ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Thor: Love and Thunder
Prima della sua uscita in sala il 6 luglio, l’MCU ha rilasciato davvero pochi dettagli su Thor: Love and Thunder. Nemmeno da dire, l’hype era davvero altissima. A pochi giorni dall’arrivo del film, c’è chi ha già visto il quarto capitolo da solista di Thor e non vede l’ora di parlarne e chi invece vuole sapere tutto quello che serve prima ancora di andare al cinema. Eccovi quindi serviti 10 spoiler incredibili di Thor: Love and Thunder.
Il 29° film MCU è ambientato dopo Avengers: Endgame. Da qualche tempo, il Dio del Tuono ha messo da parte la carriera da supereroe e viaggia con i Guardiani della Galassia cercando di guarire dalle sue ferite. Tuttavia, il suo viaggio alla scoperta di sé viene interrotto quando incombe una nuova minaccia: Gorr il macellatore di dei (Christian Bale), un’entità che si muove attraverso l’universo uccidendo ogni dio che incontra. Per salvare la prossima meta dall’attacco di Gorr, New Asgard, serve necessariamente l’intervento di Thor (Chris Hemsworth). Coadiuvato da Jane Foster/Mighty Thor (Natalie Portman, Valkyrie (Tessa Thompson) e Korg (Taika Waititi), il Dio del tuono cercherà di fermare il cattivo.
Thor abbandona i Guardiani della Galassia
Tra le poche cose che sembravano certe fin dal trailer del film, c’era la presenza dei Guardiani della Galassia in Thor: Love and Thunder. Ciò che non si sapeva, tuttavia, era quanto tempo si sarebbero visti sullo schermo i Guardiani. Sarebbero stati parte integrante e attiva del film o più semplicemente un cameo? Ora sappiamo che la seconda opzione è quella corretta: la scena con i Guardiani che vediamo nel trailer è presa dalla prima sequenza del film, quella che mostra il team entrare con Thor in una battaglia su un altro pianeta.
La scena della battaglia è abbastanza estesa e Thor passa un po’ di tempo con i Guardiani anche dopo di essa. Tuttavia, presto il Dio del Tuono riceve una chiamata da Lady Sif (Jaimie Alexander) e si allontana con Korg per rintracciarla. Nel frattempo anche i Guardiani se ne vanno e non fanno ritorno nel film. Per tutti coloro che si sono chiesti se Thor apparirà in Guardiani della Galassia Vol. 3, dopo Love and Thunder sembrerebbe abbastanza improbabile. O forse vedremo, ancora una volta, un breve cameo…
Lady Sif perde un braccio
Quando Thor trova Sif, lei è in pessime condizioni. L’eroina è morente e giace accanto al cadavere del potente Falligar. Nonostante la donna sia uno dei guerrieri più feroci e più abili di Asgard, non è riuscita a competere contro il Macellatore di dei. Gorr ha battuto Sif, tagliandole il braccio e lasciandola in fin di vita.
Per fortuna, anche grazie all’arrivo di Thor, Lady Sif torna a New Asgard viva, ma priva di un arto. Anche se è probabile che Love and Thunder sia l’ultima apparizione di Jaimie Alexander nell’MCU, sarebbe interessante vedere come cambia lo stile di combattimento dell’eroina dopo aver perso un braccio.
Il piano di Gorr è più spietato di quanto si può credere
Chi ha letto i fumetti conosce bene la storia di Gorr e la missione che il cattivo si prefigge. Il desiderio di vendetta è ciò sta alla base del piano del Macellatore di dei e la sua tragica storia d’origine giustifica parzialmente la furia che lo muove. Tuttavia, la cattiveria del personaggio aumenta enormemente quando Gorr prende di mira i bambini di Asgard.
Consapevole che non può prendere tutta New Asgard da solo, usa i bambini come esca per attirare Thor. Dopo aver rapito i fanciulli, Gorr li porta nel Regno delle Ombre, dove riesce ad attirare Thor, Valkyrie e Jane Foster. Gorr è terrificante fin dall’inizio di Love and Thunder, ma l’adescamento e il rapimento di bambini lo trasforma in un cattivo di livello superiore.
Heimdall ha un figlio (Axl) che possiede i suoi stessi poteri
Mentre Thor e i suoi compagni stanno cercando di capire cosa fare dopo il rapimento dei bambini, ricevono un inquietante messaggio sotto forma di testa galleggiante. Quella testa appartiene ad Axl (Kieron L. Dyer) e i suoi cui occhi luccicanti lo fanno assomigliare ad un altro asgardiano deceduto. Più avanti in Thor: Love and Thunder si scopre infatti che Axl è il figlio di Heimdall. Oltre agli occhi, Axl ha ereditato anche i poteri di suo padre, ma deve ancora perfezionarne l’utilizzo.
Axl ha un ruolo modesto ma essenziale nel film: con le sue visioni, aiuta Thor e gli altri personaggi a comprendere dove sono e se stanno agendo correttamente. È abbastanza chiaro che Axl tornerà nell’MCU e, vista la giovane età di Dyer, c’è la possibilità che il personaggio possa unirsi ai Young Avengers o a qualche altro gruppo di supereroi teenager introdotto nell’MCU.
Korg viene prima ucciso e poi resuscitato
La morte colpisce una serie di personaggi all’interno di Thor: Love and Thunder, ma non è per tutti definitiva. Quando Thor e i suoi alleati raggiungono Omnipotence, il regno segreto degli dei, chiedono a Zeus (Russell Crowe) di prestare loro alcuni guerrieri per fermare Gorr. Purtroppo, non finisce bene e scoppia una rissa. Thor, Valchiria e Korg sconfiggono i soldati di Zeus, ma Russell Crowe riesce a colpire Korg con il suo fulmine e lo disintegra rendendolo un cumulo di macerie. Sul momento, sembra essere giunta la fine per Korg di Taika Waititi. Tuttavia, in seguito viene rivelato che una piccola parte di Korg è sopravvissuta, un po’ come il ramoscello di Groot sopravvissuto allo schianto dell’astronave di Ronan in Guardiani della Galassia. Questa volta è la faccia di Korg a salvarsi, e la scena tra i titoli di coda del film rivela che in seguito il personaggio viene completamente restaurato con un nuovo corpo fatto di roccia.
Jane Foster ha il cancro. E muore.
Un personaggio che invece se ne va per sempre in Love and Thunder è Jane Foster. Thor deve affrontare la morte di una persona cara ancora una volta, ma, a differenza di quanto accaduto con la sua famiglia e con i suoi compagni, in questo caso ha un po’ di tempo per prepararsi a dire addio a Jane. Nel film, Taika Waititi ha mantenuto la storia di Mighty Thor di Jason Aaron in cui Foster scopre di avere il cancro.
Nel film, a Jane viene diagnosticato un cancro al quarto stadio e la chemio non sembra aiutarla più di tanto. Tuttavia, quando ottiene il Mjölnir e acquisisce i poteri di Mighty Thor, i problemi di salute di Jane sembrano scomparire. In realtà, ogni volta che si trasforma in Mighty Thor, la donna consuma tutta l’energia del suo corpo che altrimenti andrebbe a combattere il cancro. Con un sacrificio finale, la donna si trasforma un’ultima volta per aiutare Thor nella sua battaglia contro Gorr. Muore poco dopo tra le braccia del Dio del Tuono, sussurrandogli di non lasciare che il suo cuore venga indurito dal dolore. D’altronde, l’obiettivo di Jane Foster è sempre stato quello di aiutare l’umanità: giustamente, la versione di Natalie Portman di Mighty Thor ha messo la sicurezza dei giovani asgardiani prima della sua stessa vita.
Jane giunge nel Valhalla e incontra Heimdall
Grazie al suo sacrificio per i bambini di Asgard, dopo la sua morte Jane riesce ad accedere al Valhalla, l’aldilà dei guerrieri asgardiani. Ad accoglierla c’è Heimdall (Idris Elba) che, a suo dire, la stava aspettando. A quanto pare nall’aldilà Heimdall possiede ancora l’occhio onniveggente e ha visto le azioni di Jane come Mighty Thor.
Il fatto che Loki manchi nel Valhalla di Thor: Love and Thunder solleva una serie di domande su che fine abbia fatto il personaggio dopo la sua morte in Avengers: Infinity War. Chissà quale delle versioni di Loki che abbiamo visto dal 2012 in poi alla fine è andata nell’aldilà. Per come si sta comportando l’MCU, il destino post-mortem di Loki potrebbe non venire mai alla luce.
Gorr muore e si sacrifica nel finale
Il cattivo di Thor: Love and Thunder è reso un mostro dal dolore che è costretto a subire. La perdita della sua famiglia, e in particolare di sua figlia, trasformano Gorr in una belva capace di compiere azioni spietate per l’intera durata del film. Quando il malvagio piano di vendetta del Macellatore di dei sembra giunto a compimento – vuole raggiungere l’Eternità per distruggere tutti gli dei – Gorr ha un ripensamento morale.
L’atteggiamento compassionevole di Thor, il coraggio di Jane e le loro suppliche convincono Gorr a voltare pagina. Alla fine, il cattivo chiede all’Eternità di prendere la sua vita in cambio di quella di sua figlia. La redenzione morale e la morte di Gorr tolgono velocemente dalla scena uno dei cattivi più avvincenti che la Marvel abbia mai avuto. Tuttavia, come l’MCU ha dimostrato in precedenza, tutto è possibile.
Thor adotta la figlia di Gorr e la chiama Amore
Uno dei più grandi timori di Gorr quando sceglie di sacrificarsi per la vita della figlia, è quello di lasciare la bambina sola al mondo. Jane morente subito lo rassicura, Thor può prendersi cura di lei.
Il Dio del Tuono adotta così la figlia di Gorr come fosse sua. Diventare padre dà a Thor quel senso di pace che ha sempre desiderato, nonostante tutte le difficoltà dell’ essere genitori. Grazie al consiglio di Jane, il dio riesce ad accogliere la figlia di un nemico e amarla come se fosse sua, esattamente come suo padre aveva fatto mille anni prima con Loki. Thor e la figliastra, rinominata Amore, vagano per l’universo per compiere le loro missioni. E, finalmente il significato del titolo del film diventa chiaro: sono un nuovo duo, lei è Amore (Love), lui è il Dio del Tuono (Thunder).
Brett Goldstein sarà Hercules
La scena dei titoli di coda di Thor: Love and Thunder rivela che Zeus (Russell Crowe) cercherà di vendicarsi su Thor e, per farlo, convocherà il suo guerriero più potente: suo figlio, il semidio Ercole. In questo modo, viene rivelato che Brett Goldstein è stato scelto per il ruolo. Nonostante la breve battuta, traspare già tutto il carisma di Goldstein, che sembra avere un futuro prospero nell’MCU. Non è chiaro dove e quando si presenterà di nuovo Ercole, ma Thor: Amore e Tuono ha introdotto il personaggio come un possibile avversario per il Dio del Tuono. La scelta dell’MCU è strana: nei fumetti i due personaggi sono amici e alleati, quindi potrebbe accadere che alla fine Ercole diventerà amico di Thor, piuttosto che ucciderlo.