L’Eternauta è una serie fantascientifica targata Netflix, ambientata a Buenos Aires, dove una misteriosa nevicata letale trasforma la città in un incubo. Basata sull’omonimo fumetto argentino, la serie segue Juan Salvo e un gruppo di persone comuni costrette a lottare per la sopravvivenza, mentre strani eventi apocalittici si intensificano. Tra creature aliene e complotti umani, Juan ha una sola priorità: ritrovare sua figlia Clara, scomparsa nel caos. Tuttavia, il suo viaggio si trasforma in un’indagine sulle forze oscure che stanno cercando di controllare l’umanità.
Riepilogo della trama
Inizia tutto in un tranquillo venerdì sera, quando una nevicata fuori stagione uccide chiunque venga toccato dai fiocchi. Juan Salvo e i suoi amici si salvano per caso, trovandosi riuniti a casa dell’ingegnere Favalli. La consapevolezza della gravità della situazione cresce rapidamente, soprattutto quando uno di loro, Russo, muore tentando di uscire. Inga, una fattorina, si unisce al gruppo dopo essersi rifugiata nel garage.
Juan, preoccupato per la figlia Clara, decide di affrontare la neve con una tuta protettiva improvvisata. Il suo viaggio tra le strade deserte rivela una città distrutta e segnata dalla morte. Dopo aver fallito nel ritrovare Clara, torna al rifugio, ma la ragazza riesce a ricongiungersi al gruppo da sola. I sopravvissuti progettano di rifugiarsi sull’isola di Tigre, ma il viaggio viene interrotto da nuovi incontri e minacce.
Il pericolo si espande
Durante una sosta in un supermercato trasformato in rifugio, il gruppo affronta un assalto armato. Poco dopo, incontrano l’esercito, che li porta a Campo de Mayo. Tuttavia, sorgono dubbi sulla fedeltà dei militari, soprattutto quando emerge il personaggio di Moro, un soldato ambiguo in contatto con le creature aliene.
Favalli teorizza che la nevicata sia il risultato di una mutazione ambientale, ma ben presto scoprono la presenza di creature aliene simili a scarafaggi, e meteoriti color sangue che hanno invaso l’atmosfera.
Il mistero degli umani alleati con gli alieni
Tra i soldati e i sopravvissuti emergono individui che sembrano collaborare con gli invasori. Gli alieni non agiscono da soli: una creatura superiore, identificata come “la Mano”, sembra controllare mentalmente sia le bestie che gli umani. Lo stadio illuminato da luci blu diventa il centro di questo orrore: qui Juan osserva una creatura con decine di dita, simbolo di questa intelligenza superiore.
L’invasione appare quindi strategica: la neve ha isolato le persone, instillando paura, mentre gli insetti hanno spinto i superstiti alla violenza. Quando la confusione ha preso il sopravvento, la Mano ha esercitato il proprio potere mentale, creando un esercito obbediente.
Il ciclo temporale di
Juan
Con l’avanzare degli eventi, Juan comincia ad avere flashback e ricordi che non sembrano provenire solo dal passato. In particolare, riconosce il macchinista che lo accompagna, senza che ci siano state presentazioni. La rivelazione finale è sconvolgente: Juan ha già vissuto tutto. È intrappolato in un loop temporale, costretto a ripetere le stesse esperienze senza ricordarle consapevolmente. I déjà vu che prova sono reali, tracce di un’esistenza ciclica e tormentata.
Resta da capire se solo Juan sia intrappolato nel ciclo o se anche altri ne siano vittime. Potrebbe essere un effetto collaterale del controllo mentale della Mano, oppure Juan è uno dei pochi ad esserne immune.
Clara e l’arruolamento sospetto
Nel finale, scopriamo che Clara si è arruolata nell’esercito. È una trasformazione inquietante: da adolescente traumatizzata e confusa, Clara diventa una combattente senza emozioni. Soffre di amnesie e frequenti mal di testa, sintomi coerenti con un condizionamento mentale. Il suo stato ricorda quello di altri umani controllati dalla Mano. Questo suggerisce che il controllo mentale degli alieni si sia esteso fino alla base militare, forse servendosi di mezzi tecnologici o della stessa trasmissione radio installata dal gruppo di Juan.
Il suicidio di Lucas: vittima o complice?
Un altro caso emblematico è Lucas. Fin dall’inizio, mostra comportamenti strani: è spesso ubriaco, prende decisioni impulsive e sembra favorire involontariamente i piani dei militari. Il suo crollo culmina in un’aggressione a Omar, seguita da un monologo delirante e dal suicidio. Parla di una “Fondazione” minacciosa, lasciando intendere che sia legata agli alieni.
Il controllo mentale su Lucas appare diverso: forse più sofisticato, oppure incompleto. Potrebbe essere stato reclutato per condurre Juan e gli altri verso il centro, e una volta adempiuto al suo compito, si è tolto la vita – o è stato spinto a farlo.
Una missione radio sotto
sorveglianza
Un altro punto chiave è la missione radio. Juan e i suoi vengono incaricati di installare un trasmettitore nel centro della città. Sorprendentemente, la missione procede senza ostacoli da parte degli alieni, suggerendo che la Mano abbia voluto che si completasse. Ma perché?
Una teoria plausibile è che gli alieni abbiano usato la trasmissione radio come mezzo per estendere il proprio controllo mentale. Il segnale non servirebbe a dare speranza, ma a influenzare altri sopravvissuti, sottomettendoli al potere psichico della Mano. La scena finale, in cui Clara appare trasformata in una combattente senza volontà, sembra confermare questa ipotesi.