MCU: tutti i problemi della Fase 2 evidenziati durante un re-watch

La Fase 2 del Marvel Cinematic Universe vanta alcune punte di diamante molto interessanti, eppure nel riguardarla sono emersi alcuni problemi di cui non ci si era resi conto

Se la Fase 2 del MCU può vantare molte soluzioni e novità accattivanti che la Fase 5 sta attualmente ripercorrendo, dall’altra si trascina sulle spalle il peso di molti errori e problemi. Le incrinature della Fase 2 sono in realtà emerse in fase di rewatch e ora, a ben guardarla, ci si può accorgere di molti difetti rilevanti. Nonostante questa fase porti con sé dei film di tutto rispetto e dall’enorme successo, come per esempio Capitan America: The Winter Soldier e Guardiani della Galassia, ci sono alcune mancanze che non sono passate inosservate alle seconde visioni, e che intaccano la maggior parte dei capitoli presenti in questa sezione. Ma quali sono i problemi riscontrati rivedendo la Fase 2? Cerchiamo di capirlo.

11Il franchise di Ant-Man non ha migliorato l’originale

Scott Lang Ant-Man

Ant-Man non è presente nella classifica dei migliori film del MCU. Nonostante questo, il primo capitolo del franchise è stato tutto sommato divertente, ed è stata un’avventura che ha introdotto nell’universo Marvel lo Scott Lang di Paul Rudd, insieme ai suoi comprimari. Grazie alla sua struttura, c’è stata poi l’opportunità di poter continuare a seguire e approfondire il personaggio con altri film stand-alone che però, alla fine, hanno fatto un passo indietro rispetto a quello che ci si aspettava. I successivi capitoli, fino all’ultimo Ant-Man and the Wasp: Quantumania che ha aperto la Fase 5, non sono stati un vero e proprio successone, ma anzi hanno contribuito a privare il franchise del suo minimo fascino. Perciò, riguardando la Fase 2 del MCU si è arrivati alla conclusione che il potenziale del franchise di Ant-Man è stato purtroppo mal utilizzato.

Articolo precedenteAvengers: 10 cattivi creati dagli stessi Vendicatori
Articolo successivoRuby Gillman, la ragazza con i tentacoli, da oggi al cinema
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.