Ecco a voi, grazie a Empire, due nuove stills da
The
Imitation Game, film che già i primi test screening
suggeriscono rappresenterà una delle più grandi interpretazioni di
Benedict Cumberbatch fino ad oggi.
Nella migliore delle ipotesi, si potrebbe parlare addirittura di
Oscar.
Le
immagini mostrano
Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing,
il matematico che è riuscito a crackare il codice tedesco
Enigma quando il genio di Turing riuscì a crackare il codice
tedesco Enigma, aiutando a porre fine alla Seconda Guerra Mondiale
e salvando di conseguenza migliaia di vite umane. Si tratta di uno
degli eroi inglesi meni celebrati e riconosciuti, visto che invece
di venir trionfato venne perseguitato in quanto omosessuale: si
parla praticamente di un suicidio
pilotato.
Nella prima still, accanto a
Benedict Cumberbatch,
alias Alan
Touring, è
presente l’attore Charles Dance (conosciuto dai
più come Tywin Lannister di Game of
Thrones), il quale interpreterà il Comandante
Alastair Denniston, un brillante collega di Turing che ha aiutato
anch’egli la Gran Bretagna a trovare la chiave del codice nazista.
Quasi in agguato,
opportunamente visto il ruolo, in fondo tra i due vediamo
nell’ombra Mark Strong, che interpreterà il
leggendario capo del MI6/SIS Stewart
Menzies.
Purtroppo per gli appassionati del genere The
Imitation Game non sarà un remake di
Enigma: il
regista norvegese Morten Tyldum, che ha diretto il
thriller Headhunters, si concentra sulle
lotte dell’uomo stesso – in particolare la sua sessualità e le
pressioni sociali che pesavano in modo così forte sul
matematico.
Con il film The Imitation
Game (qui
la nostra recensione), distribuito nei cinema di tutto
il mondo nel 2014, viene portata sul grande schermo
l’appassionante e drammatica storia di Alan
Turing, tra i più geniali matematici del XX secolo e
considerato uno dei padri dell’informatica. Il film si concentra in
particolare sulla sua attività come crittografo al servizio del
Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo lavoro, che
diede vita alla “macchina di Turing“, permise di
decifrare i messaggi che intercorrevano tra le Potenze dell’Asse,
dando così la possibilità di prevenirne le mosse.
A dirigere la pellicola è il
norvegese Morten Tyldum, che ha
con questo film avuto l’occasione di affermarsi all’interno di
Hollywood. The Imitation Game ha infatti
collezionato ben otto nomination al Premio Oscar,
vincendo però soltanto quella per la miglior sceneggiatura non
originale. Il film esplora dunque il contributo di Turing
nell’intercettare e decifrare i codici che hanno contribuito a
vincere la guerra. A lui si uniscono anche la collega Joan
Clarke (Keira
Knightley), crittoanalista realmente esistita, e il
comandante scozzese Alexander Denniston (Charles
Dance), decifratore di codici.
Questo capitolo cruciale della vita
di Turing è ispirato all’acclamata biografia di Andrew
Hodges del 1983 Alan Turing: The Enigma.
Tuttavia, va notato che The Imitation Game è solo
vagamente ispirato al libro, poiché la sua trama si allontana molto
dalla storia vera. Dalla personalità di Alan Turing al suo
contributo alla scoperta della macchina Enigma, molti punti della
trama sono stati alterati per ottenere un effetto drammatico.
Nonostante il film abbia ottenuto recensioni positive e premi
all’epoca della sua uscita, il film è ancora considerato una delle
biografie più imprecise degli ultimi tempi e solo il 42,3% di
quanto si vede può essere considerato una verità storica.
Alan Turing non è stato l’unico
responsabile della decodificazione di Enigma
The Imitation Game
ritrae Alan Turing come un genio che
improvvisamente e da solo ribalta le sorti della lotta contro la
Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene siano presenti
altri decifratori di codici, tra cui Joan Clarke,
il film suggerisce pesantemente che Turing sia stato l’unico
responsabile della costruzione della macchina che ha sconfitto
Enigma. La vera storia, in realtà, riporta di una tecnologia
preesistente dei polacchi che fu poi elaborata da Turing e dal
matematico britannico Gordon Welchman. La ricerca
di Ralph Erskine, The Poles Reveal their
Secrets – Alastair Dennistons’s Account of the July 1939 Meeting at
Pyry getta ulteriore luce sui crittoanalisti del
Polish Cipher Bureau.
Nel 1932, Marian
Rejewski, Jerzy Różycki e Henryk
Zygalski furono infatti i primi a tentare di decifrare i
codici tedeschi. Nel 1939, la Polonia iniziò a rivelare questi
metodi agli alleati, compresa la Gran Bretagna, ed è certo che la
decifrazione dei codici dei primi anni Trenta contribuì allo
sviluppo del Bombe, la macchina britannica che si basava su rotori
per decifrare le combinazioni di codici. Turing era ovviamente un
visionario, ma il suo contributo alla Bombe non era un’invenzione
nuova di zecca. In realtà, Turing ha reso il processo più rapido
con il suo prototipo, una macchina a cui ha lavorato con Gordon
Welchman, che non viene però mai menzionato nel film.
Joan Clarke non fu reclutata
risolvendo parole crociate
Anche il personaggio interpretato
da Keira
Knightley è vittima di un’inesattezza storica.
Joan Clarke viene presentata come reclutata per
gli sforzi di decifrazione del codice a Bletchley Park dopo aver
dimostrato la sua abilità nel risolvere i cruciverba a una gara di
parole crociate, che Turing che aveva preparato. Secondo il
Guardian, i cruciverba venivano effettivamente utilizzati nel
processo di reclutamento a Bletchley Park, ma né Turing né Clarke
furono reclutati in questo modo. Clarke era una matematico di
talento e fu reclutata per la missione da Gordon Welchman, collega
di Turing.
Il fidanzamento di Joan Clarke e
Alan Turing avvenne in circostanze diverse
The Imitation Game
include il fatto che Joan Clarke e Alan Turing furono brevemente
fidanzati. Secondo il film, Turing era disposto a fare questo passo
per soddisfare i desideri dei suoi genitori prepotenti. Tuttavia,
come racconta il libro di Andrew Hodges, il
fidanzamento avvenne semplicemente perché a Turing piaceva la
ragazza. Mentre Clarke accettava che Turing fosse gay, Turing
apprezzava la sua compagnia e i due condividevano un interesse
comune per gli scacchi e la botanica. Alla fine il fidanzamento
finì, ma a differenza di The Imitation Game, il
vero Alan Turing non si era affatto dimostrato privo di
emozioni.
Un cliché ricorrente nei film sui
geni torturati è infatti quello di ritrarre la figura centrale come
socialmente impacciata. Anche The Imitation Game è
preda di questa norma, dipingendo Alan Turing come un uomo
introverso con cui poteva essere difficile lavorare e che
difficilmente capiva le battute. Il libro di Andrew
Hodges descrive sì Turing come un uomo che preferiva
lavorare da solo e che poteva affrontare alcune questioni in senso
letterale, ma aggiunge anche che Turing era un uomo che aveva molti
amici intimi e senso dell’umorismo. L’imbarazzo sociale di Turing è
quindi decisamente esagerato nell’interpretazione di Benedict Cumberbatch.
L’omosessualità di Alan Turing è attenuata
Rimanendo nella sfera privata del
personaggio, la sessualità di Alan Turing non gioca un ruolo
importante in The Imitation Game. I flashback
rivelano la sua simpatia per il compagno di scuola
Christopher Morcom (Jack Bannon)
ma, come rivela la biografia di Andrew Hodges,
questa relazione era unilaterale e Morcom non ricambiava i
sentimenti di Turing. Il film, tuttavia, continua a mostrare
l’amore reciproco tra i due. Alan Turing: Enigma mostra
anche che, nonostante l’omofobia dell’epoca, il matematico poteva
essere piuttosto audace nell’approcciare alcuni uomini della sua
vita, ma questo aspetto è appena accennato nel film. Allo stesso
modo, Arnold Murray, l’uomo che ebbe rapporti
sessuali con Turing e che alla fine portò alla sua condanna, non
viene mai menzionato.
La personalità del comandante
Denniston è fortemente alterata
Il Comandante
Denniston è ritratto come il direttore della
Government Code and Cypher School, nonché come una
testa calda. Nonostante sia stato responsabile del reclutamento di
Turing, si cimenta in diversi scontri ideologici con il matematico.
Le tensioni aumentano fino al punto in cui tenta persino di
licenziare Turing dall’operazione. I nipoti di Denniston hanno però
criticato questa rappresentazione in quanto imprecisa. Essi
sostengono che, in realtà, egli non si attenne strettamente al
pensiero militare come mostrato nel film. Inoltre, sembra che
Denniston non minacciò mai di licenziare Turing, i cui sforzi erano
invece molto apprezzati.
Alan Turing non è mai stato indagato per spionaggio
Un elemento cruciale nella
narrazione del film è il pedinamento di Alan Turing nel 1951 da
parte di un detective di nome Robert Nock
(Rory Kinnear), che lo sospetta di essere una spia
sovietica. The Imitation Game insiste sul fatto
che è questo scontro con la legge che ha portato alla scoperta
dell’omosessualità di Turing. Sebbene Turing sia stato
ingiustamente schedato per oltraggio al pudore nel 1952, non è
stato coinvolto il detective Nock. Turing aveva in realtà
denunciato alla polizia un furto in casa, ma dovette cambiare la
sua storia perché il possibile colpevole Arnold
Murray aveva avuto rapporti sessuali con lui. La polizia
scoprì in seguito il legame di Turing con Murray e lo condannò.
Alan Turing non ha mai incontrato
una spia sovietica o un capo dei servizi segreti britannici
The Imitation Game
si concentra anche sullo spionaggio in tempo di guerra, ma si
prende alcune libertà nella sua rappresentazione, come ad esempio
quando Alan Turing incontra la spia sovietica John
Cairncross (Allen Leech). Secondo un
articolo della New York Review of Books, la verità è che Turing non
ha mai incrociato Cairncross. Anche se la spia lavorava a Bletchley
Park, era di stanza in un’altra unità. Turing viene anche mostrato
interagire con Stewart Menzies (Mark
Strong), il capo dei servizi segreti britannici. Anche
in questo caso, Slate sottolinea che non ci sono prove a sostegno
di questo incontro.
Benedict Cumberbatch in The Imitation Game
La causa della morte di Alan Turing
è discussa
Come il libro di Andrew
Hodges, il poscritto alla fine di The Imitation
Game menziona che Alan Turing si è tolto la vita dopo
essere stato costretto a sottoporsi a una terapia chimica.
Tuttavia, c’è stata qualche incertezza sulla natura della morte di
Turing. Jack Copeland, l’editore di diverse opere
di Turing, l’ha definita accidentale. La teoria generale, citata
anche nel film, è che Turing si sia ucciso mangiando una mela al
cianuro. Tuttavia, come riporta la BBC, Copeland ritiene che le
indagini sulla morte di Turing siano state inadeguate. Aggiunge
inoltre che Turing potrebbe essere morto a causa delle esalazioni
di cianuro prodotte da un esperimento in una stanza libera.
Il trailer del film e dove vedere
il film in streaming
È possibile fruire di The
Imitation Game grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Prime Video e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di sabato 22
febbraio alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Un film e una mostra possono avere
in comune moltissimi aspetti. La cosa sorprendente è quando le
coincidenze sono talmente perfette da far partire una vera e
propria iniziativa.
È il caso del film The Imitation Game, di
Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley (dal 1
gennaio 2015 al cinema grazie a Videa) e della mostra Numeri
allestita presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma (dal 16
ottobre 2014 al 31 maggio 2015).
Il film, che racconta l’incredibile storia di Alan Turing, genio
matematico britannico che ha decrittato i codici nazisti generati
dall’indecifrabile macchina Enigma durante la Seconda Guerra
Mondiale, trova l’ambientazione perfetta all’interno dei larghi
spazi di PalaExpo, dove, nell’ambito della mostra Numeri, è esposto
un vero esemplare della terribile macchina tedesca.
Il cinema dà i Numeri è l’iniziativa promossa da Videa e
PalaExpo che, in occasione dell’uscita di The Imitation Game e
della mostra Numeri, garantisce a tutti gli spettatori e visitatori
un ingresso al cinema (del circuito Cinema di Roma
www.cinemadiroma.it) o alla mostra usufruendo di una riduzione sul
prezzo intero.
Dinamica dell’iniziativa:
Gli spettatori del film potranno presentare alle casse
del Palazzo delle Espozioni il biglietto del cinema e godere di un
prezzo ridotto per la visita alla Mostra, fino al 31 maggio
2015.
Viceversa, i visitatori della Mostra, conservando il biglietto
di ingresso, potranno usufruire della tariffa ridotta per la
visione di The Imitation Game nella settimana dal 1 al 6 gennaio
2015, presentandolo ai botteghini dei cinema del circuito “Cinema
di Roma” (consultando anticipatamente la programmazione delle
sale).
The
Imitation Game ha trionfato agli Hollywood Film
Awards aggiudicandosi i premi per Miglior Attore
(Benedict
Cumberbatch), Miglior Attrice non Protagonista (Keira
Knightley), Miglior Regia (Morten Tyldum), Miglior Compositore
(Alexandre Desplat). Il film ha inoltre ottenuto quattro nomination
ai prestigiosi BIFA- British Independent Film Awards per
Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Film e Migliore
Sceneggiatura.
The
Imitation Game è considerato uno dei film più favoriti
ai premi Oscar del 2015, tanto che il famoso produttore Harvey
Weinstein ha pagato più di 7 milioni di dollari americani per
accaparrarsi i diritti del film sul suolo americano, una cifra
davvero record per il Film Market di Berlino. Nel cast del film
sono presenti anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen
Leech e Matthew Beard.
The
Imitation Game è stato presentato in anteprima
mondiale al Toronto International Film Festival e uscirà nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 1 gennaio 2015. La
distribuzione sarà ad opera di Videa.
Forse per i troppi impegni,
Leonardo DiCaprio ha deciso di rinunciare al ruolo
da protagonista in The
Imitation Game, biopic sul matematico inglese Alan
Turing.
Il film, che avrebbe raccontato la
terribile storia di come Turing passò dall’aver contribuito a
decifrare il famigerato codice Enigma all’essere condannato
alla castrazione chimica per la sua omosessualità, fino
al suicidio per avvelenamento, è stato quindi accantonato
anche dalla Warner, anche se resta sempre la possibilità che venga
acquistato da una nuova major.
Ecco le foto di The
Imitation Game che vi abbiamo mostrato ieri in HD,
grazie al sito Bleeding Cool. Nelle
foto possiamo vedere meglio Benedicth Cumberbatch
nei panni di Alan Turing, Keira Knightley in
quelli di Joan Clarke, Allen Lech (Downton
Abbey) che interpreta John Cairncross e sullo sfondo
Matthew Goode come Hugh Alexander.
Il film racconterà del lavoro
di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio
dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così
una marcia in più sull’esercito tedesco.The
Imitation Game non ha ancora una data d’uscita qui in
Italia.
È in rete – tramite
MOVIES Coming Soon – una nuova featurette che ci porta dietro le
scene di The Imitation Game, film che
vede protagonista Benedict Cumberbatch nel ruolo
dell’importante matematico Alan Touring.
Il film racconterà
del lavoro di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio
dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così
una marcia in più sull’esercito tedesco.
Qui di seguito potete
visionare la nuova featurette:
Durante l’inverno del 1952, le
autorità britanniche entrarono nella casa del matematico,
criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing
(Benedict Cumberbatch) per indagare su una
segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo
stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo
avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di
omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il
pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo
eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei
servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i cosiddetti
codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II
Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e
complesso uomo, The Imitation Game mostra
un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a
ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di
vite.
Arriva la prima featurette dell’atteso film The
Imitation Game con protagonista Benedict
Cumberbatch.
The
Imitation Game ha trionfato agli Hollywood Film
Awards aggiudicandosi i premi per Miglior Attore
(Benedict
Cumberbatch), Miglior Attrice non Protagonista (Keira
Knightley), Miglior Regia (Morten Tyldum), Miglior Compositore
(Alexandre Desplat). Il film ha inoltre ottenuto quattro nomination
ai prestigiosi BIFA- British Independent Film Awards per
Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Film e Migliore
Sceneggiatura.
The
Imitation Game è considerato uno dei film più favoriti
ai premi Oscar del 2015, tanto che il famoso produttore Harvey
Weinstein ha pagato più di 7 milioni di dollari americani per
accaparrarsi i diritti del film sul suolo americano, una cifra
davvero record per il Film Market di Berlino. Nel cast del film
sono presenti anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen
Leech e Matthew Beard.
The
Imitation Game è stato presentato in anteprima
mondiale al Toronto International Film Festival e uscirà nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 1 gennaio 2015. La
distribuzione sarà ad opera di Videa.
Ecco un nuovo evocativo poster per The Imitation Game, il film
che vede protagonista Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing
e che sembra porre l’accento non tanto sulle turbolente vicende
private le matematico britannico che decodificò Enigma, ma sulla
natura dell’uomo e sul vero enigma, quello della sua vita.
Uno dei film più attesi della
prossima stagione cinematografica, interpretato dal camaleontico e
affascinante
Benedict Cumberbatch, nel suo ruolo più
impegnativo. The
Imitation Game racconta la vita del matematico
inglese Alan Turing, genio indiscusso del XX secolo, considerato
uno dei padri dell’informatica e dei moderni computer,fino alla sua
precoce e tragica scomparsa.
The
Imitation Game è diretto da Morten
Tyldum, e vede nel cast accanto a
Benedict Cumberbatch, anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Stronge Charles
Dance e uscirà il 20 novembre in Italia distribuito
da Videa. Il film racconterà del lavoro di Turing durante la
Seconda Guerra Mondiale al servizio dell’Impero Britannico per
decifrare il codice Enigma e avere così una marcia in più
sull’esercito tedesco.
E’ stato diffuso online, dal canale
inglese di Studio Canal, un video che ci porta dietro le quinte di
The Imitation Game, il film che vede
protagonista Benedict Cumberbatch nei panni di
Alan Turing e che sembra porre l’accento non tanto sulle turbolente
vicende private le matematico britannico che decodificò Enigma, ma
sulla natura dell’uomo e sul vero enigma, quello della sua
vita.
Durante l’inverno del 1952, le
autorità britanniche entrarono nella casa del matematico,
criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing
(Benedict Cumberbatch) per indagare su una
segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo
stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo
avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di
omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il
pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo
eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei
servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i cosiddetti
codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II
Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e
complesso uomo, The Imitation Game mostra
un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a
ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di
vite.
Ecco un nuovo evocativo poster per
The Imitation Game, il film che vede
protagonista Benedict Cumberbatch nei panni di
Alan Turing e che sembra porre l’accento non tanto sulle turbolente
vicende private le matematico britannico che decodificò Enigma, ma
sulla natura dell’uomo e sul vero enigma, quello della sua vita. Di
seguito il nuovo poster, che ha come protagonista Keira
Knightley.
Durante l’inverno del 1952, le
autorità britanniche entrarono nella casa del matematico,
criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing
(Benedict Cumberbatch) per indagare su una
segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo
stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo
avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di
omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il
pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo
eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei
servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i cosiddetti
codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II
Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e
complesso uomo, The Imitation Game mostra
un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a
ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di
vite.
Dopo averlo ascoltato ne
Lo Hobbit La Desolazione di Smaug,
Benedict Cumberbatch tornerà al cinema, in carne
ed ossa per I Segreti di Osage County,
film corale in cui il neo divo recita accanto a Meryl
Streep e Julia Roberts tra gli altri, ma
ad inizio 2014, l’attore che da il volto al televisivo Sherlock
Holmes targato BBC tornerà al cinema in un ruolo da protagonista
per The
Imitation Game, in cui interpreterà Alan Turing,
matematico, logico e crittografo britannico, considerato uno dei
padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX
secolo. Ecco Benedict Cumberbatch nella prima foto
del film:
Il film racconterà del lavoro
di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio
dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così
una marcia in più sull’esercito tedesco.
Guarda la nuova featurette di The Imitation
Game, film di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch e
Keira Knightley, che arriverà in sala il 1° gennaio 2015 grazie a
Videa.
The
Imitation Game ha trionfato agli Hollywood Film
Awards aggiudicandosi i premi per Miglior Attore
(Benedict
Cumberbatch), Miglior Attrice non Protagonista (Keira
Knightley), Miglior Regia (Morten Tyldum), Miglior Compositore
(Alexandre Desplat). Il film ha inoltre ottenuto quattro nomination
ai prestigiosi BIFA- British Independent Film Awards per
Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Film e Migliore
Sceneggiatura.
The
Imitation Game è considerato uno dei film più favoriti
ai premi Oscar del 2015, tanto che il famoso produttore Harvey
Weinstein ha pagato più di 7 milioni di dollari americani per
accaparrarsi i diritti del film sul suolo americano, una cifra
davvero record per il Film Market di Berlino. Nel cast del film
sono presenti anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen
Leech e Matthew Beard.
The
Imitation Game è stato presentato in anteprima
mondiale al Toronto International Film Festival e uscirà nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 1 gennaio 2015. La
distribuzione sarà ad opera di Videa.
The Imitation
Game è il miglior film al Capri, Hollywood,
l’International Film Fest, conclusosi oggi nella splendida isola
dell’arcipelago Campano. Il film con protagonista Benedict
Cumberbatch e nei nostri cinema da ieri, ha portato a casa
anche il titolo di miglior regia, vinta da Morten
Tyldum.
I premi agli attori sono stati
assegnati a Timothy Spall per Mr.
Turner e, ex equo, a Jennifer
Aniston per Cake e Amy
Adams per Big Eyes.
Pascal Vicedomini ha dichiarato:
“All’unanimità abbiamo scelto di premiare il film concessoci in
anteprima italiana da Harvey Weinstein, che si conferma ancora una
volta garanzia di qualità assoluta. Si tratta di un’opera
straordinaria, quasi un documento storico di una vicenda fin ora
quasi sconosciuta, omaggio ad un genio visionario e perseguitato a
cui dobbiamo la libertà dell’Europa. Capri,Hollywood è stata
orgogliosa di presentare il meglio della prossima stagione e tanti
protagonisti degli awards 2015 grazie alla fiducia delle principali
major mondiali che ci affidano i loro film”
The
Imitation Game ha trionfato agli Hollywood Film
Awards aggiudicandosi i premi per Miglior Attore
(Benedict
Cumberbatch), Miglior Attrice non Protagonista (Keira
Knightley), Miglior Regia (Morten Tyldum), Miglior Compositore
(Alexandre Desplat). Il film ha inoltre ottenuto quattro nomination
ai prestigiosi BIFA- British Independent Film Awards per
Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Film e Migliore
Sceneggiatura.
The
Imitation Game è considerato uno dei film più favoriti
ai premi Oscar del 2015, tanto che il famoso produttore Harvey
Weinstein ha pagato più di 7 milioni di dollari americani per
accaparrarsi i diritti del film sul suolo americano, una cifra
davvero record per il Film Market di Berlino. Nel cast del film
sono presenti anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen
Leech e Matthew Beard.
The
Imitation Game è stato presentato in anteprima
mondiale al Toronto International Film Festival e uscirà nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 1 gennaio 2015. La
distribuzione sarà ad opera di Videa.
Dopo il primo trailer diffuso in
rete poche ore fa (qui), ecco un nuovo
trailer, per il mercato internazionale, di The
Imitation Game, film che vede protagonista
Benedict Cumberbatch nel ruolo di Alan
Turing, matematico britannico che durante la Seconda
Guerra Mondiale decifrò il codice nazista Enigma, permettendo così
agli Alleati di vincere la guerra.
I due trailer ci danno un assaggio
di quello che sarà il film, sottolineando la problematicità di una
figura come quella di Turing che si approccia ad un sistema
conservatore come quello britannico degli anni ’40. La storia di
Turing, nota anche per la terribile condanna alla quale venne
sottoposto a causa della sua omosessualità, è sicuramente uno degli
elementi più problematici del personaggio, ma quello che sorprende
è che nessuno dei due trailer, nè quello britannico, nè questo per
il mercato internazionale, facciano il minimo accenno a questo
aspetto della vita del famosissimo matematico.
Il film racconterà del lavoro
di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio
dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così
una marcia in più sull’esercito tedesco.The
Imitation Game non ha ancora una data d’uscita qui in
Italia.
Sarà ricordato come il più alto
pagamento degli Stati Uniti per un film all’European Film
Market. Secondo Deadline la
The Weinstein Company ha bloccato per 7
milioni di euro The
Imitation Game di Morten
Tyldum con protagonista Benedict
Cumberbatch nei panni di Alan Turing, il
matematico britannico, genio della logica che ha guidato il team
per decifrare il codice Enigma tedesco che ha aiutato gli Alleati a
vincere la seconda guerra mondiale. Nel cast del film
anche Keira Knightley e l’intenzione
dei Weinstein è quella di dominare con questo
titolo la prossima stagione dei premi.
TWC ha avuto un
negoziato complicato con ben cinque concorrenti sul tavolo delle
trattative, ma sembra averla spuntata alla fine. Nel film
recitano anche Mark Strong e
Matthew Goode, ed è prodotto da Nora Grossman
, Ido Ostrowsky e Teddy Schwarzman. La sceneggiatura era
finita anche nella top ten della nota Black
List. Il film è stato prodott da Black Bear Pictures
rischiando tutto dopo l’abbandono di Warner Bros. Harvey Weinstein ha
confermato l’accordo e ha detto che è stato convinto dalle prime
immagini del film.
Il film racconterà del lavoro
di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio
dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così
una marcia in più sull’esercito tedesco.The
Imitation Game non ha ancora una data d’uscita qui in
Italia.
Uscirà a Gennaio, l’atteso film
The Imitation Game è tra i papabili per
la corsa agli oscar, compreso la categoria come miglor colonna
sonora, composta dal plurinominato Alexandre
Desplat. Ecco di seguito la bellissima partitura del
compositore francese:
The
Imitation Game ha trionfato agli Hollywood Film
Awards aggiudicandosi i premi per Miglior Attore
(Benedict
Cumberbatch), Miglior Attrice non Protagonista (Keira
Knightley), Miglior Regia (Morten Tyldum), Miglior Compositore
(Alexandre Desplat). Il film ha inoltre ottenuto quattro nomination
ai prestigiosi BIFA- British Independent Film Awards per
Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Film e Migliore
Sceneggiatura.
The
Imitation Game è considerato uno dei film più favoriti
ai premi Oscar del 2015, tanto che il famoso produttore Harvey
Weinstein ha pagato più di 7 milioni di dollari americani per
accaparrarsi i diritti del film sul suolo americano, una cifra
davvero record per il Film Market di Berlino. Nel cast del film
sono presenti anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen
Leech e Matthew Beard.
The
Imitation Game è stato presentato in anteprima
mondiale al Toronto International Film Festival e uscirà nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 1 gennaio 2015. La
distribuzione sarà ad opera di Videa.
The
Imitation Game è ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale e racconterà la storia di Alan Turing
(Cumberbatch), matematico che riuscì a decifrare il Codice Enigma,
aiutando così gli Alleati a vincere la guerra; l’uomo venne poi
perseguitato a causa della sua omosessualità. Dietro la macchina da
presa troviamo Morten Tyldum, mentre la
sceneggiatura, basata sul libro “Alan Turing: The Enigma”, è opera
di Graham Moore.
Prossimamente vedremo
Benedict Cumberbatch al cinema in ben 4 pellicole:
August: Osage County di John
Wells, Lo Hobbit – La desolazione di
Smaug di Peter Jackson,
12 Years a Slave di Steve
McQueen e The Fifth Estate di
Bill Condon.
Come c’era da aspettarsi,
The Imitation Game verrà presentato alla
58esima edizione del BFI London Film Festival, aprendo la kermesse
il prossimo 8 ottobre 2014.
Il film racconterà del lavoro
di Turing durante la Seconda Guerra Mondiale al servizio
dell’Impero Britannico per decifrare il codice Enigma e avere così
una marcia in più sull’esercito tedesco.The
Imitation Game non ha ancora una data d’uscita qui in
Italia.
The Imitation Game
L’enigma di un genio di Morten
Tyldum con Benedict Cumberbatch,
Keira Knightley, Mark Strong sarà
al Toronto Film Festival (4-14 settembre)
accompagnato dal cast e in uscita nelle sale italiane il 20
novembre distribuito da Videa.
Uno dei film più attesi della
prossima stagione cinematografica, interpretato dal camaleontico e
affascinante
Benedict Cumberbatch, nel suo ruolo più
impegnativo. The
Imitation Game racconta la vita del matematico
inglese Alan Turing, genio indiscusso del XX secolo, considerato
uno dei padri dell’informatica e dei moderni computer,fino alla sua
precoce e tragica scomparsa.
The
Imitation Game è diretto da Morten
Tyldum, e vede nel cast accanto a
Benedict Cumberbatch, anche
Keira Knightley,
Matthew Goode, Mark
Stronge Charles
Dance e uscirà il 20 novembre in Italia distribuito
da Videa. Il film racconterà del lavoro di Turing durante la
Seconda Guerra Mondiale al servizio dell’Impero Britannico per
decifrare il codice Enigma e avere così una marcia in più
sull’esercito tedesco.
Netflix
ha annunciato ufficialmente la sua partnership multi-film con lo
studio di animazione giapponese Studio Ponoc.
Questo nuovo accordo include i diritti di streaming globale per i
prossimi film d’animazione dello studio compreso The
Imaginary.
Il prossimo film d’animazione
fantasy dello Studio Ponoc, The
Imaginary, sarà il primo ad essere distrubuito su
Netflix.
Lo streaming è previsto per la fine dell’anno, dopo l’uscita nelle
sale cinematografiche giapponesi.
“Studio Ponoc è entusiasta di
portare i suoi innovativi film d’animazione disegnati e dipinti a
mano a tutto il pubblico, e in particolare ai bambini e alle loro
famiglie, che potranno divertirsi insieme, in tutto il mondo, su
Netflix.
Il genuino impegno di Netflix nel sostenere l’animazione è vitale”, ha
dichiarato in un comunicato il fondatore di Studio Ponoc, Yoshiaki
Nishimura.
Di cosa parla The Imaginary?
“The Imaginary ritrae le
profondità dell’umanità e della creatività attraverso gli occhi
della giovane Amanda e del suo compagno immaginario, Rudger“,
si legge nella sinossi. Le loro fantastiche avventure, che
partono dalla soffitta della giovnae, li portano a scoprire un
mondo magico di creature e luoghi mai visti prima, finché una forza
sinistra minaccia di distruggere il loro mondo immaginario e
l’amicizia al suo interno“. Il film è un’avventura
indimenticabile di amore, perdita e del potere curativo
dell’immaginazione“.
The
Imaginary è diretto da Yoshiyuki
Momose, che ha fatto parte dei team di animazione di
alcuni dei più popolari anime, tra cui Grave of the
Fireflies, Spirited Away, Whisper of the Heart e Porco
Rosso. Il cast vocale del film comprende
Kokoro Terada, Rio Suzuki, Sakura Ando, Riisa Naka,
Takayuki Yamada, Atsuko Takahata e Issey Ogata.
The
Imaginary è prodotto dall’ex produttore dello
Studio Ghibli Yoshiaki Nishimura. Il progetto
proviene dallo Studio Ponoc, lo studio d’animazione giapponese che
ha realizzato gli anime Mary e il fiore della
strega e Modest Heroes.
Il 2006 è stata un’anna decisamente
ricca di magia per il cinema. In quel preciso anno sono infatti
usciti in sala tre film incentrati sul mondo della magia e
sull’illusionismo, raccontandoli ovviamente da punti di vista
differenti. Questi sono The
Prestige di Christopher
Nolan, Scoop
di Woody Allen e The Illusionist –
L’illusionista di Neil Burger.
Quest’ultimo ha però finito con il passare più in sordina rispetto
agli altri due titoli, anche per via delle somiglianze che
condivide in particolare con il film di Nolan. Nel tempo, però, è
stato riscoperto quale opera intelligente, affascinante e ricca a
sua volta di magia.
Scritto dallo stesso Burger, The
Illusionist – L’illusionista è tratto dal racconto breve
Eisenheim the Illusionist, del vincitore
del premio Pulitzer Steven Millhauser. La trama
del film si discosta in realtà in più punti da quella del racconto,
dando tuttavia vita ad una storia che esplora il mondo della magia
e i suoi lati più oscuri. Tra le fonti d’ispirazione, però, si
annovera anche un reale e tutt’oggi misterioso evento verificatosi
a Mayerling nel 1889. Ambientato in Austria ma girato in realtà in
Repubblica Ceca, il film presenta dunque un’atmosfera cupa e
decadente, che affronta in modo ricco di fascino eventi piuttosto
complessi.
Affermatosi come un buon successo di
critica e pubblico, The Illusionist – L’illusionista non
dovrebbe dunque essere confuso o sminuito rispetto agli altri due
titoli citati, in quantoo sa offrire grande intrattenimento
trovando una propria originalità. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama di The Illusionist –
L’illusionista e il cast del film
Protagonista del film è
l’illusionista Eisenheim, il quale dopo anni
ritrova un suo amore adolescenziale, ovvero la duchessa
Sophie von Teschen. Questa è però promessa sposa
al principe Leopold, che progetta di avere
l’appoggio degli ungheresi per rovesciare il padre. Eisenheim e
Sophie, però, riavvicinandosi ritrovano anche la passione che li
aveva uniti un tempo. La follia di Leopold, però, rappresenterà un
forte ostacolo al loro amore, costringendo i due ad una
clandestinità che avrà però vita breve. Ben presto, pur di poter
stare con la sua amata, Eisenheim si troverà a dover dar vita al
suo spettacolo di magia più importante di sempre.
Ad interpretare l’illusionista
Eisenheim vi è l’attore Edward Norton,
il quale si fece affiancare da un vero illusionista al fine di
impare i trucchi del mestiere, evitando dunque che si dovesse
ricorrere agli effetti speciali per realizzare le magie presenti
nel film. Accanto a lui, nel ruolo di Sophie von Teschen, vi è
invece l’attrice Jessica Biel,
mentre Rufus Sewell è
il crudele Leopold. Paul Giamatti
interpreta invece l’ispettore Walter Uhl, mentre Eddie
Marsan è Josef Fischer. Ad interpretare il giovane
Eisenheim vi è invece Aaron
Taylor-Johnson, qui in uno dei suoi primi ruoli. Anche
lui, per interpretare il personaggio, ha dovuto imparare alcuni
trucchi di magia.
La vera storia dietro il film
The Illusionist – L’illusionista
Come anticipato, di base la storia
del film è ispirata al racconto di Millhauser e dunque non basata
su eventi realmente accaduti. Vi sono tuttavia alcuni riferimenti
ad una reale vicenda verificatasi nell’Austria di fine Ottocento,
che pur se introdotta nel film viene comunque proposta in maniera
marginale, servendo dunque unicamente come base da cui costruire un
racconto di finzione che si intreccia a suo modo anche con quanto
scritto da Millhauser. Ci si riferisce ai cosiddetti fatti
di Mayerling, che nella Bassa Austria del 1889 videro
coinvolti Rodolfo d’Asburgo-Lorena e la sua amante
di diciassette anni Maria Vetsera.
L’arciduca Rodolfo era sposato con
Stefania del Belgio, la quale però non riusciva a
dare al marito un erede maschio. Per tale motivo egli avrebbe
cercato di averlo da altre donne e le sue relazioni extraconiugali
non erano ormai più un segreto. Lui e la Vetsera, una delle sue
amanti, furono però ritrovati senza vita il 30 gennaio del 1889
nella città di Mayerling. La cosa venne tenuta nascosta il più
possibile, facendo passare l’evento come una morte naturale di
Rodolfo, mentre della Vetsera non si faceva mensione. Con il tempo,
però, diverse teorie riguardo la morte dei due amanti hanno
cominciato ad emergere.
La più accreditata tra questa vuole
che il principe e la sua giovane amante avessero deciso di comune
accordo di togliersi la vita. Ciò a causa delle presunte richieste
da parte dell’imperatore Francesco
Giuseppe affinché i due cessassero di vedersi,
ponendo dunque fine allo scandalo che portavano avanti. La vicenda
sarebbe dunque da classificare come un semplice omicidio-suicidio
di due amanti disperati. Altre tesi, come quella che vede la
Vetsera morire a seguito di un aborto maldestramente praticato e
Rodolfo uccidersi in preda al panico, hanno poi trovato diversi
sostenitori nel tempo. Ancora oggi non ci sono però certezze
intorno a questa drammatica vicenda.
Il trailer di The Illusionist –
L’illusionista e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Illusionist – L’illusionista grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 20 febbraio alle ore 21:15
sul canale Cielo.
Ecco il trailer italiano ufficiale
di The Idol, il film girato nella
striscia di Gaza e ispirato all’incredibile storia vera di
Mohammed Assaf, il cantante palestinese vincitore
del talent show Arab Idol, ormai famoso in tutto il mondo.
Ecco il trailer:
SINOSSI: Siamo a
Gaza. Sinonimo di tanti conflitti, distruzione e disperazione, ma
per Mohammed Assaf e sua sorella Nour, Gaza è la loro casa e il
loro parco giochi. È dove, insieme ai loro migliori amici Ahmad e
Omar, fanno musica, giocano a calcio e hanno il coraggio di sognare
in grande. La loro band è alla buona, utilizzano vecchi strumenti
musicali, ma nonostante tutto hanno grandi ambizioni. Mohammed e
Nour desidererebbero cantare all’Opera Hall del Cairo; per
raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera, ma Mohammed
scoprirà che per alcuni sogni vale la pena di lottare.
Lungo la strada, Mohammed
incontrerà la tragedia e proverà la solitudine. Il mondo che lo
circonda andrà in frantumi. Nonostante tutto, comunque, Mohammed sa
che la sua voce lo libererà dal dolore che lo pervade, e porterà a
un popolo senza voce la gioia. Per pagarsi gli studi universitari
canta ai matrimoni e guida un taxi. Anche quando l’assedio nel
territorio di Gaza si intensifica, e si vive in una situazione
sempre più minacciosa, Mohammed sa di avere un dono raro; con la
sua voce può far sorridere e dimenticare i problemi e i dolori.
Una sera, ecco la possibilità che il
sogno si avveri: sente in tv che i provini per “Arab Idol”, lo show
più popolare nel mondo arabo, si svolgono al Cairo. I confini sono
chiusi. Sembra non esserci via d’uscita. Ma la voglia di realizzare
un sogno è più forte di ogni ostacolo… Ecco l’opportunità di
cambiare la sua vita e dare a un popolo senza voce la più grande
sensazione: la libertà di amare, vivere e sentirsi liberi.
Diretto dal famoso regista palestinese Hani
Abu-Assad, il film è stato girato nella Striscia di Gaza,
a Jenin e in altre aree dei territori palestinesi, nonché in
Giordania. Il personaggio di Assaf è interpretato dal giovane
Toufic Barhoum.
Ecco una nuova clip di
The Idol, il film girato nella striscia
di Gaza e ispirato all’incredibile storia vera di Mohammed
Assaf, il cantante palestinese vincitore del talent
show Arab Idol, ormai famoso in tutto il mondo.
SINOSSI: Siamo a
Gaza. Sinonimo di tanti conflitti, distruzione e disperazione, ma
per Mohammed Assaf e sua sorella Nour, Gaza è la loro casa e il
loro parco giochi. È dove, insieme ai loro migliori amici Ahmad e
Omar, fanno musica, giocano a calcio e hanno il coraggio di sognare
in grande. La loro band è alla buona, utilizzano vecchi strumenti
musicali, ma nonostante tutto hanno grandi ambizioni. Mohammed e
Nour desidererebbero cantare all’Opera Hall del Cairo; per
raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera, ma Mohammed
scoprirà che per alcuni sogni vale la pena di lottare.
Lungo la strada, Mohammed
incontrerà la tragedia e proverà la solitudine. Il mondo che lo
circonda andrà in frantumi. Nonostante tutto, comunque, Mohammed sa
che la sua voce lo libererà dal dolore che lo pervade, e porterà a
un popolo senza voce la gioia. Per pagarsi gli studi universitari
canta ai matrimoni e guida un taxi. Anche quando l’assedio nel
territorio di Gaza si intensifica, e si vive in una situazione
sempre più minacciosa, Mohammed sa di avere un dono raro; con la
sua voce può far sorridere e dimenticare i problemi e i dolori.
Una sera, ecco la possibilità che il
sogno si avveri: sente in tv che i provini per “Arab Idol”, lo show
più popolare nel mondo arabo, si svolgono al Cairo. I confini sono
chiusi. Sembra non esserci via d’uscita. Ma la voglia di realizzare
un sogno è più forte di ogni ostacolo… Ecco l’opportunità di
cambiare la sua vita e dare a un popolo senza voce la più grande
sensazione: la libertà di amare, vivere e sentirsi liberi.
Diretto dal famoso regista
palestinese Hani Abu-Assad, il film è stato girato
nella Striscia di Gaza, a Jenin e in altre aree dei territori
palestinesi, nonché in Giordania. Il personaggio di Assaf è
interpretato dal giovane Toufic Barhoum.
Martedì 12 aprile
al cinema Colosseo di Milano Sala
Biografilm presenta l’anteprima di THE
IDOL, il film di Hany Abu-Assad che
racconta l’incredibile storia vera di Mohammed Assaf, un ragazzo di
Gaza che, per inseguire il suo sogno, passa clandestinamente la
frontiera con l’obiettivo di partecipare al programma televisivo
Arab Idol. La sua vittoria e la sua voce sono diventate la speranza
di un intero popolo.
Siamo a Gaza. Mohammed Assaf e sua
sorella Nour crescono qui giocando a calcio, facendo musica e
sognando in grande: desidererebbero cantare all’Opera Hall del
Cairo, ma per raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera. Una
sera, ecco la possibilità che il sogno si avveri: Mohammed scopre
che i provini per “Arab Idol”, lo show più popolare nel mondo
arabo, si svolgono al Cairo. I confini sono chiusi, ma la voglia di
realizzare un sogno è più forte di ogni ostacolo… Mohammed avrà
l’opportunità di cambiare la sua vita e dare a un popolo senza voce
la più grande sensazione: la libertà di amare, vivere e sentirsi
liberi.
Nuovo teaser
trailer per l’attesissima serie Sky Exclusive THE
IDOL, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 5
giugno. Co-creata da Sam Levinson (Euphoria), Abel “The Weeknd” Tesfaye e Reza
Fahim, The Idol vede protagonisti Abel “The
Weeknd” Tesfaye e Lily-Rose Depp e verrà
presentata in anteprima mondiale al Festival
di Cannes di quest’anno.
Dopo che un
esaurimento nervoso ha fatto deragliare il suo ultimo tour, Jocelyn
(Lily-Rose
Depp) è decisa a rivendicare lo status che le spetta,
quello di più grande e sexy popstar d’America. A riaccendere le sue
passioni è Tedros (Abel “The Weeknd” Tesfaye),
impresario di nightclub dal passato sordido. Il suo risveglio
romantico la porterà a nuove gloriose vette o la farà precipitare
nelle profondità più oscure della sua anima?
Il cast include
Abel “The Weeknd” Tesfaye, Lily-Rose Depp, Troye Sivan. E con Dan Levy,
Da’Vine Joy Randolph, Eli Roth, Hari Nef, Jane Adams, Jennie Ruby
Jane, Mike Dean, Moses Sumney, Rachel Sennott, Ramsey, Suzanna Son
e Hank Azaria.
Sam Levinson, Abel
“The Weeknd” Tesfaye, Reza Fahim sono i co-creatori della serie;
produttori esecutivi Sam Levinson, Abel “The Weeknd” Tesfaye, Reza
Fahim, Kevin Turen, Ashley Levinson, Joseph Epstein, Aaron L.
Gilbert per BRON e Sara E. White; diretta da Sam Levinson; scritta
da Sam Levinson, Abel “The Weeknd” Tesfaye, Reza Fahim. Prodotta in
partnership con A24.
The Idol di
Sam Levinson non tornerà per la seconda stagione
su HBO. Andato in onda per cinque domeniche a
partire da giugno, The Idol aveva come protagonisti Lily-Rose Deppe
The Weeknd, e seguiva una pop star tormentata
mentre si preparava per un tour mondiale e si imbatteva nel
misterioso leader di una setta. Anche prima della sua presentazione
in anteprima a Cannes, The Idol è stato oggetto di
numerose critiche e controversie riguardanti sia la sua creazione
che la storia che raccontava.
Ora, secondo The Hollywood
Reporter, la stagione 2 di The Idol non avrà
luogo perché la HBO ha cancellato il progetto. Le fonti affermano
che il destino della serie era in discussione fino a poco tempo fa
e che, sebbene non esistessero piani definitivi per continuare la
storia, Levinson aveva delle opzioni. HBO ha dichiarato in un
comunicato:
“The Idol è stato uno dei
programmi originali più provocatori della HBO e siamo soddisfatti
della forte risposta del pubblico. Dopo molte riflessioni e
considerazioni, la HBO, così come i creatori e i produttori, hanno
deciso di non andare avanti con una seconda stagione. Siamo grati
ai creatori, al cast e alla troupe per il loro incredibile
lavoro”.
Quattro bambini
giocano e si rincorrono vicino la striscia di Gaza, tra le macerie
di un paese in guerra e la vita che, nonostante tutto, continua a
proseguire indisturbata. Come la giovane età vuole, hanno un sogno
più grande delle loro possibilità, ovvero sfondare nel mondo della
musica e raggiungere magari l’alta vetta dell’Opera. Questo è
soltanto il lungo prologo di The Idol,
diretto dal plurinominato all’Oscar Hani Abu-Assad (nel 2006
con Paradise Now, nel 2013 con
Omar) ed ispirato alla vera “impresa” di
Mohammed Assaf: nel 2013, ormai maturo da lasciare casa ed
inseguire il suo sogno, il ragazzo scavalca ogni confine politico
partecipando al talent show musicale “Arab Idol”. Il resto è
un’indimenticabile storia popolare che ha fatto emozionare una
nazione senza speranze di felicità e che prende vita nel film
grazie ad un incrocio tra finzione cinematografica e materiale
documentaristico.
Se non fosse per le ottime
premesse, il lavoro di Assad non risulterebbe del tutto compiuto,
poiché rimane fermo nella sfera romantica del racconto incapace di
scavare a fondo della questione storica-sociale di Mohammad. La
regia movimentata ricorda, a tratti, un altro titolo recente che
ben rappresentava l’euforia giovanile delle prime scoperte, cioè
Trash di Stephen Daldry, ma orfana
di una sceneggiatura incisiva e aggrappata ad un montaggio che
sembra gestito in modo frettoloso, compone un quadro confuso, per
nulla appassionante e semplicistico. Sicuramente più piacevole la
prima parte dedicata all’infanzia del ragazzo, in cui si intravede
il tentativo di plasmare la realtà secondo la fantasia dei bambini
che cantano perché “cantare migliora l’umore”, anche in un
territorio così ostile che da decenni ammette solo distruzione, mai
evoluzione, cambi di prospettiva. Il miracolo di Mohammed Assad,
vincitore a sorpresa di Arab Idol, incarna perfettamente
il sogno occidentale di un paese, qui in The
Idol filmato con poca struttura e idee non sempre
funzionanti, ma non per questo meno apprezzabile.
The Weeknd e
Lily-Rose Depp sono stati i protagonisti
dell’ultimo red carpet di giornata del Festival
di Cannes 2023, in occasione della presentazione di
The Idol, la nuova serie ideata da Sam
Levinson(Euphoria) insieme a Abel “The
Weeknd” Tesfaye.
Con parallelismi neanche troppo
velati (sembra chiaro il riferimento alla storia di Britney Spears,
secondo Variety), la serie è la prima, quest’anno, a esordire sulla
croisette, e mette in scena, nei primi due episodi proiettati, foto
di fluidi corporei sul viso di Depp, masturbazione con cubetti di
ghiaccio, artisti della truffa proprietari di locali notturni e
vili adulatori di Hollywood.
La serie si incentra sul
personaggio di Lily-Rose Depp, un’icona pop che esce da una
crisi psicotica dopo la morte di sua madre. Parallelamente, un
branco di manipolatori succhiasangue (favolosamente interpretati da
Jane Adams, Hank Azaria e Eli
Roth) sono alla disperata ricerca di un nuovo album e di
un tour. Mentre la giovane donna si sfoga in uno squallido locale
di Hollywood, incontra il personaggio di Tesfaye, che interpreta il
proprietario del locale, che presto rivela ambizioni molto più
grandi per la sua carriera e i suoi profitti. Il personaggio di
Tesfaye, Tedros, è anche un leader di una setta moderna.
La produzione di The Idol è stata accompagnata da segnalazioni
di turbolenze sul set a causa di un ambiente di lavoro scadente,
riscritture della sceneggiatura dell’ultimo minuto e problemi di
budget. La regista Amy Seimetz ha lasciato la
produzione nell’aprile 2022 con diversi episodi già girati a causa
di un cambio di direzione creativa. Sembra che Tesfaye ritenesse
che la serie si appoggiasse troppo a una “prospettiva femminile”,
sebbene la pop star abbia negato tali affermazioni.
In una dichiarazione inviata a
Variety all’epoca, HBO ha sottolineato che “l’approccio
iniziale allo show e la produzione dei primi episodi,
sfortunatamente, non soddisfacevano gli standard HBO, quindi
abbiamo scelto di apportare un cambiamento”.
“Durante tutto il processo, il
team creativo si è impegnato a creare un ambiente di lavoro sicuro,
collaborativo e reciprocamente rispettoso e l’anno scorso il team
ha apportato modifiche creative che riteneva fossero nel migliore
interesse sia della produzione che del cast e della troupe”,
ha aggiunto la rete, confutando le affermazioni secondo cui la
produzione era un ambiente di lavoro tossico.
Difendendo Levinson da quelle
stesse accuse, Lily-Rose Depp ha dichiarato: “Sam è,
per tanti motivi, il miglior regista con cui abbia mai lavorato.
Non mi sono mai sentita più supportata o rispettata in uno spazio
creativo, o il mio contributo e le mie opinioni più apprezzate.
Lavorare con Sam è una vera collaborazione in ogni modo: per lui
conta, più di ogni altra cosa, non solo ciò che i suoi attori
pensano del lavoro, ma anche come ci sentiamo nel recitarlo. Assume
persone di cui stima il lavoro e ha sempre creato un ambiente in
cui mi sono sentita vista, ascoltata e apprezzata”.
The Idol arriverà in esclusiva su Sky e in
streaming solo su NOW dal 5 giugno
Jocelyn ha una
doppia vita. Quella sotto i riflettori e un altro sotto lo sguardo
attento – giudicante – e preoccupato delle persone che le stanno
intorno. Manager, addetti alla sicurezza, creativi: tutti vogliono
qualcosa da Jocelyn ma la giovane pop star
interpretata da Lily-Rose Depp sente il peso di questo fama,
di queste aspettative. The Idol 1×01 ha il sapore
di tutto questo ma anche di alcool, fumo, sudore.
La serie è incentrata su
un’aspirante idol pop (Lily-Rose
Depp) e sulla sua complessa relazione con un guru e
leader di una setta, Tedros (The
Weeknd). Tra i protagonisti anche Suzanna Son,
Troye Sivan, Moses Sumney, Jane Adams, Dan Levy, Jennie Ruby Jane,
Eli Roth, Rachel Sennott, Hari Nef, Da’Vine Joy Randolph, Mike
Dean, Ramsey e Hank Azaria. La serie segna anche l’ultima
apparizione televisiva di Anne Heche, morta l’11
agosto 2022.
The Idol 1×01, la trama
In The Idol 1×01 di
Sam Levinson non siamo cosi lontani dal suo
Euphoria. La nuova serie che ha presentato i
primi due episodi al Festival di Cannes 2023 racconta la vita di
questa pop star un po’ Britney Spears, un po’ Miley Cyrus. Nel primo episodio si capisce che
questa giovane diva ne ha passate tante: la scomparsa della madre
in seguito alla malattia, un mental breakdown e un burnout in
corso. Non si conoscono i dettagli relativi al suo passato perché è
circondata da persone che la tutelano, che tutelano la sua fama
solo per compiacerla. Tutti le dicono “sì, sei fantastica”, “sì il
nuovo album sarà una bomba”, Joss però dubita, anche di sé
stessa.
Una serie voyeuristica che si lascia
guardare, che emana tensione sessuale, la stessa che si scambiano
Tedros e Joss nei dietro le
quinte del night club, dove per la prima volta si ritrovano faccia
a faccia. Tedros sembra l’unico a tenerle testa, a
dirle la verità e questo conquista la giovane pop star che un
attimo prima sembra emancipata e un attimo dopo suggestionabile. Ed
è con questi sentimenti che il personaggio di The Weeknd cerca di persuaderla e allo stesso
tempo manipolarla. La Jocelyn vista all’inizio
dell’episodio non si sottrae se non all’opinione che ha di sé.
Ce la puoi fare, Joss
Una frase come un mantra quando sta
per tornare di nuovo la carica emotiva che l’ha portata a crollare.
Joss se lo ripete e parla in quarta, dimostra
sotto gli sguardi attenti del suo plotone di esecuzione che può
fare tutto, che si è ripresa, che non si lascia abbattere. Non lo
farà neanche quando gli verrà mostrata una foto scabrosa sui social
che la riguarda e per la quale tutti sono preoccupati per
la sua immagine. Infatti, per i primi venti minuti
assistiamo alla formazione di piccoli incendi l’uno dopo l’altro.
Un piccolo sguardo satirico e scandaloso di come l’industria
musicala tenta di salvare il salvabile. Poi lo scandalo delle foto
passa, dimenticato quasi con la stessa rapidità con cui è
scoppiato.
E con la stessa rapida scoppia la
passione tra Jocelyn e Tedros al
night club. Si capisce già da The Idol 1×01
l’influenza che l’uomo avrà sulla popstar. Attirare la sua
attenzione, sedurla e fare in modo che cada sotto la sua influenza
è stato troppo facile e veloce. Così Levinson ci spiega ancora una
volta le difficoltà di questo mondo corrotto, di questa giovane
artista che cerca il suo master. L’avvicinamento di
Tedros non sembra fine a stesso: lo vediamo quando
la telecamera indugia sugli sguardi attenti della sua cerchia di
adepti. Servendosi dell’animo fragile di Joss,
The Idol potrebbe cambiare rotta svelando la sua
vera maschera e i suoi veri scopi.
Quando sei famosa tutti ti
mentono
In The Idol 1×01
scopriamo poco del passato di Jocelyn ma captiamo
il fatto che la giovane popstar è diventata famosa da ragazzina.
Questo non fa altro che calcare ancora di più le similitudini con
il personaggio di Miley Cyrus. Personaggio controverso
all’interno del mondo di Hollywood e della musica spesso al centro
di grossi scandali dopo il suo debutto per Disney. Ma dato che si tratta di una serie di
Sam Levinson questi scandali vengono portati all’eccesso, vengono
anche stereotipati. Da questo primo episodio è difficile
comprendere il modo in cui la serie volverà ma ci son alcuni
riferimenti che possono darci una mano. Basic Instinct è il più lampante. Sia perché
appare proprio Sharon Stone in una scena del film sia per la
fine stessa dell’episodio. Joss accompagna
Tedros nella sala studio di casa sua e imita
l’iconica posa di Catherine.
Questo potrebbe aprire diverse porte
al futuro della serie che fin ora non ha riscosso molti pareri
positivi. Presentata al mondo come shockante, ma se questo commento
dovesse essere circoscritto a The Idol 1×01 non ci
sarebbe niente di sovverivo nell’usare il sesso come elemento di
trasgressione e trattarne le sue mille sfaccettature in modo
provocatorio. Il primo episodio, sicuramente introduttivo e che
lascia comunque degli input per i successivi cinque episodi (dei
sei totali di cui è composta la serie), fa satira di questo mondo
patinato – rinchiude letteralmente un coordinatore dell’intimità in
un bagno quando nessuno vuole ascoltarlo – e si limita a un
commento amaro sulla società.