Patrick Swayze: 10 cose che non sai sull’attore

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Patrick Swayze è uno di quegli attori che tutti ricordano con affetto, interprete di memorabili film entrati a far parte dell’immaginario comune, uno su tutti Dirty Dancing. Considerato uno degli uomini più affascinanti di Hollywood, Swayze era riuscito a dar prova anche del suo valore come interprete, distinguendosi attraverso generi e ruoli sempre diversi. Ancora oggi è ricordato come un’icona degli anni Ottanta e Novanta.

 

Ecco 10 cose che non sai di Patrick Swayze.

 

Patrick Swayze moglie

Patrick Swayze: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con un ruolo nel film I ragazzi della 56ª strada (1983), con Matt Dillon, per poi ottenere estrema popolarità grazie al ruolo da protagonista in Dirty Dancing – Balli proibiti (1987). A seguire, recita in celebri film come Il duro del Road House (1989), Ghost – Fantasma (1990), con Whoopy Goldberg, Point Break – Punto di rottura (1991), con Keanu Reeves, La città della gioia (1992), Pecos Bill – Una leggenda per amico (1995), Tre desideri (1995), Letters from a Killer (1998) e Donny Darko (2001), con Jake Gyllenhaal. Negli ultimi anni della sua carriera ha poi recitato in One Last Dance (2003), Ore 11:14 – Destino fatale (2003), Dirty Dancing 2 (2004), con Diego Luna, La famiglia omicidi (2005), con Rowan Atkinson e Jump! (2007).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Swayze ha recitato per il piccolo schermo prevalentemente all’inizio della sua carriera, recitando in serie come M*A*S*H (1981), La banda dei sette (1983), Nord e Sud (1985), Nord e Sud II (1986), e Storie incredibili (1986). Torna poi a recitare in televisione nel 2009 in The Beast, serie poliziesca dove è protagonista accanto all’attore Travis Fimmel. Qui Swayze ricopre il personaggio dell’agente dell’FBI Charles Baker, l’ultimo ruolo della sua carriera.

8. Fu nominato per importanti premi. Nel corso della sua carriera l’attore ha avuto modo di ricevere alcuni prestigiosi riconoscimenti, tra cui la celebre Stella nella Hollywood Walk of Fame, consegnatagli nel 1997. Swayze fu inoltre nominato per tre volte come miglior attore in un film commedia o musicale per i titoli Dirty Dancing – Balli proibiti, Ghost – Fantasma e A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar. Pur non riportando vittorie, l’attore ebbe sempre più modo di affermare il proprio status nell’industria.

Patrick Swayze: moglie e figli

7. Ha avuto un lungo matrimonio. Quando aveva vent’anni, Swayze conobbe Lisa Niemi, di cinque anni più giovane, ad una scuola di danza frequentata da entrambi. La loro solida relazione li portò a sposarsi nel giugno del 1975, e da quel momento rimasero insieme fino alla morte di lui, giunta nel 2009. In seguito alla scomparsa di Swayze, la Niemi pubblicò un libro intitolato Worth Fighting For, dedicato alla vita del marito e alle battaglie da lui sostenute in nome della vita. I due realizzarono insieme anche il film One Last dance, ispirato ai loro anni di gavetta come aspiranti ballerini.

6. Non hanno avuto figli. Swayze e la Niemi non hanno mani avuto figli nel corso del loro matrimonio. Nel 1990 si diffuse la notizia che i due erano in attesa di un figlio, ma sfortunatamente durante un’ecografia scoprirono che il bambino era morto. Dopo aver cercato di concepire un figlio in modo naturale, i due rivelarono di star prendendo in considerazione l’idea dell’adozione, ma questa non si realizzò mai.

Patrick Swayze Ghost

Patrick Swayze in Point Break

5. Eseguì personalmente alcune spericolate acrobazie. Nel film Point Break – Punto di rottura, l’attore interpreta Bodhi, criminale appassionato di surf. Per una scena era previsto che il personaggio si paracadutasse da un aereo in volo, e per realizzare ciò Swayze si rifiutò di farsi sostituire da una controfigura. L’attore era infatti anche un esperto paracadutista, ed eseguì personalmente l’acrobazia, dovendo poi replicarla altre cinquanta volte fino ad ottenere quella ideale per il film.

Patrick Swayze in Ghost – Fantasma

4. Il regista non era convinto di volerlo come protagonista. Per lo sceneggiatore del film Swayze fu da sempre la prima opzione per il protagonista, ma il regista non la pensava invece così. Si decise perciò di proporre la parte ad altri noti attori, come Johnny Depp e Bruce Willis, ma tutti si dichiararono poco convinti del progetto e del dover interpretare un fantasma. Fu solo a quel punto che Swayze poté sostenere il provino, risultato perfetto nel ruolo.

3. È stato il ruolo più complesso della sua carriera. Ricordando l’esperienza vissuta sul set del film, Swayze ha in seguito dichiarato di aver trovato il ruolo di Sam Wheat il più difficile della sua carriera. Il motivo principale era che, essendo il personaggio un fantasma, l’attore doveva trovare il modo più convincente di essere soltanto un osservatore delle azioni che accadono nel film, e non un partecipante attivo.

Patrick Swayze e le sue canzoni

2. Ha eseguito un brano divenuto un classico. Per il film Dirty Dancing – Balli proibiti, Swayze si esibì nell’esecuzione della canzone She’s Like the Wind, facente parte della colonna sonora del film e diventata con il tempo un grande classico. L’attore aveva scritto il brano anni prima del film, e quando lo propose ai produttori questi ne rimasero incantati a tal punto da inserirlo nella pellicola. Ancora oggi la canzone viene utilizzata da molti film d’amore.

Patrick Swayze: età, altezza, e la sua morte

1. Patrick Swayze è nato a Houston, in Texas, Stati Uniti, il 18 agosto 1952, ed è deceduto il 14 settembre del 2009, a causa di un tumore al pancreas. L’attore era alto complessivamente 180 centimetri.

Swayze è morto con la famiglia al suo fianco il 14 settembre 2009, all’età di 57 anni. La morte di Swayze è avvenuta 20 mesi dopo la diagnosi di cancro. L’addetto stampa di Swayze ha confermato alla CNN che è morto di cancro al pancreas.

La notizia della morte di Patrick Swayze ha lasciato i suoi fan con il cuore spezzato. Il carismatico attacco di cancro della star del cinema è stato breve, ma brutale. Chi lo ha visto durante la malattia è rimasto scioccato dal suo aspetto: Il suo film d’esordio è stato il dramma adolescenziale The Outsiders. Tuttavia, era conosciuto soprattutto per i suoi ruoli nei blockbuster Dirty Dancing e Ghost. Il pubblico non ne aveva mai abbastanza di questo cowboy robusto che era anche un fenomeno del ballo. Faceva tutto, con una sensibilità accattivante che lo distingueva dagli altri protagonisti. La morte di Patrick Swayze è stata una grande perdita per la sua famiglia, per Hollywood e per il mondo.

Le lotte personali di Patrick Swayze e la diagnosi di cancro

Oltre ai problemi fisici dovuti all’infortunio al ginocchio, Patrick Swayze ha dovuto affrontare anche demoni psicologici che risalgono alla sua infanzia. Ha attribuito alla madre il merito di avergli inculcato una forte etica del lavoro, ma la moglie ha poi rivelato che l’insistenza della madre sulla perfezione poteva talvolta sfociare in abusi fisici.

Nel documentario del 2019 I Am Patrick Swayze, la vedova Lisa ha dichiarato che la madre di Swayze “era davvero un esempio di ciò che accade nelle famiglie in un ciclo di abusi… Poteva essere molto violenta, ma non era nulla in confronto a ciò che ha sopportato crescendo e alle storie che ho sentito su ciò che ha passato con la sua stessa madre”.

Patrick Swayze ha raccontato in privato che, il giorno del suo 18° compleanno, sua madre lo stava “picchiando” prima che suo padre le dicesse che avrebbe divorziato se avesse toccato di nuovo loro figlio. “Lisa ha raccontato a PEOPLE che non l’ha più picchiato”.

In seguito, Swayze ha cercato di domare i problemi di autostima sviluppati a causa della madre prepotente con la dipendenza, entrando in riabilitazione per alcolismo nel 1997. Ha anche fumato per 40 anni e una volta ha ammesso di aver fumato a catena fino a 60 sigarette al giorno al culmine della sua abitudine.

Quando ha ricevuto la diagnosi di cancro al pancreas al quarto stadio nel gennaio 2008, Swayze sapeva che avrebbe combattuto la battaglia, anche se non si aspettava di vincere la guerra. Il cancro al pancreas in stadio avanzato ha un tasso di sopravvivenza molto basso; secondo la Johns Hopkins, solo l’1% delle persone a cui viene diagnosticato il quarto stadio vivrà più di cinque anni. Swayze credeva che i suoi vizi avessero probabilmente “qualcosa a che fare” con il cancro, ma non ha permesso che questo spegnesse il suo spirito combattivo.

La morte di Patrick Swayze in casa

Nelle ultime settimane di vita, Swayze iniziò a soffrire di ascite, una dolorosa raccolta di liquidi nell’addome. L’improvvisa perdita di peso rese il suo fisico, un tempo atletico, debole e il suo viso spento.

L’ospedale lo ricoverò per quella che era la sua morte imminente, ma Swayze e la sua famiglia avevano altre idee su come avrebbero dovuto essere i suoi ultimi giorni. I suoi cari lo riportarono a casa per farlo morire nel suo letto, nel suo ranch di cavalli.

Lisa ricorda che le cose si svolsero rapidamente una volta che Swayze fu a casa. Gli ha messo una rosa bianca sul petto e ha portato il suo cavallo preferito, Roh, per l’ultimo saluto.

Nel suo libro di memorie ha scritto: “Le mie ultime parole a Patrick? ‘Ti amo’, e sono state le sue ultime parole per me. Ho amato il nostro tempo da soli, tenendogli la mano, ascoltando musica, dormendo con il mio braccio intorno a lui, la mia testa sulla sua spalla, senza parole”.

Ha aggiunto: “Nella quiete del lunedì mattina, 14 settembre, ho guardato il suo viso e ho ascoltato i piccoli sorsi d’aria che prendeva. C’era qualcosa di delicato, di infantile. Sapevo che era arrivato il momento”.

Patrick Swayze è morto tra le braccia della moglie, un bellissimo ultimo inchino per la coppia che si considerava un’anima gemella.

Fonte: IMDb

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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