Star Wars: gli errori e le occasioni perse della trilogia sequel

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha superato il miliardo al box office ma non è stato certo considerato un successo, soprattutto paragonando i suoi incassi con i due film precedenti. C’è da dire che le forti critiche a Gli Ultimi Jedi hanno influenzato il pubblico in maniera decisiva e così in molti sono stati demotivati di fronte alla possibilità di vedere la conclusione della trilogia e dell’intera saga.

Sembra giusto dire che i sequel hanno fatto del loro meglio per cercare di dare continuità alla saga, rendendo comunque omaggio a ciò che era stato prima, ma sembra altrettanto giusto sottolineare che in molte occasioni la trilogia ha perso delle opportunità e ha commesso degli errori. Eccone alcuni:

7Che ne è stato del tempio Jedi?

Il Risveglio della Forzaallude al al ruolo del Senato Galattico in una Galassia post Ritorno dello Jedi, ma che dire di Coruscant e del Tempio Jedi? Se Trevorrow avesse fatto il suo dovere, avremmo appreso che il Primo Ordine aveva fatto del pianeta la sua base, mentre gli abitanti del pianeta erano rimasti nascosti pronti a ribellarsi qualora se ne fosse presentata occasione.

Finn avrebbe guidato la carica in quella battaglia, ma la storia non è mai tornata a quel momento in particolare ed è un vero peccato. Questo aspetto ci dà il polso di un problema di questi sequel: la volontà di esplorare nuovi pianeti non ci ha dato la possibilità di capire cosa e come erano cambiate le cose nei luoghi che già conoscevamo dagli altri film.

Invece si è preferito andare su altri pianeti, altri luoghi che tuttavia ricordavano molto da vicino location importantissime per i film originali, ade esempio Jakku (Tatooine) e la base innevata di Starkiller (Hoth).