Tim Burton: 10 cose che non sai sul regista

Tim Burton Dumbo

Padre di alcune delle fiabe più gotiche viste al cinema negli ultimi decenni, il regista Tim Burton si è col tempo costruito una fama ineguagliabile grazie ai suoi film immediatamente riconoscibili per stile e tematiche. Oggi considerato un regista pop, Burton da sempre segue una propria personale visione del mondo e delle figure che lo abitando, concentrandosi però su quei personaggi spesso da altri dimenticati.

 

A farla da padrone nelle sue storie cupe e stravaganti, è infatti la figura dell’emarginato, il quale diventa un antieroe destinato a rivoluzionare sé stesso e il mondo che lo circonda. Burton ha saputo declinare tale archetipo nei modi più originali e personali, e passando dal horror alla commedia, dal film d’animazione in stop-motion al cinecomic, ha dato vita ad opere oggi parte dell’immaginario collettivo.

Ecco 10 cose che non sai di Tim Burton.

Tim Burton moglie

Tim Burton: la sua filmografia

10. Ha diretto celebri lungometraggi. Burton debutta alla regia di un lungometraggio con Pee-wee’s Big Adventure (1985), per poi ottenere grande popolarità con Beetlejuice – Spiritello porcello (1988), con Michael Keaton. Successivamente, guadagna ulteriore successo con Batman (1989), con Jack Nicholson, Edward mani di forbice (1990), con Johnny Depp, Batman – Il ritorno (1992), Ed Wood (1994), Mars Attacks! (1996), Il mistero di Sleepy Hollow (1999), Il pianeta delle scimmie (2001) e Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003), con Ewan McGregor, considerato uno dei suoi film più belli. Dirige poi La fabbrica di cioccolato (2005), Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), Alice in Wonderland (2010), con Mia Wasikowska, Dark Shadows (2012), Big Eyes (2014), con Amy Adams, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016) e Dumbo (2019), con Eva Green.

9. Ha diretto due film d’animazione. Da sempre grande appassionato di animazione, Burton, che all’inizio della sua carriera lavorò anche nel reparto animazione della Disney, ha nel corso degli anni realizzato due lungometraggi con la tecnica della stop-motion. Si tratta di La sposa cadavere (2005) e Frankenweenie (2012). Entrambe le pellicole furono nominate al premio Oscar per il miglior film d’animazione, senza però riportare la vittoria. Burton è anche il produttore del film Nightmare Before Christmas (1993), il quale è basato su personaggi di sua ideazione.

8. È stato l’animatore di noti film. È noto che Burton iniziò la propria carriera come animatore presso la Disney, grazie ad una borsa di studio vinta. Qui il futuro regista si trovò a dover realizzare i disegni per progetti come Red e Toby – Nemiciamici. Tale attività, tuttavia, fu da lui giudicata particolarmente insoddisfacente, andando in contrasto con le sue idee creative. Negli anni, però, Burton partecipò all’animazione di diversi film di particolare successo come Il Signore degli Anelli (1978), Tron (1982), Taron e la pentola magica (1985) e la serie Qua la zampa, Doggie (1987).

Tim Burton: i suoi disegni

7. I suoi disegni sono estremamente riconoscibili. Pur smettendo di lavorare in modo ufficiale come semplice animatore, Burton ha sempre continuato a realizzare degli schizzi per i personaggi dei suoi film, immaginandone aspetto e abbigliamento. Molti di questi disegni, particolarmente riconoscibili per il loro look dark, sono in più occasioni confluiti in opere che raccolgono l’attività di disegnatore di Burton. Molte delle illustrazioni da lui realizzate vengono infatti utilizzate come base di partenza per i suoi progetti.

Tim Burton: chi è sua moglie

6. Ha avuto una relazione con una nota attrice. Nel 2001, grazie al set di Il pianeta delle scimmie, il regista ha modo di conoscere e stringere un legame con l’attrice Helena Bonham Carter. I due, diventati una coppia, lavoreranno insieme in numerosi altri film, come Big Fish, La fabbrica di cioccolato, Sweeney Todd, Alice in Wonderland e Dark Shadows. I due hanno anche avuto dei figli, nati rispettivamente nel 2003 e nel 2007. Negli anni non è mai stato effettivamente chiarito se i due fossero o meno sposati, e ciò non è stato rivelato neanche quando, nel 2014, hanno annunciato di essersi separati rimanendo in buoni rapporti.

Tim Burton Dumbo

Tim Burton dirige Batman

5. Non apprezzò totalmente il film. Quando nel 1989 Burton diresse Batman, dedicato al celebre supereroe, divenne uno dei registi più famosi del momento. Benché il film venne particolarmente apprezzato da critica e pubblico, Burton si dichiarò non particolarmente entusiasta del prodotto in sé, apprezzandone però alcune parti. Secondo la sua opinione, infatti, il progetto era finito con il diventare più un fenomeno culturale che non un film ben riuscito. Con il passare del tempo, tuttavia, il suo giudizio nei confronti di questo divenne più favorevole.

4. Voleva una versione più dark del supereroe. Nell’accettare di dirigere Batman, Burton rese ben chiaro che avrebbe realizzato una versione della storia del supereroe in linea con la sua sensibilità artistica e con l’atmosfera a lui cara. Per lui era infatti importante far capire che non si trattava di un film ispirato alla colorata serie degli anni Sessanta. Per rendere chiaro ciò, si avvalse dei titoli di testa, da lui da sempre considerati importanti per settare il mood del progetto. Attraverso questi, poté così informare gli spettatori che stavano per assistere ad una storia molto più cupa di quello che avrebbero potuto aspettarsi.

Tim Burton e Dumbo

3. Ha definito “faticoso” lavorare senza un protagonista. Nel realizzare la versione live-action del film Dumbo, Burton si è trovato dinanzi ad una difficoltà mai sperimentata in modo così ampio prima. Pur avendo scenografie e attori, a mancargli era l’elefantino protagonista, realizzato soltanto in seguito grazie alla CGI. Lavorare dunque senza sapere che aspetto avrebbe avuto il protagonista, e senza la possibilità di averlo sul set ha reso difficile per il regista immaginare il risultato finale, che è rimasto un mistero sino a qualche settimana prima del debutto del film.

Tim Burton: il suo patrimonio

2. Vanta un ricco patrimonio. Grazie alle sue numerose attività relative al settore cinematografico, Burton ha negli anni raggiunto un cospicuo patrimonio di circa 140 milioni di dollari. Ciò è merito tanto della sua attività come regista che come produttore. In particolare, grazie ai grandi successi di box office realizzati nella prima parte della sua carriera ha potuto diventare uno dei registi più richiesti e pagati dell’industria. Ad oggi, i suoi film hanno dato vita ad un incasso complessivo di oltre 4 miliardi di dollari.

Tim Burton: età e altezza

1. Tim Burton è nato a Burbank, in California, Stati Uniti, il 25 agosto del 1958. Il regista è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

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