Bodies: la spiegazione del finale della serie Netflix

I detective riescono a rompere il loop temporale di Mannix? Attenzione, l’articolo contiene spoiler sulla serie.

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Ci sarà sempre un posto per le storie di viaggio nel tempo ben fatte all’interno del genere fantascientifico. Il nuovo thriller di Netflix Bodies (qui la recensione) è basato sulla graphic novel della DC Vertigo di Si Spencer e copre un arco di tempo che parte dai giorni nostri e arriva fino al 1890, per poi proseguire fino al 2053. La serie è ambientata a Londra e nel cast ritroviamo attori quali Amaka Okafor, Shira Haas, Stephen Graham (Rocketman), Jacob-Fortune Lloyd (la regina degli scacchi) e Kyle Soller (Anna Karenina).

Si tratta di una premessa affascinante che inizia con il sergente Shahara Hasan, che si imbatte nel corpo nudo e morto di un uomo misterioso che giace in una stradina, Longarvest Lane. Il corpo sembra essere apparso dal nulla e presenta una ferita da proiettile all’occhio sinistro e uno strano segno simile a un tatuaggio sul polso. Altri tre detective si imbattono nello stesso corpo, tutti in periodi temporali diversi. È una di quelle serie che inizia con un’idea così sconcertante che non si può fare a meno di guardarla tutta d’un fiato. Prima di parlare del meraviglioso colpo di scena finale, analizziamo un po’ la serie in sé.

5Di che cosa parla Bodies?

Bodies recensione
 

Bodies si svolge in quattro epoche diverse e distinte a Londra prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il sergente Hasan lavora inizialmente al misterioso caso di omicidio nell’attuale anno 2023. Ma la serie si spinge fino al periodo successivo a Jack lo Squartatore, nella stessa zona della città che egli rese tristemente famosa, Whitechapel, nel 1890. Lì, l’ispettore Alfred Hillingshead ha la sfortuna di imbattersi nello stesso corpo, circa 130 anni prima di quello in cui si è imbattuto il sergente Hasan.

Poi toccherà al sergente Charles Whiteman che scopre di nuovo lo stesso corpo, questa volta nel 1941, proprio mentre gli inglesi vengono bombardati dalla Luftwaffe tedesca nella Seconda Guerra Mondiale. Infine, ci spostiamo nel futuro e incontriamo la detective Iris Maplewood che sta lavorando allo stesso identico caso nell’anno 2053. Il passaggio da un’epoca all’altra è costante, ma avviene senza soluzione di continuità e non fa altro che aumentare la suspense nel cercare di capire chi sia quest’uomo morto e perché continui a comparire nella stessa posizione nello stesso vicolo così tante volte.

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