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Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco: tutti gli Easter Eggs e auto-omaggi di Zack Snyder nel film

Fra i tratti distintivi di Snyder c'è il rallenty, il montaggio epico di flashback e le director's cut. Tutti “marchi di fabbrica” che ritroviamo anche nel suo nuovo progetto

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Rebel Moon- Parte 1: Figlia del fuoco (qui la recensione) è pieno di tratti distintivi e più che riconoscibili del suo regista, Zack Snyder, qui anche in veste di scrittore, produttore e direttore della fotografia. Lo stile – soprattutto visivo – di Snyder si è distinto sin dal suo esordio in regia nell’oramai lontano 2004, L’alba dei morti viventi, per poi migliorare e definirsi nei film successivi, fino all’ultimo progetto in collaborazione con Netflix, di cui è previsto un secondo capitolo intitolato Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Scopriamo perciò tutti gli auto-omaggi del regista, gli Easter Eggs e i “marchi di fabbrica” presenti in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco.

7Mescolare i generi

Star Wars VII - Il risveglio della forza personaggi

Da quando Zack Snyder si è posizionato in cabina di regia, ogni suoi film è stato un mash-up di generi e una sovversione dei tropi di questi ultimi, diventando un suo marchio di fabbrica. Lo abbiamo visto con 300, o ancora con Watchmen, in cui ha sovvertito il genere dei supereroi e dei film di squadra; o ancora con Sucker Punch nel quale ha realizzato una commistione di generi inserendo persino un meta-commento su come le donne vengono trattate nella narrativa di genere, sia davanti che dietro la macchina da presa. In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco Snyder continua a farne un’impeccabile miscela, includendo numerose influenze fantascientifiche e fantasy nel suo mash-up estetico di generi, da Star Wars a Excalibur, fino a I sette samurai e Heavy Metal.

6Il rallenty

Justice-League-sequel

Pur non essendo stato lui a inventare il rallenty, Zack Snyder è uno dei registi contemporanei a utilizzarlo di più nelle sue opere, tanto da essere associato a questo strumento stilistico, e rivoluzionandolo con lo “speed ramping” in 300. Watchmen, Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani e Sucker Punch hanno tutti una considerevole parte a rallentatore, anche se a un certo punto della sua carriera il regista, precisamente con L’uomo d’acciaio, non ne ha più fatto uso, salvo poi riprenderlo in Justice League e finendo con, per l’appunto, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco.

5Gli attori feticcio di Zack Snyder

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

Come ogni regista, anche Zack Snyder ha degli attori feticcio a cui si rivolge quando si tratta di realizzare un film. Sappiamo anche bene che il regista è capace poi di individuare i talenti emergenti da inserire nelle sue pellicole, contribuendo quindi a rendere la loro carriera un successo, come accaduto con Henry Cavill e Gal Gadot. Star ricorrenti sono, fra gli altri, Jena Malone, Carla Gugino, Abbie Cornish e Matt Frewer, alcune delle quali Zack Snyder ha richiamato per farle partecipare in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Ray Fisher, ad esempio, ha idossato i panni di Darrian Bloodaxe, Jana Malone di Harmada e Ray Porter di Hickman.

4Epico montaggio di flashback

Rebel Moon film 2023

Un altro marchio di fabbrica del regista sono i montaggi epici, di cui ne ha fatto il suo stile caratteristico. In particolare, ad essere tanto epici quanto importanti nei film di Zack Snyder sono i flashback, i quali vanno a stabilire gli eventi nell’universo portato sullo schermo prima della trama principale di un film. Ogni singola pellicola che il regista ha diretto ha incluso un epico montaggio di flashback, e quello presente in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco riguarda la storia di Kora, quando mostra come sia stata rapita da bambina e abbia scalato i ranghi dell’esercito dell’Imperium.

3Le sequenze d’azione dei personaggi femminili

Rebel Moon Sofia Boutella come Kora
Rebel Moon Sofia Boutella come Kora – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Ciò che rende famoso Zack Snyder, avendone decretato il successo negli anni, sono poi le sequenze d’azione con personaggi femminili, le quali diventano un altro suo tratto distintivo. Pensiamo a Sucker Punch, film incentrato sull’azione femminile molto stilizzata, oppure Faora in L’uomo d’acciaio, o ancora Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice, per finire a Kora e Nemesis in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Kora ha diverse sequenze d’azione impattanti e magistralmente costruite, ma anche il combattimento con la spada di Nemesis contro la donna ragno Harmada costituisce un inserto di spicco.

2Nessun eroe è al sicuro

Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco recensione

Chi conosce la filmografia di Zack Snyder si sarà accorto di un particolare non proprio indifferente: la morte degli eroi, che spesso sono o inaspettate oppure brutali. Pensiamo ad esempio alla trama di 300, che ruota attorno alla morte degli spartani, oppure a Batman v Superman: Dawn of Justice, in cui il regista uccide Jimmy Olsen nei momenti iniziali e poi Superman nell’atto conclusivo, mentre nella director’s cut di Justice League uccide (e rianima) l’intera squadra. In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco accade lo stesso: il film si conclude con la dipartita di diversi personaggi principali, come Kai e Bloodax, con il tradimento del primo avvenuto poco prima.

1Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco avrà la director’s cut

Rebel Moon - Parte 1 figlia del fuoco

Pur non essendoci per ogni suo film delle versioni estese, Zack Snyder è conosciuto anche per le director’s cut. Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco è uno di quei film che ne avrà una. Su Netflix al momento è disponibile solo la versione PG-13 della storia, mentre l’anno prossimo ne arriverà una vietata ai minori di oltre tre ore. Come ci dimostra Justice League, le director’s cut del regista spesso, oltre a essere estremamente lunghe, sono anche più dense e brutali. Ricordiamo poi che il 19 aprile 2024 debutterà sulla piattaforma la seconda parte di Rebel Moon, intitolata Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.