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Barbie, le 10 migliori canzoni del film

La colonna sonora di Barbie è piena di canzoni suggestive, alcune più tristi altre più energiche e felici. Tutte, però, sono accomunate da una cosa: hanno avuto un gran successo .

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Prima che Barbie uscisse nelle sale, la colonna sonora del film è stata gradualmente pubblicata, regalando al pubblico un soundrack davvero molto bello, energico e variegato. Non lascia perciò perplessi se le canzoni, sia quelle originali che non, hanno subito raggiunto il successo, diventando alcune di queste fra le più ascoltate e trasmesse. Nell’album del film, intitolato proprio Barbie: The Album, hanno partecipato una serie di cantanti noti, fra cui Dua Lipa, Billie Eilish e Sam Smith. La colonna sonora gioca un ruolo molto importante all’interno di Barbie poiché accompagna il pubblico, a livello musicale, nelle varie fasi della bambola, da quelle felici a quelle tristi. Vediamo quali sono le migliori canzoni.

Closer to Fine – The Indigo Girls

Barbie

Nell’energico Barbie: The Album troviamo una canzone di Indigo Girl, gruppo iconico degli anni ’80: Closer to Fine, ma nel film è riportata come cover, cantata da Brandi e Catherine Carlile. Closer to Fine la sentiamo un paio di volte all’interno di Barbie, tipo quando la bambola è alla guida della sua Chevrolet Corvette C1 rosa, in compagnia di Gloria e sua figlia Sasha, mentre stanno tornando a Barbieland. La canzone è uno dei tanti momenti in cui il gap generazionale tra Sasha e Gloria viene sottolineato. Infatti, quando la musica risuona, Sasha se ne lamenta, mentre la madre la elogia. Tra l’altro, Closer to Fine rappresenta molto bene il succo del film della Gerwig, ossia la lotta di Barbie Stereoptipo. Basti pensare ad una frase all’interno del testo che dice: “Meno vedo la mia fonte per qualche motivo definitivo, più mi avvicino alla fine“.

Man I Am – Sam Smith

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Nel soundrack di Barbie c’è anche Sam Smith che canta la brillante canzone Man I Am. La si sente per la prima volta in sottofondo nella scena in cui Barbie Stereotipo scopre che il suo Ken ha trasformato Barbieland in Kendom, sottomettendo il suo universo al patriarcato, presente nel mondo reale che, quando lui si è recato lì, lo ha influenzato. Man I am è la scelta perfetta per questo momento specifico, in quanto è un inno al maschilismo obsoleto.

Push – Matchbox Twenty

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Nel terzo atto di Barbie c’è una scena in cui tutti i Ken, accanto ad un falò davanti alle loro Barbie, impugnano una chitarra e cantano loro una canzone: Push dei Matchbox Twenty. Pur non essendo un’originale, la canzone risuona in uno dei momenti più esilaranti, poiché in realtà quella è l’occasione per le Barbie di manipolarli e prenderli in giro fingendo di essere interessate, solo per potersi riprendere Barbieland. Prestando attenzione al testo si può cogliere l’ironia, in quanto la canzone parla di una relazione abusiva in cui una persona vuole dare per scontata l’altra. Considerato che Ken si sente dato per scontato da Barbie, Push sta già spiegando da sola perché i Ken abbiano fondato a Barbieland il patriarcato.

Journey to the Real World – Tame Impala

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Fra le original song di Barbie spicca poi Journey to the Real World, un testo con musica molto breve ma incredibile. La canzone si sente quando Barbie passa da Barbieland al mondo reale insieme a Ken a bordo della sua Corvette C1: le parole sono quanto più azzeccate per descrivere il viaggio che sta compiendo Barbie. Il pop psichedelico dei Tame Impala si sposa bene in quella scena surreale in cui Barbie e Ken attraversano diversi spazi e stagioni, cambiando poi anche veicoli, rendendo la sequenza visivamente impattante.

Speed Drive – Charlie XCX

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Charlie XCX contribuisce al soundrack di Barbie creando Speed Drive, una canzone energica e divertente che riesce a racchiudere tutte le vibes della vita di Barbie. Si sente quando Barbie cerca di scappare dal dirigente della Mattel e i suoi “scagnozzi”, i quali vogliono prenderla per chiuderla nella sua scatola e farla così tornare nel suo mondo magico. Il ritornello di Speed Drive, poi, fa riferimento alla canzone di Toni Basil “Mickey”, ma cambia il testo in “Hey, Barbie, you’re so fine“.

Barbie World – Nicki Minaj, Ice Spice e Aqua

Barbie cast

Quando pensiamo a Barbie, nonostante tutte le canzoni originali che il film regala, non possiamo fare a meno di canticchiare Barbie Girl del gruppo danese Aqua, sopra il cui testo Ava Max ha ideato la versione più “femminista” Not your Barbie girl. Nonostante la canzone sia iconica, gli Aqua non hanno potuto partecipare all’album del film per alcuni attriti con Mattel, di conseguenza Nicky Minaj e Ice Spice hanno creato Barbie World, che campiona l’iconica canzone e ne fa un remix davvero notevole. Barbie World risuona nei titoli di coda, una scelta quanto più azzeccata per poter salutare il film più atteso dell’anno.

Pink – Lizzo

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Dopo l’iconico omaggio a 2001: Odissea nello Spazio di Kubrik, il film apre la finestra sul mondo magico di Barbieland, in cui ci immergiamo sin da subito nella vita idilliaca e colorata della Barbie Stereotipo di Margot Robbie. La seguiamo nella sua quotidianità, da quando si alza e si fa la doccia, a quando fa colazione, fino a quando vola dalla sua stanza alla sua auto per farsi un giro in città. Questa scena, scenograficamente magistrale, è accompagnata dalla canzone Pink di Lizzo che, se si presta attenzione al testo, inizia già a toccare alcuni temi femministi. Uno stralcio dice: “Cosa indossi? Vestito o abito? In ogni caso, quel potere ti sta benissimo“.

I’m Just Ken – Ryan Gosling

Barbie Ryan Gosling

Una delle scene più comiche e divertenti di Barbie risiede alla fine del secondo atto, quando Ken si sta preparando alla guerra con gli altri Ken dopo l’imbroglio al falò delle Barbie. Qui, un incredibile ed eclettico Ryan Gosling intona I’m Just Ken, in cui spiega le tristi emozioni di Ken, il quale percepisce che a Barbieland non c’è un vero posto per lui e che Barbie lo dà per scontato. Se infatti si riflette su quello che Barbieland rappresenta, ci si accorge che lì le cose funzionano allo stesso modo del mondo reale, solo che nel regno di Barbie a vincere è il matriarcato, mentre in quello degli esseri umani il patriarcato. Questo fa sì che la canzone non sia solo divertente, ma anche riflessiva, poiché consente al pubblico di vedere le cose dalla prospettiva di Ken e, in tal modo, immedesimarsi con lui.

Dance the Night – Dua Lipa

Barbie Margot Robbie

Ancor prima che Barbie uscisse nelle sale, la presenza di Dua Lipa all’interno del film ha scatenato ed eccitato moltissimi fan. La cantante, qui in veste di Barbie Sirena, non si è però limitata a interpretare una bambola, ma ha comunque contribuito a creare una origin song diventata un successone. Dance the Night è energica, spensierata, divertente, e risuona in una scena dalle vibes anni ’80, ossia quando Barbie organizza il mega party a casa sua (qui troviamo anche una reference a La febbre del sabato sera). In realtà, però, è proprio da quella canzone che Barbie avverte una spaccatura al suo interno poiché mentre balla inizia ad avere pensieri di morte che, comunicandolo alle altre Barbie, interrompono la canzone (salvo poi riprendersi). Dance the Night caratterizza molto quel momento simbolico in quanto descrive anche una persona che continua a ballare nonostante i sentimenti negativi.

What Was I Made For – Billie Eilish

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Se le altre canzoni, pur nascondendo un sottotesto tematico importante, mantengono un ritmo più o meno energico e divertente, What Was I Made For di Billie Eilish è quella che invece ha una musica più lenta e malinconica e che rappresenta il cuore emotivo del film. What Was I Made For la sentiamo in due momenti cruciali del film: quando Barbie Stereotipo incontra Ruth Handler all’inizio e quando poi viene accompagnata, sempre da quest’ultima ma alla fine, in una sorta di limbo. Il testo scritto e cantato da Eilish mette in discussione lo scopo stesso dell’esistenza della bambola, perciò è funzionale alle scene in cui incontra la sua creatrice. La canzone riesce così a riassumere il tema principale del film: Barbie all’improvviso prende coscienza di sé ed è in quel momento che capisce di non sapere davvero quale sia il suo ruolo. What Was I Made For diventa una canzone straziante quando, prendendo le mani di Ruth, Barbie fa i conti con il mondo reale e tutto ciò che comporta. Ma proprio come il film, si conclude con una nota di speranza.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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