1899: la spiegazione del finale della serie tv

La spiegazione del finale di 1899, la serie tv fantascientifica di Netflix dai creatori di Dark, Jantje Friese e Baran bo Odar.

Stravolgendo la percezione della realtà dei suoi personaggi, il finale della serie tv Netflix 1899 ci mette davanti a misteri fantascientifici sconcertanti che richiedono indubbiamente spiegazioni. In ogni episodio, 1899 naviga in una moltitudine di concetti e dispositivi narrativi fantascientifici senza offrire una spiegazione chiara per nessuno di essi. Per aggiungere un ulteriore livello di intrigo e dramma, 1899 termina ogni episodio con un enigmatico cliffhanger, mentre si svelano gradualmente le traumatiche storie dei suoi personaggi principali. Sebbene il dramma fantascientifico di Netflix si prenda il suo tempo per svelare questi misteri di fondo e tenga intenzionalmente gli spettatori col fiato sospeso grazie a un ritmo disteso, è comunque gratificante riuscire ad unire tutti i puntini.

8Chi ha creato la simulazione?

 

I depistaggi nei primi episodi di 1899 suggeriscono che il padre di Maura, Henry Singleton (interpretato da Anton Lesser del cast di Andor), sia il genio del male dietro la simulazione. Ad esempio, Maura continua a sostenere che il padre le ha rimosso i ricordi dopo che lei e il fratello sono venuti a conoscenza dei suoi esperimenti segreti sulla nave. In un’altra scena, Henry spia i passeggeri della Kerberos dalla comodità della sua stanza. Se questi momenti sono abbastanza convincenti da suggerire che Henry sia l’architetto della simulazione, gli episodi finali rivelano che Maura ne è la creatrice.

Al di fuori della simulazione, Maura viveva nel mondo reale con il marito Daniel e il figlio Elliot. Quando la salute del figlio iniziò a declinare a causa di una misteriosa malattia, la donna non riuscì a sopportare il dolore e il lutto che questo questo tragico evento portò alla sua famiglia. Nel tentativo di “preservare” il figlio, ne trasferisce la coscienza in una realtà simulata dove lei e Daniel (interpretato da Aneurin Barnard del cast della sesta stagione di Peaky Blinders) possono passare del tempo con lui in una piccola stanza dei giochi, nonostante lui sia morto nel mondo reale. Sebbene 1899 non riveli come la simulazione sia cresciuta dalla stanza dei giochi di un bambino a un sistema a più livelli e come Henry sia stato coinvolto, sembra probabile che molte altre forze siano state coinvolte nella tecnologia nel corso del tempo e abbiano scatenato il caos.

Sfruttando questo aspetto a suo vantaggio, Henry ha abusato della tecnologia della figlia creando altre simulazioni all’interno della sua simulazione principale per studiare le oscure profondità del cervello umano. Maura spiega la sua spirale negativa in una breve conversazione con Eyk (interpretato da Andreas Pietschmann del cast della terza stagione di Dark) ricordando che sua madre era affetta da Alzheimer, che ha gradualmente distrutto la sua capacità di riconoscere i membri della famiglia. Dopo la sua morte, Henry ha iniziato ad affrontare la sua perdita studiando meticolosamente la mente umana, sperando di trovare risposte alla malattia della moglie.

Con il tempo, ha chiaramente esagerato, rendendo la figlia e la sua famiglia vittime dei suoi esperimenti. Il fatto che Maura abbia scelto di proposito di cancellare i suoi ricordi per affrontare la morte traumatica del figlio si rivela un vantaggio e un ostacolo per Henry. Se da un lato gli permette di manipolare la sua tecnologia e di usarla a suo vantaggio, dall’altro si trova nei guai quando si rende conto che solo Maura possiede il codice per sfuggire alle simulazioni.