O’Dessa: la spiegazione del finale del film

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L’opera rock distopica O’Dessa – diretta da Geremy Jasper – mette in scena un’impavida protagonista che parte all’avventura per trovare il suo posto nel mondo e finisce per cambiarlo. Il film si avvale di un cast di talento guidato da Sadie Sink e da Kelvin Harrison Jr., Regina Hall e Murray Bartlett. La colonna sonora non solo mette in mostra il talento della Sink, ma è fondamentale per la progressione della trama. Le canzoni del film aiutano infatti a identificare i sentimenti di O’Dessa, che si innamora e inizia ad accettare il suo destino, fino all’incontro culminante con Plutonovich.

Sebbene O’Dessa abbia ricevuto recensioni perlopiù mediocri, le sue performance musicali e le sue immagini eleganti si sono rivelate molto coinvolgenti. Nel film, dunque, O’Dessa viaggia attraverso la desolata terra e nella degradata Satylite City, dove incontra e si innamora di Euri. Tuttavia, quando quest’ultimo viene rapito dal malvagio Neon Dion e inviato a esibirsi su The One, O’Dessa deve trovare la forza di compiere il suo destino e salvare non solo Euri, ma tutti quanti dalla morsa di Plutonovich. Nel finale, la protagonista è quindi costretta a cantare per la sua vita, ma fa la scelta scioccante di sacrificarsi.

Cosa succede a O’Dessa ed Euri alla fine del film?

Il finale di O’Dessa potrebbe risultare un po’ scioccante per il pubblico, poiché il personaggio principale e il suo interesse amoroso vengono entrambi uccisi quando la ragazza decide di distruggere lo studio televisivo di Plutonovich. Dopo aver corso verso l’isola per salvare Euri, O’Dessa corre sul palco nel tentativo di salvarlo. Dice a Plutonovich che parteciperà al suo concorso, The One, in cambio della vita del ragazzo. O’Dessa sceglie allora di cantare “The Song (All Is Love)”, risvegliando di fatto molti cittadini di Satylite City dall’incantesimo in cui Plutonovich li aveva tenuti prigionieri. Dopo la sua esibizione, Plutonovich nomina quindi O’Dessa “L’Unica”, il che significa che è libera di esprimere un desiderio.

Come si conviene, desidera riavere Euri, ma quando questi torna sul palco, si scopre che Plutonovich gli ha fatto un “lifting” per trasformarlo in un seguace senza cervello. Sebbene O’Dessa all’inizio abbia voglia di arrendersi, trova dentro di sé il coraggio necessario per compiere il suo destino. Dà dunque fuoco alla sua chitarra e usa la sostanza simile all’olio plazma per far saltare in aria il covo di Plutonovich, liberando tutti gli altri ma uccidendo se stessa, Euri e Plutonovich. Il finale conferma poi che la protagonista è morta mentre salvava tutti gli altri e grazie al suo sacrificio, il resto di Satylite City è finalmente libero.

Kelvin Harrison Jr. e Sadie Sink in O'Dessa
Kelvin Harrison Jr. e Sadie Sink in O’Dessa

La spiegazione del potere di Plutonovich e del suo One Show

O’Dessa proviene da una fattoria poco popolata e lontana da qualsiasi altro insediamento, quindi, come gli spettatori, all’inizio del film non conosce Plutonovich. Quando si avventura nella città di Satylite, vede Neon Dion torturare un uomo che ha parlato contro Plutonovich, confermando la presa tirannica del leader sulla città in difficoltà. Man mano che O’Dessa procede diventa chiaro che Plutonovich è una personalità televisiva carismatica e dispotica che ha assunto la guida di Satylite City attraverso una forma di controllo mentale.

Plutonovich conduce un programma chiamato The One, che gli abitanti della città guardano tutta la notte, rendendoli seguaci senza cervello. Oltre a ripetere messaggi di sottomissione agli spettatori, lo scopo principale dello show è quello di permettere a Plutonovich di torturare coloro che si esprimono contro di lui. Li fa esibire per lui e, se non gli piace, li sottopone a un “lifting” che li trasforma in seguaci senza cervello. Sebbene in seguito dica a O’Dessa che è quello che vogliono i suoi spettatori, The One serve proprio a mantenere il controllo.

Il lignaggio di O’Dessa e la scoperta di essere l’Eletta

O’Dessa viene definita fin dall’inizio come speciale, anche se non sa bene come. All’inizio del film, vediamo sua madre spiegare come il padre di O’Dessa li abbia lasciati per fare il vagabondo, ma solo la sua chitarra sia tornata da loro. Questa chitarra è legata direttamente al suo lignaggio come il profetizzato Settimo Figlio che salverà il mondo. Secondo la leggenda, il suo antenato ha costruito la chitarra dal legno di un albero in fiamme dove una misteriosa donna senza occhi ha pronunciato la profezia.

Sebbene la profezia e la vaga idea che O’Dessa ha del suo destino non sembrino del tutto formate o importanti all’inizio del film, la ragazza impara a conoscerle meglio nel corso del film, in particolare quando sceglie di andare sull’isola di Plutonovich per salvare Euri. Mentre si prepara a viaggiare verso Onederworld, incontra la donna senza occhi, ormai anziana, che le dice che possiede già tutto ciò che le serve per avere successo. Con la sua chitarra in mano, O’Dessa riconosce così finalmente di essere la prescelta che libererà il mondo da Plutonovich.

Regina Hall in O'Dessa
Regina Hall in O’Dessa

Il mondo sembra rinascere nel finale del film

Sebbene la morte di O’Dessa e di Euri nel finale possa essere vista come triste da un alto, è anche speranzosa in un altro, poiché le sue azioni hanno conseguenze durature. Dopo l’esplosione dello studio di Plutonovich sull’isola, O’Dessa si sofferma sulle conseguenze. Mentre le persone avevano già iniziato a svegliarsi durante la sua canzone, la fine dello spettacolo di Plutonovich ha permesso alle persone di tornare alle loro vite. Il finale mostra così che le persone non sono più incollate alla TV e si concentrano sulla ricostruzione delle loro comunità.

Tuttavia, il sacrificio di O’Dessa non colpisce solo le persone. I momenti finali di questo racconto distopico mostrano che le piante hanno ricominciato a crescere. Quella che era una terra desolata quando O’Dessa si è fatta strada nella città, ora fiorisce di nuove piante e l’erba torna verde. Senza lo spettacolo di Plutonovich a distrarre le persone e a prosciugare il plasma dal terreno, la gente è di nuovo in grado di usare le proprie risorse con saggezza, dimostrando che O’Dessa li ha salvati in più di un modo.

Il vero significato del finale di O’Dessa

Il finale di O’Dessa è quindi in realtà molto speranzoso, nonostante la morte del personaggio principale. Il film è una rivisitazione moderna del mito di Orfeo ed Euridice, che affronta gli stessi temi dell’amore. Come personaggio, O’Dessa è disposta a tutto pur di salvare la persona che ama e compiere il suo destino. Sebbene il suo vero destino non venga pienamente rivelato fino al finale del film, l’amore e l’umanità, nonostante le circostanze sfavorevoli, ne sono il fulcro. Anche nella morte, O’Dessa sceglie il suo vero amore al di sopra di tutto, e questo ispira altri a raccogliere il suo insegnamento.

Mentre le caratteristiche classiche della storia mitologica riecheggiano nel nuovo film, O’Dessa esplora anche la dipendenza della cultura moderna dai nostri schermi e l’influenza di alcuni leader sulla popolazione generale. Il messaggio di Plutonovich è incentrato sulle idee di sorveglianza e sottomissione, e O’Dessa serve a contrastare queste idee con la possibilità di libertà. Anche se non tutti i messaggi del film possono colpire nel segno, le canzoni e le performance divertenti di O’Dessa lasciano comunque al pubblico qualcosa su cui riflettere.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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