Big Fish: le differenze tra il libro e il film di Tim Burton

Big Fish film

Quando nel 2003 il regista Tim Burton portò al cinema il suo nuovo film, intitolato Big Fish – Le storie di una vita incredibile, stupì tanto la critica quanto i suoi abituali spettatori. Si trattava infatti di un’opera apparentemente diversa dalle altre, ricca di colori e luci non propriamente ricorrenti nel cinema dell’autore di Edward mani di forbice. Eppure, la pellicola è pura espressione della sua poetica, con tematiche e caratteristiche a lui care, e viene spesso indicato come il film della maturità artistica di Burton.

 

L’opera è tratta dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1998 da Daniel Wallace, i cui diritti vennero acquistati dalla Columbia Pictures in seguito all’insistenza dello sceneggiatore John August. Questi, che aveva da poco visto morire il padre, rimase particolarmente toccato dalla storia del libro, a tal punto da volerne trarre un film. Inizialmente il progetto catturò l’interesse di Steven Spielberg, ma fu Burton ad ottenere la regia. Il regista californiano aveva anch’egli da poco perso i genitori, e vide in quella storia la possibilità di raccontare un sentimento molto personale e universale allo stesso tempo.

Per la sua realizzazione, Burton decise di affidarsi ad effetti speciali pratici anziché all’animazione computerizzata. Ciò gli permise di dar vita in modo più realistico alle varie idee avute per la messa in scena, e dietro le quali si ritrova il suo tocco unico. Al momento della sua uscita, Big Fish guadagnò grandi lodi da parte della critica e del pubblico, vinse importanti premi ed arrivò a guadagnare un totale di circa 122 milioni di dollari in tutto il mondo.

Big Fish: la trama e il cast del film

La storia del film è incentrata sul rapporto tra Edward Bloom (Ewan McGregor) e suo figlio William (Billy Crudup). Il genitore, uomo loquace e dotato di una straordinaria fantasia, ha l’abitudine di raccontare storie incredibili riguardanti la sua vita. Come tutti anche William rimane stregato dalle sbalorditive storie raccontategli. Lo stupore lascerà però presto il posto alla delusione. Crescendo, infatti, il ragazzo comprende quanto irrealistici e impossibili siano in realtà i racconti di suo padre. Inizia così ad allontanarsi da lui, ma quando l’ormai anziano Edward (Albert Finney), si ammala gravemente, William sarà richiamato nella casa dei genitori, e qui si troverà ad intraprendere uno straordinario viaggio alla scoperta della verità dietro ai fantastici racconti del padre.

Ad interpretare il ruolo dell’anziano Edward Bloom, Burton voleva l’attore Jack Nicholson, ed avviò con questi delle trattative. La sua idea era quella di utilizzarlo anche per il ruolo del giovane Edward, facendolo ringiovanire grazie alla CGI. Questa si rivelò tuttavia un’operazione troppo complessa, che spinse ad accantonare l’idea. Per il ruolo gli vennero allora proposti gli attori Albert Finney ed Ewan McGregor. Il regista si convinse per loro nel momento in cui si imbatté in un articolo che sottolineava le somiglianze nella recitazione dei due. Burton volle poi nel film la compagna Helena Bonham Carter, a cui affidò il doppio ruolo di Jenny e della Strega. Quest’ultimo richiese all’attrice circa cinque ore di trucco ogni giorno.

Nel film sono poi presenti numerosi altri attori noti, molti dei quali sono frequenti collaboratori di Burton. Ad interpretare William Blum è l’attore Billy Crudup, mentre il ruolo di Sandra, moglie di Edward, è interpretata da Alison Lohman da giovane a da Jessica Lange da anziana. È poi presente l’attrice Marion Cotillard, nel ruolo di Josephine, moglie di William. Questa, grande fan del regista, raccontò di aver dormito per un mese con la sceneggiatura sotto il cuscino, nella speranza che le portasse fortuna nella vittoria della parte. Vi sono infine gli attori Steve Buscemi, nei panni del poeta e criminale Norther Winslow e Danny DeVito in quelli di Amos Calloway, proprietario del circo presso cui lavora Edward per un periodo della sua giovinezza.

Big Fish cast

Big Fish: le differenze tra il film e il libro

La struttura del racconto di Wallace è piuttosto complessa e non segue un preciso ordine cronologico. Lo scrittore, infatti, mirava ad evocare emozioni e stati d’animo attraverso la descrizione di immagini oniriche. Queste permettevano al lettore di avere la sensazione di trovarsi all’interno della mente dei personaggi. Per Burton e lo sceneggiatore John August si trattò dunque di trovare un filo conduttore tra i vari episodi raccontati nel romanzo, facendogli così acquistare una più solida struttura narrativa. Ciò si è attuato comunque nel rispetto del principio secondo cui vi deve essere uno squilibrato rapporto tra fantasia e realtà.

Ciò ha inevitabilmente dato vita a diverse differenze tra il film e il romanzo. L’ordine degli eventi del primo sono differenti dal secondo, e molti episodi vengono addirittura ampliati e approfonditi. Ciò permise di esplorare ulteriormente il magico mondo di Edward Bloom. Burton, infatti, puntava sul conferire una certa vicinanza al personaggio. Fece ciò selezionando quegli eventi che permettevano di costruire una solida backstory con il quale poterlo comprendere meglio. Questa è probabilmente la maggior differenza rispetto al romanzo, che invece rimane più misterioso nello svelare Edward. Ciò accade poiché essendo il figlio William il narratore, egli stesso affronta un viaggio alla ricerca della verità.

Infine, la storia sembra trovare un più generale compimento attraverso il film piuttosto che con il romanzo. Essendo scritto per frammenti ed immagini, questo per quanto efficace rimane per certi aspetti limitato alla parola scritta. Nel prendere vita attraverso la messa in scena del film, invece, quelle stesse immagini assumono un carico emotivo particolarmente più forte. Anche a distanza di molto dall’ultima visione, infatti, rimangono facilmente impresse nella mente dello spettatore. Il successo dell’opera di Burton sta nell’aver trovato il modo più efficace per riunire sotto una storia più coesa i frammenti del romanzo, senza snaturarli ma permettendogli di acquisire ulteriore significato.

Big Fish: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Big Fish – Le storie di una vita incredibile è infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Netflix. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

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