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Oscar 2022: 10 donne (non attrici) che hanno ricevuto una nomination

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Oscar 2022: 10 donne (non attrici) che hanno ricevuto una nomination
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Se si esclude la categoria delle attrici, è raro vedere una donna premiata agli Oscar. L’industria cinematografica fatica ancora a lasciare spazio alle figure femminili, nonostante la presenza di sempre più donne nelle troupe cinematografiche. Quando si tratta di competizione tra uomini e donne nelle mansioni dietro le quinte, sulla sedia da regista o al tavolo dello sceneggiatore, c’è ancora un grande sbilanciamento.

Secondo The Wrap, quest’anno le donne nominate agli Oscar sono solo il 28%. Ciò significa che nemmeno 60 figure femminili sono presenti nella lista delle centinaia di personalità candidate. Le donne che lavorano dietro le quinte candidate sono una cinquantina: vediamo alcune delle nominate.

Ari Wegner – Il potere del cane

Candidata per la categoria Migliore fotografia

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Ari Wegner ha trascorso la maggior parte della sua carriera lavorando come direttore della fotografia per cortometraggi e spot pubblicitari. Essendo un’artista molto versatile, Wegner ha partecipato a progetti diversissimi tra loro: dalle campagne pubblicitarie per Apple fino al film western di Jane Campion, Il potere del cane. Grazie al suo operato, Wegner è la seconda donna nella storia degli Oscar ad essere nominata per la categoria Miglior fotografia.

In un’intervista con The Creative Review, Wegner ha detto di amare la sperimentazione e di non sentirsi vincolata ad un particolare stile, sostenendo che ”se si ha l’abilità tecnica si può utilizzare praticamente qualsiasi stile.” L’artista ha lavorato anche a film come Lady Macbeth (2016) e Zola (2020).

Jane Campion – Il potere del cane

Candidata per le categorie Miglior regia, Miglior film e Migliore sceneggiatura non originale

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Ari Wegner va a comporre con la regista Jane Campion il duo che ha lavorato alla messa in scena de Il potere del cane. La coppia mostra agli Oscar 2022 la forza delle donne nell’industria cinematografica. Quest’anno, Campion concorre in tre diverse categorie. Inoltre, è l’unica donna ad aver ricevuto due nomination per la categoria Miglior film: la prima è stata nel 1993 con Lezioni di piano, film per il quale ha anche vinto un Oscar alla Migliore sceneggiatura originale.

Non a caso, Jane Campion è considerata una delle più grandi registe di tutti i tempi: tra le sue opere ricordiamo anche Top of the Lake con Elisabeth Moss, Holy Smoke! – Fuoco sacro con Kate Winslet e Ritratto di signora con Nicole Kidman. La regista ha rivelato a The Guardian che fare cinema le ha permesso di trovare sé stessa e di conoscere la libertà.

Jenny Beavan – Cruella

Candidata per la categoria Migliori costumi

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Cruella non è un film che ha avuto grande successo a livello di critica, ma ha comunque ricevuto una nomination agli Oscar grazie al lavoro di Jenny Beavan. L’artista è una leggenda nel mondo dei costumi: in totale è stata nominata 11 volte agli Academy Awards. Beavan non ha sempre vinto, ma ha ricevuto un BAFTA nel 2016 per Mad Max: Fury Road.

Beavan, con i suoi abiti incredibilmente adatti al contesto, riesce a mettere davvero la ciliegina sulla torta di film e spettacoli già eccelsi. Ha partecipato alle produzioni di opere come Mad Max: Fury Road, Camera con vista, Sherlock Holmes e Il discorso del re.

Jacqueline West – Dune

Candidata per la categoria Migliori costumi

Jacqueline West è una costumista ben nota.Tra i suoi lavori più importanti ci sono film come Il curioso caso di Benjamin Button, The tree of Life, The Revenant, e infine anche l’acclamato Dune. Questa è per West la quarta nomination agli Academy Awards per la categoria Migliori costumi. Inoltre, l’artista ha già vinto un Satellite Award per il suo lavoro ne Come l’acqua per gli elefanti.

Brad Pitt ha lavorato un paio di volte con West. L’attore ha descritto a sheknows la precisione e il metodo della costumista nel suo operato. Nella stessa intervista, West ha rivelato un segreto sulla scelta degli abiti, “Dicono che quando si conosce un personaggio abbastanza bene, si è in grado di vestirlo.”

Jessica Kingdon – Ascension

Candidata per la categoria Miglior documentario

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Jessica Kingdom ha studiato cinema alla Columbia University. Ha iniziato la sua carriera lavorando come sceneggiatrice, produttice e regista di cortometraggi, sia documentari che narrativi. Nel 2017, Filmmaker Magazine l’ha inserita tra le “25 nuove facce del cinema indipendente.”

La critica ha già apprezzato il lavoro di Kingdom in Commodity City (2017), film per cui ha vinto un premio all’Ashland Independent Film Festival nel 2018. Ascension è la prima nomination agli Oscar per Kingdom. Inoltre, il film ha già ricevuto un premio come Miglior documentario al Tribeca Film Festival.

Pamela Martin – King Richard: Una famiglia vincente

Candidata per la categoria Miglior Montaggio

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Pamela Martin ha lavorato a circa 28 progetti cinematografici. Quest’anno è candidata agli Oscar per la categoria Miglior montaggio con il biopic King Richard. In precedenza, Martin ha ricevuto una nomination per l’editing del film The Fighter. Gli spettatori possono anche riconoscere il lavoro dell’artista in Hitchcock e Little Miss Sunshine.

Martin ha amato lavorare al montaggio di King Richard, e si vede la passione messa nell’opera: la capacità di Martin di usare la musica, il suono e il montaggio contribuisce a rendere questa storia così profonda.

Tamara Deverell – La fiera delle illusioni

Candidata per la categoria Migliore scenografia (Production designer)

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Tamara Deverell ha oltre trent’anni di esperienza alle spalle nel settore del set design. Ha lavorato a scenografie di tutte le epoche e di tutti i generi. Non è la prima volta che Deverell collabora con il regista Guillermo del Toro: la loro produzione insieme è iniziata nel 1997 con Mimic. Gli spettatori potrebbero riconoscere il suo lavoro anche in Star Trek: Discovery, X-Men e The Strain.

Ne La fiera delle illusioni, Deverell è riuscita a ricreare un favolistico carnevale anni ’30. Sono servite un sacco di ricerche per costruire le scene. In un’intervista a SlashFilm, Deverell ha detto che “ Tutto è stato costruito ad hoc. È stato davvero un lavoro personalizzato.

Nancy Haigh – Macbeth

Candidata per la categoria Migliore scenografia (Arredatrice di scena)

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Nancy Haigh è il cervello dietro al set di alcuni dei film più amati dalla società e quest’anno concorre agli Oscar con Macbeth. L’arredatrice di scena ha già vinto la statuetta per i film Bugsy e C’era una volta a Hollywood, mentre le nomination totali ammontano a otto. Haigh è la mente dietro alla creazione dei mondi di grandi film come Forrest Gump, The Truman Show e Il Grinta.

Maggie Gyllenhaal – The Lost Daughter

Candidata per la categoria Migliore sceneggiatura non originale

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The Lost Daughter segna il debutto alla regia e alla sceneggiatura di Maggie Gyllenhaal. Maggie, come il fratello Jake, è già un’attrice affermata: la vediamo recitare in film come Donnie Darko e Il cavaliere oscuro. 

The Lost Daughter è l’adattamento del libro omonimo di Elena Ferrante. Con il film, la regista ha già vinto il Premio Miglior Sceneggiatura alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La critica sembra quindi apprezzare Gyllenhaal per il suo fedele adattamento.

Sara Murphy – Licorice Pizza

Candidata per la categoria Miglior Film (Producer)

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Il film di formazione Licorice Pizza è tra i nominati per la categoria Miglior film agli Academy Awards di quest’anno. Sara Murphy ha lavorato alla produzione del lungometraggio.

Tra i lavori di Murphy si contano opere come Viaggio al nord, Hunter Gatherer e Anima. Tra l’altro, la producer ha già collaborato in ambito musicale con la protagonista del film Alana Haim. L’attrice è anche una nota cantante statunitense: fa parte del gruppo Haim con le sorelle Este e Danielle.