DCU: le sfide in serbo per James Gunn e Peter Safran

Ecco i vantaggi del nuovo DCU e le difficoltà che probabilmente dovranno affrontare James Gunn e Peter Safran.

Recentemente abbiamo appreso che i co-CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran hanno messo da parte Wonder Woman 3, Man of Steel 2 e persino Batman Beyond, decisione che segna la fine del DCEU così come lo conosciamo e apre le porte al rinnovato DCU. Si è parlato anche di un vero e proprio reboot del franchise per l’anno prossimo, con l’abbandono degli attori che interpretano gli eroi principali.

Anche se al momento c’è molta incertezza, è ormai chiaro che il DCU avrà poco in comune con il DCEU. Questo non sarebbe necessariamente un male dopo i film sfornati dalla Warner Bros. negli ultimi dieci anni, e possiamo analizzare perchè potrebbe essere il momento giusto per i DC Studios per andare avanti. Tuttavia, ci sono anche un paio di ragioni per cui dimenticare completamente il passato potrebbe essere un errore molto costoso.

6L’eredità del DCEU

 

Ormai dovreste aver capito che il DCEU nella sua forma attuale ha un bagaglio troppo grande da portarsi dietro. Immaginate se, quando i Marvel Studios hanno acquisito tutti i personaggi della Marvel Television e della 20th Century Fox, avessero dovuto attenersi alle decisioni del team creativo precedente? Ci ritroveremmo con un MCU con gli X-Men di Dark Phoenix inseriti a forza e Finn Jones che interpreta ancora Iron Fist.

Gunn e Safran stanno ereditando un bagaglio enorme dal DCEU, un bel fardello da portare quando si cerca di risollevare le sorti di un franchise danneggiato. Se si aggiungono alcune delle discutibili decisioni creative del DCEU (come il film su Flash che sostituisce Superman con Supergirl o l’arruolamento di un settantunenne come Batman), è chiaro che è arrivato il momento di voltare pagina con questo nuovo DCU.