Star Wars: gli errori e le occasioni perse della trilogia sequel

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha superato il miliardo al box office ma non è stato certo considerato un successo, soprattutto paragonando i suoi incassi con i due film precedenti. C’è da dire che le forti critiche a Gli Ultimi Jedi hanno influenzato il pubblico in maniera decisiva e così in molti sono stati demotivati di fronte alla possibilità di vedere la conclusione della trilogia e dell’intera saga.

Sembra giusto dire che i sequel hanno fatto del loro meglio per cercare di dare continuità alla saga, rendendo comunque omaggio a ciò che era stato prima, ma sembra altrettanto giusto sottolineare che in molte occasioni la trilogia ha perso delle opportunità e ha commesso degli errori. Eccone alcuni:

8L’identità del leader supremo Snoke

 

Il Risveglio della Forzaha lasciato i fan alla disperata ricerca di ulteriori informazioni sul misterioso leader supremo Snoke. Chi era Snoke? L’Imperatore? Un Darth Vader risorto? Darth Plagueis o forse un altro potente nella Forza che aveva tirato i fili di Palpatine?

I romanzi di Tie-in suggerivano che aveva seguito gli eventi da molti anni, rintracciando i resti dell’Impero e trasformandoli nel Primo Ordine prima di sedurre Ben Solo e portandolo al Lato Oscuro. Sfortunatamente, Johnson ha deciso di ucciderlo ne Gli Ultimi Jedi, un momento innegabilmente scioccante, ma che ci ha impedito di sapere di più del personaggio, di conoscerne le motivazioni, un momento che ci ha chiarito che forse non era così tanto potente come si immaginava.

In una scena di L’Ascesa di Skywalker assolutamente buttata via, breve e poco approfondita, scopriamo che Snoke non era altro che un altro corpo clone usato da Palpatine per manipolare la Galassia. Onestamente, nulla di tutto ciò ha davvero senso, e questo cattivo appena creato e che sembrava così affascinante, si è rivelato una delusione, uno dei peggiori antagonisti della saga di sempre.