il regista, il suo ultimo lavoro è stato il videoclip dei Rediohead, Junun. Il chitarrista del gruppo, Jonny Greenwood, ha anche composto le ultime tre colonne sonore per i film di Paul Thomas Anderson.

Il progetto è in produzione presso la Annapurna production, che ha lavorato anche a Vizio di Forma e The Master.

Fonte: TheWrap

Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson di nuovo insieme

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Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson di nuovo insieme

Daniel Day-Lewis e Paul Thomas AndersonDopo Il Petroliere, Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson potrebbero tornare a collaborare per un film ambientato nel mondo della moda. Non ci sono ancora accordi firmati ma una fonte vicina a Variety ha dichiarato che Lewis e Anderson potrebbero davvero tornare a lavorare insieme, per la gioia degli amanti del grande cinema.

Daniel Day-Lewis, che non torna davanti alla macchina da presa dal 2012, quando ha recitato in Lincoln, è stato per un po’ collegato al progetto di cui Anderson sta ancora ultimando la sceneggiatura, mentre procedono i casting per le attrici di supporto. Il film sarà ambientato nella New York del 1950 e parlerà dell’industria della moda, anche se la trama esatta è ancora segreta.

La recente filmografia di Daniel Day-Lewis conta pochi film in molti anni. Prima di Lincoln c’era stato Nine, del 2009 e prima ancora, nel 2007, Il Petroliere, proprio con Anderson. Per quanto riguarda il regista, il suo ultimo lavoro è stato il videoclip dei Rediohead, Junun. Il chitarrista del gruppo, Jonny Greenwood, ha anche composto le ultime tre colonne sonore per i film di Paul Thomas Anderson.

Il progetto è in produzione presso la Annapurna production, che ha lavorato anche a Vizio di Forma e The Master.

Fonte: Variety

Daniel Day-Lewis : l’arte dell’immedesimazione nel personaggio

Daniel Day-Lewis : l’arte dell’immedesimazione nel personaggio

C’è la mia vita e ci sono le altre, quelle che prendo a prestito ogni volta che interpreto un film, e che finiscono per diventare altrettanto reali della mia. Il problema è che devo imparare a dare priorità alla mia vita, invece che a quella dei miei personaggi”. A parlare è Daniel Day-Lewis, straordinario attore che ha segnato il firmamento hollywoodiano con le sue straordinarie performance e che dopo due Oscar, quattro nomination e innumerevoli titoli di grande spessore, non è ancora stanco della recitazione e si prepara a stregare il suo pubblico con un altro eccezionale ruolo, quello di Abraham Lincoln, il Presidente USA per eccellenza, nel film di Steven Spielberg Lincoln, già designato come la pellicola protagonista della prossima stagione dei premi.

La sua turbolenta vita, il suo voler rimanere britannico senza rinunciare alle radici paterne che affondano in terra d’Irlanda, la sua totale abnegazione al suo lavoro e il suo innegabile fascino, conservato anche ora a 55 anni, ne fanno uno degli attori più amati, rispettati e ammirati del panorama mondiale, sia dal pubblico popolare sia da quello di nicchia, più esigente e schizzinoso.

Daniel Day-Lewis, biografia

Daniel Day-Lewis è nato a Londra, britannico DOC, il 29 aprile 1957, da padre con origini irlandesi, il poeta Cecil Day-Lewis, e da madre attrice di teatro, Jill Balcon, proveniente da una famiglia ebrea di origini lettoni e polacche. La sua vocazione artistica si può dunque rintracciare nella sua famiglia, e così il giovane Daniel cresce in un ambiente stimolante e sembra quasi ovvio che la sua vocazione si rivelerà essere altrettanto artistica. Si butta a capofitto nella recitazione e, strano a dirsi, il suo debutto al cinema si rivela essere un fiasco, si tratta del film Domenica, maledetta domenica (1971) diretto da John Schlesinger, al quale poi succederà un periodo piuttosto incerto, principalmente vissuto sulle tavole del palcoscenico teatrale, dove Day-Lewis affina la sua tecnica e dove, possiamo dire, nasce il vero ‘animale’ che il buon Daniel diventa ogni volta che ha a che fare con un nuovo personaggio.

Daniel Day-Lewis, filmografia

Dopo una serie di piccole partecipazioni a film più o meno importanti, tra cui citiamo Il Bounty di Roger Donaldson accanto a Mel Gibson e Anthony Hopkins, arriva il 1985 anno chiave per la carriera dell’attore. È questo infatti l’anno di due collaborazioni con registi di alto livello come Stephen Frears e James Ivory: per il primo, My Beautifull Laundrette, Day-Lewis si trasforma in un giovane e squattrinato dipendente di una lavanderia, amante del proprietario dell’esercizio, che deve affrontare insieme al compagno le complicazioni di un rapporto interraziale, omosessuale e tra dipendente e titolare, un ruolo complesso e controverso che mette in luce da subito il talento istrionico di Daniel. Per l’Ivory di Camera con Vista invece Day-Lewis è il freddo Cecil, rampollo di rango che cerca di strappare dalle braccia del suo vero amore una giovane Helena Bonahm-Carter. Per quanto diversi i due ruoli mettono già in luce due sfumature importanti che compongono il composito mosaico che costituisce l’istrionismo di Daniel Day-Lewis.

Daniel Day-LewisCome poi ci ha abituati, l’attore britannico ritorna al cinema dopo qualche anno ed è solo la fine degli anni ’80 che lo rivede protagonista, prima nel 1988 con L’insostenibile leggerezza dell’essere, basato sull’omonimo e complesso romanzo di Milan Kundera, diretto da Philip Kaufman e interpretato insieme all’attrice francese Juliette Binoche, poi con un paio di film di scarso spessore (Un gentleman a New York del 1988 e Fergus O’Connel, dentista in Patagonia del 1989).

Daniel Day-Lewis chiude infine gli anni ’80 con uno straordinario, eccezionale e commovente ritratto di Christy Brown, scrittore e pittore irlandese, condannato all’immobilità totale del suo corpo, fatta eccezione per il suo piede sinistro. Il film in questione è appunto Il Mio Piede Sinistro, è diretto da Jim Sheridan e consegna definitivamente Daniel Day-Lewis all’Olimpo dorato di Hollywood. Per impersonare al meglio il suo personaggio, Day-Lewis ha passato tantissimo tempo alla scuola di Gene Lambert, fotografo e pittore a sua volta paralizzato, imparando a sua volta a scrivere con le dita del piede sinistro.

Pauline Kael del New Yorker  ha scritto della performance (facendo riferimento alla scena chiave del film: “Puo’ essere il momento più emotivamente devastante che io abbia mai vissuto al cinema. La grandezza della performance di Daniel Day-Lewis è questa: ci trascina all’interno della frustrazione e della rabbia di Christy, e della sua sete infinita”. Il lavoro di simbiosi con il personaggio diventa così una caratteristica fondamentale del suo lavoro d’attore, riconoscibile e apprezzabile in tutti i suoi ruoli a seguire. Lui stesso dichiarerà: “Ho un’unica ossessione, quella di rendere giustizia a personaggi che mi affascinano, proprio perché attraversano esperienze molto diverse dalle mie. Per questo quando mi trovo sul set faccio il possibile per rimanere in carattere anche fra una ripresa e l’altra. D’altra parte, penso che la mia capacità di concentrazione sia la mia, principale virtù”. Ma la performance di Daniel Day-Lewis in Il Mio Piede Sinistro non gli valse solo le lodi della critica, suoi sono stati quell’anno anche i riconoscimenti più importanti del mondo del cinema internazionale, a partire dal Bafta per la migliore interpretazione, fino all’Oscar al miglior attore protagonista, dove Daniel concorreva con Tom Cruise (per Nato il 4 luglio), Robin Williams (per L’attimo fuggente), Morgan Freeman (per A spasso con Daisy) e Kenneth Branagh (per Enrico V).

Dopo un tale successo si ci aspetterebbe ingaggi e titoli a profusione, invece Daniel Day-Lewis si ritira dalle scene fino al 1992, quando guidato da Michael Mann da vita al suo personaggio che più di tutti è entrato nel cuore dei fan, e soprattutto delle sue fan. Infatti se fino ad ora l’attore aveva mostrato abilità straordinarie di mimetismo e dedizione al ruolo, con L’ultimo dei Mohicani Daniel sfodera uno straordinario sex appeal che aiuta a costruire la sua giganteggiante figura di mohicano bianco di grande statura morale e fisica, completamente integrato con il suo ambiente, appassionato, feroce e combattivo.

Daniel Day-LewisAnche per interpretare questo ruolo l’attore si è dato anima e corpo al personaggio, Hawkeye, e per diversi mesi prima delle riprese ha vissuto nella natura, nutrendosi esclusivamente di ciò che riusciva a cacciare. Il film è un epico affresco di scontro tra razze che aumenta di spessore anche grazie alla colonna sonora, divenuta leggendaria, realizzata da Randy Edelman e Trevor Jones.

Il 1993 è un anno molto particolare per Daniel Day-Lewis, infatti l’attore ottiene la doppia cittadinanza, britannica e irlandese, quasi a simboleggiare la sua natura elegante e ribelle allo stesso tempo. Dal punto di vista professionale è questo l’anno di due pellicole di diversa natura: la prima sigla la collaborazione di Daniel con Martin Scorsese, regista che rincontrerà poi nella sua carriera, con L’Età dell’innocenza, in cui recita con Michelle Pfeiffer e Winona Ryder; la seconda invece replica la sua collaborazione con Sheridan che gli affida un ruolo da protagonista ne Nel Nome del Padre, film in cui il nostro interpreta un ribelle irlandese, Gerry Conlon, ruolo che gli vale la sua seconda nomination all’Oscar che però va a Tom Hanks per Philadelphia.

Altro periodo sabbatico per Daniel Day-Lewis e poi rieccolo ancora dopo tre anni, nel 1996, a lavorare accanto ad Arthur Miller che curò la sceneggiatura de La seduzione del male, tratto proprio da un suo racconto. Nel film Day-Lewis interpreta un uomo felicemente sposato oggetto delle attenzioni insistenti e più volte respinte dell’adolescente Winona Ryderche ritrova qui dopo L’Età dell’innocenza. Fu Arthur Miller in persona, sul set del film a presentargli la figlia, Rebecca Miller, che diventò alla fine di quell’anno sua moglie. Un bel passo per Daniel, che fino ad allora aveva mostrato una tendenziale reticenza a stringere legami sentimentali duraturi (lasciò infatti l’attrice Isabelle Adjani alla notizia della gravidanza di lei e gli sono stati attribuiti flirt conWinona Ryder e Julia Roberts).

Dopo la sua partecipazione nel 1997 a The Boxer, film che chiude la trilogia della sua collaborazione con Jim Sheridan, arriva l’ennesimo periodo di riposo durante il quale l’attore anglo-irlandese decide di trasferirsi in Italia, a Firenze, e di diventare apprendista calzolaio. Sarà nella sua bottega nei pressi di piazza Santo Spirito che Martin Scorsese lo andrà a pescare per convincerlo a partecipare al suo nuovo film. È anche questo il periodo in cui Daniel Day-Lewis rifiuta il ruolo di Aragorn ne Il Signore degli Anelli per portare avanti il suo progetto da artigiano. Dove Peter Jackson fallì, riuscì Scorsese, che coinvolse l’attore nel suo film sulle origini di New York. È il 2002 e esce al cinema Gang of New York. Il film, che vede protagonista Leonardo DiCaprio, da a Daniel un’altra possibilità di mostrare il suo enorme talento, tanto da conferirgli la sua terza nomination agli Oscar (vinto poi da Adrien Brody per Il Pianista) e da regalare ai suoi fan una bellissima interpretazione di Bill il macellaio, personaggio divenuto celeberrimo trai fan dell’attore e del regista.

Moltissime sono le curiosità relative alle riprese del film che coinvolgono in prima persona l’attore: durante una scazzottata, DiCaprio ruppe realmente il naso a Daniel, che però continuò a recitare noncurante del dolore; anche tra un ciak e l’altro Day-Lewis continuava a parlare con lo strano accento che usava durante le riprese per interpretare il suo Bill, confermando, qualora ce ne fosse stato bisogna, anche la sua abilità con gli accenti e le lingue; l’attore si ammalò gravemente durante le riprese per essersi rifiutato di indossare come costume una giacca più calda, adducendo come scusa il fatto che giacche di quel materiale non esistevano ancora all’epoca dei fatti raccontati nel film. Dopo tre anni, nel 2005, recita, diretto dalla moglie Rebecca Miller, in La storia di Jack & Rose accanto a Camilla Belle, da noi uscito direttamente in home video.

Il 2007 è per Daniel Day-Lewis un anno di trionfi e riconoscimenti. È sua, per la seconda volta, la statuetta dorata dell’Academy per la migliore interpretazione maschile da protagonista battendo la concorrenza di George Clooney (per Michael Clayton), Johnny Depp (per Sweeney Todd), Viggo Mortensen (per La promessa dell’assassino) e Tommy Lee Jones (per Nella valle di Elah) e il primo Golden Globe in carriera. Il film è Il Petroliere e il regista che dirige il nostro è Paul Thomas Anderson. Day-Lewis ha rilasciato dichiarazioni totalizzanti relativamente a questo ruolo, dichiarando di essersi letteralmente abbrutito per interpretare il Daniel Plainview scritto da Anderson in sceneggiatura: “Non è stato facile calarsi in quei panni. Perché Plainview è un uomo violento, ambizioso. Ho cercato di capire le dinamiche del lavoro nelle miniere, lo stato d’animo dei minatori che scavano nel buio come dannati, vivendo come animali. È stato faticoso. Io sono convinto che per recitare la vita di un altro bisogna sporcarsi le mani, bisogna viverla. Così mi sono trasformato in un essere brutale”. Anche su questo set Daniel si ha messo tutto se stesso, letteralmente, arrivando a rompersi una costola durante le riprese per la ferma volontà di non avere controfigure. La sua interpretazione straordinaria probabilmente va al di là dei premi e dei riconoscimenti ricevuti. Daniel Day-Lewis ha dimostrato ancora una volta di essere un attore di rara natura, dedito al ruolo, completamente preso dalla parte, con i risultati inevitabili di offrire performance fuori dalla norma.

Quando un attore è così grande è difficile incappare in brutte performance, capita però che l’attore in questione reciti in film di discutibile riuscita. È il caso di Nine, film del 2009 diretto da Rob Marshall, basato sull’omonimo musical a sua volta tratto dall’ di Federico Fellini. Nel film Daniel è Guido Contini, regista di successo, nevrotico e insicuro, circondato da tutte le sue donne, un parterre di attrici di prim’ordine: Sophia Loren, Marion Cotillard, Nicole Kidman, Penélope Cruz, Judi Dench, Kate Hudson, Stacy Ferguson.

Arriviamo però all’attualità, al 2012, anno in cui l’America tutta ha già acclamato la grandissima performance di Daniel Day-Lewis nei rispettabili e impegnativi abiti di Abraham Lincoln negli ultimi quattro mesi del suo mandato. A dirigere il film, intitolato Lincoln, Steven Spielberg, forse il regista statunitense più atteso per questo suo progetto che va avanti da diversi anni e che insieme a Daniel Day-Lewis vede protagonisti Sally Field, David Strathairn, Tommy Lee Jones, David Strathairn e Joseph Gordon-Levitt. Anche per questo ruolo la dedizione di Daniel è stata totale, tanto che l’attore ha passato ore intere con il trucco e la barba che ogni giorno lo trasformava nel Presidente, appoggiato nel suo lavoro di trasformismo anche da Spielberg stesso che sul set lo ha chiamato per tutto il periodo delle riprese Signor Presidente, chiamando di conseguenza l’attrice Sally Field, che interpreta la consorte del Presidente, Signora Lincoln e adeguandosi alla situazione indossando sul set sempre un abito elegante. Il film si annuncia come protagonista dei prossimi mesi cinematografici, e mentre ha già raccolto lodi oltreoceano noi dovremmo aspettare il 24 gennaio per vederlo in Italia.

Daniel Day-LewisCon Lincoln, siamo sicuri, Daniel Day-Lewis ha aggiunto un altro capolavoro alla sua collezione di grandi interpretazioni, e confermando, così come altri pochi colleghi, che a 55 anni un attore del suo calibro ha appena cominciato. Sembra quindi che il coperchio del suo vaso di Pandora sia stato appena smosso e che la sua grande abilità, la sua dedizione, il suo trasformismo intimo e efficace, la sua grande passione possano regalarci ancora tanti ritratti di uomini indimenticabili.

Daniel Day Lewis darà il volto al Lincoln di Spielberg

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steven

Secondo Variety, Daniel Day-Lewis sarà il protagonista del film diretto da Steven Spielberg sul 16esimo presidente degli Stati Uniti, Lincoln. La storia parlerà dello scontro che Lincoln ebbe con gli uomini del suo gabinetto nel percorso che portò all’abolizione della schiavitù e alla fine della guerra civile.

Daniel Craig: un rapporto svela il litigio con Netflix per l’uscita nelle sale di Knives Out

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Mentre il terzo film si avvicina sempre di più, un nuovo rapporto indica che Daniel Craig e Rian Johnson sarebbero scontenti di Netflix per la mancanza di un futuro nelle sale cinematografiche del franchise di Knives Out. Dopo che nel 2019 il film di Johnson ha entusiasmato il pubblico e la critica, Netflix ha acquistato i diritti per altri due sequel della serie, che seguiranno il detective gentiluomo Benoit Blanc, interpretato da Craig. In Glass Onion – Knives Out, Benoit si unisce a un gruppo affiatato di amici facoltosi su un’isola privata, dove un gioco misterioso con omicidio porta alla luce diverse verità sinistre.

Mentre Glass Onion è stata in grado di seguire ed eguagliare il successo di critica dei suoi predecessori tra gli spettatori e il pubblico, Puck News riporta che la gestione della sua uscita ha causato divisioni tra i creativi e i vertici di Netflix. Secondo quanto riportato, né Johnson né Craig erano soddisfatti dell’uscita limitata di una settimana nelle sale cinematografiche nel dicembre 2021; l’attore ha sollevato il problema con Sarandos dopo aver assistito all’ovazione che il film ha ricevuto alla prima di Toronto. Craig ha affermato che il fatto che il film sia stato accolto calorosamente dal pubblico dovrebbe essere la prova che varrebbe la pena investire in un’uscita più lunga nelle sale.

Nonostante le prove di Craig, Sarandos è rimasto fermo e ha dichiarato che un’uscita del genere non sarebbe stata adatta al modello del servizio di streaming. Craig ha risposto senza mezzi termini affermando che “il modello è f—-d, e la risposta dell’attore è diventata un sentimento ben noto agli addetti ai lavori.

Cosa sappiamo dei risultati al botteghino di Glass Onion?

Sebbene la critica e il pubblico siano stati soddisfatti da Glass Onion e abbiano permesso al film di diventare il film originale più visto del servizio fino all’uscita del film fantasy Damsel nel 2024, il film non è riuscito a diventare un successo al botteghino al momento dell’uscita nelle sale. Il film è stato distribuito in 600 sale per una sola settimana, dal 23 al 29 novembre negli Stati Uniti, e ha avuto un’analoga distribuzione limitata nei mercati internazionali.

Tuttavia, nonostante si tratti dell’uscita più ampia del servizio nelle sale cinematografiche, il film è riuscito ad accumulare solo circa 15 milioni di dollari alla fine della sua breve corsa nelle sale. Secondo quanto riferito, il budget di Glass Onion era più vicino ai 40 milioni di dollari del suo predecessore, quindi il suo incasso nella fase finale di Netflix non è riuscito a recuperare nemmeno la metà del suo budget. Inoltre, si è rivelato molto lontano dal successo del primo film, che ha incassato poco meno di 313 milioni di dollari in tutto il mondo.

Daniel Craig: 10 cose che non sai sull’attore

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Daniel Craig: 10 cose che non sai sull’attore

Daniel Craig è un attore tanto bravo quanto misterioso. Rispetto agli altri suoi colleghi, l’attore britannico gode di un fascino unico e forse è anche per questo che è stato scelto per interpretare James Bond.

Alto, biondo e occhi azzurri splendenti, Daniel Craig ha sempre dimostrato di essere un attore particolarmente capace e di essere molto versatile, oltre un uomo distinto, molto riservato e con i piedi per terra.

Ecco dieci cose da sapere su Daniel Craig.

Daniel Craig: film

1. Daniel Craig: i film e la carriera. La carriera nel mondo del cinema inizia quando Daniel Craig aveva 24 anni, a seguito di una laurea alla Guidhall School of Music and Drama. Nel 1992, inizia la carriera cinematografica recitando in film come La forza del singolo, per proseguire con Un ragazzo alla corte di re Artù (1995), Elizabeth (1998), The Trench – La trincea (1999), Sognando l’Africa (2000) e Lara Croft: Tomb Raider (2001). Il successo comincia a raggiungerlo negli anni Duemila, grazia a film come Era mio padre (2002), The Mother (2003), Sylvia (2003), The Pusher (2004), The Jacket (2005), Munich (2005) e grazie al suo primo film da James Bond, Casino Royale (2006). In seguito, Craig recita in Invasion (2007), La bussola d’oro (2007), Quantum of Solace (2008), Cowboys & Aliens (2011), Millennium – Uomini che odiano le donne (2011), Dream House (2011) Skyfall (2012), Spectre (2015) e La truffa dei Logan (2017), Cena con delitto (2019) e No Time To Die (2021).

2. Daniel Craig ha lavorato in televisione ed è anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Daniel Craig ha lavorato anche per il piccolo schermo, soprattutto agli inizi, in serie tv come Zorro (1993), Heartbeat (1993), Le avventure del giovane Indiana Jones (1994), I racconti della cripta (1996) e The Hunger (1997). Ma Craig ha doppiato se stesso nei videogiochi Quantum of Solace (2008), James Bond 007: Blood Stone (2010) e GoldenEye 007 (2010), ed è anche produttore: l’attore, infatti, è stato produttore esecutivo di Flashbacks of a Fool (2008) e lo sarà delle serie Purity (che dovrebbe uscire nel 2019), mentre è stato co-produttore di Spectre.

Daniel Craig: altezza

3. Daniel Craig è piuttosto alto. Daniel Craig è conosciuto per la sua prestanza fisica, ma poco si è detto sulla sua altezza. L’attore britannico, infatti, è alto ben 178 centimetri: insomma, un’altezza da far girare un po’ la testa, soprattutto quando in cima vi sono quegli occhi azzurri profondi e cristalllini.

daniel craig

Daniel Craig è 007, James Bond

4. Daniel Craig è stata la prima scelta di Barbara Broccoli per interpretare Bond. Barbara Broccoli, figlia di Albert Broccoli, lo storico produttore di tutti i film di James Bond, ha preso lei le fila della produzione dei film, dopo la morte del padre. Dopo la scadenza del contratto con Pierce Brosnan, si era alla ricerca di un nuovo Bond per poter realizzare Casino Royale: stando alle dichiarazioni della Broccoli, pare Craig sia stata la prima scelta per il ruolo di 007, maturata dopo averlo visto recitare in The Pusher.

5. Daniel Craig ha rifiutato due volte di interpretare Bond, senza riuscirci veramente. Nel corso della sua carriera, Daniel Craig si è trovato, per ben due volte, a rifiutare di interpretare James Bond, ma senza mai riuscirci veramente. La prima volta successe nei primi anni Duemila, quando gli venne proposta la parte per Casino Royal: l’attore rifiutò, salvo poi ricredersi ed accettare dopo aver letto la sceneggiatura finale. La seconda volta è avvenuta di recente quando, dopo aver girato Spectre, Craig decretò di non voler più vestire i panni dell’agente 007. Dopo molti dubbi, alla fine l’attore ha confermato la sua presenza per un ultimo film, ovvero No Time To Die.

6. Ha dovuto rinunciare ad eseguire personalmente alcune scene pericolose. A differenza dei precedenti film dedicati a 007, per No Time To Die Craig ha dovuto rinunciare ad eseguire personalmente molti degli stunt più pericolosi previsti per il personaggio. Sul set di Spectre, infatti, Craig ha riportato un brutto infortunio al ginocchio, con ripercussioni presenti ancora oggi. Anche per questo motivo, sua moglie ha fortemente insistito affinché egli non si spingesse più così all’estremo. Per il nuovo film, dunque, Craig ha dovuto accettare di farsi sostituire da alcuni stuntman e controfigure per le scene più pericolose.

Daniel Craig: fisico

7. Daniel Craig ha giocato a rugby. Di Daniel Craig si è sempre saputo che è un gran appassionato di sport, sia come spettatore, sia come praticante. Al suo fisico tiene parecchio, tanto da tenersi sempre in forma, al di là del personaggio da interpretare. Eppure, non è a tutti noto il fatto che Craig abbia una vera passione per il rugby: sebbene vi abbia giocato parecchio, conseguendo brillanti risultati quando era ragazzino, ha continuato a coltivare la passione, tanto da partecipare, in qualità di spettatore a diverse partite.

8. Daniel Craig non ha niente da invidiare agli altri attori. Non si sa quale sia il suo segreto, ma Daniel Craig gode di un fascino misterioso: saranno i capelli biondi, gli occhi azzurri, la raffinatezza e l’eleganza, mista ad un tono muscolare non indifferente. Insomma, Daniel Craig non ha di certo nulla da invidiare agli altri suoi colleghi attori, tanto che in passato è stato dichiarato come l’attore con i migliori pettorali, visti bene in Casino Royale, tanto da battere colleghi come Brad Pitt, Gerard Butler e Leonardo DiCaprio.

Daniel Craig Rachel Weisz

Daniel Craig e Rachel Weisz

9. Daniel Craig è sposato con Rachel Weisz dal 2011. Sia Daniel Craig che Rachel Weisz hanno sempre mantenuto il più stretto riserbo riguardo alla loro vita privata, senza mai raccontare molto a riguardo. Eppure, i due attori si sono sposati dopo appena sei mesi dal primo incontro, durante il set di Dream House nel 2011. In seguito sono diventati genitori di una bambina nell’estate del 2018.

10. Daniel Craig ha anche un’altra figlia. Se Rachel Weisz ha un altro figlio di 12 anni di nome Harry, nato dall’unione con il regista Darren Aronofsky, anche Daniel Craig è già genitore: l’attore, infatti, nel 1993 ha avuto una figlia, Ella, che ora ha 25 anni, nata dall’allora unione con Fiona Loudon.

Fonti: IMDb, biography, dailymail

Daniel Craig sul rinvio di No Time to Die: “Non è il momento giusto”

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Lo scorso weekend è arrivata la notizia – non così inaspettata – che No Time to Die è stato ufficialmente posticipato al 2021. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale di tutto il mondo il prossimo Novembre, ma a causa dell’emergenza Covid-19 che purtroppo non appresta a fermarsi, Universal e MGM hanno deciso di rinviare l’uscita del film ad Aprile del prossimo anno.

Adesso, in una recente ospitata da Jimmy Fallon, è stato proprio Daniel Craig a commentare il nuovo rinvio del film: “Quello che sta accadendo nel mondo è semplicemente più grande di tutti noi”, ha spiegato l’attore britannico. “Vogliamo solo che le persone vado a vedere questo film nel modo giusto, in totale sicurezza. I cinema, in tutto il mondo, sono chiusi al momento. Vogliamo che il film esca in contemporanea in tutto il mondo, e questo non è purtroppo il momento giusto. Quindi, incrociamo le dita e speriamo che il 2 Aprile possa davvero essere il ‘nostro’ giorno.”

Parlando invece del film, che rappresenterà la sua ultima volta nei panni dell’iconico agente segreto, Craig ha aggiunto: “Ho dato tutto quello che potevo. Sono davvero felice di essere tornato nei panni di Bond e di aver avuto la possibilità di interpretarlo ancora una volta. C’erano ancora diversi fili sciolti che dovevano essere legati. Semplicemente, la storia non era ancora completa. Lo ammetto, avevo bisogno di una pausa. Avevo bisogno di allontanarmi per un attimo dal personaggio e una volta che l’ho fatto abbiamo iniziato a parlare di tutte le storyline e di tutte le cose che si sarebbero potute fare, e di dove avremmo potuto portare la storia.”

Parlando invece dell’eredità di 007 e chi sarà il prossimo attore a vestire i panni del personaggio, Fallon ha chiesto a Craig di dare un consiglio a chi avrà il compito, dopo di lui, di raccontarne le avventure sul grande schermo. Ironicamente, l’attore ha dichiarato: “Non fare ca****e! È una cosa bellissima, meravigliosa.”

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna De Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Daniel Craig su Esquire: “Il mio Bond non è sessista”

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Daniel Craig su Esquire: “Il mio Bond non è sessista”

Daniel Craig ha posato per Esquire Magazine, rivista cui ha rilasciato interessanti dichiarazioni sul suo nuovo film. SI tratta ovviamente di Spectre, prossima avventura di James Bond.

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Nell’intervista, l’attore britannico ha dichiarato che il suo Bond non è sessista come i precedenti. “Per fortuna il mio Bond non è tanto sessista e misogino quanto i precedenti. Sicuramente io non sono quel tipo dipersona. Ma lui si, e questo cosa comporta? Vuol dire che si scelgono grandi attrici e si fanno le parti al meglio per dare spazio anche alle donne nel film”.

Daniel Craig spiega perché voleva dire addio a Bond dopo Spectre

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Daniel Craig spiega perché voleva dire addio a Bond dopo Spectre

No Time to Die, attualmente nelle sale, ha segnato la fine del mandato di Daniel Craig nei panni dell’iconico 007. Durante una recente intervista con USA Today, l’attore britannico ha avuto modo di commentare le critiche negative che, all’epoca del suo coinvolgimento nel franchise, avevano offuscato il suo casting.

“Cosa avrei dovuto fare? Prendere a calci qualcuno? L’unica cosa che potevo fare era impegnarmi a realizzare un buon film. Non sono sui social e sono contento che all’epoca non esistessero. Sono cose che non riuscivo a comprendere. Quando lessi le critiche pensai che fossero davvero pesanti. Eppure, oggi riesco a capirle… voglio dire, le persone sono veramente appassionate di Bond.” 

Sempre nel corso della medesima intervista, Craig ha anche spiegato perché stava quasi per abbandonare l’iconico ruolo dopo l’uscita di Spectre: “Ho sempre cercato di essere onesto riguardo ai miei sentimenti. Quando ho iniziato a fare Bond, mi sono buttato a capofitto nel ruolo, cercando di essere impegnato il più possibile sul versante fisico. Sentivo che era davvero importante e sentivo che doveva essere così il mio Bond.”

“Volevo che la gente credesse che fossi io a fare gli stunt”, ha aggiunto l’attore. “Tuttavia, dopo Spectre, mi sentivo come se non potessi più farcela. Mi domandavo quale fosse il senso di continuare ad andare avanti. Inoltre, dovevo stare un anno della mia vita lontano da casa, e questo è davvero difficile per chiunque. E magari ritrovarmi al telefono con mia moglie e dirle: ‘Ciao, mi sono infortunato, sto andando in ospedale’. Non erano belle telefonate da fare. Mi sembrava di non potercela fare più.”

Tutto quello che sappiamo su No Time to Die

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Daniel Craig sognava di essere un supereroe, non James Bond

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Daniel Craig sognava di essere un supereroe, non James Bond

Daniel Craig si prepara a vestire per l’ultima volta i panni di James Bond in No Time To Die, sfortunatamente posticipato a novembre a causa dell’emergenza Coronavirus. Sappiate però che da bambino il celebre attore britannico non sognava minimamente di interpretare il ruolo dell’iconico agente segreto che gli ha regalato fama internazionale, ma bensì voleva essere un supereroe come Spider-Man o Superman.

Come riportato da Metro, infatti, di recente Craig ha rilasciato un’intervista a Saga Magazine in cui ha rivelato che uno dei suoi sogni quando era piccolo è sempre stato quello di interpretare un supereroe: tra i suoi preferiti c’erano Spider-Man e Superman. Tutto è nato proprio perché è stato chiesto all’attore se sognasse di interpretare Bond fin da ragazzino. Questa la sua risposta:

“No. Non l’ho mai sognato. Piuttosto ho sognato di interpretare altri tipi di personaggi, come Spider-Man, Superman, l’Uomo Invisibile… anche un cowboy. Ma Bond no… decisamente. Il che è abbastanza ironico se ci pensi.”

Sorprendentemente, Daniel Craig ha poi avuto l’occasione di interpretare un cowboy nel film del 2011 Cowboys & Aliens. Nessun riferimento è stato invece fatto al desiderio – spesso comune tra gli attori – di prendere parte al franchise di Star Wars, nonostante Craig abbia avuto la possibilità di recitare in un cameo non accreditato in Star Wars: Il Risveglio della Forza del 2015.

LEGGI ANCHE – James Bond: 10 motivi per cui Daniel Craig è il miglior 007

Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di FleabageKilling Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

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In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

 

Daniel Craig scatenato nello spot della Vodka Belvedere di Taika Waititi

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Un nuovo spot diretto da Taika Waititi presenta un Daniel Craig scatenato, davvero incredibile da guardare. Sebbene la carriera di Craig sia iniziata sul palcoscenico, l’attore inglese è diventato famoso in tutto il mondo quando ha assunto il ruolo di James Bond in Casino Royale nel 2006.

Dopo quindici anni come l’iconica superspia, Craig ha fatto la sua ultima apparizione nel franchise nel 2021 No Time to Die e ha concluso il suo incarico come Bond con una conclusione senza precedenti per 007. Il prossimo ruolo sullo schermo di Daniel Craig sarà in Glass Onion – Knives Out, che uscirà nelle sale il 23 novembre prima dell’uscita globale di Netflix.

Sebbene Glass Onion sarà la prima apparizione cinematografica di Craig dall’uscita di No Time to Die, ha anche intrapreso altri progetti al di fuori dei suoi più grandi franchise, incluso uno spot deliziosamente sorprendente per Belvedere Vodka. Diretto da Taika Waititi, lo spot è interpretato da Craig “come non lo avete mai visto prima“. L’attore di James Bond si stacca dal suo personaggio sobrio e serio sullo schermo e si fa strada attraverso un hotel ballando su una colonna sonora eseguita da Rita Ora e Giggs, creando un giro vivace e divertente.

Daniel Craig sarà James Bond per altri due film!

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Daniel Craig sarà James Bond per altri due film!

Daniel Craig ha firmato per altri due film della serie 007. L’attore atteso nell’ultima avventura dell’agente segreto Skyfall, diretto da Sam Mendes si è impegnato a partecipare ad altre due pellicole incentrate sul famoso agente segreto.

Sembra che dopo Skyfall la EON Productions, titolare dei diritti vuole tornare con un nuovo James Bond ogni due anni. Se le previsioni saranno rispettate ci saranno due nuovi film nel 2014 e nel 2016. Non sarà che proprio nel 2016 uno dei fan più sfegatati e autorevoli come Christopher Nolan non decida di mettersi al timone dell’operazione? … non ci resta che sperare e  aspettare ulteriori notizie.

 

 

Daniel Craig rivela come ha ottenuto il cameo in Star Wars: Il risveglio della forza

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Daniel Craig ha finalmente rivelato come è riuscito ad ottenere il suo cameo da Stormtrooper in Star Wars: Il Risveglio della Forza. L’interprete di James Bond è attualmente impegnato con la promozione dell’attesissimo No Time To Die, e ovviamente nel corso delle varie interviste capita che emergano dettagli interessanti a proposito della sua carriera e che esulano dal longevo franchise dedicato a 007.

Parlando con BBC Radio 1, Craig ha parlato del suo coinvolgimento nel franchise di Star Wars e del fatto che tutto sia avvenuto proprio grazie a Bond. A quanto pare, infatti, un membro della troupe de Il Risveglio della Forza, che aveva lavorato anche sul set dei film di James Bond, ha chiesto esplicitamente al regista J.J. Abrams, su richiesta dello stesso Craig, se l’attore potesse fare un’apparizione nel film.

“Non credo che avrei potuto farlo se non fosse stato per James Bond. Sì, a volte possono succedere anche cose adorabili come questa. Ho avuto la fortuna di farlo proprio perché sono James Bond. Non sarebbe stato possibile farlo in altro modo”, ha spiegato Daniel Craig. “Ho chiesto al secondo aiuto regista di Star Wars, che era anche il nostro secondo aiuto regista, un ragazzo adorabile di nome Ben Dixon: “Ben, andiamo. Ti prego. Fammi partecipare. Posso essere uno stormtrooper”. Lui: ‘Lo chiedo a J.J.’. E J.J. gli disse: ‘Portamelo!’. E mi diede proprio una scena. Pensavo che sarei rimasto sullo sfondo con in mano una pistola. Ne sarei stato felice ugualmente, ma alla fine mi ha regalato una vera scena.”

Daniel Craig risponde all’acquisizione del franchising di James Bond da parte di Amazon

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Daniel Craig risponde alla notizia che il franchise di James Bond ha cambiato mano in termini creativi. In tutti i 25 film di Bond prodotti dalla Eon, la famiglia Broccoli e Michael G. Wilson sono stati i capi creativi del franchise, supervisionando le varie epoche guidate da attori come Sean Connery, Pierce Brosnan e, più recentemente, Craig. Tutta l’attenzione è stata rivolta alla scelta della star che interpreterà il personaggio nel prossimo James Bond 26, ma ora il franchise ha subito un cambiamento molto diverso. La notizia è stata diffusa il 20 febbraio che Amazon MGM Studios ha assunto il completo controllo creativo della serie di spionaggio.

In una dichiarazione condivisa da Variety, Craig ha condiviso le sue opinioni sulla nuova direzione del franchise. Ha soprattutto colto l’occasione per rendere omaggio a Wilson e Barbara Broccoli, condividendo il suo apprezzamento per il loro lavoro e il suo desiderio di collaborare di nuovo con loro in futuro. Ha detto:

Il mio rispetto, la mia ammirazione e il mio amore per Barbara e Michael rimangono costanti e immutati. Auguro a Michael una lunga e rilassante (e meritata) pensione e qualunque impresa Barbara decida di intraprendere, so che sarà spettacolare e spero di poterne far parte.

Cosa significa per la serie di James Bond

James Bond

Craig è andato avanti, ma ha ancora un buon ricordo della serie

Craig ha interpretato per la prima volta il ruolo di James Bond nel 2006 in Casino Royale. Ha partecipato a un totale di cinque film prima di lasciare il franchise nel 2021 in No Time to Die. Tuttavia, anche se sono passati quasi quattro anni da quando ha detto ufficialmente addio al personaggio, Craig rimane ancora strettamente legato all’iconica spia, al punto che gli viene spesso chiesto un parere su chi dovrebbe essere la prossima star di Bond. Dopo aver lavorato così a lungo nel franchise, è logico che voglia esprimere la sua opinione su questo cambiamento epocale.

Secondo il nuovo accordo, Wilson e Broccoli rimangono comproprietari della proprietà di Bond, ma hanno creato una nuova impresa con Amazon MGM che garantisce allo studio la piena proprietà creativa del franchise.

La dichiarazione di Craig non allude ad Amazon, ma si concentra esclusivamente su Wilson e Broccoli. Probabilmente non lo ha fatto per cattiva volontà nei confronti dello studio stesso, ma piuttosto perché l’attore voleva onorare i produttori con cui ha lavorato. Anche se il periodo di Craig nei panni di Bond è stato a volte difficile a causa delle reazioni iniziali al suo casting e delle frustrazioni dietro le quinte, ha comunque lasciato il ruolo in buoni rapporti e senza dubbio ha un’alta considerazione dei creativi con cui ha lavorato. Ciò è particolarmente evidente nella sua affermazione che gli piacerebbe lavorare di nuovo con Wilson e Broccoli.

Daniel Craig ricorda Sean Connery: “Ha definito un’epoca e uno stile”

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Sabato è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che Sean Connery è morto all’età di 90 anni. L’attore aveva una lunga lista di ruoli iconici alle spalle, anche se la sua fama sarà sempre legata indissolubilmente al personaggio di James Bond.

L’attore scozzese ha interpretato 007 in sei film dal 1962 al 1983, e ora Variety ha condiviso le dichiarazioni dell’attuale interprete di 007, Daniel Craig, e degli storici produttori del franchise Michael G. Wilson e Barbara Broccoli. Craig ha interpretato per la prima volta l’agente segreto nato dalla mente di Ian Fleming in Casino Royale del 2006 e dirà addio al ruolo in No Time to Die, in uscita il prossimo aprile. “È con enorme tristezza che ho appreso della scomparsa di uno dei veri grandi del cinema”, ha detto l’attore alla celebre rivista. “Sir Sean Connery sarà ricordato come Bond e molto altro ancora. Ha definito un’epoca e uno stile. L’arguzia e il fascino che ha ritratto sullo schermo possono essere misurati in megawatt. Ha contribuito a creare il blockbuster moderno”.

“Continuerà a influenzare attori e registi negli anni a venire”, ha continuato Craig. “I miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari. Ovunque sia, spero che ci sia un campo da golf”. In un’altra nota, Wilson e Broccoli hanno affermato che Connery “era e sarà sempre ricordato come l’originale James Bond, il cui ingresso indelebile nella storia del cinema è iniziato quando ha annunciato quelle parole indimenticabili: ‘Il mio nome è Bond… James Bond’.” 

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Daniel Craig racconta il suo Bond romano in Spectre

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Daniel Craig racconta il suo Bond romano in Spectre

Sorridente e cortese, anche se un po’ in ritardo, Daniel Craig è proprio come appare sullo schermo: robusto, affascinante, con uno sguardo di ghiaccio che colpisce, anche se più affabile del suo James Bond, adrenalinico protagonista di Spectre, che l’attore è venuto a presentare a Roma insieme al regista Sam Mendes e ai colleghi Monica Bellucci e Christoph Waltz.

Un connubio, quello tra Craig e Bond, che dura ormai da 4 film, Spectre compreso, e che sembra aver trasformato l’uno nell’altro.

“Non ho assorbito il personaggio di proposito – spiega l’attore britannico – non in maniera consapevole almeno. All’inizio ero molto insicuro e non volevo copiare i miei illustri predecessori, così ho provato a prendere ispirazione dai romanzi rivolgendomi direttamente all’originale. Ho ricominciato da zero, per me era l’unico modo per interpretarlo. Ho cercato di lasciare un certo spazio tra me e il personaggio per poter avere autonomia e poter dare una mia personalità al mio Bond, ma poi ad un certo punto non c’è più spazio per questo, perché sei comunque Bond, una figura riconoscibile, e devi rispettare certe regole del personaggio”.

Nonostante abbia girato tutto il mondo, tra donne, complotti, super-villain, martini e automobili di lusso, Bond non era mai stato in Italia, come invece è accaduto per Spectre. Cosa ricorda Craig della sua esperienza a Roma, dove la troupe si è fermata per tre settimane?

“Abbiamo avuto l’opportunita di girare in posti bellissimi e tutti abbiamo lasciato un pezzetto di cuore qui, per questo mi ha fatto particolarmente piacere tornarci. Siamo riusciti a girare in posti eccezionali e fare cose spettacolari. La possibilità di tornare qui è bellissima, non posso che dire grazie alla città”.

Cosa sappiamo sul film Spectre

Spectre è un film di spionaggio del 2015 e il ventiquattresimo della serie James Bond prodotta da Eon Productions. Diretto da Sam Mendes e scritto da Neal Purvis, Robert Wade, John Logan e Jez Butterworth, vede nel cast Daniel Craig nei panni di Bond, accanto a Monica BellucciChristoph WaltzLéa Seydoux, Jesper Christensen, Ralph FiennesNaomie HarrisBen Whishaw, Andrew Scott, Rory Kinnear, Dave Bautista. È stato distribuito da Sony Pictures Releasing. Nel film, Bond viene a conoscenza di Spectre , un’organizzazione criminale internazionale guidata da Ernst Stavro Blofeld (Waltz).

Nonostante inizialmente avesse affermato che non avrebbe diretto Spectre, Mendes ha confermato il suo ritorno nel 2014 dopo che Nicolas Winding Refn ha rifiutato di dirigere; Mendes è diventato il primo a dirigere successivi film di James Bond dopo John Glen . L’inclusione di Spectre e dei personaggi associati segnò la fine della controversia Thunderball , in cui Kevin McClory e Fleming furono coinvolti in lunghe controversie legali sui diritti cinematografici del romanzo; Spectre è il primo film a presentare questi elementi dai tempi di Diamonds Are Forever (1971). Dopo l’ hacking della Sony Pictures, è stato rivelato che Sony ed Eon si sono scontrati per quanto riguarda la finanza, le acrobazie e le location delle riprese; Si stima che Spectre abbia un budget finale di 245-300 milioni di dollari, rendendolo uno dei film più costosi mai realizzati . Le riprese principali sono iniziate a dicembre 2014 e sono durate fino a luglio 2015, con location delle riprese tra cui Austria, Regno Unito, Italia, Marocco e Messico.

Daniel Craig non esce dai panni di Bond nel promo del SNL

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Daniel Craig non esce dai panni di Bond nel promo del SNL

L’ultimo film in cui Daniel Craig vestirà i panni di James Bond, No Time to Die, è stato ufficialmente posticipato da aprile a novembre a causa dell’emergenza Coronavirus, ma ciò sembra non aver “debellato” la volontà dell’attore britannico di continuare a vestire i panni dell’iconico agente segreto, come si evince dal nuovo promo della prossima puntata del Saturday Night Live, in cui Craig figurerà in qualità di conduttore.

Nel promo della puntata che andrà in onda il prossimo 7 marzo, diffuso attraverso il canale YouTube ufficiale del SNL, vediamo l’attore commentare in maniera decisamente entusiasmante il suo coinvolgimento nello show. Le immagini dell’intervista a Daniel Craig, però, si sovrappongono a quelle – chiaramente ironiche – in cui l’attore non riesce a smetterla di pensare e agire come l’iconico personaggio che interpreta sul grande schermo anche fuori dal set.

Potete vedere l’esilarante promo di seguito:

LEGGI ANCHE – James Bond: 10 motivi per cui Daniel Craig è il miglior 007

Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami Malek, Naomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di FleabageKilling Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

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In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Daniel Craig in un thriller dal titolo The Whole Truth

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bond-24-daniel-craigLa vita dell’attuale Bond cinematografico, Daniel Craig, non è abbastanza elettrizzante per lui, e così tra un film di 007 e l’altro, l’attore ha deciso di prendere parte ad un altro progetto thriller/spionistico. Si tratta di The Whole Truth ed è scritto da Nicholas Kazan. Non si hanno per il momento altri dettagli sulla trama e sul cast del film.

Atlas Entertainment produrrà il film, che per il momento non ha ancora un regista. The Whole Truth sarà messo in vendita all’European Film Market, dove il nome di Daniel Craig dovrebbe rappresentare una buona esca per i distributori.

L’attore britannico al momento ha in programma solo, si fa per dire, il prossimo film su James Bond che ha come titolo provvisorio Bond 24 e che verrà diretto di nuovo da Sam Mendes e scritto da John Logan.

Fonte: Empire

Daniel Craig in trattative per Le Cronache di Narnia di Greta Gerwig

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Sebbene la cosa sia ancora in fase embrionale, alcune fonti riferiscono a Deadline che Netflix e la regista Greta Gerwig starebbero puntando in alto per il prossimo casting del film su Le Cronache di Narnia. Dopo il possibile coinvolgimento di Charli XCX, sarebbe ora Daniel Craig ad aver ricevuto un’offerta per unirsi al cast. Le fonti sottolineano che non si sa se Craig alla fine salirà a bordo del progetto, ma aggiungono che al momento l’offerta è valida. Non si sa però chi l’attore potrebbe andare ad interpretare nel film, per cui non resta che attendere maggiori aggiornamenti.

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Tutto quello che sappiamo su Le Cronache di Narnia

Nel 2018 Netflix aveva firmato un accordo pluriennale con la The C.S. Lewis Company per poter sviluppare film e serie televisive basati su tutti e sette i romanzi di Narnia. “È meraviglioso sapere che le persone di tutto il mondo non vedono l’ora di vedere di più su Narnia e che i progressi nella tecnologia di produzione e distribuzione ci hanno permesso di far riprendere vita alle avventure di Narnia portandole tutto il mondo“, aveva dichiarato Douglas Gresham, figliastro di Lewis. Ad ora sono stati annunciati solo i due film affidati a Greta Gerwig, ma gli accordi originali prevedono anche una serie televisiva, quindi potrebbe esserci altro in serbo per il futuro.

La Gerwig ha poi sottolineato di aver voluto fare i film di Narnia perché attratta dalla qualità “euforicamente onirica” della scrittura di Lewis. “È legato al folklore e alle storie di fate dell’Inghilterra, ma è una combinazione di tradizioni diverse“, ha detto. “Da bambino, accetti tutto: sei in questa terra di Narnia, ci sono i fauni e poi arriva Babbo Natale. Non ti viene nemmeno in mente che non sia schematico. Mi interessa abbracciare il paradosso dei mondi creati da Lewis, perché è questo che li rende così avvincenti”.

Al momento il progetto è ancora in fase iniziale e i dettagli sono scarsi, ma sembra che il processo di casting sia iniziato per cui nelle prossime settimane potrebbero emergere i primi nomi di attori e attrici ufficialmente unitisi al progetto. Al momento, sono stati riportati unicamente i nomi di Charli XCX e Daniel Craig.

Daniel Craig in Otello in una produzione Off-Broadway

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Daniel Craig è già pronto a lasciare i panni di James Bond per quelli di Iago. È stato annunciato infatti che l’attore prenderà parte allo spettacolo teatrale ”Otello”, una produzione Off-Broadway, a fianco a David Oyelowo, star di Selma, e diretto da Sam Gold, vincitore del Tony Award.

”Otello” verrà messo in scena al New York Theater Workshop nell’autunno del 2016. Le date sono ancora da determinare. Il Workshop ha preso l’abitudine di ospitare produzioni di alto profilo negli ultimi anni, tra cui i primi allestimenti di successi di Broadway, come ”Once” e ”Peter and the Starcatcher”. In questa stagione invece il workshop presenterà la prima mondiale di ”Lazarus” il nuovo musical di David Bowie-Enda Walsh, con Michael C. Hall e Cristin Milioti.

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