ATTENZIONE – L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Nel 2019, sulle pagine di Cinefilos.it, si dichiarò che il Marvel Cinematic Universe era morto, e adesso ne abbiamo le prove. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema, e sicuramente farà parlare molto di sé, tuttavia da buon film del MCU, pur essendo un’avvincente avventura stand alone, è anche connesso strettamente con altri eventi che si sono verificati all’interno dello stesso universo, ma in tv (o su Disney+ per dirla in maniera più precisa).
Quando Kevin Feige annunciò la Fase 4, era già chiaro, ma adesso lo è di più, con dati e fatti alla mano. Per agevolare il discorso, ecco di seguito uno stralcio di ciò che si scriveva qui nel 2019:
“Abbiamo scoperto che sarà il primo film con toni horror della storia dei Marvel Studios, che si intitolerà Doctor Strange in the Multiverse of Madness e che vedrà protagonista Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Nelle parole di Kevin Feige, il personaggio della Olsen, già protagonista della serie WandaVision, si troverà alla fine della serie stessa in contatto con Strange, e vedremo il proseguimento della sua storia nel film con Cumberbatch. Questo vuol dire che quello scambio unilaterale di informazioni che ha caratterizzato il monologo dei film in relazione alle serie Marvel nelle prime tre Fasi, diventa adesso un dialogo, uno scambio bilaterale. Nodi narrativi, rivelazioni, importanti avvenimenti non saranno più relegati al grande schermo, ma potranno verificarsi e svolgersi anche sul piccolo schermo, nelle serie tv, come suggerisce la già annunciata presenza di Kate Bishop, nuova Occhio di Falco, nella serie tv Hawkeye dedicata a Clint Barton (che vedrà il ritorno di Jeremy Renner).” (Qui l’articolo completo: Fase 4: la “morte” del Marvel Cinematic Universe)
Quella che era una argomentata congettura si è rivelata una verità: è impossibile capire bene Doctor Strange nel Multiverso della Follia senza aver prima visto WandaVision, proprio perché adesso lo scambio tra cinema e tv è bilaterale e i due mezzi si informano e si cambiano a vicenda, e non, come accaduto per la Infinity Saga, in cui la tv semplicemente reagiva e si allineava a ciò che accadeva al cinema.
Il malcontento che serpeggia in un piccolo ma convinto schieramento di fan è per questo ingiustificato: sapevamo che questo momento sarebbe arrivato e Feige ce l’ha detto dal primo momento. WandaVision, ma anche What If…?, fanno parte di quella produzione televisiva fondamentale per capire ciò che avverrà a breve, così come, in misura solo suggerita, è fondamentale aver visto Loki per avere un’idea di dove Clea (nella scena post credits) porterà Strange e di come quel viaggio, con ogni probabilità, porterà a sua volta a Ant-Man and the Wasp: Quantumania.
La recensione del film con Benedict Cumberbatch
È morto il MCU in quanto esperienza Cinematografica, ma il Marvel Universe è in continua espansione e Doctor Strange nel Multiverso della Follia raccoglie il testimone dei precedenti mesi ricchi di film e serie tv ad ambientazione Marvel. Si tratta di un vero e proprio turning point per la più grande scommessa produttiva nel mondo dell’audiovisivo a cui la storia contemporanea ha assistito.
E quindi, sì, prima di entrare in sala a vedere Doctor Strange nel Multiverso della Follia, fate un ripasso di WandaVision e di What If…? senza snobbarne la natura da piccolo schermo, ma considerandoli a tutti gli effetti dei capitoli importanti del grande libro che Kevin Feige e la sua squadra continuano a scrivere.