Quindici anni fa Pirati dei Caraibi (da noi tradotto con La maledizione della prima luna) lanciava definitivamente un redditizio franchise con ex attori maledetti e giovani promesse, decretando il successo di un genere ormai sepolto da tempo.
All’epoca fu un azzardo commerciale folle, ovvero portare l’attrazione omonima da parco divertimenti sul grande schermo, eppure ispirata e guidata da un team artistico incredibile (Gore Verbinski in regia, Ted Elliott e Terry Rossio alla sceneggiatura), la saga espresse tutto il senso dell’avventura che, allora, mancava all’intrattenimento hollywoodiano.
Il 5 settembre si festeggiano i quindici anni dall’uscita nelle sale del primo capitolo, dunque ci sembra l’occasione perfetta per svelarvi 10 curiosità sul franchise:
Il progetto andava avanti dal 1990
Sono pochissimi i film basati sulle attrazioni di parchi a tema, perché sono spesso i film ad ispirare il contrario, ma nel caso di Pirati dei Caraibi lo sviluppo del film fu antecedente all’apertura del parco omonimo a Disneyland e passarono diversi anni prima del via libera ad Hollywood.
Secondo quanto riferito, Steven Spielberg era interessato a realizzare un film sui Pirati dei Caraibi già negli anni ’90, e la storia passò per varie stesure, alcune delle quali avevano abbandonato tutti gli elementi soprannaturali in favore di un semplice racconto sui pirati.
La Disney nel frattempo stava addirittura considerando l’idea di rilasciare il film direttamente su DVD, dato che i film dei pirati non avevano avuto molto successo nel decennio precedente.
Tatuaggi veri o presunti
Nonostante l’abbondanza di tatuaggi e di cianfrusaglie sull’eccentrico look di Jack Sparrow, alcuni dei disegni personali di Johnny Depp erano effettivamente reali e dovevano essere nascosti per il film.
In una scena particolare di La maledizione della prima luna, abbiamo visto in primo piano il tatuaggio sull’avambraccio di Sparrow composto da un passero insieme al sole sulla linea dell’orizzonte.
Si trattava di un tatuaggio falso creato apposta per il personaggio, tuttavia Depp decise di tenerlo leggermente modificato in omaggio al figlio Jack nato da poco.
La grotta del tesoro è stata costruita in cinque mesi
La location più memorabile di tutto il franchise resta la grotta del tesoro in La maledizione della prima luna, un set interamente ricostruito da zero in studio e uno dei più grandi mai costruiti a Hollywood. La location ha infatti avuto bisogno del contributo di cento artigiani per quasi cinque mesi di lavoro; quasi il tempo necessario per girare l’intero film…
I set del primo film sono diventati un’attrazione turistica
Se una visita del parco a tema di Disneyland non vi sembrerà abbastanza, forse ripercorrere i veri set usati per il film potrebbe essere una valida alternativa.
La maggior parte de La maledizione della prima luna è stata girata a St. Vincent, un’isola vulcanica situata nei Caraibi che ha fornito alla produzione alcune delle più meravigliose spiagge viste nella pellicola.
Inoltre molti dei cittadini dell’isola sono stati impiegati come membri dell’equipaggio e comparse durante le riprese, e sono stati costruiti in loco i set di Port Royal e di Tortuga e invece di buttarli giù dopo la fine delle riprese, molti sono stati lasciati sul posto e continuano a servire come attrazioni turistiche.
Molte battute di Jack Sparrow sono frutto di improvvisazione
Che Johnny Depp si fosse calato con tutte le scarpe nei panni di Jack Sparrow è stato subito evidente, tuttavia non molti sanno che l’attore ha anche improvvisato alcune delle battute più iconiche del pirata.
I due sceneggiatori de La maledizione della prima luna erano sul set durante le riprese del film, e invece di obbligare gli attori ad aderire allo script, li hanno incoraggiati ad improvvisare. Ecco allora Depp inventare il dialogo sugli eunuchi e la battuta finale del film.
Le ispirazioni di Johnny Depp
Quando Johnny Depp era in cerca di fonti d’ispirazione per il ruolo del capitano Jack Sparrow, ha subito pensato a due personaggi: Pepé Le Pew, la puzzola dei Looney Tunes e il chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards.
Secondo Depp infatti, i pirati erano essenzialmente le rockstar del XVIII secolo, e durante la sua preparazione ha cercato di immergersi il più possibile nei panni del musicista e amico. Questo aneddoto ha portato anche Richards a comparire nel terzo film della saga nei panni del padre di Jack.
Il ritorno di Barbossa è stato nascosto al cast
Mentre il pubblico era rimasto scioccato dal ritorno inaspettato del Capitano Barbossa alla fine del secondo capitolo, è curioso sapere oggi che questa fu la stessa reazione del cast quando venne a sapere del colpo di scena.
Non è insolito ad Hollywood che alcuni elementi della trama siano tenuti nascosti agli attori e alla troupe per evitare spoiler, ed è esattamente ciò che hanno fatto i realizzatori nel tentativo di catturare una reazione genuina al ritorno del personaggio.
Tom Hiddleston ha fatto un provino per il ruolo di Will Turner
Secondo quanto riferito, per il ruolo di Will Turner vennero presi in considerazione diversi attori, tra cui Tobey Maguire, Ewan McGregor e Jude Law.
L’arrivo di Orlando Bloom – reduce dal successo de Il signore degli anelli – sbaragliò la concorrenza, tuttavia si racconta anche del provino di Tom Hiddleston, all’epoca sconosciuto ma pronto, anni dopo, ad entrare nel MCU.
Il ruolo di Jack Sparrow fu offerto anche a Robert De Niro
Oggi sarebbe impossibile immaginare qualcuno che non sia Johnny Depp nei panni di Capitan Jack Sparrow, visto che la sua interpretazione ha contribuito a definire il tono del franchise.
Tuttavia un certo numero di attori era stato avvicinato al progetto, tra cui Jim Carrey, Matthew McConaughey e incredibilmente anche Robert De Niro.
L’easter egg di Topolino
Topolino sarà per sempre il marchio di fabbrica e il segno distintivo della Disney, e si è scoperto che il personaggio è stato spesso nascosto come easter egg in tutti i film del franchise di Pirati dei Caraibi.
Nel primo una nuvola di fumo che fuoriesce da un cannone si trasforma chiaramente nella forma della testa di Mickey Mouse; nel secondo, il baule che Jack Sparrow apre ha un lucchetto che ricorda anche Topolino; nel terzo c’è un cenno innegabile al personaggio che appare nell’angolo in basso a destra su una delle mappe di Sao Feng.