Barbie, le sei più grandi domande senza risposta lasciate dal film

Pur essendo una storia semplice, il film di Greta Gerwig lascia comunque alcune domande senza risposta a fine visione. Ma quali sono?

Box office

Greta Gerwig con Barbie, terzo film della regista attualmente in sala, ha portato sul grande schermo una storia pregna di riflessioni sulla nostra società, ma anche sul significato insito nella bambola più famosa al mondo nata dalla mente geniale (e si potrebbe dire rivoluzionaria) di Ruth Handler. Pur toccando una serie di tematiche importanti, stimolando nello spettatore alcuni pensieri sul mondo in cui vive, la pellicola non ha una trama complicata, ed è per questo che riesce ad essere apprezzata da un pubblico molto eterogeneo. Nonostante questo, il film lascia comunque delle domande a fine visione, riguardanti anzitutto Barbie stessa, ma anche il suo mondo magico. Alcuni passaggi, infatti, non vengono approfonditi e questo fa sorgere alcuni dubbi a riguardo, che probabilmente non verranno mai sciolti. Cerchiamo di capire quali sono.

6Come si viaggia tra i mondi?

Barbie Kate McKinnon Weird Barbie
 

Quando Barbie inizia ad avere pensieri di morte e si accorge di avere cellulite e piedi piatti, decide di rivolgersi subito – ma non senza alcun timore – a Barbie Stramba, la quale le dice che non esiste una spaccatura che la farà arrivare nel mondo reale, ma che deve prendere una serie di veicoli, fra cui un astronave, un camper e una nave, per poter andare e tornare. È definita come una membrana che divide i due mondi, quello vero e quello dell’immaginazione, ma in realtà il film non chiarisce mai se si tratta di un portale o meno. Un’altra sequenza, poi, contribuisce a creare confusione sul meccanismo in cui si può viaggiare da Barbieland al mondo reale e viceversa: quando Barbie arriva da Mattel, loro le dicono che per poter tornare a casa deve solo entrare nella sua scatola rosa d’appartenenza. In tal modo il film suggerisce che quello non sia altro che un portale che la può teletrasportare, ma anche lì non viene approfondita la questione. Considerato poi che la Mattel ha una stanza dei fantasmi che ospita la creatrice di Barbie, Ruth Handler, è possibile che la scatola sia magica. Oppure potrebbe essere scientifica, in grado di piegare lo spazio e il tempo. Ad ogni modo, Barbie non risponde mai a questa domanda.

Indietro
Articolo precedenteDI4RI, annunciata la data d’uscita della seconda stagione
Articolo successivoMargot Robbie: 10 cose che non sai sull’attrice
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.