Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2, cosa è accaduto nel finale di stagione?

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Gli spettatori si sono avvicinati al finale di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2 con grande pesantezza di cuore, dal momento che molte erano le minacce che pendevano sulla Terra di Mezzo.

 

I nani a Khazad-dûm

Il Balrog
Il Balrog
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

A partire dalla situazione di disordine a Khazad-dûm, dove Durin IV non è riuscito a prestare l’aiuto promesso all’esercito di Elrond a causa della pazzia di Durin III: il sovrano ha perso la testa a causa del suo anello e sta spingendo gli scavi nelle miniere di Moria sempre più a fondo. Sebbene suo figlio minacci di prendere misure estreme per impedirgli di risvegliare la creatura sopita nel cuore di Khazad-dûm, ammette immediatamente di non poter mantenere la promessa di tagliare la mano a suo padre. Cerca di intenerirlo e di fare appello a quella parte del suo cuore che non è ancora corrotta, ma il suo tentativo fallisce.

 

Eppure, quando Durin III sfonda una parete della caverna, persino Durin IV ne è impressionato. Ma la sensazione di stupore non dura molto, perché rapidamente lascia spazio al terrore. Il ruggito profondo e minaccioso del Balrog distoglie l’attenzione da tutto il resto. Quando riaffiora, Durin III sa che il suo tempo è scaduto. Per salvare il suo regno, fa ciò che deve fare: rimuove l’anello dalla sua mano e prende un’ascia da battaglia per colpire il Balrog nel modo più duro possibile, annientandolo a costo della sua stessa vita.

Lo Straniero, Nori e Poppy

L’azione è concitata da subito, ma visto che a questo punto manca ancora un po’ prima della fine, l’episodio rallenta e si dedica a raccontare la parte della storia che riguarda lo Straniero che si trova nel bel mezzo di un momento di riflessione mentre si avvicina al villaggio degli stoor in cerca dei suoi amici. Lo trova vuoto, o almeno così sembra. Viene presto accolto dal Mago Oscuro, che non solo afferma di conoscere lo Straniero, ma di essere stato in una banda di maghi con lui e altri tre, ed è stato lo Straniero a concepire l’idea di lasciare la comodità del lontano Occidente per combattere Sauron nella Terra di Mezzo.

Tutto sembra abbastanza credibile, ma lo Straniero ha sentito voci secondo cui il Mago Oscuro è in realtà interessato a Sauron. Inoltre, dove sono i suoi amici harfoot? La risposta arriva abbastanza presto quando Nori e Poppy si presentano come ostaggi di uno dei cavalieri mascherati. E sebbene il Mago Oscuro metta a tacere il loro rapitore senza un briciolo di rimorso, lo Straniero rimane scettico. Quando si presentano gli altri stoor, Gundabale fa infuriare il Mago Oscuro chiamandolo “Mago Oscuro” (appunto), un nome che non gli piace per niente. Il Mago Oscuro (se non vuole essere chiamato così, forse dovrebbe fornirci un nome) suggerisce quindi che, insieme, potrebbero prendere il posto di Sauron. La loro potenziale alleanza diventa uno scontro di breve durata che termina quando il Mago Oscuro si allontana. Avrebbe eliminato Nori, Poppy e gli stoor se non fosse stato per l’intervento dello Straniero.

Numenor, Pharazôn e Miriel

Cynthia Addai-Robinson as Queen Regent Míriel; Lloyd Owen as Elendil
Cynthia Addai-Robinson as Queen Regent Míriel; Lloyd Owen as Elendil
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Le cose sembrano essere pacifiche a Numenor, ma come sappiamo la città è destinata a cadere. Eärien suona la campana che convoca il contingente pro-Miriel a un incontro con Pharazôn. Il nuovo re ha deciso che Miriel potrebbe aver “stregato il mare” (perché non è stata divorata dalla creatura marina, come lui aveva sperato). Dichiara quindi che l’ex regina è in combutta con Sauron. Non lo è, ovviamente, ma Pharazôn aderisce alla scuola di potere politico della Grande Menzogna e usa la storia come scusa per catturare i fedeli a Miriel.

Questo maldestro gioco di potere alla fine (finalmente) si rivela un passo troppo lungo tanto che fa rinsavire Eärien, la quale fugge per avvertire suo padre, Elendil, e lo coglie mentre prova a scappare. Il primo istinto di Elendil è di portare via Miriel in salvo, ma Miriel non ci sta. Resterà, gli dice, ma offre al padre una spada scintillante chiamata Narsil. (O, come la chiama lui, “la Fiamma Bianca“).

Nell’Eregion la situazione degenera in Gli Anelli del Potere

Benjamin Walker as High King Gil-galad; Robert Aramayo as Elrond
Benjamin Walker as High King Gil-galad; Robert Aramayo as Elrond Credit: Ben Rothstein / Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Eregion potrebbe usare una spada come quella in questo momento ma, sfortunatamente, Elendil è a chilometri di distanza e sembra che lo situazione sia disperata. Gli edifici stanno crollando, ci sono incendi ovunque, gli orchi impazzano. Galadriel conduce un gruppo in salvo attraverso un tunnel segreto, solo per scoprire che non è poi così segreto. Un gruppo di orchi li attende. L’elfa ha però un piano di emergenza e si consegna come ostaggio, cercando di mitigare l’ostilità degli orchi stessi, e dicendo ai suoi rapitori che ha i nove anelli del potere destinati alle mani umane.

Celebrimbor in balia di Sauron

All’interno dell’officina di Celebrimbor, Sauron ha deciso di usare il fabbro per esercitare la sua mira. Sauron promette al suo prigioniero una morte rapida in cambio di informazioni sugli anelli, ma questa non è un’offerta allettante per Celebrimbor, che dice a Sauron che non otterrà mai gli anelli. Poi spinge Sauron a ucciderlo insultandolo e chiamandolo beffardamente il “Signore degli Anelli”. Quando arrivano gli orchi, Sauron sta piangendo, anche se non è chiaro se gli insulti di Celebrimbor lo abbiano colpito nel segno o se si senta veramente in colpa per averlo ucciso. Tuttavia, mette rapidamente da parte le emozioni e inizia ad ammaliare gli orchi che vuole portare dalla sua parte.

Dov’è Isildur, nel frattempo?

Maxim Baldry as Isildur; Nia Towle as Estrid
Maxim Baldry as Isildur; Nia Towle as Estrid
Credit: Ross Ferguson / Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Intanto Isildur e Theo sono insieme e il primo si prepara a partire per Numenor (che, suppone, troverà più o meno uguale a come l’ha lasciata). Dal primo episodio della serie, Theo è sembrato un personaggio impressionabile che potrebbe essere attirato dalla parte dell’oscurità, un rischio aggravato dalla perdita della madre. Ma mentre questa seconda stagione volge al termine, quel pericolo sembra essere passato grazie all’influenza positiva di Isildur e Arondir. Se la loro influenza rimarrà una forza guida è una questione che risolveranno le stagioni successive.

Isildur e Estrid, c’è un futuro?

Di preoccupazione più immediata è la relazione tra Isildur e Estrid. Lui sta per andarsene, progettando di lasciare la vecchia colonia di Numenor di Pelargir per tornare a casa a Numenor. Lei sembra avere intenzione di restare e di stare con il suo promesso sposo, Hagen. Eppure c’è molta tensione irrisolta tra i due quando Estrid gli fa visita. Lei dice di sentirsi “malata” quando Hagen esprime il suo amore per lei, il che non promette nulla di buono per il loro futuro, e dà a Isildur l’opportunità di baciarla e chiederle di unirsi a lui a Numenor.

Isildur si confronta con Kemen

Ciò che Isildur non capisce ancora è che Numenor, il nuovo Numenor, è invece venuto da lui sotto forma di Kemen. Kemen inizia a camminare intorno al molo come se fosse il proprietario del posto, e tecnicamente lo è. (O comunque Numenor lo è.) Mentre Kemen fa piani per migliorare il posto, Isildur si presenta e, sebbene si abbraccino nel salutarsi, il loro umore cambia molto presto. Per prima cosa, Isildur dice a Kemen che Estrid andrà con loro, il che si rivela una novità per Hagen, che è comprensibilmente dispiaciuto. A sua volta, Kemen lo informa (a) che non c’è posto per “Uomini Bassi” sulla nave e (b) che il padre di Kemen sta gestendo il posto, il che significa che lo status di Isildur è diminuito notevolmente (e, a peggiorare le cose, Elendil è ora un ricercato).

Se Isildur non sapeva che la sua vecchia conoscenza era diventata un poco di buono, ora lo sa. Presto, anche il resto di Pelargir lo viene a sapere, poiché Kemen dichiara che la città diventerà una fortezza sotto il suo comando e inizia a chiedere che gli portino del legname se vogliono mangiare.

Le trame in sospeso che lascia la seconda stagione

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere episodio 7
Credit © Amazon Studios

Non è che tutti i problemi della seconda stagione siano stati risolti. Mentre la polvere si deposita fuori dall’Eregion, Galadriel accetta i termini di Adar: si unirà a lui nella lotta contro Sauron. Grazie all’acquisizione di un anello del potere, Adar sembra più in forma che mai. Ma piuttosto che vivere come un bell’elfo, vuole restare fedele alla creatura che è diventato. Dopo aver restituito l’anello a Galadriel, torna alla sua forma più familiare e i due sembrano stringere un patto: sconfiggeranno Sauron. Adar e gli orchi torneranno a Mordor. E ignorerà che Galadriel ha ucciso molti dei suoi “figli”. Sembra un buon affare, sia per Adar che per Galadriel e per la Terra di Mezzo nel suo complesso. Orchi ed elfi non combatteranno più!

Tradimenti perpetrati e giuramenti mantenuti

Questo accordo durerà poco: un gruppo di orchi abbindolati da Sauron inganna Adar, attaccandolo. Questa svolta degli eventi consente a Sauron di reclamare la Corona di Morgoth che aveva visto l’ultima volta essere posta sulla sua testa quando Adar lo tradì nel flashback di apertura della stagione. Gli orchi sono suoi e il loro primo compito è ridurre in cenere l’Eregion (ma portare i leader da Sauron). Le creature sono ovviamente più che felici di farlo, distruggendo anche la biblioteca e gli scritti di Celebrimbor. E mentre Elrond guarda disperato l’incendio, finalmente all’orizzonte un esercito di anni arriva a dare il suo contributo. Tuttavia Durin IV, amico di Elrond, non è presente perché, come viene detto all’elfo, è in lutto.

Galadriel vs Sauron

Morfydd Clark as Galadriel; Charlie Vickers as Sauron
Morfydd Clark as Galadriel; Charlie Vickers as Sauron
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Galadriel non si arrenderà facilmente. Affronta Sauron in un duello con la spada, in cui cambia forma più volte, prima tornando alla personalità di Halbrand che l’aveva conquistata nella stagione precedente, poi assumendo la forma di Galadriel stessa, poi assumendo l’aspetto di Celebrimbor, quindi tornando all’aspetto Annatar dai capelli setosi usato per il suo periodo in Eregion. È in questa veste che la pugnala con la corona di Morgoth e poi le dice che avrebbe dovuto essere la sua regina. Galadriel sopravvive, ovviamente, ma non prima di aver perso il controllo dei nove anelli del potere. Ma sarebbe anche peggio se Sauron si impossessasse anche dell’anello di Galadriel. Per impedirlo, si tuffa da una rupe. Sopravvive, ma quando Elrond, Arondir e l’Alto Re la trovano, è in cattive condizioni più per i colpi di Sauron che per la caduta. Elrond intuisce che è possibile salvarla, ma avrà bisogno dell’aiuto degli anelli se vogliono che viva.

Poppy come Samwise Gamgee

Gavi Singh Chera as Merimac; Megan Richards as Poppy
Gavi Singh Chera as Merimac; Megan Richards as Poppy
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Tornata a Est, Gli Anelli del Potere mostra Nori che guarda le rovine del villaggio degli stoor mentre Poppy, che interpreta di nuovo il ruolo di Samwise Gamgee, si lancia in un monologo filosofico sullo stato delle cose. In particolare, Poppy si concentra sulla perdita, mentre si svolge un montaggio che funge anche da catalogo della devastazione provocata dagli eventi recenti: a Khazad-dûm, Durin IV e Disa guidano i nani nel lutto per la perdita del loro re, Elrond osserva le rovine di Eregion, Theo osserva Pelargir cadere sotto il comando militare e Isildur torna a Númenor (portando Hagen a stringere la mano di Estrid dall’aria incerta), Miriel sta di fronte a Pharazôn e ascolta le bugie che le lancia contro, e Elendil rivolge lo sguardo verso Númenor mentre se ne va. “Ciò che è rotto è rotto, e non si aggiusta”, dice. “E tutto ciò che chiunque può fare è provare a costruire qualcosa di nuovo”. Quelle ultime parole che accompagnano un’immagine di Sauron che fa progetti sembrano piuttosto minacciose.

“Grande Elfo”

Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf)
Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf) – Credit: Ben Rothstein / Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Mentre l’episodio volge al termine, diventa chiaro che Nori e lo Straniero divideranno le loro strade. Lei (e Poppy) accompagneranno gli stoor mentre imparano come sopravvivere da nomadi. Dopo il loro triste addio, molte cose iniziano a sistemarsi per lo Straniero. Trova il bastone che ha visto per la prima volta nei suoi sogni. E quel nome con cui gli stoor lo hanno chiamato, “Grande Elfo”, sembra indicare ufficialmente la sua identità. Come se dimenticasse che Tom Bombadil non gli dà mai una risposta diretta su nulla, lo Straniero torna a casa sua. “È stata tutta una prova“, dice lo Straniero al suo ospite. Poteva trovare il bastone solo se fosse andato alla ricerca dei suoi amici invece che cercare il potere. Fedele alla sua forma, Tom Bombadil non confermerà né negherà. Per festeggiare, lui e Tom Bombadil iniziano a cantare.

Gli indizi per la prossima stagione

Il Signore degli Agnelli: Gli anelli del Potere rory kinnear
Credit © Prime Video

Siamo ormai giunti alla fine della stagione, o quasi. Prima di passare al nero, Gli Anelli del Potere semina alcuni indizi che le stagioni future potranno raccogliere. Il Mago Oscuro? È ancora in giro. E sebbene Durin IV sia ansioso di aiutare i rifugiati di Eregion, alcuni degli altri leader dei nani vorrebbero recuperare i soldi che suo padre deve loro. Un altro problema: Durin IV potrebbe non essere la persona che Durin III voleva come successore. Queste sono comunque le voci che circolano a Khazad-dûm, e alcuni degli altri signori dei nani e il fratello di Durin (?!?) sembrano crederci.

Questa è una cattiva notizia per i nani, ma anche gli elfi hanno la loro parte di cattive notizie. Galadriel si rianima per trovare un mondo in cui Sauron sembra avere in mano il destino della Terra di Mezzo. Gli elfi devono fare una scelta: possono attaccarlo con le loro forze decimante o ritirarsi e riorganizzarsi. Alla domanda su cosa consiglierebbe, Galadriel ricorda le parole di Celebrimbor: “Non è la forza che sconfigge l’oscurità, ma la luce. E il sole ancora splende”.

Considerazioni finali su Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere - Stagione 2 peter mullanRispetto al primo ciclo, molto più verboso, questa seconda stagione è sicuramente migliore, anche se propone alcuni problemi difficili da superare, che non sono certo legati alla messa in scena. La stagione ha disperso l’azione in tutta la Terra di Mezzo ed è diventato subito chiaro che alcune storie sparse sul continente sono più avvincenti di altre. Ciò non significa che una terza stagione non possa o non voglia tenerne conto. A parte Poppy e Nori, nessuno degli Harfoots è arrivato alla seconda stagione. (Ciò non significa che la loro trama sia stata un fiasco, ma che Gli Anelli del Potere è disposto a scartare interi filoni narrativi se ritenuto necessario.) Per quanto riguarda l’altro problema, la lunga ombra proiettata sia dai film di Peter Jackson che dalle storie più sviluppate della Terra di Mezzo del romanzo originale di Tolkien, la seconda stagione non sembrava troppo preoccupata di questo, optando invece semplicemente per andare avanti. I cavalieri mascherati hanno svolto più o meno lo stesso ruolo dei Cavalieri Neri. Nori e Poppy hanno svolto più o meno gli stessi ruoli di Frodo e Samwise. Il Mago Oscuro si inserisce facilmente nel ruolo di Saruman (e probabilmente è Saruman).

Gli Anelli del Potere affronta il problema affrontato da tutti i prequel. Sappiamo cosa sta arrivando a grandi linee, ma non nei particolari. Quindi non è una questione se Sauron alla fine trionferà, ma come e cosa accadrà ai personaggi che abbiamo imparato a conoscere fino a quel momento. La seconda stagione lascia la maggior parte di loro in posizioni di transizione. Nori e Poppy sono ora delle stooers onorarie? Dove va lo Straniero… o meglio, dove andrà Gandalf, adesso? Kemen diventerà un personaggio ancora più deprecabile? Tutte queste domande, forse, troveranno risposta nella terza stagione.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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