Dopo tre brillanti stagioni, la celebre e acclamata serie antologica poliziesca della HBO ha da pochi giorni fatto il suo ritorno sugli schermi con la tanto attesa quarta stagione, suscitando già grande interesse e discussione. True Detective: Night Country (qui la recensione) – scritta e diretta dalla produttrice messicana Issa López – vede protagoniste l’attrice premio Oscar Jodie Foster (Il silenzio degli innocenti, Flightplan) e la pugile americana Kali Reis (Catch the Fair One) nei panni della coppia di investigatrici al centro di una nuova inquietante indagine dal tono quasi paranormale nella remota città di Ennis, in Alaska. Nel cast anche il candidato agli Oscar John Hawkes, Fiona Shaw (Harry Potter, Enola Holmes) e Christopher Eccleston (Doctor Who).
True Detective: Night Country è il primo capitolo della serie a non essere creato da Nic Pizzolatto, che resta coinvolto nel progetto come produttore esecutivo insieme a Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Il primo episodio della quarta stagione pone le basi per uno dei capitoli di True Detective più oscuri e soprannaturali di sempre, con diversi primi indizi che puntano verso una storia di fantasmi intricata e inquietante che emergerà entro la fine della stagione.
Lone Star: la birra preferita di Rust Cohle
Uno dei primi rimandi alla prima stagione di True Detective e al suo protagonista Rust Cohle è la comparsa del marchio di birra Lone Star. In uno dei primissimi episodi, Cohle chiede a due detective di procurargli una confezione di birre Lone Star. In una scena di True Detective: Night Country, invece, l’agente Hank Prior (John Hawkes) offre una birra Lone Star a suo figlio e collega Peter (Finn Bennett).
I misteriosi significati dietro le corna e le spirali
Le corna e le spirali sono simboli ricorrenti in True Detective. La quarta stagione, infatti, si apre con una agghiacciante scena in cui un branco di alci impazzisce improvvisamente, come posseduto da una forza oscura, innanzi all’orrore a allo sconcerto di un cacciatore indigeno, durante l’ultimo tramonto dell’anno che precede il mese di buio. Nella prima stagione, le corna erano uno dei principali simboli narrativi e rappresentavano un oscuro rituale o la morte.
Un altro simbolo frequente, soprattutto nella prima stagione, è quello della spirale. Nella prima stagione, la spirale è vista, per esempio, incisa sulla schiena di una vittima e utilizzata per gli inquietanti rituali. Mentre, nell’episodio 1 di True Detective: Night Country, il simbolo è visibile quando Liz Danvers dispone tutte le prove del caso Annie K. in un evidente schema a spirale.
Night Country è ambientato in Alaska
La quarta stagione è ambientata a Ennis, una cittadina remota dell’Alaska che inizialmente pare non avere alcuna correlazione con le altre stagioni di True Detective, ambientate rispettivamente in Louisiana, Los Angeles e Ozarks. Tuttavia, esiste un collegamento con Rust Cohle, che nella prima stagione rivela di aver vissuto per un decennio in Alaska negli anni ’90. Ciò lascia aperta la possibilità che Cohle sia in qualche modo connesso o che sarà probabilmente coinvolto per aiutare a risolvere il nuovo caso in True Detective: Night Country.
“Il Re Giallo” di Robert William Chambers
Il primo episodio di True Detective: Night Country si apre con una citazione che recita: “For we do not know what beasts the night dreams when its hours grow too long for even God to be awake” (così tradotta più o meno in italiano, “Perché non sappiamo quali bestie sogni la notte quando le sue ore diventano così lunghe che neanche Dio è sveglio”). La frase è un chiaro riferimento alla raccolta di racconti gotici del 1985 dal titolo Il Re Giallo, scritto da Robert W. Chambers. La citazione – attribuita falsamente da López al personaggio immaginario di Chambers, Hildred Castaigne – rimanda alla prima stagione di True Crime, in cui si parla di un fantomatico e oscuro “Re in giallo”.
Tsalal e “La sfinge dei ghiacci”
Anche il misterioso laboratorio della stazione scientifica di Ennis – in cui sono rivenuti alcuni degli indizi importanti per le indagini – ha un riferimento letterario. Il suo nome, Tsalal, infatti, prende ispirazione da un’isola ghiacciata nel romanzo di Jules Verne del 1897, An Antarctic Mystery (titolo italiano La sfinge dei ghiacci), libro che si propone come seguito dell’enigmatico e cupo romanzo di Edgar Allen Poe, Storia di Arthur Gordon Pym. Nel racconto di Verne, Tsalal è un’isola misteriosa e atipica, popolata da feroci nativi (pronti ad attaccare senza pietà gli esploratori bianchi) che un giorno improvvisamente spariscono. In True Detective: Night Country, allo stesso modo, nella prima puntata è mostrato il complesso e teso rapporto tra le popolazioni bianche (gli scienziati del laboratorio) e quelle native di Ennis.
Filosofi, naturalisti… e Rust Cohle
In True Detective: Night Country vengono menzionati, più o meno direttamente, alcuni pensatori esistenzialisti e naturalisti che hanno influenzato profondamente la filosofia pessimista di Rust Cohle. Ne è un esempio il filosofo Ralph Waldo Emerson, figura chiave del movimento trascendentalista americano dell’800, da cui si ispira il nome di una delle vittime, Ralph Emerson. Il filosofo esplorò nelle sue opere i temi del potere divino e della profonda connessione tra uomo e natura; argomenti su cui, in un certo qual senso, ha riflettuto anche Rust nella prima stagione. Invece, il fratello minore di Kayla Prior (Anna Lambe) si chiama Darwin, in onore probabilmente del noto naturalista britannico Charles Darwin.
Infine, in True Detective: Night Country riecheggia l’oscura e cupa prospettiva di Rust Cohle. Le sue desolanti e confuse riflessioni sulla cupezza del mondo e sugli errori dell’umanità, infatti, si addicono ai toni bui della quarta stagione.