Home Blog Pagina 441

The Instigators: le prime foto del thriller di Doug Liman con Matt Damon e Casey Affleck

0

Sono state diffuse le prime immagini di The Instigators. The Instigators è un nuovo film thriller diretto da Doug Liman e interpretato da Matt Damon, Casey Affleck e Hong Chau. Entertainment Weekly ha condiviso le prime immagini del film in uscita ad agosto.

Le immagini, tramite un post di Discussing Film, sono riportate di seguito:

Cosa sappiamo di The Instigators?

Una rapina mal riuscita spinge due ladri a darsi alla fuga, trascinando con sé uno dei loro terapisti“, si legge nella sinossi del film. The Instigators è co-scritto da Casey Affleck e Chuck Maclean. Matt Damon produce il film insieme a Ben Affleck, Jeff Robinov, John Graham e Kevin J. Walsh. 

Casey Affleck e Chuck MacLean avevano creato dei personaggi fantastici e un mondo davvero divertente“, ha dichiarato Damon a Entertainment Weekly. “Più di ogni altra cosa, era la possibilità di lavorare con Doug e Casey insieme che mi entusiasmava di più. Ed è sempre bello tornare a Boston“.

Matt Damon, che non lavora con Liman dai tempi di The Bourne Identity del 2002, ha aggiunto: “Adoro lavorare con Doug. Non posso credere che ci siano voluti 20 anni per trovare qualcosa da fare insieme. Doug è una delle persone più creativamente tenaci che abbia mai conosciuto. Non si fermerà finché il film non sarà al massimo delle sue possibilità, e questa è la cosa migliore che si possa sentire da un regista. Mi fido completamente di lui“.

Casey Affleck ha paragonato il film a Fuga di mezzanotte del 1988 e a Butch Cassidey and the Sundance Kid del 1969. Ha anche sottolineato che ha sempre “voluto fare una commedia d’azione tra amici“.Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, Michael Stuhlbarg, Ving Rhames, Alfred Molina, Ron Perlman e Jack Harlow. The Instigators uscirà in sale selezionate degli Stati Uniti il 2 agosto 2024. Poi inizierà a essere trasmesso in streaming a livello globale su Apple TV+ il 9 agosto 2024.

The Instigators, recensione del film con Matt Damon e Casey Affleck

Arriva su Apple TV+ il 9 agosto The Instigators, il nuovo film diretto da Doug Liman, con protagonisti Matt Damon e Casey Affleck. E deve essere un cineasta con una volontà di ferro, il regista. Nonostante nel corso degli anni si sia scontrato in un modo o nell’altro con mezza Hollywood, raccogliendo in alcuni casi fragorosi insuccessi di pubblico e critica, continua imperterrito a proporre la sua idea di cinema mainstream ironica, quasi irriverente.

A poche settimane dall’uscita di Road House per Amazon – e ricordiamo che anche in quell’occasione Liman si è scontrato apertamente con la piattaforma per aver preferito direttamente la piattaforma dello streaming all’uscita in sala dell’action con Jake Gyllenhaal – ecco arrivare The Instigators per Apple TV+, altra commedia d’azione che vede protagonisti Matt Damon, Casey Affleck, Hong Chau, Michael Stuhlbarg, Alfred Molina, Ron Perlman e Toby Jones. Insomma, un cast di tutto riguardo.

The Instigators, la trama della commedia d’azione

La vicenda del film ruota intorno i due criminali da strapazzo Rory (Damon) e Cobby (Affleck), i quali dopo aver tentato una rapina finita malissimo ai danni del Sindaco di Boston, si ritrovano inseguiti dalla polizia dal grilletto facile e da quegli stessi criminali che gli hanno commissionato il “colpo”. Unica persona che li vuole aiutare è sorprendentemente Donna (Chau), la psicoterapeuta di Rory…

Come molto spesso accade nel cinema di Liman, anche in questo caso la sceneggiatura di The Instigators è poco più che un canovaccio, un filo di trama che serve per tenere appena insieme scene divertenti e situazioni in cui i personaggi possono beccarsi a vicenda, esponendo quelle differenze che al contrario nascondono legami magari maggiormente profondi. Ecco allora che in mezzo a tale, evidente pochezza narrativa ci si diverte comunque a vedere Matt Damon e Casey Affleck che duettano come fossero Jack Lemmon e Walter Matthau, o meglio una versione decisamente “proletaria” della coppia/stilema del buddy-movie.

Matt Damon and Hong Chau in “The Instigators,” coming soon to Apple TV+.

Intrattenimento leggero e efficace

Quando poi si forma il trio con l’innesto di Hong Chau, il tono comico di The Instigators si innalza addirittura di livello, proponendo al pubblico un intrattenimento senza dubbio leggero ma non per questo meno efficace. Peccato davvero che la sceneggiatura si dimentichi quasi completamente di sviluppare i personaggi di contorno oltre ai tre protagonisti, non soltanto nella definizione psicologica quanto addirittura nel percorso narrativo. Ecco allora che il film si perde letteralmente per strada Michael Stuhlbarg e Alfred Molina, che escono di scena in punta di piedi dopo essere stati divertentissimi in almeno un paio di occasioni. Peggio tocca addirittura a Paul Walter Hauser, il cui personaggio compare praticamente in una sola sequenza per poi venire ingoiato dall’oblio di uno script che di senso logico ne offre davvero in minima parte per i circa 100 minuti della durata del film.

Matt Damon e Casey Affleck di nuovo insieme

Ambientato esclusivamente nella “loro” Boston, The Instigators merita la visione quasi esclusivamente per veder recitare di nuovo insieme Matt Damon e Casey Affleck, i quali dimostrano di conoscere a meraviglia l’uno i toni e soprattutto i tempi dell’altro. Se pensiamo che insieme in precedenza avevano realizzato Gerry di Gus Van Sant, opera concettuale in cui praticamente non scambiavano o quasi battute, questa loro nuova avventura cinematografica risulta ancor più divertente.

Il loro continuo battibeccare risulta uno strampalato, quasi farsesco guilty pleasure che benissimo si innesta in un’ambientazione popolare che rende la messa in scena frizzante. Il resto è, come quasi sempre quando si tratta di Doug Liman, cinema sbarazzino che si poggia interamente sul tono e sul ritmo. Una formula certamente rischiosa in quanto mancante di fondamenta, ma anche capace in qualche caso di proporre uno spettacolo non scontato, o meglio non sottomesso ai canoni stabiliti dell’entertainment hollywoodiano contemporaneo.

Matt Damon and Casey Affleck in “The Instigators,” coming soon to Apple TV+.

Liman continua a fregarsene di strutture narrative funzionanti, scegliendo invece di affidare al montaggio e al tono il fulcro primario dei suoi film. Formula che, anche quando centra l’obiettivo, non riesce mai a lavorare in profondità. Ma almeno sa regalare prodotti non scontati e con una loro vena iconoclasta, oseremmo dire ribelle. The Instigators, quasi facendosi forza della sua eclatante fragilità, rientra senz’altro in questo (ristretto) gruppo di lungometraggi.

The Instigators, la spiegazione del finale del film con Matt Damon e Casey Affleck

The Instigators è l’ultima delle numerose collaborazioni tra Matt Damon e la famiglia Affleck. Sebbene Ben Affleck agisca solo come produttore attraverso Artists Equity, la società che ha fondato insieme a Damon, suo fratello Casey Affleck condivide nuovamente lo schermo con Damon dopo averlo fatto in precedenza in film popolari come Good Will Hunting, Gerry e la trilogia di Ocean’s. In questo dramma criminale, il veterano dei Marines Rory (Damon) e l’ex galeotto alcolizzato Cobby Murphy (Affleck) sono coinvolti in un’ambiziosa rapina che si rivela rapidamente disastrosa e li porta a fuggire per tutta Boston con un esercito di forze dell’ordine alle calcagna. Il viaggio della coppia si concluderà con il mantenimento della libertà oppure no?

In “The Instigators”, Matt Damon e Casey Affleck scappano dalla legge

All’inizio del film, supponendo che il sindaco corrotto Joseph Miccelli (Ron Perlman) vincerà ancora una volta la rielezione, i gangster Mr. Besegai (Michael Stuhlbarg) e Richie Dechico (Alfred Molina) ingaggiano Rory e Cobby, insieme a uno dei loro agenti regolari, Scalvo (Jack Harlow), per rapinare la festa per la rielezione di Miccelli, durante la quale credono che egli accetterà una grande quantità di denaro per le tangenti. Rory, che non ha mai commesso un reato prima d’ora, è deciso a farsi pagare 32.480 dollari indipendentemente dall’esito della rapina.

Quando il trio trova il luogo della festa molto più affollato del previsto, e la maggior parte dei soldi è già stata portata via con un furgone blindato, Scalvo si fa prendere dal panico e tenta di rapinare direttamente Miccelli e altri funzionari del governo cittadino, prima di farsi uccidere insieme al commissario di polizia in uno scontro a fuoco. Nonostante sia stato colpito alla spalla, Cobby riesce a portare se stesso e Rory lontano dal locale, dopodiché i due si danno alla fuga sia dalle forze dell’ordine che da Besegai, il quale manda dei sicari a cercarli. Con l’aggravarsi delle condizioni di Cobby, Rory si rivolge alla sua psichiatra, la dottoressa Donna Rivera (Hong Chau), per un aiuto medico, che lei accetta di fornire a condizione che i due si comportino come se lei fosse un loro ostaggio, in modo che non si senta complice dei loro crimini.

The Instigators umanizza i suoi personaggi criminali

The instigators film cast

A metà del loro viaggio, Cobby chiede a Rory perché insiste tanto per farsi pagare una somma così specifica. Rory spiega che si tratta dell’esatto importo che deve alla sua ex moglie per vari tipi di mantenimento e che, una volta pagato, si sarà guadagnato il diritto di rivedere suo figlio. In un momento di sentimento non comune, Cobby dice a Rory che ai bambini interessa di più che i genitori siano presenti piuttosto che il sostegno materiale che possono o non possono fornire e lo esorta a vedere suo figlio giocare a hockey se ne ha la possibilità, indipendentemente dal fatto che riceva o meno i soldi. Cobby spiega anche la sua storia di tensione con il gruppo di Besegai. Suo fratello aveva fatto parte della banda, ma era stato abbandonato per prendersi la colpa di uno dei loro crimini. Cobby ha invece confessato il crimine, il che ha portato al suo periodo di detenzione, durante il quale il fratello è morto per overdose. Il fatto di non averli denunciati gli è valso un certo rispetto da parte di Besegai e compagnia, anche se Cobby comprensibilmente non li sopporta.

Alla fine, Cobby si rende conto che uno dei pochi oggetti che sono riusciti a ottenere durante la rapina, il braccialetto del sindaco, è contrassegnato dai numeri che costituiscono la combinazione della cassaforte del suo ufficio in municipio. Travestiti da vigili del fuoco, i due lanciano l’allarme per cercare di svuotare l’edificio in modo da poter svaligiare la cassaforte, ma rimangono intrappolati nell’ufficio quando arrivano i cecchini della polizia. I due prendono in ostaggio l’avvocato di Miccelli, Alan (Toby Jones), poco apprezzato, e gli consegnano un paio di hard disk contenenti sia le prove della corruzione di Miccelli che le informazioni su come ottenere 100 milioni di dollari di valuta irrintracciabile del sindaco.

The Instigators si conclude con ottimismo e umorismo

The Instigators
Matt Damon and Casey Affleck in “The Instigators,” coming soon to Apple TV+.

Dopo aver intascato le chiavette e un po’ di denaro, il duo tenta di fuggire, spingendo la cassaforte fuori dalla finestra, in modo che la folla in attesa si rivolti nel tentativo di prendere i soldi per sé, prima di fuggire in un camion dei pompieri rubato. Tuttavia, vengono fermati da Frank Toomey (Ving Rhames), un agente dell’Unità Operazioni Speciali della Polizia di Boston, che rifiuta il loro tentativo di corromperlo con i drive. I ragazzi passano un breve periodo in prigione, ma quando il successore di Miccelli, Mark Choi (Ronnie Cho), riceve le prove da uno dei suoi aiutanti, decide di prendere tranquillamente il denaro non rintracciabile per sé. In seguito, fa rilasciare Rory e Cobby con la tacita condizione che mantengano segreta la loro conoscenza del denaro.

Sebbene non siano più ricchi di quando hanno iniziato, i due hanno la loro libertà e vanno per la loro strada dopo qualche ultimo scherzo reciproco. Più tardi, Cobby viene mostrato seduto sui gradini del palazzo del dottor Rivera. Durante il loro caotico soggiorno, lui e la dottoressa hanno sviluppato un’amichevole rivalità basata sulla reciproca presa in giro, e Cobby ha anche flirtato senza successo con lei. Quando lo vede, lei nota che sta bighellonando e lui le chiede scherzosamente se ha intenzione di chiamare la polizia. Il film lascia ambiguo l’esito della loro conversazione, ma in base a tutto quello che è successo prima, le due implicazioni più probabili sono che Cobby si stia rivolgendo alla dottoressa Rivera per avere un aiuto nel gestire le sue difficoltà mentali o per iniziare una relazione sentimentale. L’ultima volta che si vede Rory seguire il consiglio di Cobby e assistere a una partita di hockey del figlio, facendo sorridere il ragazzo.

Dopo le risoluzioni dei personaggi principali, il film presenta anche una scena di mid-credits. Piuttosto che suggerire un sequel o un collegamento con altri film, come spesso fanno le scene di metà e fine film, questa scena chiude un filo della trama e dà anche il via a una delle battute del film. Dopo che la rapina iniziale è andata male, Besegai è fuggito a Montreal, raggiunto poi da Dechico. La scena di metà film mostra entrambi gli uomini morti congelati e la polizia, che trova i loro corpi, osserva che avrebbero dovuto indossare stivali più adatti al paesaggio innevato. Nel corso del film, Cobby suggerisce spesso a lui e a Rory di tentare la fuga a Montreal. Tuttavia, Rory sostiene sempre che sopravvivere nella natura selvaggia canadese sarebbe praticamente impossibile senza altre risorse, come un buon paio di stivali, e che anche nella remota possibilità che riescano a raggiungere la città, questo non risolverebbe tutti i loro problemi.

The Innocents: la spiegazione del finale del film horror

The Innocents: la spiegazione del finale del film horror

Il regista e sceneggiatore norvegese Eskil Vogt torna alla regia con il thriller soprannaturale The Innocents. Il film è stato presentato per la prima volta al Festival di Cannes 2021 e da allora ha ricevuto recensioni estremamente positive da parte della critica. Gran parte di questo risultato è dovuto alle straordinarie interpretazioni dei suoi quattro protagonisti bambini. Tuttavia, data la complessità dei segreti infantili in gioco e il tono metaforico, il finale di The Innocents può creare confusione per alcuni.

Si tratta di un altro brillante esempio di horror o thriller del Nord Europa, che si unisce a titoli come Speak No Evil, Hatching – La forma del male, Lamb e Thelma. Tutte opere capaci di affrontare determinate dinamiche sociali declinandole in chiave orrorifica, spaventando lo spettatore più per l’atmosfera che si viene a generare che non per qualcosa di realmente spaventoso che viene mostrata. Ancora inedito in Italia, The Innocents è dunque un ottimo esempio di opera di questo genere da scoprire.

In particolare, è un film che farà la gioia di chi è interessato a tematiche come l’infanzia, la crescita e la scoperta di bene e male, qui tutte declinate in chiave soprannaturale. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Innocents. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Innocents cast

La trama e il cast di The Innocents

The Innocents segue le sorelle Ida e Anna dopo il trasferimento in un nuovo sobborgo con i genitori durante l’estate. Fin dall’inizio, il rapporto tra le due è teso a causa dell’autismo non verbale della sorella maggiore. Ida non sopporta le attenzioni che Anna riceve dai genitori e si infastidisce facilmente per i comportamenti ripetitivi della sorella. Tuttavia, non passa molto tempo prima che Ida incroci la strada di alcuni nuovi ragazzi del quartiere, Ben e Aisha, che nascondono entrambi poteri soprannaturali sotto la loro apparenza innocente. Anche Anna, ben presto, dimostreerà di possedere poteri telecinetici.

Ad interpretare Ide vi è l’attrice Rakel Lenora Fløttum, mentre sua sorella Anna è interpretata da Alva Brynsmo Ramstad. I loro nuovi amici, Ben e Aisha, sono invece interpretati da Sam Ashraf e Mina Yasmin Bremseth Asheim. Ellen Dorrit Petersen, che interpreta la mamma di Ida, e Rakel Lenora Fløttum, che interpreta Ida, sono madre e figlia anche nella vita reale. Completano il cast gli attori Morten Svartveit nel ruolo del padre di Ida e Anna, Kadra Yusuf è la madre di Aisha e Lisa Tønne è la madre di Ben.

La spiegazione del finale

Aisha è un’empatica che può ascoltare i pensieri degli altri e sentire il loro dolore. Sviluppa rapidamente un rapporto con Anna e, con il tempo, la aiuta a comunicare con le parole – uno shock per Ida e i suoi genitori. Ben, invece, rappresenta il totale opposto di Aisha e agisce come antagonista di The Innocents. I poteri telecinetici gli permetteno di spostare gli oggetti semplicemente guardandoli, spezzare le ossa delle persone e persino di stringere i loro cuori. Inoltre, Ben si rende conto di avere la capacità di controllare la mente degli altri, che usa per uccidere il suo bullo. Tuttavia, il suo atto più sinistro è usare la madre di Aisha per ucciderla dopo che lei ha osato opporsi a lui.

Con la morte di Aisha, Ida non ci mette molto a capire che Ben intende uccidere anche lei e sua sorella. Dopo un tentativo fallito di uccidere il ragazzo spingendolo da un cavalcavia in un’autostrada trafficata, Ida torna dall’ospedale con una gamba rotta. Rimasta a casa da sola a fare da babysitter ad Anna, che dopo la morte di Aisha è tornata a non parlare, Ida – che sembra avere anche lei dei poteri soprannaturali – si libera del gesso e insegue Anna dopo che questa è fuggita dall’appartamento per affrontare Ben. Lì, trova Anna e Ben impegnati in una battaglia mentale. Anna alla fine trionfa con l’aiuto di Ida, uccidendo Ben e ponendo così fine alla sua furia violenta.

The Innocents trama

In superficie, The Innocents sembra essere una semplice storia di bene contro male: Anna e Aisha buone, Ben cattivo. Tuttavia, è molto di più. Il film sfida l’idea che i bambini siano – come suggerisce il titolo – innocenti e fondamentalmente buoni. A differenza di molti film sui bambini, i personaggi giovanili di The Innocents sono complessi quanto gli adulti. Ben può essere l’antagonista, ma non è necessariamente il cattivo. Sebbene il film non entri troppo nei dettagli, i lividi di Ben e il disprezzo per la madre suggeriscono che potrebbe essere vittima di abusi fisici e abbandono.

Per questo motivo, The Innocents apre una discussione per un buon vecchio dibattito tra natura e nutrimento. Ben è nato intrinsecamente malvagio o è stato vittima della società?Tuttavia, il fulcro del film è la complicata relazione tra Anna e Ida. A causa dell’iniziale fastidio e dispiacere di Ida nei confronti della sorella autistica, Ben crede di aver trovato una partner nella violenza. Tuttavia, Ida rimane nel mezzo del tema del bene e del male di The Innocents. Ha una curiosità infantile per le cose più oscure della vita, ma capisce molto presto – grazie alla gentilezza di Aisha – che non fa per lei e si lascia alle spalle Ben.

Grazie alla bontà di Aisha, Ida impara anche a vedere sua sorella sotto una nuova luce. Invece di considerarla una seccatura priva di emozioni, Ida si rende conto che Anna è una persona a sé stante, i cui sentimenti e bisogni sono altrettanto validi. Questo è simboleggiato dal fatto che Ida prende la mano di Anna mentre lotta contro Ben. Se Ida sia effettivamente d’aiuto o meno nel confronto mentale è discutibile; tuttavia, con il suo sostegno rende Anna più forte. In seguito, il loro rapporto cambia in meglio. Ida apprezza e comprende meglio la sorella, indipendentemente dal fatto che Anna possa comunicare a parole o meno.

The Innocents mette anche in evidenza come i bambini abbiano spesso problemi unici che gli adulti non necessariamente comprendono, come i protagonisti disadattati di It di Stephen King. Questo è esemplificato quando Ida chiede alla madre un consiglio, ma non un aiuto. Cerca piuttosto di gestire il problema di Ben da sola. Il film serve quindi a ricordare al pubblico la magia e la complessità dell’infanzia. Certo, i bambini non hanno capacità soprannaturali nel mondo reale, ma sono comunque costretti a destreggiarsi tra le aree buone, cattive e moralmente grigie della società.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Innocents grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 11 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Innocents, recensione della nuova serie Netflix

The Innocents, recensione della nuova serie Netflix

Sarà disponibile su Netflix a partire dal 24 agosto la prima stagione di The Innocents, serie britannica composta da otto episodi ideata da Hania Elkington e Simon Duric. Storia a metà tra il dramma e il soprannaturale, la serie vede tra i suoi protagonisti Sorcha Groundsell e Guy Pearce.

La serie si concentra sulla fuga d’amore di due adolescenti, June (Sorcha Groundsell) e Harry (Parcelle Ascott). Fuggiti dalle loro famiglie repressive, si troveranno però a doversi scontrare con terribili segreti nascosti loro proprio dai rispettivi genitori, e con la scoperta da parte di June di possedere un potere speciale: quello di cambiare forma.

La nuova serie Netflix è stata definita come un incrocio tra Sense8, The End of the F***ing World e Stranger Things, traendo certamente ispirazione da quest’ultimo per le atmosfere. The Innocents è infatti ambientata in una realtà cupa, gelida, elementi sottolineati continuamente dalla fotografia che esalta toni freddi e grigi. Un vero e proprio clima da thriller, a cui si contrappone il calore della storia d’amore dei due protagonisti, nella loro reciproca scoperta sentimentale e fisica. Sono naturalmente loro gli innocenti del titolo, e che tentano disperatamente di rimanere tali nonostante le avversità e le rivelazioni più grandi di loro che incontrano sul cammino.

L’idea su cui si basa la serie si rivela costruendo in modo intrigante le proprie regole e leggi interne, supportate da una notevole messa in scena. Tuttavia un’eccessiva dilatazione del tempo e degli eventi portano ad una prima metà della stagione piuttosto sottotono, che pur presentando elementi importanti fatica a decollare, a volte soffermandosi su avvenimenti poco convincenti. Poco convincenti sono anche gli sviluppi di alcuni personaggi, che restano poco approfonditi, mentre per altri si raggiunge un arco narrativo soddisfacente e calzante con la storia. Alcuni risvolti di trama poco chiari lasciano invece pensare ad un’iniziale scrittura carente e non sempre certa della direzione da prendere.

A partire dalla seconda metà della stagione invece il ritmo non fa che crescere, portando lo spettatore ad un maggior coinvolgimento, merito anche di una scrittura più concentrata sul narrare e mostrare solo ciò che è strettamente funzionale alla storia. La vicenda amorosa si fonde così sempre più con quella soprannaturale, giungendo così ad un finale, forse addirittura sbrigativo, che regala una panoramica parzialmente completa sul mondo di The Innocents, svelando quanto fino a quel momento era stato mantenuto criptico.

È così che con la prima stagione di The Innocents Netflix regala ai suoi abbonati un nuovo prodotto, che gestisce bene la sua materie e il genere di appartenenza, donando momenti di forte suspense e tenerezza, senza mai allontanarsi dall’elemento fantascientifico che regola il tutto. Nonostante alcuni classici difetti, la serie saprà trovare il suo pubblico, specialmente grazie a quegli elementi di novità, visiva e narrativa, che lo distaccano da quanto già visto fino ad ora sulla piattaforma streaming.

The Inhumans: la Marvel pronta al grande passo?

0

The InhumansPortare The Inhumans sul grande schermo secondo lo stile e la struttura che ha portato al successo Guardiani della Galassia. Sembra questo il prossimo passo della Marvel, stando almeno a quanto riferisce Collider in merito al progetto tanto a lungo chiacchierato dei Marvel Studios.

Il blog non riferisce altri dettagli, nè da conferme ufficiali, ma aspettiamo a breve un comunicato ufficiale in merito.

Gli Inumani (Inhumans) sono una specie immaginaria di individui geneticamente superiori agli esseri umani, nati dalla fantasia di Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni) e pubblicati dalla Marvel Comics. Sono apparsi la prima volta nella collana The Fantastic Four (prima serie) n. 45, nel 1965. La loro patria, la città di Attilan, è stata citata per la prima volta nel 1941 in Tuk the Caveboy, realizzato da Jack Kirby e incluso in Captain America Comics n. 1. In seguito gli Inumani hanno avuto diverse serie e miniserie dedicate a loro.

Ecco i membri:

  • Freccia Nera (Blackagar Boltagon): il dio-re, dotato di voce detonante, volo e forza sovrumana;
  • Maximus il pazzo: fratello minore di Freccia Nera, super intelligente, a causa della sua pazzia è spesso stato un nemico per il resto della Famiglia Reale;
  • Medusa (Medusalith Amaquelin Boltagon): moglie di Freccia Nera e dotata di capelli prensili;
  • Ahura Boltagon: figlio di Medusa e Freccia Nera e futuro erede al trono di Attilan;
  • Crystal (Crystalia Amaquelin Maximoff): sorella minore di Medusa ed ex moglie del mutante Quicksilver, che possiede poteri sugli elementi;
  • Luna Maximoff: figlia di Crystal e di Quicksilver
  • Triton: essere acquatico la cui forza e agilità si manifestano nel suo elemento;
  • Karnak: fratello minore di Triton, karateka che focalizza i suoi colpi sui punti deboli;
  • Gorgon: simile a un satiro, dotato di zoccoli con cui tira calci detonanti;
  • Lockjaw: gigantesco e docile bulldog inumano capace di teletrasportarsi.

Qui i componenti secondari:

  • Aireo
  • Carthus
  • Devlor
  • Dewoz
  • Dinu
  • Falcona
  • Glytra
  • Iridia
  • Kalikya
  • Kurani
  • Leonus
  • Mala
  • Nadar
  • Marak
  • Nahrees
  • Neifi
  • Stallior
  • Telv
  • Thraxton
  • Timberius
  • Tonaja

Guardiani della Galassia, il film

Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardiani della Galassia. Nel cast del film diretto da James Gunn ci sono Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close e Benicio del Toro.

Trama: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.

The Inhumans ancora in sviluppo alla Marvel

0

InhumansNel 2011 la Marvel aveva rivelato che una pellicola sulla serie a fumetti The Inhumans era entrata in produzione, e da allora nessuna novità è trapelata in merito alle sorti del film. In una recente intervista il guru dei fumetti Stan Lee ha però chiarito che questo titolo è ancora vivo ed in fase di sviluppo all’interno degli uffici dei Marvel Studios.

Le persone della Marvel stanno guardando alla nostra lista di personaggi e chiedendosi quali abbiamo intenzione di utilizzare per il futuro. Faranno la Pantera Nera. Useranno il Dottor Strange. Faranno Ant-Man. Stanno facendo I Guardiani della Galassia. Poi probabilmente faranno gli Inumani .

Non è noto se il progetto verrà sviluppato come parte integrante della fase tre, che prenderà il via con Ant-Man nel 2015. Per quanto ne sappiamo, non c’è ancora uno sceneggiatore o un regista accostato al progetto The Inhumans. La serie a fumetti, creata da Stan Lee e Jack Kirby nel 1960, segue un gruppo di ibridi alieniumani a cui sono stati dati poteri speciali attraverso esperimenti condotti dal Kree che cerceranno di dare forma alla propria società.

Sembrano quindi non fermarsi i progetti della Marvel per il futuro prossimo venturo, confermando che l’universo creato per le pagine delle proprie serie a fumetti ha ancora molto da dire al pubblico affamato di nuove avventure cinematografiche.

The Informer, il regista Andrea Di Stefano parla del film

The Informer, il regista Andrea Di Stefano parla del film

In arrivo al cinema a partire dal 17 ottobre, il film The Informer – Tre secondi per sopravvivere è il nuovo lungometraggio internazionale del regista italiano Andrea Di Stefano, già autore nel 2014 del film Escobar, con protagonista il premio Oscar Benicio Del Toro. Il lungometraggio, basato sul romanzo Tre secondi, di Roslund & Hellström, segue la vicenda di Pete Koslow, interpretato dall’attore Joel Kinnaman, ex soldato specializzato in operazioni speciali, che si trova nella rischiosa posizione di infiltrato per l’FBI con il compito di smantellare il traffico di droga della mafia polacca a New York.

Presentato in anteprima a Roma, il viene raccontato in conferenza stampa proprio dal regista, che racconta i retroscena del progetto e i suoi progetti per il futuro.

“Dopo il successo di Escobar, – esordisce Andrea Di Stefanomi sono stati proposti numerosi progetti legati alle tematiche della criminalità. Tuttavia non volevo ripetermi senza un valido motivo, cosa che invece ho trovato leggendo la prima sceneggiatura di questo film. Sono rimasto affascinato dal debole confine tra bene e male, e girare per le strade di New York mi avrebbe consentito di accenturare il tono noir della pellicola.”

Di Stefano si apre poi a parlare delle influenze rimutuate all’interno del film, ammettendo di non essere un vero fan del genere. “Ho sempre preferito altri tipi di storie. La mia prima sceneggiatura era una commedia amara. Sono cresciuto guardando i film di Monicelli, Risi, e ho lavorato in più di un’occasione con Bellocchio. Forse è per questo che non è tanto il thriller in sé ad interessarmi, ma il poter ricercare una componente umana all’interno di esso.”

“Non volevo affatto realizzare l’ennessimo thriller con buoni e cattivi, – continua poi il regista – né tantomeno volevo cadere nei cliché del genere. È per questo che abbiamo condotto tantissime ricerche prima delle riprese. Abbiamo visitato i luoghi, abbiamo parlato con le persone. Ho incontrato numerosi agenti dell’FBI e della polizia di New York. I racconti più interessanti sono però arrivati nelle conversazioni con i criminali e i detenuti. Sono loro che mi hanno permesso di arricchire di dettagli questo film, permettendomi di essere più sincero e autentico nelle scelte per la messa in scena.”

Chiamato a parlare del cast di star a disposizione, Di Stefano esordisce tessendo le lodi del suo protagonista. “Kinnaman è stato straordinario. Un attore gentilissimo, generoso. Per il ruolo avevo bisogno di qualcuno che potesse dar vita tanto alla parte più cruda quanto a quella più sentimentale del personaggio. Non tutti gli attori sono in grado di far ciò, ma lui ci è riuscito. Straordinari sono stati anche Common e Rosamund Pike. Per il ruolo del detective Grens avevo bisogno qualcuno che avesse il temperamento del poliziotto, ma che fosse anche in grado di dar voce alla strada, e Common si è rivelato perfetto per la parte. Rosamund era invece legata al progetto ben prima del mio arrivo. È stata sempre molto devota al personaggio, anche nei momenti più complessi del suo arco narrativo.”

Il regista anticipa poi alcuni dei suoi progetti per il futuro, rivelando il suo grande sogno. “Mi piacerebbe realizzare un film in Italia. Sono convinto che le nostre maestranze siano le migliori al mondo. Negli Stati Uniti ci sono i professionisti, questo è indubbio, ma credo che qui sia possibile oltre al professionismo ottenere anche quel pizzico di sentimento che ti permette davvero di toccare le corde dello spettatore. Il mio desiderio è poter realizzare un film con queste premesse. Per il momento tuttavia sono al lavoro sulla prima serie italiana targata Amazon Prime. Sarà sempre ambientata nel mondo della criminalità, ma avrà un tono grottesco che spero di riuscire ad esaltare al meglio. Dal mio punto di vista, puoi essere bravo nella tecnica quanto vuoi, ma se non riesci a cogliere l’emotività del momento hai fallito. Questa è una delle lezioni più preziose che abbia mai appreso.”

The Informer – Tre Secondi Per Sopravvivere, il trailer

0
The Informer – Tre Secondi Per Sopravvivere, il trailer

Ecco il primo trailer di The Informer – Tre Secondi Per Sopravvivere. Con The Informer – Tre Secondi Per Sopravvivere l’attore-scrittore-regista Andrea Di Stefano firma il suo secondo adrenalico lungometraggio con Joel Kinnaman, Rosamund Pike, Common e Clive Owen, dopo il successo ottenuto nel 2014 con la sua opera prima “Escobar: Paradise Lost” con Benicio Del Toro.

The Informer – Tre Secondi Per Sopravvivere è un crime thriller ricco d’azione e colpi di scena con una forte componente emozionale, basato sul romanzo svedese “Tre Sekunder,” di Roslund & Hellström pubblicato in Svezia nel 2009 e tradotto in inglese l’anno seguente. Arriva al cinema il 17 ottobre distribuito da Adler Entertainment.

Sinossi – Pete Koslow (Joel Kinnaman) è un ex soldato specializzato in operazioni speciali che lavora come informatore per l’FBI per smantellare il traffico di droga della mafia polacca a New York. Quando l’operazione dell’FBI si mette male, con la morte di un poliziotto del NYPD sotto copertura, Pete è obbligato a tornare a Bale Hill, la prigione in cui era stato detenuto in passato per omicidio, per scardinare il cartello dall’interno.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: tutte le curiosità sul film

Un genere cinematografico particolarmente apprezzato e capace di trasmettere forti emozioni è quello del prison movie (o film carcerario). Ambientati prevalentemente all’interno di una prigione, questi film trovano in questo luogo angusto l’occasione per racconti che possono andare dalla critica sociale fino al dramma più intenso, dal thriller d’azione fino alla commedia. Titoli particolarmente noti sono Papillon, Fuga da Alcatraz, Le ali della libertà e Escape Plan – Fuga dall’inferno. Un altro film che recentemente si è confrontato con questo genere è The Informer – Tre secondi per sopravvivere (qui la recensione), distribuito nel 2019 per la regia di Andrea Di Stefano.

Già autore del film Escobar, dedicato al noto narcotrafficante e con protagonista Benicio Del Toro, Di Stefano ha con The Informer realizzato il suo secondo film in lingua inglese, che omaggia i prison movie degli anni Settanta e Ottanta e punta a sfatare diversi luoghi comuni di questo genere. Di Stefano, anche autore della sceneggiatura insieme a Matt Cook e Rowan Joffe, ha infatti visitato diverse prigioni e incontrato veri criminali al fine di poter inserire nel film quanta più verità possibile a riguardo. Il film si caratterizza inoltre per la presenza di un cast di noti attori, che hanno donato ulteriore valore al progetto.

Accolto in maniera positiva da critica e pubblico, The Informer – Tre secondi per sopravvivere è un ottimo titolo da recuperare se si è appassionati di questa tipologia di film. Al suo interno infatti si ritrova non solo una storia particolarmente tesa ma anche tanti dettagli che ne accentuano il fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: la trama del film

Protagonista del film è Pete Koslow, un ex criminale ravveduto ed ora soldato delle forze speciali. Egli sta ora lavorando sotto copertura per l’FBI per infiltrarsi nel traffico di droga della malavita polacca a New York. Deciso a lasciare quel mestiere per poter stare con la sua famiglia, Koslow deve compiere un’ultima missione: tornare nell’ultimo posto in cui si vorrebbe essere rinchiusi, la prigione di Bale Hill. Qui dovrà immischiarsi tra i mafiosi polacchi per poter sgominare dall’interno il loro traffico. La sua missione diventa però ben presto una corsa contro il tempo quando, a causa di un errore, egli rischia di essere individuato come la talpa.

Di conseguenza, anche la sua famiglia corre un grande pericolo, con i membri mafiosi fuori dalla prigione pronti alla violenza. L’agente Koslow deve dunque rivolgersi a Grens, un membro della divisione per il crimine organizzato del NYPD per garantire la sicurezza dei propri cari mentre cerca una via di fuga. Più va avanti nella sua missione, tuttavia, più Pete si renderà conto di quanto vasto sia il dominio di quel gruppo mafioso. A tal punto da coinvolgere anche personalità insospettabili e molto vicine alle forze dell’ordine.

The Informer - Tre secondi per sopravvivere cast

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: il cast e le location del film

Protagonista del film nei panni di Pete Koslow è l’attore Joel Kinnaman, celebre per i film RoboCop e Suicide Squad, fortemente voluto dal regista per la sua capacità di risultare allo stesso tempo minaccioso e premuroso. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Sofia vi è invece l’attrice Ana de Armas, oggi celebre per i film Blade Runner 2049 e Cena con delitto. Rosamund Pike e Clive Owen interpretano gli agenti Wilcox e Montgomery, che reclutano Pete per la rischiosa missione. Common interpreta il poliziotto Grens, mentre Eugene Lipinski è il mafioso Klimek, noto come Il Generale.

Per quanto riguarda le location del film, molti degli ambienti esterni appartengono alla città di New York. Qui il regista ha potuto dar vita all’atmosfera noir che desiderava. Per quanto riguarda le scene ambientate all’interno della prigione di Bale Hill, queste si sono svolte in una vera prigione abbandonata a Glouchester, nel Regno Unito. Di Stefano ha raccontato di aver scelto questo luogo poiché permetteva di ottenere il realismo ricercato, cosa che non sarebbe stata possibile se si fosse ricorsi a delle ricostruzioni in studio.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Informer – Tre secondi per sopravvivere grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: recensione del film di Andrea Di Stefano

Dopo il suo debutto cinematografico, avvenuto nel 2014 con il film Escobar, il regista italiano Andrea Di Stefano torna al cinema con The Informer – Tre secondi per sopravvivere, adattamento del romanzo di Börge Hellström e Anders Roslund, con protagonisti Joel KinnamanAna De Armas, Rosamund Pike, Clive Owen e Common.

In sala dal 17 ottobre, The Informer – Tre secondi per sopravvivere segue le vicende di Pete Koslow (Joel Kinnaman), ex soldato e ora informatore per l’FBI, con cui mira a smantellare il traffico di droga della mafia polacca a New York. Quando l’operazione prende una piega imprevista, Pete sarà obbligato a tornare nella prigione di Bale Hill, in cui era stato detenuto in passato, per scardinare il cartello dall’interno.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: una messa in scena attenta al dettaglio

Dal cartello colombiano di Pablo Escobar a quello della mafia polacca, così il regista Andrea Di Stefano si sposta su nuovi orizzonti geografici, culturali e cinematografici. E se nel precedente lungometraggio aveva scelto un punto di vista originale per raccontare la storia, altrettanto si ripropone con The Informer – Tre secondi per sopravvivere. Siamo ora nel puro thriller, che si ispira in particolare ad un autore come Sam Peckinpah, che negli anni settanta contribuì a reinventare il genere. Per non cadere nei classici cliché del caso, Di Stefano pone grande attenzione nella cura per il dettaglio, piccoli elementi che possono conferire maggior fascinazione a quanto accade sullo schermo, facilmente già visto al cinema.

È proprio nella sua ricerca di realismo che il film porta all’attenzione dello spettatore elementi in grado di rendere più concreto e minaccioso l’ambiente che circonda i personaggi, come in particolare nel carcere dove viene rinchiuso il protagonista. Qui la messa in scena appare costruita con grande minuzia di particolari, e la regia si costruisce sullo stesso binario, con fare dinamico e quanto più possibile partecipativo dell’emotività dei personaggi. Il patrimonio narrativo e iconografico riguardo le carceri è sconfinato, eppure si ritrovano qui elementi che riescono a infondere quella giusta tensione, propria di quando si assiste a qualcosa di cui non si è già fatta esperienza. Per un thriller di questo tipo tutto si fonda sulla realizzazione di un adeguato tono, che seppur non continuamente The Informer – Tre secondi per sopravvivere di Di Stefano sa trovare, regalando più di una sequenza ad alto tasso adrenalinico.

the-informer

Il contenuto non sempre sorregge la forma

La buona costruzione della messa in scena non evita tuttavia che il film trovi battute di arresto in alcuni momenti narrativamente poco originali, ai quali non è stata infusa la stessa devozione di ben più riuscite sequenze. Eppure il regista sa riprendersi, assestando alcuni riusciti colpi di scena che sembrano invertire la direzione del film, riportando il tutto su binari meno battuti e per questo più capaci di tenere lo spettatore con il fiato sospeso. Il merito di ciò va in buona parte assegnato al desiderio di Di Stefano di costruire per il suo film una grammatica nuova per una storia già assaporata in sfumature diverse.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere riesce così a sorprendere per quanto la forma possa avere la meglio sul contenuto. Se quest’ultimo potrebbe stancare, la dinamicità e il taglio registico adottato riescono a rendere il tutto sotto una luce diversa, più cruda, realistica e libera dalla stanchezza di tanti altri film recenti di questo genere. Contribuisce ad un ulteriore fascinazione la volontà di non puntare esclusivamente sull’azione ma anche sull’interiorità dei personaggi, sui loro legami. La presenza forte, all’interno dell’intreccio, della famiglia del protagonista rende il tutto più avvincente. Conferisce a Pete Koslow qualcosa di concreto per cui combattere, e a allo spettatore qualcosa di altrettanto concreto in cui identificarsi.

The Infinity Saga: tutto quello che c’è da sapere sulle prime fasi dell’MCU

Come ormai ampiamente noto, l’universo cinematografico Marvel inaugurato nel 2008 dal film Iron Man ha un nome ufficiale, ovvero The Infinity Saga. A rivelarlo era stato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige in un’intervista rilasciata in occasione dell’uscita del film Avengers: Endgame. All’interno della The Infinity Saga sono racchiuse le prime tre fasi di questo universo cinematografico, per un totale di ben 22 film. Nel corso di 11 anni questi hanno non solo permesso ad innumerevoli supereroi di trovare il proprio spazio all’interno dell’industria cinematografica, ma hanno anche profondamente cambiato quest’ultima verso direzioni ancora da comprendere appieno.

Mai prima si era assistito ad un progetto tanto ambizioso e complesso, che ha richiesto il coinvolgimento di registi, sceneggiatori e tecnici profondamente esperti della mezzo ma anche di nuove voci in grado di apportare quel tocco di originalità e freschezza ad alcuni dei progetti più delicati. Le prime tre fasi dell’MCU, racchiuse dunque all’interno della dicitura The Infinity Saga, non sono certo esenti da problematiche narrative o tecniche, ma hanno avuto la forza di lasciar finire in secondo piano i difetti proponendo spesso e volentieri intrattenimento di prima qualità, riscrivendo i canoni del blockbuster.

Al di là delle opere che compongono la The Infinity Saga, sono numerosissime le curiosità e gli easter egg approfonditi negli anni dai fan. Si può dire che ognuno dei film che compongono questa prima grande saga dell’MCU siano stati sviscerati a fondo più e più volte e i loro segreti portati continuamente alla luce da più punti di vista. Eppure ci sono alcune cose che è sempre bene riscoprire e altre, più recenti, che è bene conoscere. Sopratutto ora che è in corso la The Multiverse Saga, può essere affascinante guardarsi indietro e ammirare ciò che davvero la The Infinity Saga rappresenta.

The Infinity Saga: l’ordine cronologico di tutti i film

Della The Infinity Saga esiste un ordine di uscita dei film al cinema e un ordine cronologico degli eventi narrati in essi. Le due linee temporali non sempre corrispondono, in quanto alcuni dei progetti hanno storie ambientate anche diversi anni prima rispetto a titoli usciti magari prima al cinema con racconti successivi in ordine cronologico. Fare ordine non è sempre semplice, ma è ormai chiaro quale dovrebbe essere l’ordine di visione se si vuole partire dal film con l’ambientazione più lontana nel passato fino a quello con la storia più contemporanea. Ecco dunque di seguito l’ordine cronologico dei film della The Infinity Saga:

  1. Captain America: Il primo Vendicatore (2011)
  2. Captain Marvel (2019)
  3. Iron Man (2008)
  4. Iron Man 2 (2010)
  5. L’incredibile Hulk (2008)
  6. Thor (2011)
  7. The Avengers (2012)
  8. Thor: The Dark World (2013)
  9. Iron Man 3 (2013)
  10. Captain America: The Winter Soldier (2014)
  11. Guardiani della Galassia (2014)
  12. Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)
  13. Avengers: Age of Ultron (2015)
  14. Ant-Man (2015)
  15. Captain America: Civil War (2016)
  16. Black Panther (2018)
  17. Spider-Man: Homecoming (2017)
  18. Doctor Strange (2016)
  19. Thor: Ragnarok (2017)
  20. Ant-Man and the Wasp (2018)
  21. Avengers: Infinity War (2018)
  22. Avengers: Endgame (2019)
  23. Spider-Man: Far From Home (2019)

The-Infinity-Saga-fumetto

The Infinity Saga: ecco quali sono i fumetti di riferimento

Ovviamente, essendo i personaggi protagonisti di tali film tratti dai fumetti della Marvel Comics, anche le storie che li raccontano al cinema hanno tratto ispirazione da quelle dei fumetti, in modo più o meno diretto. Se è vero che per ognuno dei personaggi dei vari film si possono ritrovare delle basi nei fumetti a loro dedicati, per la The Infinity Saga nella sua totalità il riferimento è certamente a Il guanto dell’infinito, una miniserie a fumetti composta di sei albi, pubblicata negli Stati Uniti d’America dalla Marvel Comics da luglio a dicembre 1991. La saga è stata scritta da Jim Starlin e disegnata da George Pérez e Ron Lim ed è incentrata sui personaggi di Adam Warlock, Silver Surfer e Thanos. Come noto, però, al cinema è stato raccontato solo quest’ultimo.

Come si può intuire, dunque pur ispirandosi a quella miniserie, la The Infinity Saga presenta numerose differenze, a partire dai personaggi coinvolti. Tra le maggiori differenze vi è certamente il ruolo che ha Nebula nei film e nei fumetti. Mentre nei primi contribuisce solamente alla sconfitta di Thanos, nei fumetti è lei ad indossare il guanto dell’infinito per annullare ciò che il padre aveva compiuto con esso. La stessa ricerca delle gemme è nei fumetti molto più semplice, in quanto Thanos le localizza subito tutte e sei e in breve tempo le ottiene, senza dover fronteggiare gli Avengers come avviene nei film. Lo schiocco di dita con cui il Titano cancella metà della vita nell’universo avviene dunque all’inizio della miniserie, senza che nulla si opponga a tale evento.

Ulteriori differenze si ritrovano anche nelle motivazioni dietro la volontà di Thanos di eliminare così tanti esseri viventi. Nei film tale azione è spiegata con la rabbia di Thanos nell’aver visto il suo pianeta sopraffatto dalla sovrappopolazione. Nella miniserie a fumetti, invece, il Titano compie tale azione nel tentativo di impressionare Lady Morte, di cui è follemente innamorato. Differente, infine, è anche il finale della storia. Rispetto a quanto visto nei film, nei fumetti Thanos è ormai divenuto un essere dal potere ineguagliato e sottomette alla sua volontà ogni entità che osa sfidarlo. Alla fine egli abbandona il suo corpo per diventare l’incarnazione vivente dell’Universo. Anche dopo che gli eventi dello schiocco vengono annullati, egli viene lasciato in vita, poiché ritiratosi spontaneamente in esilio dopo aver conosciuto il più grande dei poteri.

The Infinity Saga: il box set per l’home video

A conclusione della The Infinity Saga, i Marvel Studios hanno rilasciato un box set per l’Home Video contenente l’intera avventura cinematografica. Si tratta di una special edition in vendita negli USA a partire dal 15 novembre 2019 alla straordinaria cifra di 549,99 dollari. il box contiene tutti i 23 film Marvel Cinematic Universe su 4K UHD e Blu-ray, una lettera firmata da Kevin Feige, una litografia di Matt Ferguson, confezione esclusiva firmata da Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Mark Ruffalo e Jeremy Renner, e un disco bonus con scene cancellate ed estese mai viste prima. Si tratta di una meraviglia che tutti i fan della Marvel desidererebbero possedere, ma che ad oggi risulta difficilmente ritrovabile in rete.

infinity-saga-box-set

The Infinity Saga: esiste un fan-film con tutti i lungometraggi

Come anticipato, proprio perché la The Infinity Saga si è conclusa c’è ora la possibilità di riguardare tale epica collezione di film con occhi nuovi, focalizzati più sul progetto d’insieme che non sul singolo titolo. Questo è proprio quello che un accanito fan dell’MCU ha voluto fare, dando vita ad un’opera altrettanto ambiziosa e complessa. L’utente di Reddit Pizzabryon, di professione montatore e cameraman, ha infatti affermato di aver realizzato un rimontaggio di tutti i film posizionando in ordine cronologico tutte le scene presenti in esso. Si tratta di un rimontaggio che complessivamente supera le 50 e, stando a quanto affermato dall’autore, potrebbe essere aggiornato con nuovi contenuti.

Tale progetto è stato reso possibile dalla timeline in ordine cronologico degli eventi della The Infinity Saga pubblicata nel 2020. Proprio vedendo quel lunghissimo elenco di eventi classificati in ordine cronologico Pizzabryon ha deciso di recuperare una per una queste scene per dar vita a tale colossale progetto. Pur essendo un progetto realizzato senza alcun fine specifico, questo fan-film ha il merito di dare nuova vita e forma ai lungometraggi delle prime tre fasi dell’MCU, svelando quelle connessioni e riferimenti che Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha iniziato a disseminare tra di essi sin dal 2008.

The Infinity Saga: ecco il trailer dei primi dieci anni di Marvel Studios

0

Come confermato nei mesi scorsi, l’universo cinematografico Marvel inaugurato nel 2008 da Iron Man ha ora un nome ufficiale che riunisce insieme le prime tre fasi (di cui Avengers: Endgame è stato il culmine narrativo), ovvero The Infinity Saga. A rivelarlo era stato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige in un’intervista concessa a Empire in occasione dell’uscita del film evento dei Vendicatori.

22 film, 11 franchise lanciati per introdurre altrettanti supereroi dei fumetti al cinema, e poi le serie tv (Agents of SHIELD, Agent Carter, Inhumans), con l’esperimento di Netflix di Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist e molto altro ancora rendono il progetto degli studios una delle più grandi e memorabili imprese produttive e creative della storia, riassunto in questo emozionante trailer che trovate qui sopra.

Volevamo portare a termine una serie di film in un modo che non era mai stato provato prima“, aveva spiegato Feige. “La saga di Harry Potter ha avuto il suo finale perché c’era la conclusione dei libri, come anche il Signore degli Anelli. Quindi abbiamo pensato, dopo ventidue film realizzati, che non sarebbe stato male mettere un punto alla trama“.

Prima di questo annuncio, i Marvel Studios avevano raggruppato i cinecomic in tre fasi separate: la Fase 1 andava da Iron Man fino a The Avengers del 2012; la Fase 2 da Iron Man 3 ad Ant-Man; la Fase 3 da Captain America: Civil War all’imminente Avengers: Endgame.

Leggi anche – Infinity Saga: 10 differenze tra film e fumetti

The Infinity Saga: 12 scene eliminate che troveremo nel cofanetto

I Marvel Studios hanno da poco distribuito il cofanetto dedicato a tutti i film della The Infinity Saga, la grande saga iniziata nel 2008 con Iron Man e conclusasi lo scorso anno con Avengers: Endgame (più Spider-Man: Far From Home in coda), e nell’edizione speciale sono state incluse anche tantissime scene eliminate dalle prime tre fasi del MCU, tra cui finali alternativi e sequenze mai viste al cinema.

Qui sotto trovate la descrizione di ogni singola scena:

Il finale alternativo di The Dark World

Thor: the Dark World

Alla fine di Thor: The Dark World, il dio del tuono torna ad Asgard e rifiuta di salire al trono. È allora che apprendiamo che Loki sta impersonando Odino, mentre in una scena post credits vediamo insieme Thor e Jane Foster. Il finale alternativo invece avrebbe visto l’eroina interpretata da Natalie Portman dire a Thor che non poteva vivere con lui ad Asgard perché non avrebbe avuto uno scopo.

Il lato oscuro di Zemo

In Captain America: Civil War Zemo riesce a rubare il libretto di parole in codice usato per controllare il Soldato d’Inverno, tuttavia la versione originale di quella scena era molto più dark e avrebbe rivelato un lato ancora più minaccioso del personaggio. Lì Zemo sarebbe stato impegnato con un’asta al mercato nero per ottenere armi illegali e avrebbe usato un gas per uccidere tutti i presenti.

Hela arriva a New York

Thor: Ragnarok

Una delle scena scartate da Thor: Ragnarok vedeva Hela (Cate Blanchett) arrivare sulla Terra, e precisamente a New York, proprio quando Thor e Loki si trovavano nella grande mela per trovare Odino. La dea della morte avrebbe poi distrutto il Mjolnir (come nel film definitivo) mentre Loki chiamava a sè il Bifrost.

Captain Marvel si unisce ai Vendicatori

avengers: endgame Captain Marvel

Captain Marvel doveva debuttare nel corso di Avengers: Age of Ultron, una decisione che è stata rivista da Kevin Feige e dai Marvel Studios per lavorare allo standalone uscito lo scorso marzo con protagonista Brie Larson. Per il regista Joss Whedon, Carol Danvers avrebbe avuto un “debutto” simile a quello di Scarlet Witch, comparendo con il costume nella scena finale.

Hulkbuster

Le promo art e i giocattoli hanno confermato che il piano originale di Avengers: Infinity War prevedeva l’utilizzo della Hulkbuster con Bruce Banner che avrebbe superato il trauma della trasformazione e combattuto insieme agli altri eroi. A ribadirlo è una scena tratta dai provini in VFX in cui Cull Obsidian veniva affrontato da Hulk nel Wakanda.

I Vendicatori incontrano Smart Hulk

avengers: endgame

Di nuovo Hulk al centro di un’altra scena eliminata in cui i Vendicatori avrebbero fatto la conoscenza della sua versione smart (perfetta fusione tra Bruce Banner e il gigante di giada) prima dell’arrivo di Thanos. Falcon avrebbe suggerito a Vedova Nera di cantare una ninna nanna salvo poi scoprire che non ce ne sarebbe stato bisogno.

Captain Marvel si confronta con la vera Intelligenza Suprema

avengers endgame

In una scena tagliata e fedele ai fumetti, Captain Marvel avrebbe affrontato l’Intelligenza Suprema vedendo finalmente la sua reale forma (invece che una proiezione della sua mentore Mar-Vell). E proprio come nei fumetti, si trattava di un enorme mostro tentacolare.

Uno sguardo al Granmaestro

Nella scena post credits di Thor: Ragnarok, vediamo il Granmaestro circondato dai suoi non tanto fedeli servi, fedeli, ma all’appello manca il momento in cui il personaggio insegue gli eroi del film su una nave prima di schiantarsi e atterrare su una montagna di rifiuti.

Le origini di Ghost

Ant-Man And The Wasp ci ha rivelato un dettaglio del passato di Hank Pym, che anni prima screditò il padre di Ghost portandolo a sperimentare la tecnologia responsabile della trasformazione di sua figlia. Una scena cancellata ci avrebbe però raccontato il coinvolgimento di Hank e Janet Van Dyne in quell’incidente e reso ancora più personale il rapporto tra i personali e la villain.

Il bacio tra Thor e Valchiria

Si è parlato spesso di questa scena dopo l’uscita di Avengers: Endgame, e finalmente potremo vederla nel cofanetto: ci troviamo alla fine del film, con Thor che parla con Valchiria della nuova Asgard, ed è allora che il dio del tuono prova a baciare la guerriera venendo simpaticamente respinto.

La forma astrale di Doctor Strange

In un’immagine leak di Infinity War avevamo visto Dottor Strange istruire Spider-Man per salvare i Guardiani prima della battaglia su Titano. Lo Stregone Supremo, nella sua forma astrale, avrebbe mostrato a Peter come comportarsi nella situazione più estrema durante lo scontro.

Il messaggio di Howard Stark

Avevamo già parlato di una scena eliminata di Iron Man in cui Nick Fury faceva riferimento a personaggi come Spider-Man e gli X-Men), mentre per quanto riguarda Iron Man 2, è saltata fuori questa sequenza del messaggio di Howard Stark in cui il personaggio avrebbe dialogato con il figlio dando spessore al loro complicato rapporto.

Leggi anche – Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Fonte: CBM

The Incredible Mr. Limpet: tanti nomi per Richard Linklater

0

The Incredible Mr. LimpetIl nuovo progetto di Richard Linklater, The Incredible Mr. Limpet, sta prendendo forma e il film, che fino ad ora sembrava un progetto oscuro, sta acquistando luce anche grazie al numero di interessanti talenti che si stanno unendo al cast. The Warp ha riportato che Josh Gad, Jon Hamm, Kevin Hart, Danny McBride, Sarah Silverman e Key & Peele sono tutti stati scelti per partecipare alla commedia targata Warner Bros.

Remake del film del 1964 di Don Knotts, a sua volta basato sul romanzo di Theodore Pratt, The Incredible Mr. Limpet segue le vicende del timido Henry Limpet che vede avverarsi il suo più arente desiderio e si trasforma in un pesce. La nuova versione del film prevede Zach Galifianakis che interpreta il protagonista alle prese con la missione di salvare la popolazione di pesci di una piccola cittadina sul mare.

Jon Hamm interpreterà un uomo d’affari senza scrupoli, Danny McBride e Sarah Silverman saranno probabilmente personaggi in carne e ossa, mentre gli altri attori potrebbero prestare la voce a personaggi animati.

Linklater si baserà su una sua sceneggiatura e utilizzerà la tecnica rotoscopica per l’animazione.

Fonte: CS

The Incredible Hulk: trailer onesto del film MCU che tutti dimenticano

0

È stato diffuso il trailer onesto di The Incredible Hulk, e il canale di Screen Junkies ha giocato su uno degli elementi più divertenti del film, ovvero il fatto che pur essendo all’interno del Marvel Cinematic Universe, il film è considerato, per qualche ragione, fuori dal canone.

The Incredible Hulk – il trailer onesto

Il film vedeva Edward Norton interpretare Bruce Banner/Hulk, elemento presto modificato a causa dei problemi che l’attore ha avuto con la produzione. In seguito è stato introdotto, in The Avengers, Mark Ruffalo, che ha preso il posto del collega ed è diventato subito l’interprete preferito dal pubblico nel ruolo del Gigante di Giada.

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

The Incredible Hulk: l’incredibile scultura fan art [Foto]

0

Ecco le foto dell’incredibile fan art di Hulk ad opera di BanHunLek, artista della Thailandia che si diverte a fare sculture di personaggi dalla cultura pop con rottami metallici. La sua ultima opera è sul personaggio Marvel The Incredible Hulk:

[nggallery id=1106]

HULK 1Hulk (The Hulk, pronunciato /hʌlk/), il cui vero nome è Robert Bruce Banner, è un personaggio dei fumetti creato nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby, pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione è in The Incredible Hulk (Vol.1) n. 1 (maggio 1962), che venne tradotto su Il Mitico Thor (Editoriale Corno) n. 5 (5 giugno 1971).

Nel 2008, la rivista Wizard classificò Hulk come settimo miglior personaggio Marvel ComicsEmpire lo posizionò come il quattordicesimo miglior personaggio dei fumetti in generale, e il quinto dei personaggi Marvel.

Hulk è il lato più emotivo ed impulsivo del timido e riservato scienziato Bruce Banner, il suo alter ego. Hulk appare poco dopo che Banner viene esposto per errore all’esplosione provocata dalla detonazione di una bomba a raggi gamma che lui stesso ha inventato. In seguito, Banner si trasformerà involontariamente in Hulk, presentato come un gigantesco e furioso mostro umanoide alto tre metri, il quale porterà grandi problemi nella vita del dottor Banner. Il suo creatore Stan Lee ha detto che venne ispirato dalla combinazione di Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde e Frankenstein per la creazione di Hulk[4].

Sebbene il colore dell’epidermide di Hulk sia cambiato nel corso degli anni, il verde è il colore più rappresentativo per il personaggio. Come Hulk, Banner possiede forza sovrumana, che aumenta in maniera esponenziale in proporzione alla rabbia provata dal personaggio. Una frase celebre che definisce questo lato del personaggio è «The madder Hulk gets, the stronger Hulk gets!» (in lingua italiana: «Più Hulk è arrabbiato, più Hulk diventa forte!»). Il primo Hulk era originariamente di colore grigio ma, per via di problemi nella fase di stampa delle sue storie (dove ci si rese conto che il colore non rendeva pienamente), si cambiò il suo colore in verde; i produttori della serie TV dedicata a questo personaggio volevano riprodurlo con il suo colore originario, ma Stan Lee si rifiutò decisamente. Forti emozioni come rabbia, terrore e dolore possono provocare la trasformazione. Un tema comune delle storie legate al personaggio è il costante inseguimento delle autorità statunitensi nei confronti di Bruce Banner/Hulk, dovuto alla distruzione causata quando Banner si trasforma.

The Incredible Hulk Hands: trailer del corto creato da un fan di Hulk

0

the-incredible-hulk-hands

Attenzione ai nerd quando sono arrabbiati. Gira intorno a questo spunto il cortometraggio creato da un fan di Hulk, Ari Fararooy. Nel breve filmato, il protagonista trova un paio di mani giocattolo di Hulk, che sembrano avere dei veri poteri, dubito dopo essere stato picchiato da una banda di bulli. Probabilmente si può intuire quello che succederà dopo. Ecco il trailer del cortometraggio, intitolato The Incredible Hulk Hands:

Come molti sanno, le mani di Hulk sono guanti giocattolo di schiuma rigida, simili a guantoni da boxe, che vengono modellati secondo la forma delle mani di Hulk, che apparirà anche nel prossimo film Marvel The Avengers Age of Ultron.

Fonte: ComicBook

The Inbetweeners 2: primo trailer del film

0

the-inbetweeners-2-movie

EFD Films ha pubblicato online il primo trailer del film The Inbetweeners 2, il seguito della commedia inglese che in Italia è arrivata con il titolo di Finalmente Maggiorenni. Ve lo mostriamo:

La pellicola sarà diretta da Damon Beesley e Iain Morris e racconta il viaggio di Jay, Neil e Simon alla conquista dell’Australia, da loro considerata la “capitale mondiale del sesso”.

Nel cast ci sono Simon Bird, James Buckley, Blake Harrison, Joe Thomas, Daisy Ridley, Emily Berrington, Freddie Stroma e David Field. Il film sarà nelle sale britanniche dal 6 agosto.

Il primo film del franchise, The Inbetweeners Movie, è la storia di quattro ragazzi che vanno in vacanza a Malta, Creta, senza genitori, senza professori, senza soldi e senza molto successo con le ragazze.

Fonte: themoviebox

The Impossible: recensione del film di J.A. Bayona

0
The Impossible: recensione del film di J.A. Bayona

Con The Impossible, J.A. Bayona, regista che ha segnato il suo esordio al cinema con The Orphanage, raccontala storia di una di quelle famiglie che si ritrovò travolta da quella terribile onda e da quella straordinaria catastrofe naturale, la più grande che quella regione ricordi. Ma se la storia raccontataci dal regista spagnolo ha dell’incredibile, la storia vera, da cui il film prende spunto, è letteralmente ‘impossibile’.

Nel 2004, il 26 dicembre, il più grande tsunami che la storia ricordi devastò il sud-est asiatico, distruggendo chilometri di costa e portando via la vita a più di cinquemila persone solo i Tailandia.

In The Impossible Maria e Henry Bennet sono una coppia felice con tre figli alle prese con i comuni problemi che la famiglia comprende: il lavoro, i piccoli screzi trai tre bambini, il rapporto di coppia. I Bennet decidono di trascorrere le vacanze di Natale in Tailandia, senza sapere che quel viaggio diventerà un vero e proprio spartiacque che cambierà per sempre la loro vita.

Il regista Bayona ha dimostrato di saperci fare bene con il linguaggio cinematografico e soprattutto con l’horror, suo genere d’esordio. Con The Impossible realizza un film molto lineare, che tende al drammatico, genere connaturato al tipo di storia che si vuole raccontare, ma che tuttavia viene declinato con uno stile registico che si avvicina molto a quello dell’horror. I meccanismi, i tempi e soprattutto il montaggio sonoro del film mirano a costruire una tensione così palpabile che sembra davvero di assistere ad un film dell’orrore. Tale accostamento non è difficile da immaginare né tantomeno fuori luogo dal momento che la situazione che si sono trovati a vivere i sopravvissuti alla terribile onda distruttrice ha senza dubbio rasentato l’incubo più nero.

The Impossible film recensione

Protagonista del film è Lucas, figlio maggiore della famiglia Bennet e interpretato dal bravissimo Tom Holland, che si assume la responsabilità di salvare la madre, ma anche di fare qualcosa per l’umanità martoriata e ferita dalla furia della natura. Ad interpretare la coppia invece sono stati chiamati Ewan McGregor e Naomi Watts. Entrambi genitori, i due attori hanno reso benissimo la naturale tenerezza di una coppia sposata e soprattutto la grande sofferenza che si prova nel perdere i propri figli, così come l’innato istinto di protezione verso gli stessi. In particolare la Watts è stata nominata agli ultimi premi Oscar per la sua interpretazione da migliore protagonista, nomination che si accoppia con quella, meno prestigiosa ma ugualmente apprezzata, ai Golden Globe. In realtà l’attrice per quanto sempre molto brava, non sembra aver dato particolare prova di sé, semplicemente perché per la metà del film è costretta a letto ricoperta da uno spesso strato di trucco che ne imita le tumefazioni.

The Impossible potrebbe essere dantescamente definita una commedia, per un finale disteso e colmo di speranza, nel quale però si trascina, nell’ultima dolorosa inquadratura, il ricordo dell’umanità ferita da una natura che non saremo mai in grado di governare completamente.

The Impossible: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

The Impossible: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

Nel corso della sua storia il cinema si è sempre rivelato il mezzo prediletto per raccontare eventi realmente accaduti, riuscendo a trasmettere tutta una varietà di emozioni e sensazioni altrimenti irraggiungibili. È esattamente ciò che accade con il film The Impossible (qui la recensione), diretto nel 2012 dallo spagnolo Juan Antonio Bayona, e incentrato sulla vera storia di una famiglia colpita, divisa e messa a dura prova dallo tsunami abbattutosi da uno tsunami sulle spiagge della Thailandia. Un film catastrofiche ripercorre quelle drammatiche ore con quanto più realismo possibile, coinvolgendo lo spettatore in una vera e propria prova di resistenza.

Per raccontare un dramma universale di questo genere, il regista sceglie di non affidarsi ciecamente agli effetti speciali di computer grafica, aspirando invece a girare le complesse sequenze in un set con vera acqua. La grande sfida fu dunque quella di ricostruire uno tsunami in miniatura, attraverso il quale poter aiutare anche gli stessi interpreti nella loro performance. La ricerca di realismo ha così portato il film ad ottenere quei sentimenti e quella verità necessarie per appassionare e commuovere un vasto pubblico.

Fu così che al momento del suo arrivo in sala The Impossible si affermò come un grande successo al box office. A fronte di un budget di circa 45 milioni di dollari, questo arrivò ad incassarne oltre 198 in tutto il mondo. Allo stesso tempo, il film ricevette ottime considerazioni da parte della critica, partecipando e vincendo in diverse competizioni cinematografiche, tra cui i prestigiosi premi Goya, considerati gli Oscar spagnoli. Prima di vedere il film può certamente essere utile essere a conoscenza della vera storia a cui questo si ispira, e che si potrà ritrovare di seguito insieme anche ad altre curiosità.

The Impossible: la trama del film

Protagonista del film è la famiglia Bennett, composta da Maria, Henry, Lucas, Simon e Thomas. Questi si recano in un resort thailandese per trascorrere insieme le vacanza natalizie. Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando la mattina del 26 dicembre un violentissimo tsunami travolge l’intera isola, distruggendo il villaggio e sperdendo quanti vi si trovavano dentro. Maria e il figlio maggiore Lucas vengono brutalmente separati dagli altri tre membri della famiglia, per i quali temono ora il peggio. Divisi dalla devastazione e dalla morte, ha così inizio per i membri della famiglia un vero e proprio calvario, durante il quale cercheranno disperatamente di non soccombere ma affermare il proprio desiderio di sopravvivenza. Sarà questo e l’amore reciproco a permettere loro di potersi ricongiungere.

The Impossible cast

The Impossible: il cast del film

Nel raccontare la storia dei reali sopravvissuti allo tsunami, il regista decide di non voler assegnare una chiara nazionalità ai protagonisti, permettendo così al film di poter avere carattere universale. Per tale motivo si decise allora di ricorrere ad alcuni noti interpreti di Hollywood, grazie ai quali il film avrebbe potuto raccogliere ulteriori attenzioni. Nel ruolo di Maria Bennett, dunque, si trova l’attrice Naomi Watts, candidata al premio Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione. La Watts ha raccontato di essersi preparata a lungo per dar vita al suo personaggio, incontrando anche la vera donna a cui questo si ispira. Nel ruolo del marito Henry Bennett vi è invece l’attore Ewan McGregor, il quale a sua volta ha dovuto prepararsi fisicamente per poter sostenere quanto richiesto per il personaggio.

Ad interpretare il figlio maggiore Lucas c’è l’attore Tom Holland. Oggi estremamente popolare grazie al ruolo di Spider-Man, The Impossible fu il primo film per il cinema per lui, dove dimostrò un talento naturale per la recitazione. Nel ruolo di Thomas Bennett vi è invece Samuel Joslin, mentre il piccolo Simon Bennett è interpretato da Oaklee Pendergast. Molti degli altri ruoli secondari presenti nel film sono interpretati dai veri superstiti dell’evento, i quali accettarono di partecipare per contribuire a portare nel film ulteriore realismo. L’intero cast dovette prepararsi al film trascorrendo molto tempo a contatto con l’acqua, raggiungendo così la forma fisica e psicologica per poter rendere credibile l’evento catastrofico al centro del film. Tale preparazione è stata poi da loro descritta come particolarmente logorante.

The Impossible: la vera storia dietro al film

I veri protagonisti della vicenda narrata nel film sono i coniugi spagnoli María Belón e Enrique Álvarez. Questi si trovavano in un resort thailandese per trascorrere le vacanze natalizie con i tre figli di 10, 8 e 5 anni. La mattina del 26 dicembre un violento tsunami si abbatte però su di loro, travolgendoli e portando distruzione ovunque. María fortunatamente riuscì a mettersi in salvo aggrappandosi ad un albero, per poi individuare suo figlio maggiore poco distante da lei e raggiungerlo a nuoto. Durante tale impresa la donna finì però con il rimanere gravemente ferita a causa delle macerie. Con il placarsi della situazione, la donna ebbe così modo di ricongiungersi con il figlio, accorgendosi però della profonda ferita riportata alla gamba. I due venero poi tratti in salvo e portati in ospedale, dove ricevettero le cure adeguate.

Nel frattempo, suo marito Enrique era riuscito a ricongiungersi con i figli più piccoli. Dopo averli lasciati al sicuro iniziò a ricercare sua moglie e il primogenito girando tutti gli ospedali del luogo. L’uomo, che iniziava a temere di averli persi per sempre, riuscì infine a ritrovarli e ricongiungersi con loro. Quando le condizioni di María si stabilizzarono la donna venne trasferita altrove, per poi essere dimessa e pronta per tornare a casa. Ancora oggi la famiglia si ritiene incredibilmente fortunata per essere riuscita a ritrovarsi senza aver perso nessuno dei suoi membri. Lo tsunami di quel giorno, infatti, ebbe degli esiti devastanti. In un solo colpo persero la vita oltre 200 mila persone tra la Thailandia, l’Indonesia, lo Sri Lanka e molti altri paesi del sud-est asiatico.

The Impossible: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Impossible è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno 24 aprile alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonti: IMDb, Mirror

The Imperfects: tutto quello che c’è da sapere sulla serie originale Netflix

0

The Imperfects è una serie televisiva americana di fantascienza Originale Netflix  creata da Dennis Heaton e Shelley Eriksen.  Promossa come una storia di “arrivo della rabbia” (un gioco di parole sul coming of-of- age story ), segue tre giovani adulti che inseguono lo scienziato pazzo che ha manomesso il loro DNA, ottenendo superpoteri dirompenti. 

The Imperfects: uscita e dove vederla in streaming

The Imperfects è uscita in anteprima e in esclusiva l’8 settembre 2022 su su Netflix.

La trama di The Imperfects

Tre adulti con sede a Seattle , Abbi, uno scienziato, Juan, un artista di fumetti, e Tilda, una cantante, vengono trasformati in mostri dopo aver subito una terapia genica sperimentale. Il trio decide successivamente di dare la caccia allo scienziato responsabile della loro trasformazione, il dottor Alex Sarkov, e costringerlo a renderli di nuovo umani. Sono raggiunti dal dottor Sydney Burke, uno scienziato che li assiste nella loro ricerca

The Imperfects cast e personaggiIl cast di The Imperfects

Nel cast della serie tv protagonisti sono  Italia Ricci nel ruolo del dottor Sydney Burke, uno scienziato e l’ex partner separato del dottor Sarkov; i due hanno lavorato insieme a un progetto di cellule staminali sintetiche. Morgan Taylor Campbell nei panni di Tilda Weber, la cantante di un gruppo punk rock che sviluppa un udito migliorato e i poteri di una banshee attraverso le urla sonore. Rhianna Jagpal nei panni di Abbi Singh, una studentessa di genetica che sviluppa i poteri di una succube attraverso feromoni che fanno sì che le persone siano incontrollabilmente attratte e facilmente influenzabili da lei. Iñaki Godoy nei panni di Juan Ruiz, un fumettista che sviluppa i poteri di un chupacabra mutaforma temporaneamente . Kyra Zagorsky nei panni di Isabel Finch, una donna misteriosa con rancore nei confronti del dottor Sarkov Jedidiah Goodacre nei panni di PJ, il chitarrista solista della band punk rock di Tilda e il suo fidanzato Rhys Nicholson nei panni del dottor Alex Sarkov, uno scienziato canaglia che ha sperimentato in modo non etico sui suoi pazienti la terapia con cellule staminali sintetiche, portando molti di loro a sviluppare poteri come effetti collaterali. Nicolson interpreta anche il dottor Hallenbeck, una figura misteriosa collegata al dottor Sarkov. Celina Martin nei panni di Hannah Moore, una barista ed ex “esperimento fallito” del dottor Sarkov che non ha sviluppato poteri come gli altri pazienti.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece  Junnicia Lagoutin nel ruolo di Darcy Cobourg, la ragazza di Juan, Ron Selmour nei panni di Jim Sponson, un agente di alto rango per Flux incaricato di dare la caccia agli ex pazienti di Sarkov e Rekha Sharma nei panni della dottoressa Dominique Crain, responsabile scientifico dell’organizzazione governativa segreta nota come Flux.

The Imperfects 2 non si faràThe Imperfects 2 stagione, ci sarà?

Nonostante il discreto seguito che la serie ha avuto nel novembre 2022, Netflix ha deciso di non rinnovare lo show, quindi la serie è stata cancellata, dopo una sola stagione.

The Immortal Man: Steven Knight aggiorna sull’uscita del film di Peaky Blinders

0

I fan attendono con impazienza il prossimo film di Cillian Murphy, che lo riporterà al suo ruolo più iconico di Thomas Shelby dopo aver vinto un Oscar per Il discorso del re. Per ordine di Netflix, i fan stanno ricevendo il tanto atteso film Peaky Blinders The Immortal Man, che riunisce l’attore preferito dai fan con il collaboratore di lunga data Steven Knight e una sfilza di volti nuovi nel cast. Il film è al centro dell’attenzione e sembra che Netflix stia sfruttando al massimo l’hype dando a un lungometraggio un’uscita nelle sale.

Knight, che sta attualmente promuovendo il suo nuovo spettacolo A Thousand Blows, ha parlato con The Playlist e ha rivelato che l’uscita nelle sale è in programma per il prossimo film. Il regista ha riflettuto sulla popolarità del programma nei suoi primi giorni e su come ora voglia offrire ai fan un’esperienza di comunità nei cinema. “Non è mai stato promosso in modo massiccio, ma la gente lo ha semplicemente scoperto e se ne è parlata”.

Ha inoltre aggiunto che spera di offrire la giusta esperienza cinematografica ai fan: “E visto quanto sono appassionati, voglio davvero che guardino tutto questo insieme in un unico edificio perché la comunicazione è stata tutta virtuale, il che va bene. Ma voglio che questo sia nei cinema, in modo che le persone possano sedersi lì insieme e guardare ciò che accade”. Quando gli è stato chiesto se il film uscirà nelle sale, ha rivelato:

Sì. Beh, l’ho appena annunciato. Quindi sì.”

Chi recita in “Peaky Blinders”?

Il film ha aggiunto una serie di volti nuovi, tra cui Rebecca FergusonBarry KeoghanTim Roth e altri ancora. I fan hanno visto le prime immagini del set che li hanno entusiasti: “Abbiamo, credo, i migliori talenti della recitazione britannica tutti insieme”, ha detto Knight parlando di quella schiera di attori. Il cast di The Immortal Man è completato anche da Paul Anderson, Sophie Rundle, Ned Dennehy, Packy Lee, Ian Peckand e Stephen Graham. Il creatore ha anche rivelato di aver visto le prime montature e che le performance lo hanno impressionato: “È incredibilmente bello”.

Mentre la fine della sesta stagione della serie Peaky Blinders nell’aprile 2022 sembrava definitiva, il film in uscita è destinato a costituire un epilogo della serie. Vedremo la storia familiare spostarsi nella seconda guerra mondiale e delineare come una guerra globale può influenzare la scena del crimine clandestino.

The Immigrant: recensione del film di James Gray

The Immigrant: recensione del film di James Gray

Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, The Immigrant è un melodramma struggente scritto, prodotto e diretto da James Gray. Sogni, speranze, inevitabili illusioni e poi corruzione, immigrazione, gelosia, prostituzione: l’opera di James Gray ambisce a una rappresentazione universale di una spirale di sofferenza umana che ha radici storiche tramite il dolente ritratto di una figura femminile che lotta per sopravvivere.

In The Immigrant Ewa e Magda sono due sorelle polacche appena giunte a New York dopo essere fuggite dalla miseria della patria devastata dalla guerra. In cerca di fortuna, le due donne vengono immediatamente separate: Magda è affetta da tubercolosi ed è messa in quarantena a Ellis Island, mentre Ewa è abbandonata a se stessa. Sola e disperata, la donna viene introdotta illegalmente grazie all’intervento di Bruno Weiss, uomo misterioso che la accoglie nel suo locale di spettacoli. Ma la sopravvivenza di Ewa e la necessità di provvedere alle cure della sorella malata si pagano a caro prezzo, quando Bruno costringe Ewa a prostituirsi. Finché l’affascinante mago Orlando pare l’unico a poter aiutare Ewa a fuggire dall’incubo in cui si è tramutato un sogno americano ormai corrotto…

The Immigrant, il film

Marion Cotillard offre una splendida interpretazione, rivelando tutta la fragilità e al contempo la risolutezza di una donna costretta a scendere a compromessi pur di provvedere a se stessa e alla sorella. Figura centrale dell’opera di Gray, la Cotillard è contesa dai due personaggi maschili del film.

Se da un lato Jeremy Renner è convincente quanto basta nei panni del mago che si innamora della donna, benché il suo ruolo sia un po’ sacrificato dalla sceneggiatura, soltanto un fuoriclasse come Joaquin Phoenix, qui alla sua quarta collaborazione con il regista, avrebbe potuto regalarci tutta la complessità di un personaggio come Bruno: ambiguo, timoroso, ma anche risoluto, folle e tormentato. Non si tratta del classico ruolo negativo bidimensionale, bensì di una figura complessa e contraddittoria che acquisisce una certa centralità nella storia. Ed è soprattutto nel confronto finale tra Bruno ed Ewa che Phoenix sfodera la potenza emotiva di cui è sempre straordinario interprete.

Il trio di attori ben diretti è decisamente il cuore del film, con momenti semplicemente toccanti, come la confessione di Ewa origliata da Bruno. La calda e splendida fotografia, l’ottima cura nella ricostruzione storica, le drammatiche note della colonna sonora (insieme alle incursioni del Funeral Canticle di John Tavener che rievoca l’intimità di The Tree of Life di Malick) costituiscono ulteriori elementi di forza della pellicola, sublimata nella ricerca del perdono e della redenzione di personaggi che non riescono a fuggire dal loro inferno personale.

Se la sceneggiatura cede forse il ritmo nella seconda parte prima di risollevarsi con una svolta tutt’altro che prevedibile, The Immigrant è comunque in grado di emozionare soprattutto grazie all’interpretazione dei protagonisti e alla regia che li accompagna con discrezione. Memorabili il fotogramma di chiusura, curato come un dipinto, intimo, evocativo e bilanciato nella sua doppia rappresentazione, e l’inquadratura con cui si apre il film: la Statua della Libertà ripresa di spalle, che si carica di tutto il significato dell’opera di Gray, ossia quel sogno americano che ha illuso diverse generazioni ed etnie, quale promessa di speranza e accoglienza, rivelandosi invece un beffardo abbaglio che condanna alla solitudine. Ma se il sogno non esita a voltare le spalle, ecco una nuova illusione pronta a prendere il suo posto: il viaggio che conduce a ovest.

The Immigrant primo trailer con Marion Cotillard

The Immigrant primo trailer con Marion Cotillard

Ecco il primo trailer di The Immigrant, il film di James Gray con Marion Cotillard, Joaquin Phoenix e Jeremy Renner presentato a Cannes.

The Immigrant di James Gray locandine

0
The Immigrant di James Gray locandine

In attesa di un trailer promozionale, The Immigrant si svela nelle prime locandine ufficiali, che mostrano i tre protagonisti del film di James Gray: Marion Cotillard, Joaquin Phoenix e Jeremy Renner.

The Imitation Game: trailer italiano del film con Benedict Cumberbatch

0

Ecco il trailer italiano di The Imitation Game, film che si presenta già come uno dei maggiori contendenti nella prossima stagione dei premi a Hollywood. Protagonista del film diretto da Morten Tyldum è Benedict Cumberbatch che ha avuto il difficile compito di dare anima a corpo a Alan Turing, uomo che decifrò il codice Enigma e permise agli Alleati di vincere la Seconda Guerra Mondiale.

The Imitation Game, il film

The Imitation Game è diretto da Morten Tyldum, e vede nel cast accanto a Benedict Cumberbatch, anche Keira Knightley, Matthew GoodeMark Strong e Charles Dance. Il film uscirà al cinema il prossimo 1 gennaio 2015, distribuito da Videa.

Durante l’inverno del 1952, le autorità britanniche entrarono nella casa del matematico, criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing (Benedict Cumberbatch) per indagare su una segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i cosiddetti codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e complesso uomo, The Imitation Game mostra un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di vite.

The Imitation Game: trailer del film con Benedict Cumberbatch

0
The Imitation Game: trailer del film con Benedict Cumberbatch

Arriva online, grazie a Weinstein Company, il primo trailer per The Imitation Game, il film di Morten Tyldum (Headhunters) che racconta la storia di Alan Turing (Benedict Cumberbatch) durante la seconda guerra mondiale, quando aiutò gli alleati a decifrare il codice enigma. Nel cast di The Imitation Game, oltre a Cumberbatch, troviamo Keira Knightley, Mark Strong e Matthew Goode.

 

The Imitation Game, il film

The Imitation Game è diretto da Morten Tyldum, e vede nel cast accanto a Benedict Cumberbatch, anche   Keira Knightley, Charles Dance, Matthew GoodeMark Strong, Rory Kinnear, Tuppence Middleton, Allen Leech, Steven Waddington, Tom Goodman-Hill, Matthew Beard, James Northcote Il film racconterà del lavoro di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così una marcia in più sull’esercito tedesco. The Imitation Game non ha ancora una data d’uscita qui in Italia.

 

The Imitation Game: Streaming della premiere con Benedict Cumberbatch

0

Oggi, alle 18:30 (ora italiana), sarà possibile seguire in streaming il red carpet della première europea del film The Imitation Game dal BFI London Festival.

Vi ricordo che THE IMITATION GAME, film di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, si è aggiudicato il Grolsch People’s Choice Award e arriverà in sala, in Italia, il 1° gennaio 2015 con Videa.

The Imitation Game, il film

The Imitation Game è diretto da Morten Tyldum, e vede nel cast accanto a Benedict Cumberbatch, anche Keira Knightley, Matthew GoodeMark Strong e Charles Dance. Il film uscirà al cinema il prossimo 1 gennaio 2015, distribuito da Videa.

Durante l’inverno del 1952, le autorità britanniche entrarono nella casa del matematico, criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing (Benedict Cumberbatch) per indagare su una segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i cosiddetti codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e complesso uomo, The Imitation Game mostra un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di vite.

The Imitation Game: recensione del film con Keira Knightley

The Imitation Game: recensione del film con Keira Knightley

The Imitation Game, diretto da Morte Tyldum, è uno dei film più attesi dell’anno per aver conquistato il Toronto Film Festival e per il grande cast che ha dato vita a uno dei migliori biopic finora adattati sul grande schermo.

In The Imitation Game 1952, le autorità britanniche entrarono nella casa del matematico Alan Turing per indagare su una segnalazione di furto con scasso, alla fine delle indagini lo arresteranno per il reato di omosessualità. Le autorità non sapranno di aver incriminato il pioniere dell’informatica e leader di un gruppo eterogeneo di studiosi che hanno avuto il merito di aver decifrato i temuti codici tedeschi della macchina Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale.

The Imitation Game, il film

La sceneggiatura, di Graham Moore, si svolge attraverso un’intricata linea temporale in cui il presente fa da cornice agli anni della guerra (1939-1943) e all’infanzia del giovane Turing (1928). Struttura che se all’inizio mostra il classico racconto della nascita e le difficoltà di un genio rivoluzionario, con il trascorrere del tempo, il biopic pian piano spazia tra il resoconto storico e la politica sociale, che diventa il fulcro principale per dare corda alle più diverse emozioni di cui al centro ruota la controversa figura del matematico. Di conseguenza la regia dimostra di avere una lucida ed intelligente prospettiva su come vuole mostrare gli elementi chiave della storia, le voci fuori campo nonché i dialoghi veloci e diretti incarnano i diversi punti di vista dei protagonisti che condizionano e valorizzano il mondo di Turing fornendo le giuste emozioni che si evolvono e si collegano tra di loro ogni volta che si passa da un registro temporale all’altro. Al centro di tutto rimangono i pensieri e i segreti, del singolo e del gruppo, che diventano l’interessante filo conduttore per avvicinarsi alla vita in cui lo stesso Turing né è il massimo giocatore ma anche la vittima, come appunto sottolinea il titolo tratto dall’omonimo libro.

the-imitation-game-2Il film perciò vive il suo ritmo naturale grazie al cast: Benedict Cumberbatch è a suo completo agio nel ritrarre la sensibile, rivoluzionaria e non convenzionale mentalità del genio, ruolo che non si allontana dalle sue interpretazioni più note, ma che viene valorizzata da un’inedita sfaccettatura drammatica. Non da meno sono i comprimari, Matthew Goode nel ruolo dell’accattivante e intelligente leader del gruppo di studiosi, Mark Strong in quello dell’eminenza grigia che tira i fili della politica internazionale e Charles Dance nell’integerrimo comandante inglese restio al freddo e poco dinamico lavoro degli studiosi. Chi invece passa in secondo piano è Keira Knightley che entra nelle corde dell’ennesimo personaggio storico senza però evidenziarne realmente le doti e perciò oscurata dalla bravura degli altri attori, compresi Rory Kinnear, Allen Leech, Matthew Beard e il giovane Alex Lawther.

The Imitation Game è un ottimo film che riesce a confondere nel biopic tradizionale, i ritmi del thriller e le emozioni di un racconto drammatico. Ripreso e montato con una meticolosa visione che, come una delle macchine amate dal matematico, riesce a lavorare contemporaneamente con una lucida perfezione su tutti i temi narrativi restituendo così, una coinvolgente e cruda visione sulla vita di Alan Turing.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità