Succession 4x09 la spiegazione episodio

La notte scorsa in America è andato in onda su HBO il penultimo episodio di Succession. Un episodio amaro e crudo che raccoglie l’eredità di quei penultimi episodi storici di Game of Thrones: così puliti e completi da potersi anche considerare finali in senso stretto. Eppure, in Succession 4×09 non abbiamo l’impressione che sia finita anzi non vorremmo che il prossimo episodio sia l’ultimo di questa serie che regalerà tantissime emozioni agli Emmy Awards del prossimo anno. Come annunciato in questo episodio si svolge il funerale di Logan Roy (Brian Cox) e come un’opera teatrale tutto si svolge all’interno di una Chiesa. Tutte le persone più autorevoli sono presenti all’evento, compreso il neopresidente degli Stati Uniti.

Stato e Chiesa” il titolo su Succession 4×09 dove i colpi di scena non mancano e dove è ancora troppo presto per buttare le carte in tavola e stabilire chi si aggiudica la mano. Solo che nel mondo multimiliardario della famiglia Roy perdere non è contemplato. Una delle puntate più emozionanti e sorprendenti alla quale è affidato il compito tenere lo spettatore con il fiato in sospeso fino a domenica prossima. La spiegazione dell’episodio ci guida verso il finale di un’ora e mezza.

10Kendall e Logan: la custodia legale dei figli

Succession 4x09 Kendall
 

Il rapporto di Kendal (Jeremy Strong) con i suoi figli e con l’ex moglie Rava è stato una trama secondaria per tutta la quarta stagione, ma diventa una parte importante del suo personaggio in Succession 4×09. Dato che le manifestazioni contro il nuovo presidente si fanno incontrollabili, Rava decide di portare i figli fuori città.

Nell’episodio viene rivelato che Kendall vuole ottenere la piena custodia dei suoi figli e ha persino fissato un appuntamento con un avvocato di famiglia. Sebbene Kendall abbia dichiarato di voler essere diverso dal padre, le azioni di Kendall nei confronti dei figli dimostrano che diventerà proprio come lui, visto che Logan ha strappato i figli alla madre per poi trascurarli lui stesso.

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