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Quando l’attore è anche regista: 10 grandi film

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Quando l’attore è anche regista: 10 grandi film

La recitazione è un talento unico, che richiede anni di studio e di pratica prima di poter essere padroneggiata a dovere. Anche la regia è un mestiere (oltre che un’arte) particolarmente impegnativo, che richiede alla personalità coinvolta un grande talento capace di riuscire a guidare e supervisionare un’enorme produzione. Le star di Hollywood in grado di saper sia recitare che dirigere si contano – quasi – sulle dita di una mano. IMDb ha raccolto i 10 miglior film – in base al punteggio ottenuto sul proprio database – che hanno visto impegnate personalità di Hollywood sia davanti che dietro la macchina da presa per un medesimo progetto:

Tropic Thunder (7.0)

Nel 2008, Ben Stiller ha diretto e interpretato a commedia d’azione Tropic Thunder. Il film racconta la storia di un gruppo di attori che si dirigono nella giungla per realizzare un film, salvo poi ritrovarsi al centro di numerose disavventure. Tropic Thunder non ha di certo segnato il debutto alla regia di Stiller, ma è stato sicuramente uno dei suoi film di maggior successo.

È noto soprattutto per il ruolo di Robert Downey Jr. nei panni di un attore bianco che ha subito un intervento chirurgico per cambiare il colore della pelle. E il film usa proprio questo espediente per mettere al centro la discussione sul “razzismo” al cinema e criticarla in maniera innovativa.

Rocky Balboa (7.1)

Sylvester Stallone ha diretto a Rocky Balboa, sesto film del franchise di Rocky e quarto film della saga diretto da Stallone. La serie, iniziata con il plauso della critica e anche con un Oscar al miglior film, è andata col tempo sempre più fuori strada, con seguiti che non sono mai riusciti a catturare la magia dell’originale.

Dopo una pausa di vent’anni, Rocky Balboa, uscito nel nel 2006, ha ricevuto tanto il plauso della critica quanto quello del pubblico, rinvigorendo un franchise che ha poi generato anche due spin-off: Creed e Creed II

Chef (7.3)

Dopo un inizio abbastanza umile, Jon Favreau ha visto la sua carriera diventare sempre più importante, mettendosi alla prova tanto nella regia quanto nella recitazione. Chef – La ricetta perfetta, uscito nel 2014, è stata una produzione molto più piccola rispetto al precedente lavoro di Favreau con i film di Iron Man.

Il film è una lettera d’amore da parte di Favreau alla sua passione per il cibo. Per il film, l’attore e regista si è addestrato con una serie di chef professionisti specializzati nello street food, in modo da rendere la sua performance e la storia il più autentici possibile.

Bronx (7.8)

Nel 1993, Robert De Niro ha diretto il film poliziesco Bronx, ritagliandosi anche il ruolo del protagonista. Il film ha sovvertito i classici topoi del genere gangster, raccontando la storia di un padre che cerca disperatamente di impedire a suo figlio di essere trascinato nella criminalità organizzata.

Nonostante le lodi da parte della critica che De Niro ha ricevuto per la sua capacità da regista, Bronx è solo uno dei due titoli diretti dall’attore nella sua carriera (l’altro è The Good Shepherd del 2006). Nel 2014 ha rivelato che non avrebbe più diretto film.

Balla coi lupi (8.0)

All’epoca della sua uscita in sala nel 1990, Balla coi lupi è stato un successo di critica, riuscendo a portare a casa anche sette Oscar, incluso quello al miglior film. Il film vede come protagonista Kevin Costner nei panni di un soldato della guerra civile che stringe amicizia con i nativi americani. Il film ha segnato il debutto alla regia della celebre star hollywoodiana.

Balla coi lupi ha anche segnato l’apice della carriera di Costner da regista, che da allora si è dedicato alla regia soltanto di altri due film (usciti nel 1997 e nel 2003), che però non hanno mai raggiunto il successo del suo celeberrimo debutto dietro la macchina da presa.

Io e Annie (8.0)

Woody Allen non è estraneo alla regia e alla recitazione, ma in Io e Annie del 1977 ha segnato senza ombra di dubbio uno dei suoi migliori successi. Nel film Allen recita nei panni di un nevrotico comico di New York, insieme alla sua celebre ex musa Diane Keaton.

Tra le commedie romantiche per eccellenza, il film ha vinto quattro Oscar ed è ancora oggi ricordato come il marchio dell’umorismo fuori dal comune di Allen. Da allora lo stesso ha diretto molti altri film, ma sempre più raramente lo abbiamo visto dall’altro lato della macchina da presa.

Gli spietati (8.2)

Dopo essere stato una delle star del genere western, nel 1992 Clint Eastwood ha diretto Gli spietati, che lo ha visto interpretare un pistolero in pensione che viene incaricato di portare a termine un’ultima missione. Gli spietati rappresenta forse il canto del cigno di un genere che, ancora oggi, fatica ad essere valorizzato ed apprezzato, e al tempo stesso è uno dei migliori film diretti da Eastwood.

Nel corso della sua carriera Eastwood si è affermato come uno dei più grandi registi di Hollywood e, nonostante abbia compiuto da poco 90 anni, non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi.

Quarto potere (8.3)

Quarto potere, uscito nel 1941, è passato alla storia come uno dei film più importanti e innovativi mai realizzati. Diretto e interpretato da Orson Wells, all’epoca della sua uscita il film era già in anticipo sui tempi e continua a essere amato e apprezzato ancora oggi.

Nonostante ciò, al suo rilascio Quarto potere è stato un flop al botteghino e nonostante sia stato nominato a diversi premi è riuscito a vincere soltanto un Oscar (quello alla migliore sceneggiatura originale). Inoltre, il film fu oggetto di una feroce campagna diffamatoria e venne addirittura fischiato in numerose cerimonie di premiazione.

Tempi moderni (8.5)

Charlie Chaplin è stato senza dubbio uno dei più talentuosi interpreti della sua generazione. Nel 1936 scrisse, diresse e interpretò Tempi moderni. Il film presenta tutte le caratteristiche tipiche del cinema di Chaplin: una commedia senza tempo che lo vide interpretare un operaio che faticava ad adattarsi alle innovazioni moderne.

Il film è stato prodotto in un’era in cui l’industria di Hollywood stava iniziando ad eliminare gradualmente i film muti a favore del sonoro. La storia del film opera da critica all’industria cinematografica stessa, in quanto è un classico a sé stante.

La vita è bella (8.6)

La vita è bella del 1997 è stata diretto e interpretato da Roberto Benigni e racconta la straziante storia di un padre e di suo figlio che devono sopravvivere agli orrori di un campo di concentramento usando la loro volontà, il loro umorismo e anche la loro immaginazione per poter tirare avanti.

Il film ha vinto tre Oscar ed è ancora oggi molto apprezzato. Nel 2002, Benigni diresse un nuovo adattamento per il grande schermo della celebre favola di Pinocchio, ma il film è ancora oggi ricordato come uno dei suoi peggiori lavori… a dimostrazione di quanto la realizzazione di un prodotto audiovisivo possa essere un processo molto spesso incoerente.