Ospite allo show di Jimmy
Kimmel assieme ad alcuni membri del cast, JJ
Abrams, assecondando le richieste del conduttore, ha
rivelato qualche nuova informazione riguardo all’attesissimo
settimo capitolo della saga. Ironizzando su quell’hype e su quella
brama di sapere di cui attualmente sono preda orde di fan, il
regista ha svelato un piccolo spoiler, ovvero la prima parola che
viene pronunciata in Star Wars: Il risveglio della
Forza. Si tratta di “This”. “Anagramma di Sith?”
azzarda il conduttore, offrendo un ottimo spunto su cui i più
cervellotici tra i fan avranno già avuto modo di produrre
improbabili congetture.
Oltre a questo piccolo spoiler, Abrams fa vedere
una nuova clip dal film che vede protagonisti Rey e Finn.
Con lui, ospiti dello show, anche
Carrie Fisher, Daisy Ridley, Adam Driver e
John Boyega, ai quali Kimmel ha
chiesto dove si trovavano quando hanno scoperto di aver ottenuto la
parte. La Fisher scherza “Io avevo 19 anni…”
Il film uscirà nelle sale il 16
dicembre e vedrà Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark
Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Panettiere riprendere i loro ruoli originali. A loro
si aggiungono le new entries John Boyega, Daisy Ridley,
Adam pilota, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von
Sydow.
Star Wars Il risveglio della forza ha
sorpassato Avatar superando tutti i
record del box-office, ma comunque le critiche da parte dei fan non
sono mancate. Molti si sono lamentati che Il risveglio
della forza sembra, sotto molti punti di vista,
solo un remake del primo Guerre
Stellaridel 1977.
A rispondere alle accuse è stato il
regista J.J. Abrams:
«Era ovviamente una cosa intenzionale tornare indietro, in un certo
senso, per poter andare avanti, dato che Star
Wars è un magnifico miscuglio di George
Lucas. Star Wars è sempre derivato da tutte le cose che
George amava moltissimo, dai più ovvi Flash Gordon e
Joseph Campbell ai riferimenti ad Akira Kurosawa e
ai western. Voglio dire, tutti questi elementi sono parte di ciò
che ha creato Star Wars. Posso capire che qualcuno possa dire, “Oh,
è un totale remake!”. Noi abbiamo ereditato Star
Wars.Il fatto che la storia si ripeta è,
credo, una cosa intenzionale e ovvia. La storia di un personaggio
che viene dal deserto e scopre di avere dei poteri, e di tizi
cattivi che hanno un’arma distruttiva che poi finisce distrutta…
tutti questi punti sono gli aspetti meno importanti del film, e
provvedono una struttura già ben comprovata ancor prima che Star
Wars la usasse».
Il regista ha poi parlato dei suoi
protagonisti: «L’importante, per me, era di introdurre dei
nuovi personaggi usando delle relazioni che abbracciassero la
storia che tutti conosciamo per raccontare qualcosa di nuovo,
tornare indietro per poter andare avanti. Questo film aveva bisogno
di compiere alcuni passi indietro verso un terreno molto familiare,
usando una struttura che parlasse di quei nessuno che diventano dei
qualcuno sconfiggendo i cattivi, la quale, di nuovo, non è un
concept nuovo».
«Ma l’ho fatto per una cosa più
importante, ovvero introdurre questa giovane ragazza – un
personaggio mai visto prima d’ora e la cui storia non conosciamo –
che incontra il primo Storm Trooper che scopriamo per la prima
volta essere una persona. Vedere loro due che partono per
un’avventura che nessuno ha ancora avuto e raccontare una storia
sull’essere genitori ed essere figli e le sofferenze che può
portare. Chiaramente Star Wars è sempre stata una storia familiare,
ma mai nella maniera in cui l’abbiamo raccontato qui».
Star Wars Il Risveglio della Forzaè
arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Baker con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Il trailer diStar Wars: Il Risveglio della
Forzaè stato visto 112 milioni di volte in
sole 24 ore, almeno secondo LucasFilm su StarWars.com. Con i 16
milioni di spettatori che hanno visto il video nel Monday
Night Football si arriva senza problemi alle 128
milioni di visualizzazioni. Anche le prevendite dei biglietti in
tutto il mondo hanno toccato vette vertiginose, nella sola
Inghilterra sono stati venduti più di 200.000 ticket nel primo
giorno di vendita e molti siti online sono andati in crash per le
troppe richieste.
Le visualizzazioni del trailer
segnano un nuovo record, precedentemente appartenente al teaser
dello stesso Star
Wars: Il Risveglio della Forza, che il
28 novembre del 2014 aveva raggiungo i 55 milioni di contatti in 24
ore e 112 milioni nei primi 12 giorni dalla messa online. Il
secondo trailer di aprile 2015 aveva raccolto 88 milioni di
visualizzazioni in 24 ore e 145 milioni nella prima settimana.
Il panel
di Star Wars: il Risveglio della
Forza alla Star Wars Celebration di Anaheim,
in corso in California, non ha svelato solo il nuovo teaser trailer
(che potete vedere qui), ma anche foto inedite dal set e succose
news sui protagonisti dell’attesissimo film.
Il regista J.J.
Abrams ha confessato di aver rifiutato in un primo momento
la regia di Star Wars: il Risveglio della
Forza per slegarsi da sequel e franchise, ma di
essere poi stato convinto dalla produttrice Kathleen
Kennedy a salire a bordo di questa grande sfida. Abrams e
Kennedy hanno poi spiegato che il paesaggio desertico che si vede
nel primo teaser trailer – le scene sono state girate ad Abu Dhabi
– non appartiene a Tatooine, ma a un nuovo pianeta chiamato
Jakku.
A salire sul palco sono stati poi i
tre attori protagonisti John Boyega, Daisy Ridley
e Oscar Isaac, che hanno raccontato qualche
dettaglio in più sui loro personaggi. Daisy Ridley
è Rey, uno spazzino del pianeta Jakku e incontra Finn
(Boyega), che si trova in grande pericolo ed è uno
stormtrooper. Poe Damerin (Isaac) è, come dice
l’attore, “il maledetto miglior pilota della Galassia”, in missione
per conto di una principessa. I destini dei tre personaggi sono
naturalmente pronti a intrecciarsi.
All’evento hanno partecipato anche i
protagonisti della prima e leggendaria trilogia che riprendono i
loro ruoli in questo settimo episodio: Anthony
Daniels (C-3PO), Carrie Fisher
(Principessa Leia), Peter Mayhew (Chewbacca)
e Mark Hamill(Luke
Skywalker). Non sono mancati anche gli stormtrooper, R2D2 e il
nuovo droide BB8. Assente Harrison Ford, ancora
convalescente dopo l’incidente aereo.
Star Wars: Il risveglio
della Forza uscirà in Italia il 16 dicembre.
Con il 13
dicembre sempre più vicino è in continua crescita la
febbre che accompagna il debutto nelle sale
di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, l’ottavo capitolo della saga la cui regia è
stata affidata a Rian Johnson. Protagonista
indiscusso della pellicola sarà il trio composto da Kylo Ren
(Adam Driver), Rey (Daisy Ridley)
e Luke Skywalker (Mark Hamill) a cui
la Disney ha dedicato una nuova immagine
promozionale che vi proponiamo qui di seguito.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Il film più atteso dell’anno, degli
ultimi dieci anni, arriva in sala con un pesantissimo carico di
ansie, aspettative, curiosità e timore. Mettiamo subito l’anima in
pace ai curiosi: Star Wars: Il risveglio della
Forza è tutto quello che ci si poteva aspettare
dal famigerato e temuto Episodio VII.
J.J. Abrams non sbaglia un
colpo, riportando la magia della galassia lontana lontana sul
grande schermo, così come George Lucas aveva fatto
nel 1977. Nel film c’è il dovuto rispetto per il passato e la
storia non sfugge al commovente effetto nostalgia, tuttavia ogni
citazione, ogni rimando, ogni personaggio della trilogia originale
che ritroviamo in questa nuova avventura non assume la dimensione
di omaggio perché, semplicemente, occupa il posto che gli
spetta.
Quello che più motiva lo spettatore
a divorare con gli occhi Star Wars: Il risveglio della
Forza è il futuro, quello che accadrà, lo sviluppo di una
vicenda che ricorda in maniera inevitabile e rassicurante i film
precedenti ma che allo stesso tempo proietta in avanti situazioni e
personaggi del tutto nuovi. La regia di J.J. Abrams si conferma
solida, personale, sapientemente adattata alla naiveté della saga
originale, a quel gusto retrò che si colloca pienamente nella
scenografia polverosa, erede di trent’anni di magia
cinematografica.
La sceneggiatura, condita da un
paio di colpi di scena ben piazzati, rispetta i tempi narrativi
dell’avventura fantasy, con rocambolesche fughe, battaglie
spaziali, sequenze d’azione, un pizzico di romanticismo e tanto
divertimento. Il cuore pulsante del film è però l’emozione, e la
commozione, che travolge e soggioga quasi senza sosta, mozzando il
fiato di uno spettatore inevitabilmente coinvolto, con il cuore in
tumulto e la meraviglia negli occhi.
Non si poteva chiedere nulla di più
ad Abrams, che risulta il vero vincitore di questa sfida folle e
insana che era riportare sul grande schermo Star
Wars. Menzione d’onore ovviamente al cast.
L’emozione e la consapevolezza di trovarsi di fronte a qualcosa che
segnerà la storia sopraffà con immediatezza e estrema chiarezza lo
spettatore che vede tornare in scena
Han Solo, Leia e Luke, ma anche i droidi, che si evolvono, in
questo capitolo, nell’empatico, coraggioso e rotolante BB-8, vera
star della prima parte del film.
Chi però conquista davvero il cuore
della scena sono le new entry, il giovane e intraprendente cast che
dipinge una giovinezza smarrita, dubbiosa, eppure piena di
iniziativa e speranza ma con tanto bisogno di uno scopo e di una
guida. Tutti, come Finn e Rey(Daisy
Ridley), cerchiamo un posto cui appartenere, tutti,
come Kylo Ren (Adam
Driver), siamo sedotti dal sentiero che porta al Lato
Oscuro, tutti, come Poe Dameron (Oscar
Isaac), combattiamo per un ideale e per la gioia di
volare nella Luce della Forza.
Qualunque sia il nostro posto nel
mondo, che le nostre battaglie siano difficili ed epiche o semplici
e quotidiane, la poltrona del cinema e lo schermo della sala ci
faranno compagnia in un abbraccio che ci farà sentire davvero a
casa, per un viaggio che vorremmo non finisse mai.
Tutto il mondo ha visto ormai più e
più volte Star Wars: Il Risveglio della
Forza. Tuttavia quello che abbiamo visto sul grande
schermo o in edizione home video è solo il risultato finale di un
lavoro importante e faticoso, di cui si può avere una piccola idea
grazie a queste immagini insolite dal backstage del film di
J.J. Abrams.
Eccole di seguito:
1 di 25
Star Wars: il Risveglio
della Forza – IMAX 3D recensione
Da subito il titolo di
Star Wars: il Risveglio della
Forza fatto pensare a Rey come nuovo successore
naturale dei Jedi e il “risveglio” avvertito poteva far pensare che
la potenza mistica si stesse agitando in lei.
Tuttavia questa interpretazione non
è del tutto corretta, stando a quanto ha dichiarato Adam
Driver, interprete di Kylo Ren, ad Empire. L’attore, che
tornerà nel personaggio per Gli Ultimi Jedi, ha
spiegato che il Risveglio del titolo non riguarda solo la Luce, ma
anche il Lato Oscuro, e in particolare il suo personaggio.
“In Star Wars troviamo Darth
Vader già completamente votato al Lato Oscuro, formato; ma ero
molto interessato al fatto di cominciare con qualcuno che fosse
meno compatto, che stesse cominciando a sentire dei dubbi. Il
titolo Il Risveglio della Forza non è solo riferito alla Luce, ma
anche al Lato Oscuro.”
In che modo questo Risveglio
cambierà le sorti di Kylo e del Primo ordine? Già nell’Episodio VII
abbiamo visto che il personaggio è disposto a tutto pur di essere
un discepolo adeguato per Snoke, fino ad uccidere il suo stesso
padre, ma cosa accadrà adesso, quando oltre al richiamo della Luce,
Kylo sentirà anche il senso di colpa?
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
L’illustratore e designer
Olly Gibbs ha donato al poster di
Star Wars: Il Risveglio della
Forza una prospettiva tutta nuova, a suo dire
“per renderlo ancor più epico”. Ha aggiunto Jar Jar Binks un po’
ovunque, creando un’opera che è già virale. “È stata una bella
sorpresa per me vedere che il poster è stato condiviso da molta
gente, che come me ama Jar Jar. Lui ha bisogno di un po’ d’amore”
ha detto Gibbs, e come biasimarlo.
Come ogni blockbuster che si
rispetti inserito in un franchise grande e composto da tanti film,
anche la pellicola di J.J. Abrams è farcita di
piccoli riferimenti e curiosità che non tutti gli spettatori hanno
colto.
Ecco 15 Easter Eggs in Star Wars: Il Risveglio della
Forza
Le voci di BB-8
Non uno, ma ben due
attori sono stati assunti per realizzare la serie di beep che danno
voce all’adorabile droide rotolante bianco e
arancione: Bill Hader e Ben Schwartz.
Nessuno dei due è estraneo al
doppiaggio: Hader ha prestato i suoi beep anche ad Alpha 5 nel
recente reboot dei Power Ranger,
oltre a essere la voce originale di Paura di Inside Out.
Schwartz è Rutabaga Rabinowitz di BoJack
Horseman.
Lo stemma di Boba Fett
Quando Han, Rey, Finn e
Chewbacca arrivano al palazzo di Maz Kanata su Takodana, si
trovano di fronte a un ingresso zetto di stendardi e bandiere, e
alcuni fan con l’occhio lungo hanno adocchiato una bandiera con lo
stemma dei mandaloriani e addirittura con il cimiero mandaloriano
di Boba Fett.
Stormtrooper 007
L’attuale interprete
James
Bond, Daniel Craig, ha partecipato alle
riprese del film sotto l’elmo di uno Stormtrooper. In particolare
Craig è il soldato che viene influenzato da Rey alla sua prima
volta con i “trucchetti mentali Jedi” e che la lascia libera con
tanto di blaster quando è prigioniera di Kylo Ren.
Marksman-H da allenamento
Quando nel film si sente
Rey dire “quell’ammasso di ferraglia” il cuore del fan hardcore
sussulta. Chiaramente stiamo per tornare sul Falcon e di lì a
pochissimo Rey e Finn salgono sulla nave spaziale più famosa del
cinema. Lì mentre cercano l’attrezzatura per ripararla, Finn
incappa in alcuni strani oggetti sferici, nient’altro che
i Marksman-H da allenamento che probabilmente
giacevano sul fondo dell’astronave dai tempi di Una Nuova Speranza.
I piccoli oggetti volanti erano stati usati da Obi-Wan Kenobi per la prima parte
dell’allenamento di Luke.
Warwick Davis
Trai tanti esseri che
popolano il palazzo/locanda di Maz Kanata c’è anche Wollivan,
interpretato da Warwick Davis. L’attore è stato il
piccolo Wicket, l’Ewok de Il Ritorno dello
Jedi, quando era solo un bambino, oltre ad aver
partecipato a Willow e alla saga di Harry
Potter. Davis è apparso anche in La Minaccia
Fantasma, in cui interpreta un Rodiano amico del
piccolo Anakin, e in Rogue One, nei
panni di Weeteef Cyu-Bee. Lo vedremo (forse mascherato) anche
in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi e in Han Solo.
2187
Si tratta del numero
identificativo di Finn da Stormtrooper. Non è però un numero
qualsiasi dal momento che è un omaggio a Una Nuova
Speranza. La cella numero 2187 è la stessa in cui si
trova rinchiusa la Principessa Leia all’inizio del primo film della
saga.
“Ho un brutto
presentimento”
Ogni film della trilogia
originale di Star Wars contiene questa frase (“I have a bad
feeling about this”). In Una Nuova
Speranza, Luke pronuncia la frase quando, a bordo del
Millennium Falcon, vede la Morte Nera. Han Solo la ripete, nello
stesso film, nel compattatore di rifiuti. Ne L’Impero Colpisce
Ancora, Leia lo dice quando sono dentro la lumaca
spaziale, mentre è C-3PO a dirla ne Il Ritorno dello
Jedi, proprio prima di entrare nel palazzo di Jabba The
Hutt. Han lo ripete di nuovo quando è sul punto di essere cucinato
vivo dagli Ewok con Luke e Chewbacca. Han ripete la frase ne
Il Risveglio della
Forza quando i Rathtars vengono liberati.
Simon Pegg
L’attore si è a lungo
aggirato sul set del film, dicendo che era semplicemente un ospite
di Abrams. Si è scoperto dopo che grazie alla
motion capture ha interpretato Unkar Plutt, il disgustoso
alieno con cui Rey commercia i pezzi di ricambio che trova nei
rottami dei velivoli imperiali abbandonati su
Jakku.
Il droide rosa
Albin
Johnson, fondatore del gruppo fan di Star
Wars noto come la Legione 501, voleva una unità R2
per sua figlia, Katie, alla quale era stato diagnosticato un tumore
al cervello. Durante la costruzione del droide personalizzato,
Katie si è spenta, senza riuscire a vedere il suo
droide. Per anni il droide ha testimoniato l’amore di Katie per il
franchise, diventando quasi un oggetto di culto per i fan della
Legione 501. Poi la Lucasfilm, venuta a sapere della vicenda, ha
inserito nel film l’unità R2-KT (in riferimento chiaramente al nome
Katie) nel film di Abrams.
Maz Kanata
Lupita
Nyong’O ha portato in vita con la motion capture il
personaggio misterioso ma anche molto simpatico. Tuttavia sembra
che ci fosse molto di più per lei in serbo. Il personaggio era
destinato a combattere contro degli Stormtrooper e aiutare Han e
Finn a raggiungere la Resistenza. Inoltre doveva condividere una
scena con Leia. J.J. Abrams ha poi deciso di
togliere la scena dal montaggio finale.
Daisy Ridley
Il ruolo di Rey non è
solo di quelli che cambiano la vita a un attore, ma è anche stata
la più grande sfida per la Lucasfilm: trovare un
viso nuovo che potesse essere il nuovo volto di Star
Wars. Abrams cercava un’attrice emergente che tuttavia
avesse delle doti solide di interprete. In Secrets of the
Force Awakens, Abrams racconta del provino di
Daisy Ridley e di come ha mostrato una vastissima
gamma emozionale durante la scena dell’interrogatorio con Kylo Ren.
(Qui il video del provino).
Jessica Henwick
L’attrice compare molto
brevemente a bordo di un X-Wing nel ruolo di Jess Testor, che
invece nei fumetti è un personaggio ricorrente. Ad esempio compare
in The Weapon of a Jedi: A Luke Skywalker Adventure e
inStar Wars: Poe Dameron. La Henwick è la
stessa che ha partecipato a Game of Thrones, nei
panni di Nymeria Sand, e a Iron Fist e The
Defenders come Colleen Wing.
Luogotenente Connix
In questo caso siamo di
fronte a un fatto abbastanza noto. Il Luogotenente Connix della
Resistenza è interpretato da Billie Lourd, figlia
di Carrey Fisher. L’attrice ha di recente
raccontato che si è accostata al franchise facendo il provino per il ruolo di Rey, ma
dopo aver trovato Daisy Ridley, la produzione le
ha assegnato il ruolo di Connix, che avrà molto più spazio in
Gli Ultimi Jedi.
La violenza di Chewbacca
Decapitazione e
amputazioni di arti non sono elementi estranei alla saga di Star
Wars, lo sanno benissimo Luke e Anakin. Nelle scene eliminate del
film, è stata messa da parte una scena che prevedeva una cosa del
genere, ovvero Chewbacca che staccava un braccio a Unkar Plutt,
l’alieno interpretato da Simon Pegg. Nella scena,
si presupponeva che Unkar Plutt avesse rintracciato il Falcon su
Takodana, ma è stata poi completamente tagliata.
Piccolo inciso: nel film C-3PO presenta un
braccio rosso a sostituzione del suo originale dorato. Che sia
accaduta una cosa simile anche a lui?
La voce della Forza
Il flashback che Rey vive
quando tocca la spada laser di Luke è complesso e stratificato, e
contiene molte sorprese. Tra queste c’è la presenza delle voci
di Ewan McGregor, Frank Oz (Yoda) e dello
scomparso Alec Guinness. Oltre al celebre “Noooo”
di Luke/Mark Hamill.
Parlando con Entertainment
Weekly, J.J. Abrams ha spiegato che sono
state utilizzate le voci degli attori che hanno interpretato i
Cavalieri Jedi in passato. In particolare, per
recuperare la voce di Guinness, che è morto, è stato preso un
frammento di una sua registrazione in cui l’attore pronunciava la
parola “Afraid” estrapolandone una parte in modo tale che
fosse lui a pronunciare la parola “Rey“. Gli altri due
attori, McGregor e Oz, si sono prestati a una giornata in sala di
doppiaggio.
Quando la Disney ha acquistato la
Lucasfilm per molti, molti miliardi di dollari nel 2012, era
praticamente scritto che avremmo visto alcuni nuovi ingressi nel
franchise di Star Wars. Una nuova trilogia era
praticamente tutto ciò che i fan avrebbero potuto sperare, anche se
alla fine non ha fatto altro che dividere il pensiero degli amanti
della saga ambientata nella Galassia lontana, lontana…
Il Risveglio della Forza, diretto da J.J. Abrams, era pieno zeppo di fan service, e
in molti lo hanno “accusato” di aver semplicemente “rimpastato” la
struttura narrativa di Una Nuova Speranza. Al di là dei
punti di vista di ognuno, ecco 10 easter egg presenti in Episodio
VII di cui forse non eri a conoscenza:
Daniel Craig
Per molti, il personaggio di Unkar
Plutt interpretato da Simon Pegg è considerato come un cameo, ma
non lo è, dal momento che si tratta di un attore che interpreta un
personaggio che ha una precisa identità nella storia. Il vero cameo
de Il
Risveglio della Forza è, in realtà, quello di
Daniel Craig. Travestito da stormtrooper – quindi impossibile
da riconoscere – e con pochissime battute a disposizione, la star
di James Bond rappresenta davvero ciò che significa
“prendere parte ad un breve cameo”.
Parsec
Uno dei
buchi di trama più celebri della trilogia originale di Star Wars è legato al malinteso di
Han Solo sul modo in cui i parsec funzionano effettivamente in
termini scientifici. Piuttosto che essere un’unità di tempo come,
in tutta onestà, sembrano, in realtà rappresentano un’unità di
distanza. Lo spin-off Solo ci ha fornito una soluzione al
problema della rotta di Kessel superata da Han Solo e della sua lunghezza,
cercando quindi di sistemare quel buco narrativo in
“retrospettiva”: prima che quel film uscisse, però, Il
Risveglio della Forza mostrava a Rey e Solo che
discutevano proprio dei parsec
senza riconoscere – ancora una volta – la loro
inesattezza.
Warwick Davis
Warwick Davis sembra uno degli
attori più felici di tutti i tempi. Sembra amare veramente il suo
lavoro e adora mettere il suo talento al servizio di molti
franchise di lunga durata. Ha ottenuto la sua prima parte da
bambino, interpretando un Ewok ne Il Ritorno dello Jedi (ruolo che avrebbe poi ripreso
ne
L’Ascesa di Skywalker), ma è anche apparso in vari altri
episodi di Star
Wars interpretando altri personaggi. La sua presenza ne
Il
Risveglio della Forza è quasi invisibile: nel film
interpreta un Blarina molto particolare chiamato Wollivan, che
appare di sfuggita nella Cantina di Maz Kanata.
Le bandiere di Maz Kanata
Parlando di
Maz Kanata, un easter egg molto interessante arriva dalla scena che
ci conduce nella sua Cantina. Una volta superato il droide rosso
che fa la guardia fuori, ci imbattiamo in una selezione di
bandiere. Ognuna sembra essere collegata ad un diverso momento
della lunga tradizione di
Star Wars, che copre quasi tutta la mitologia, dai simboli
sull’armatura di Boba Fett a quei pochi mostrati nella folla
durante il pod race de
La Minaccia Fantasma.
I cameo perduti
J.J. Abrams è noto per aver diretto/creato molti franchise –
sia cinematografici che televisivi – di proporzioni immense, come
ad esempio la serie Lost e il reboot di Star
Trek. Alcuni membri del cast di Lost – serie che ha
cambiato la storia della serialità moderna (da molti considerata la
migliore di tutti i tempi) – compaiono in un breve cameo ne
Il
Risveglio della Forza: sono Greg Gunberg, Ken Leung e
Henry Ian Cusick.
“Questo è un salvataggio”
Al franchise di
Star Wars piace apertamente strizzare l’occhio ai film
del passato. Come tale, la frase “Ho una brutta sensazione al
riguardo” appare sempre (anche se in forme diverse) in ogni
singolo film.
J.J. Abrams è riuscito ad inserire ne Il
Risveglio della Forza anche un altro piccolo riferimento
alla saga, facendo dire a Finn “Questo è un salvataggio”
quando salva Poe. Si tratta di un riferimento a quando Luke salva
Leia e si presenta dicendo: “Sono qui per
salvarti”.
Il gioco Holochess
Nei film originali di
Star Wars, uno dei passatempi preferiti dei personaggi,
quando sono bloccati nel Millennium Falcon per giorni e giorni, è
il gioco Holochess. Si tratta di una partita a scacchi giocata con
strani mostri ologramma, in cui si dice che Chewie sia molto bravo
a barare… Ne Il
Risveglio della Forza, quando Finn sta vagando per il
Falcon, finisce per urtare la scacchiera ed accenderla
accidentalmente. La stessa scena viene ripresa anche ne
L’Ascesa di Skywalker.
Le voci di Yoda e Obi-Wan
Anche se non riusciamo a vedere Yoda
o Obi-Wan apparire come Fantasmi di Forza ne Il
Risveglio della Forza (e, ammettiamolo, lo desideravamo
disperatamente!), è possibile comunque ascoltare le loro voci.
Quando Rey tocca la spada laser di Luke e partono i ricordi circa
la sua famiglia e le sue origini, è possibile ascoltare sia le voci
di Alec Guinness che di Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan, sia
quella del maestro Yoda.
I Gonks
Questo è un easter egg che
solo coloro che hanno più familiarità con la tradizione di Star Wars hanno potutot notare. Tecnicamente, si
tratta di droidi GNK, ma sono stati amorevolmente definiti Gonks
sin dalla loro introduzione nella trilogia originale. Non hanno mai
avuto un impatto sulla trama, ma
J.J. Abrams – ovviamente – voleva citarli in qualche modo…
Il Wilhelm Scream
Oltre alla presenza e all’influenza
dell’Imperatore Palpatine, c’è una cosa che collega tutti i film
della saga di
Star Wars: il Wilhelm Scream, un
effetto sonoro cinematografico costituito da un acuto
urlo di una persona che viene colpita o uccisa da qualcosa.
L’effetto è apparso per la prima volta al cinema nel 1953, quando
un personaggio chiamato Soldato Wilhelm ha urlato in L’indiana
bianca. Ne Il
Risveglio della Forza, può essere ascoltato all’inizio
quando un Soldato del Primo Ordine viene ucciso da un laser proprio
mentre Finn e Poe gli passano davanti. Sembra sempre un effetto
leggermente fuori posto, ma non sarebbe Star Wars senza di esso…
L’originale progetto per
Star Wars: Il Risveglio della
Forza prevedeva un flashback in cui Luke
Skywalker sarebbe apparso giovane. Considerato che invece
il personaggio si è visto soltanto negli ultimi secondi di film,
quando viene trovato da Rey sull’isola che lo ha visto in esilio
volontario per tutti quegli anni, la storia poteva essere molto
diversa.
La conferma di questo percorso poi
scartato dalla produzione c’è un concept che sta circolando in
questi giorni in cui vediamo l’attore Robert
Boulter nei panni di un giovane Luke. Che fine abbia fatto
poi quella sequenza, non possiamo saperlo, ma al momento il
percorso narrativo di Luke sembra concluso, anche se potrebbe di
nuovo apparire in forma di Fantasma di Forza, magari a Rey o a Kylo
Ren nel prossimo Episodio IX.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant, insieme ai
veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Dopo l’uscita del trailer ufficiale, la febbre di
Star Wars: Il Risveglio della
Forza ha iniziato a dilagare in maniera davvero
virale. In Cina, per omaggiare il film di J.J.
Abrams, la Disney ha ben pensato di chiamare a
raccolta sulla Grande Muraglia 500 figuranti vestiti
da Stormtrooper, con centinaia di spade laser e diverse
torri illuminate. Non sappiamo se lo spettacolo si sia visto anche
dallo spazio, visto che la muraglia è una delle poche opere
dell’uomo a vedersi anche fra le stelle, ma dalla Terra certamente
è stato un grande spettacolo.
Mentre aspettiamo al cinema
Gli Ultimi Jedi, la rivista Empire ha incontrato il cast del
film per parlare del futuro della trilogia ma anche di ciò che è
stato il lavoro su Star Wars: Il Risveglio della
Forza, film che ha in effetti risvegliato il mondo di
Star Wars e lo ha traghettato in questa nuova fase della saga degli
Skywalker.
Parlando del discusso finale del
film, in cui compare Luke, Mark Hamill ha dichiarato che quella
scena doveva essere molto diversa e che quando era in procinto di
girarla ha manifestato a Rian Johnson le sue perplessità. Il
regista dell’Episodio VII ha tranquillizzato la star, spiegandogli
che Abrams aveva tutto sotto controllo e che il finale sarebbe
stato quello che poi abbiamo visto in sala: un cameo per Luke
Skywalker, e nient’altro.
La scelta di relegare Luke agli
ultimi secondi del film e di far morire Han per mano del figlio Ben
Solo/Kylo Ren, ha tolto ai fan il piacere di una reunion, ma la
scelta di Abrams di focalizzarsi sul nuovo gruppo di eroi è stata
sicuramente lungimirante, in vista di uno scontro che avverrà,
immaginiamo, prevalentemente tra le nuove generazioni.
In Gli Ultimi Jedi
vedremo senz’altro moltissimo Luke: allenerà Rey; combatterà il
Lato Oscuro con un sacrificio eroico o forse si unirà ai cattivi;
metterà fine all’Ordine dei Jedi; riuscirà a convertire alla Luce
Ben. Sono tutte possibilità valide fino al 13 dicembre.
Star Wars: il Risveglio
della Forza – IMAX 3D recensione
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Mark Hamill si rammarica di non aver avuto la
possibilità di lavorare con altri attori della saga di
Star
Wars nella trilogia sequel. L’attore è tornato
nei panni di Luke Skywalker ne Il
Risveglio della Forza (nonostante appaia soltanto
alla fine del film) e ha poi avuto un ruolo di primo piano ne
Gli Ultimi Jedi; ne L’Ascesa
di Skywalker, invece, l’abbiamo visto tornare sotto
forma di Fantasma di Forza. In realtà, però, non ha interagito con
nessun altro personaggio del franchise se non con
Rey (Daisy Ridley) e Kylo
Ren (Adam Driver).
Interrogato da un fan su Twitter che gli ha
chiesto con quali attori della saga di Star
Wars avrebbe voluto condividere la scena nei panni di
Luke Skywalker all’interno della trilogia sequel, Mark Hamill ha dato una risposta intrisa
di tenerezza. L’attore, infatti, ha prima citato il compianto
Peter Cushing, interprete di Grand Moff Tarkin, e
poi ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto lavorare di più con
qualsiasi altro attore della saga.
“Da Peter Cushing in poi, con
ognuno di loro.Immagina tutti i fantastici attori della
trilogia sequel e poi hai la possibilità di lavorare con solo due
di loro”, ha risposto in maniera decisamente ironica
Hamill.
È innegabile quanto la mancata
interazione tra Luke Skywalker e altri personaggi
della saga nella trilogia sequel sia stata una palese occasione
sprecata. E a voi con quali altri personaggi, oltre
Rey e Kylo Ren, vi sarebbe
piaciuto vedere Luke apparire in scena?
Lucasfilm e
il regista J.J. Abrams uniscono ancora
una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto
da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio,
mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Più di un anno fa la Lucasfilm
annunciava che David
Benioff e D.B. Weiss,
showrunner e sceneggiatori di Game of
Thrones, avrebbero scritto e prodotto una nuova trilogia
di Star
Wars, ma ora abbiamo la conferma ufficiale che il
primo film ad arrivare nelle sale dopo Episodio IX: The Rise Of
Skywalker sarà proprio il loro.
Sapevamo che D&D stavano
lavorando ad un progetto per il franchise e che nel frattempo anche
Rian Johnson, regista di Episodio VIII:
Gli Ultimi Jedi avrebbe sviluppato una nuova serie di
film, ma non era chiaro quale team avrebbe avuto la precedenza.
Grazie alle dichiarazioni del CEO Disney Bob Iger possiamo
finalmente toglierci ogni dubbio.
Resta da capire se Benioff e Weiss
daranno vita ad una trilogia o a tre titoli separati e non
collegati (anche se il contratto ufficiale comprende di fatto tre
film), ma staremo a vedere. I due sono attualmente nell’occhio del
ciclone a causa dei riscontri negativi sulla stagione conclusiva
del Trono di Spade, giudicata fin troppo distante
dalla bellezza degli esordi. Riusciranno a farsi perdonare con Star
Wars e a conquistare l’affetto dei fan?
Vi ricordiamo che Star
Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della
nuova trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nelle sale a dicembre
2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: The
Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo
In occasione della Star
Wars Celebration dello scorso anno, è stato rivelato
che un team composto dai creativi Claudia Gray, Justina Ireland,
Daniel José Older, Cavan Scott e Charles Soule era al lavoro su
“Project Luminous”, un misterioso progetto legato
all’universo di Guerre Stellari che coinvolgerà diversi
media e che sarà ambientato 300-400 anni prima degli eventi narrati
nella Saga degli Skywalker.
Da allora aggiornamenti in merito a
“Project Luminous” non sono più stati rivelati, ma
sappiamo che nel corso di quest’anno dovrebbero essere svelati
nuovi dettagli. Dalle prime indiscrezioni emerse, tale progetto
potrebbe rendere il futuro della saga di Star Wars
non molto diverso dall’Universo Cinematografico Marvel, con storie e film
profondamente connessi tra loro.
Pare infatti che la Lucasfilm sia
intenzionata a lanciare una nuova ondata di storie ambientate
nell’universo di Guerre Stellari attraverso fumetti,
romanzi, videogiochi e film che saranno ambientate 300-400 anni
prima della Saga degli Skywalker. La trama
generale di questo ambizioso progetto ruoterà attorno ad un gruppo
di Jedi intenzionati ad esplorare le regioni sconosciute della
Galassia: tali esplorazioni li condurranno a numerosi conflitti con
diversi tipi di nemici, inclusa un’antica forza del male descritta
come una sorta di “Dio dei Sith”; sembra inoltre che la storia in
questione servirà a raccontare le origini della rivalità tra Jedi e
Sith, in un’epoca definita come “Alta
Repubblica”.
L’estetica di queste regioni
sconosciute della Galassia dovrebbe basarsi su alcune delle idee
buttate giù da David
Benioff e D.B. Weiss prima che i
creatori di Game of Thrones decidessero di abbandonare il
franchise. Secondo gli ultimi report, più che attraverso una nuova
trilogia, la saga di Star Wars potrebbe continuare con una
serie di film indipendenti (ma comunque connessi) che
culmineranno in una sorta di crossover in stile The
Avengers.
Sembra inoltre che questa nuova
grande storia ci permetterà di conoscere di più sulla
“Regola dei Due”, il principio guida dell’Ordine
dei Signori dei Sith, e che una versione più giovane del
personaggio di Yoda potrebbe essere in qualche
modo coinvolta. Il primo capitolo di questa nuova ondata di storie
dovrebbe debuttare all’interno di un nuovo videogioco che potrebbe
fare il suo ingresso sul mercato già il prossimo anno.
Se tutti questi rumor dovessero
essere confermati, pensate che sarà davvero questo ciò che vogliono
i fan di Star Wars? O pensate che la Lucasfilm
debba ambientare i nuovi film in un’epoca più familiare e
conosciuta? Con l’uscita di Episodio
IX e la fine della Saga degli Skywalker, il
futuro di Guerre Stellari è ancora tutto da scrivere…
Qualche mese fa, si è diffusa in
rete una voce secondo cui la Lucasfilm stava
prendendo in considerazione l’idea di sviluppare la quarta
stagione dei The
Mandalorian come qualcosa pensato per il grande
schermo, e oggi sembra che la notizia fosse vera.
Nonostante l’indiscrezione fosse
stata inizialmente considerata non vera, Jeff
Sneider di The Hot Mic ha appreso che la prossima stagione
della serie Disney+Star Wars
potrebbe diventare ora un lungometraggio.
Precedenti rapporti hanno indicato
che il film incentrato su Rey e interpretato da
Daisy Ridley sarebbe stato il prossimo film di
Star
Wars ad arrivare nelle sale, ma la fonte molto
attendibile Jeff Sneide ha l’impressione che in
realtà non sarà così perché pare che invece si tratterà di The
Mandalorian.
“Un paio di mesi fa ho smentito
questa notizia, ovvero che c’erano voci che la quarta stagione di
The Mandalorian potesse essere trasformata in
un film“, ha detto Jeff Sneider.
“Credo che all’epoca non
pensassi che fosse necessariamente così. Tuttavia, ora è quello che
sto iniziando a sentire. Che le probabilità sono a favore del
progetto, qualunque sia la quarta stagione di The Mandalorian,
chiunque ne faccia parte, qualunque sia la forma che prenderà,
sembra che potrebbe essere il prossimo film di Star Wars e che
potrebbe essere annunciato prima della fine dell’anno“.
The
Mandalorian è stato un grande successo per il servizio
di streaming Disney+, e anche se gli spettatori sono
diminuiti dopo la prima stagione, portare lo show sul grande
schermo sarebbe uno sviluppo piuttosto sorprendente. Pedro Pascal tornerebbe (presumibilmente) nei
panni di Din Djarin, nonostante un
recente rumor sostenesse che non sarebbe stato presente sul set
per girare le scene della quarta stagione.
Come probabilmente saprete se siete
fan della serie, il personaggio di Pedro Pascal indossa un casco per la maggior
parte del suo tempo sullo schermo. L’attore di Game
of Thrones si è smascherato una volta nella prima
stagione e due volte nella seconda, ma ha tenuto il volto coperto
in tutti gli episodi della terza stagione. Nel corso di
un’intervista rilasciata a Variety all’inizio di
quest’anno, Pedro Pascal ha ammesso che la terza stagione
è stata per lui “soprattutto un lavoro da doppiatore“.
“Lo show mi è stato presentato
come The Mandalorian e tutta la sua identità visiva. A quel punto,
c’era così tanta esperienza per tutti coloro che erano coinvolti in
termini di creazione di questo personaggio, che è stato in grado di
diventare per lo più un lavoro da doppiatore per la terza
stagione“. Se tutto ciò si rivelerà esatto, diremo che ci sono
buone probabilità di vedere il volto di Mando nel film!
Secondo Making Star Wars
il primo spin-off della serie di Star
Wars che verrà prodotto dalla Disney sarà
incentrato su Han Solo e sulla sua giovinezza,
prima di arrivare sul Millennium Falcon e di incrociare il suo
cammino con quello del giovane Luke Skywalker, come abbiamo visto
in Una Nuova Speranza.
La cosa ancora più interessante è
che il protagonista, che prende il testimone dalle mani del veterao
Harrison Ford è il bravissimo e amatissimo
Aaron Paul, lanciato dalla serie di successo
Breaking Bad e che potrebbe canalizzare
sia un giovane pubblico di appassionati alla serie AMC, sia un
pubblico femminile, sia, ovviamente, il pubblico di affezionati
storici della saga di George Lucas.
Il film sarà diretto da
Gareth Edwards e scritto da Gary
Whitta. La conferma di Edwards alla regia va però in
contrasto con ciò che Slash Film ha riportato qualche giorno fa, in
merito all’abbandono del regista di Godzilla.
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Star Wars il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Come annunciato dalla Lucasfilm dopo
l’uscita di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, sarà proprio Rian Johnson
a sviluppare una nuova trilogia per il franchise e e sembra
che il primo film potrebbe arrivare già nel 2020.
La conferma arriva dal collaboratore
di Johnson, Ram Bergman: “Sarà una trilogia
completamente nuova scritta da Rian Johnson. Ci saranno nuovi
personaggi, e tutto sarà inedito per la saga. Tra due anni potrebbe
uscire in sala, ma siamo solo nelle fasi iniziali“.
Vi ricordiamo che la Disney, rimasta
impressionata dal lavoro svolto dal regista con Gli Ultimi Jedi, ha
deciso immediatamente di affidargli una nuova trilogia, che Johnson
scriverà e dirigerà, ideandola completamente da solo, con la
produzione del suo collega Ram
Bergman.
“Abbiamo tutti amato lavorare
con Rian a Gli Ultimi Jedi – ha
dichiarato Kathleen Kennedy, presidente della
Lucasfilm – è una vera forza creativa, e vederlo
completare il film dall’inizio alla fine è stato uno dei più bei
lavori della mia vita. Rian farà cose magnifiche con la tavolozza
bianca, in questa nuova trilogia.”
In un comunicato
congiunto, Johnson e Bergman hanno dichiarato: “Abbiamo
trascorso il periodo della vita a collaborare con la Lucasfilm e la
Disney su GLi Ultimi Jedi. Star Wars è una grande mitologia moderna
e ci sentiamo molto fortunati di contribuire. Non vediamo l’ora di
continuare la serie.”
La passione Star
Wars continua a dilagare e mentre il film
Star Wars Il Risveglio della
Forza frantuma ogni record oggi arriva un video
esilarante in cui vediamo il portavoce della Casa Bianca
presentarsi in conferenza stampa scortato dalle truppe
dell’Impero:
Star Wars Il Risveglio della
Forza
è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker
con le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Dopo il grande successo
internazionale dello spin-off Rogue
One A Star Wars Story che ha raggiunto da pochi
giorni il titolo di film campione d’incassi 2016 con
oltre 1 miliardo di dollari nel mondo, ora
tutti gli occhi sono rivolti all’atteso e discusso progetto di un
nuovo spin-off/standalone dedicato
all’amatissimo Han Solo, il tutto mentre
già si vocifera di un’ulteriore pellicola dedicata nientemeno che
a Obi-Wan Kenobi. Ebbene,
mentre Ewan McGregor continua a far sentire a
la propria voce riguardo alla sua potenziale presenza in un
solo-film dedicato, direttamente dal proprio
canale YouTube
l’utente filmnick e fan della saga
di Star
Wars non ha perso tempo e ha deciso di realizzare un
fan-made trailer incentrato sul maestro
di Obi-Wan, Qui-Gon Jinn.
Il nuovo fan-made trailer dedciato
a Qui-Gon Jinn,
intitolato Qui-Gon A Star Wars
Story, impiega materiali audio e
video provenienti da differenti fonti riferite alla saga
di Star Wars, tra cui Star Wars
L’attacco dei Cloni, Star Wars La minaccia
fantasma, alcuni brandelli dell’interessante fan-film
su Darth Maul creato dagli utenti della rete
e persino alcune clip
dell’ultimo Silence di Martin
Scorsese che mostrano proprio Liam
Neeson.
Da questo fan-trailer, tralasciando
la mancanza di una totale pulizia e aderenza al materiale originale
della serie di Star Wars, emerge sicuramente
un grande amore per Qui-Gon e per tutta la
mitologia nata attorno al maestro Jedi mentore
di Obi-Wan Kenobi, un personaggio che
certamente potrebbe avere ancora molto da rivelare nonostante la
sua morte avvenuta per mano di Darth Maul.
Nulla toglie che anche Qui-Gon Jinn potrebbe
avere in un futuro prossimo o lontano un proprio spin-off dedicato,
nel quale tuttavia la presenza del 64enne Liam
Neeson appare al momento poco probabile.
Ricordiamo che lo spin-off dedicato
a Han Solo sarà ambientato dieci anni
prima degli avvenimenti di Una Nuova
Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil
Lord eChristopher Miller, registi
di 21 Jump Street e The
LEGO Movie. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
La storia del cinema è piena di
leggende e di eventi che rasentano l’incredibile, soprattutto
quando questi accadimenti riguardano alcuni degli oggetti più
famosi e iconici mai comparsi nelle pellicole divenute fenomeni di
culto per più generazioni di spettatori. Anche la saga
si Star
Wars vanta un racconto “epico” in tal senso che
riguarda nientemeno che il modellino di scena della
celebre Morte Nera usato durante le
riprese della trilogia originale creta nel 1977
da George Lucas e che, secondo recenti
indiscrezioni, rischiava di finire nel bidone dell’immondizia una
volta terminato il suo compito.
A rivelare l’assurda questione è
stato il collezionista Gus Lopez che,
intervenuto durante l’esplosione dei gadget di Star
Wars avvenuta a Siattle, afferma in
post dal titolo “Salvare la Morte Nera: come il modello
originale è stato perso e ritrovato” pubblicato sul
blog
Starwars.comdi aver ricostruito minuziosamente
la genesi del modellino di scena orinale della Morte
Nera – ora incluso gelosamente nella sua sterminata
collezione – fin dalla sua comparsa sul set, oggetto che, come
molti altri meno fortunati, sarebbe stato destinato dalla
produzione ad essere gettato nel cassonetto dell’immondizia ed
eliminato definitivamente piuttosto che essere conservato in
costosi alloggi di stoccaggio di proprietà degli studios
americani.
Nel suo articolo Gus
Lopezfa notare che, malgrado il
franchise di Star Wars sia diventato col
tempo il più redditizio al mondo – oltre ad aver di fatto fondato
il cosiddetto “introito parallelo” al guadagno delle proiezioni in
sala – la Lucasfilm possedeva (e possiede
tuttora) un immenso magazzino-discarica chiamato “Dollar
Moving and Storage” nel quale moltissimi props e oggetti
provenienti dal set sono stati ammassati e infine distrutti, poiché
considerati non più necessari. Per nostra fortuna invece un
dipendete di nome Doug W. avrebbe
ravvisato un certo valore nel modellino di scena
della Morte Nera e in pochi altri oggetti,
tanto da impossessarsene di nascosto e salvandoli dunque dal
macero.
Gus
Lopez afferma che dopo il fortunato salvataggio il
modellino di scena della Morte
Nera avrebbe cambiato proprietario almeno un paio di
volte nel corso degli anni ’80, finendo in un negozio di
antiquariato prima di entrare a far parte di uno spettacolo fandom
dal titolo Star World. L’avventurosa genesi
dell’arma imperiale si conclude con l’acquisto d parte di un
collezionista privato e infine l’entrata ufficiale nella collezione
di Lopez. Da quel momento il giovane ha esposto il celebre oggetto
al centro della sua abitazione privata, oltre a farlo presenziare
al Museo di Cultura
Popolare di Seattle, del quale egli
afferma: “l‘EMP ha dato ampia visibilità al
modellino della Morte Nera, mettendolo
in primo piano al centro di una delle sale principali. Ho
ascoltato con piacere le conversazioni provenienti dai
visitatori che raccontano le loro storie su ciò che Star Wars
ha significato per loro. E ora la Morte Nera è tornata a casa,
dove tutti la possono ammirare ogni giorno. E quando la guardo sono
ancora stupito del fatto che sia sopravvissuta a un lungo
viaggio e che ora è esposta proprio di fronte a
me!“.
Dopo il successo di
“Antropocinema. La saga dell’uomo attraverso i film di
genere”, vincitore del Premio Domenico Meccoli
ScriverediCinema 2015, Andrea Guglielmino pubblica
un nuovo saggio per Golem Libri, incentrato stavolta sull’immortale
epopea di George Lucas: “Star
Wars: il mito dai mille volti (un saggio di
antropocinema)”. La prefazione è di Oscar Cosulich e
l’uscita ufficiale è prevista per il 4 giugno.
Uscirà il 4 giugno per Golem Libri
Star Wars: il mito dai mille volti, il nuovo saggio di
Andrea Guglielmino che, riprendendo l’innovativo metodo comparativo
proposto nel precedente Antropocinema (2015), offre una
stimolante rilettura della saga di George Lucas come mito
contemporaneo. Ripercorrendo le principali tappe attraverso cui
tale mito è nato e si è andato definendo, Guglielmino tratta dei
vari sequel, prequel, remake, spin-off, ecc. nello stesso modo in
cui un antropologo o uno storico delle religioni tratterebbe le
varianti di un mito folklorico di qualche popolazione antica. Come
quello, infatti, anche Star Wars, sulla scorta dell’enorme
fortuna commerciale, ha assunto per i propri fan un’importanza tale
da diventare punto di riferimento ludico ma perfino valoriale,
addirittura religioso in certi casi (si pensi alla Chiesa Jedi), e
può quindi essere approcciato (certo con molta più libertà e
leggerezza) con chiavi interpretative simili a quelle che si usano
in ambito accademico per analizzare lo sviluppo e il ruolo delle
religioni storiche.
Il libro, agile e divertente, è
arricchito da una prefazione di Oscar Cosulich (giornalista per
Il Mattino e L’Espresso, condirettore artistico
del Future Film Festival e collaboratore di varie testate di
settore). Può essere già prenotato a prezzo scontato dal sito
dell’editore (www.golemlibri.it) e potrà
essere ordinato in libreria o acquistato sui principali
store on-line.
[ISBN 978-88-98776-12-2] Andrea
Guglielmino, Star Wars: il mito dai mille volti (un saggio di
antropocinema), Golem Libri 2018, pp. 156, € 13,00.
[Quarta di
copertina]
Tanto tempo fa, in una galassia
lontana lontana…
Stati Uniti d’America, 25 maggio
1977: esce nelle sale il primo capitolo di una saga destinata a
diventare leggenda, la saga di Star Wars, e da allora il
cinema non sarà più lo stesso. Una leggenda che però, come e più di
ogni altra saga di celluloide, è anche mito. Mito nel
senso moderno del termine, certo, ma non solo. Perché ciò a cui
George Lucas diede vita, quel giorno, non fu soltanto una
divertente fantasia da offrire come passatempo a qualche annoiato
spettatore, ma un mondo nuovo, anzi un vero e proprio universo
fatto di personaggi, emozioni, valori che avrebbero finito per
plasmare e orientare l’immaginario e addirittura la visione della
vita di orde di fan…
Nel suo nuovo libro, Andrea
Guglielmino ha voluto ripercorrere i principali capitoli di questo
mito contemporaneo, rileggendolo con le lenti dell’antropologo e
dello storico delle religioni per individuarne le analogie (nelle
forme, nei contenuti, nelle modalità di fruizione, interpretazione
e re-interpretazione da parte del pubblico) con i miti e il
folklore dei popoli antichi. Un’ottica originale che svela aspetti
inediti della saga e apre nuove prospettive di ricerca, e che non
mancherà di stuzzicare la curiosità degli studiosi e di far
discutere gli appassionati.
[Dalla prefazione di Oscar
Cosulich]
“Il cinema del XXI secolo, in cui la
creazione di George Lucas si è innestata con naturalezza pur
risalendo al secolo precedente, ha portato una fondamentale
mutazione del rapporto tra l’opera e il pubblico. In passato ci
eravamo abituati all’idea che esistessero capolavori, immutabili,
che permanevano a imperitura memoria del talento dei loro autori e
interpreti. Ora la situazione si è fatta più complessa: esistono
infatti saghe che sopravvivono al pubblico, oltre che agli autori e
interpreti. Per chiarire: il fatto di appartenere alla generazione
fortunata che ha goduto della prima uscita in sala di Star
Wars non mi garantisce in alcun modo del fatto che arriverò
mai a vedere la fine di una saga ad oggi giunta all’ottavo capitolo
e al secondo spin-off (e questo solo per parlare della sua
vita cinematografica). Il cinema, insomma, ha fatto sua
quell’immortalità narrativa che, finora, era propria solo dei
personaggi a fumetti. Se questo appare un passaggio naturale nel
caso dei cine-fumetti dedicati ai supereroi, diventa molto più
significativo quando ci si trova di fronte a una saga virtualmente
infinita che segue i misteriosi sentieri della Forza…”
In uscita il 13 giugno per Golem
Libri l’edizione ampliata e aggiornata del successo di Andrea Guglielmino “Star
Wars: il mito dai mille volti”, con capitoli
aggiuntivi, una nuova prefazione di Lorenzo Fantoni (in aggiunta a
quella di Oscar Cosulich) e le bellissime illustrazioni di Mauro
“Manthomex” Antonini, Sudario Brando, Oscar Celestini, Fabrizio
“Fumettista Esplosivo” De Fabritiis e Mirko Fascella.
In uscita il 13 giugno per Golem
Libri Star Wars: il mito dai mille volti EDIZIONE
ESTESA, la versione ampliata e aggiornata del “saggio di
antropocinema” che Andrea Guglielmino ha voluto
proporre ai suoi lettori in concomitanza con la programmazione su
Disney+ della miniserie Obi-Wan Kenobi.
La nuova edizione del libro, oltre a
riproporre nel suo impianto di fondo l’innovativa analisi
comparativa che l’Autore applica alle più celebri saghe di
celluloide (viste come miti contemporanei e lette attraverso le
lenti dell’antropologo e dello storico delle religioni), si
arricchisce di nuovi capitoli, di una nuova prefazione a cura di
Lorenzo Fantoni (n3rdcore.it) e di una serie di bellissime
illustrazioni firmate da Mauro “Manthomex” Antonini, Sudario
Brando, Oscar Celestini, Fabrizio “Fumettista Esplosivo” De
Fabritiis e Mirko Fascella.
Scrive l’Autore: “Quando ho dato
alle stampe Star Wars: il mito dai mille volti, esattamente quattro
anni fa, sapevo che avrei dovuto, o più propriamente voluto,
tornare nella Galassia Lontana Lontana per chiudere la trattazione.
La trilogia sequel non era ancora completata ed eravamo a ridosso
di Solo, che ancora non si era rivelato l’insuccesso epocale che
avrebbe portato a un totale cambio di rotta per la saga. Immaginavo
che avrei scritto magari un altro libro per concentrarmi sui nuovi
capitoli a integrazione del primo, ma non avrei mai immaginato che
la direzione intrapresa dalla saga avrebbe condizionato in maniera
così radicale anche il pregresso. Questo ha portato all’idea di
realizzare un’edizione estesa che non proseguisse semplicemente il
percorso lasciato in sospeso a suo tempo ma lo integrasse e lo
aggiornasse, rendendolo fruibile anche per i nuovi lettori. La
parte nuova, però, è talmente consistente che si può parlare di un
nuovo saggio, in cui ho potuto includere non solo la trattazione de
L’Ascesa di Skywalker, ultimo capitolo della nuova trilogia, ma
anche quella delle serie passate su Disney+, The Mandalorian e The Book of Boba Fett,
importantissime per comprendere i nuovi meccanismi di fruizione del
franchise… Mi interessava capire certi meccanismi del Mito e ora ci
sono tutti gli elementi per farlo al meglio”.
A quanto pare, George
Lucas avrebbe tagliato il miglior duello con le spade
laser mai visto all’interno della saga di Star
Wars da Episodio III – La Vendetta dei
Sith.
A sganciare la bomba è stato
Nick Gillar – coordinare degli stunt e delle
coreografie dei combattimenti della trilogia prequel di
Star Wars – in una recente intervista con
Entertainment
Weekly.
Gillar ha parlato dei migliori
scontri presenti all’interno dei tre film della trilogia diretta da
George Lucas: ad un certo punto, lo stunt-man ha
rivelato di nutrire un po’ di risentimento nei confronti di una
battaglia con le spade laser tagliata dal montaggio finale di
Episodio III che, a suo dire, sarebbe
stata in assoluto la più epica della saga.
Secondo quanto rivelato da Gillar,
nel film avremmo dovuto assistere ad un combattimento
particolarmente complesso tra Obi-Wan Kenobi e le guardie del Generale
Grievous. Gillar ricorda che Ewan Mcgregor si
allenò tantissimo per riuscire ad imparare la difficile
coreografia, dal momento che nella scena in questione doveva essere
da solo ad affrontare le guardie.
Gillar ha spiegato che quando arrivò
il momento di girare la scena, George Lucas si
rese conto di essere fortemente in ritardo sulla tabella di marcia:
così, visto che lo scontro non era davvero importante ai fini della
trama, il regista decise di tagliarlo.
La soluzione finale, come ricordato
anche da Gillar, fu quella di far usare la Forza a Obi-Wan,
mettendo fuori gioco le guardie attraverso un container che veniva
sganciato su di loro: “Era lo scontro più complicato su cui
avessimo mai lavorato”, ha spiegato Nick
Gillar. “George mi disse: ‘Mi dispiace, farò
schiacciare le guardie da un container’.”
A poche ore ormai dall’uscita in
sala di Star
Wars il RIsveglio della Forza, arriva questa
interessante infografica (by Idealo) che illustra come il mondo del
merchandising di Star Wars sia stato
completamente rivoluzionato e ricaricato dall’arrivo in sala di
questo nuovo settimo capitolo della saga.
Ecco il make up di Star
Wars, ispirato al prossimo Star Wars il Risveglio
della Forza e realizzato da Max Factor in
collaborazione con CoverGirl. A realizzare i look è stato il guru
del make-up mondiale Pat McGrath.
[nggallery id=2108]
Star Wars Il Risveglio della
Forzauscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di
Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy Ridley, Adam pilota, Oscar
Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e Max
von Sydow.
Il merchandising ufficiale di
Star
Wars ha aggiunto due nuove figure alla sua Black
Series. Si tratta del Generale
Organa (Carrie Fisher) e di
Maz Kanada (Lupita Nyong’O),
entrambe viste in Star Wars Il Risveglio della
Forza.
Ecco le immagini della presentazione
pubblicate da Screen Rant:
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Nonostante i rapporti affermino che
potrebbe essere stato demolito, sembra che il
film Star
Wars di
Taika Waititi sia ancora in
lavorazione. L’insider del settore Jeff Sneider ha parlato del
prossimo film di Star Wars di Taika Waititi nell’episodio di oggi
di The Hot
Mic. Voci recenti sul film affermavano che fosse morto
dopo essere stato annunciato per la prima volta nel 2020, spingendo
Sneider a rivelare sul podcast che quelle voci non sono
vere. L’insider ha notato che dopo aver verificato il film con
le sue fonti, ha appreso che è attualmente prevista una bozza della
sceneggiatura e ha affermato specificamente che il progetto non è
morto.
“L’ho sicuramente
verificato”, ha dichiarato Sneider. “Si prevede una
bozza. Non è morto.”Guarda l’episodio qui
sotto:
Lo scorso luglio,Waititi ha detto che non
aveva ancora lavorato molto sul film. Il
presidente dellaLucasfilmKathleen
Kennedy ha anche rivelato
all’inizio di quest’anno che il regista è
l’unico autore del progetto,
sottolineando che avrebbero realizzato il film “un
giorno“. La menzione più recente del
film è arrivata da Waititi che scherzava su
quanto tempo ci è voluto per finire la sceneggiatura mentre era ai
TIFF Tribute Awards all’inizio di questo mese.
Quali altri film di Star Wars stanno per
uscire?
Il futuro dei film diStar Wars
è stato un argomento di conversazione molto caldo negli
ultimi tempi. Oltre al film di Waititi, Lucasfilm ha annunciato lo
sviluppo di tre film di Star
Wars, che include un
progetto con il ritorno di Daisy Ridley nei panni di Rey
Skywalker. Il film senza titolo di Ridley sarà diretto da
Sharmeen Obaid-Chinoy (Ms. Marvel), e si baserà su una
sceneggiatura scritta dal creatore di Peaky Blinders
Steven Knight. Ambientato 15 anni dopo gli eventi
di
The Rise of Skywalker, il film seguirà Rey mentre ricostruisce
un nuovo Ordine Jedi.
Il secondo film senza titolo è
annunciato come un evento crossover, che concluderà storie
interconnesse raccontate in The
Mandalorian, The
Book of Boba Fett e altri
imminenti spettacoli Disney+. Sarà diretto da Dave
Filoni, meglio conosciuto per aver creato i famosi
spettacoli animati Star Wars: The Clone Wars e Star
Wars Rebels. Entrambe le serie hanno introdotto una serie
di personaggi preferiti dai fan, tra cui Ahsoka
Tano e Bo Khatan.
Lucasfilm ha anche
arruolato il regista di Logan James Mangold per dirigere un
film incentrato sull’alba degli Jedi. Sarà ambientato migliaia di
anni prima di Una nuova speranza. Oltre ai tre nuovi progetti, i
film di Star
Wars di Taika Waititi e Rian
Johnson sono ancora in fase di sviluppo attivo.