Il castello: tutto quello che c’è da sapere sul film con Robert Redford

Il castello film trama

Quello del film carcerario è un sottogenere tanto particolare quanto apprezzato, di solito declinato in chiave thriller d’azione, ma talvolta capace di distinguersi anche per la sua collacazione in altri generi. In generale, l’elemento di base è la presenza di un penitenziario all’interno del quale si svolgono le vicende principali. Film come Le ali della libertà, Il miglio verde, Escape Plan – Fuga dall’inferno, Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi o Papillon sono solo alcuni celebri esempi a riguardo. A questi si può aggiungere anche Il castello, film diretto nel 2001 da Rod Laurie e basato in particolare sullo scontro tra il generale Irwin e il colonnello Winter.

 

Il rapporto tra questi due personaggi, in realtà, si discosta nettamente dalla sceneggiatura originale di David Scarpa. Mentre sia la sceneggiatura che il film iniziano presentando Irwin come il protagonista simpatico e Winter come l’antagonista prepotente, Scarpa scrisse il secondo e il terzo atto del film per dimostrare che Winter era un brav’uomo e Irwin un violento maestro d’assalto che brutalizzava gli altri detenuti affinché si unissero alla sua crociata per sbarazzarsi del colonnello. La sceneggiatura è stata però riscritta quando Robert Redford ha accettato il film, e Irwin è rimasto il nobile combattente contro il regno della crudeltà di Winter.

Ad ogni modo, il film è un ottimo esempio del genere carcerario e riflette su dinamiche e tematiche ancora oggi attuali. Per gli appassionati del genere si tratta dunque di un film da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Il castello. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il castello film scena finale

La trama e il cast di Il castello

Protagonista del film è Eugene Irwin, un generale dell’esercito che viene condannato a dieci anni di carcere per aver disobbedito agli ordini, provocando la morte di otto uomini. Viene così trasferito in una prigione di massima sicurezza, con a capo il colonnello Winter. Nonostante inizialmente Irwin non incontri il favore degli altri detenuti, riesce con il tempo a guadagnarsi la loro fiducia e a creare forti alleanze. I metodi adottati dal colonnello, tuttavia, portano l’ex militare a ribellarsi in numerose occasioni e, successivamente, a essere punito. Si forma così intorno all’uomo una vera e propria squadra che darà del filo da torcere a Winter.

Ad interpretare il generale Eugene Irwin vi è l’attore Robert Redford, mentre James Gandolfini è il colonnello Winter. In origine questo personaggio avrebbe dovuto fumare sigari, ma Gandolfini ha convinto il regista ad abbandonare l’idea, perché sentiva che avrebbe ricordato troppo al pubblico Tony Soprano, il suo personaggio ne I Soprano (1999). Recita poi nel film Mark Ruffalo nel ruolo di Yates. Egli ha eseguito le proprie acrobazie durante la scena della battaglia in elicottero. Completano il cast Steve Burton nel ruolo del capitano Peretz, Delroy Lindo in quello del generale Wheeler, Robin Wright in quello di Rosalie Irwin e Clifton Collins Jr. nel ruolo del caporale Ramon Aguilar.

La scena finale del film

Nel finale del film, a seguito degli scontri all’interno del penitenziario, Irwin viene colpito a morte da Winter, il quale cercava di impedire che il generale issasse la bandiera americana capovolta, indicante pericolo e di richiesta di aiuto. Anche se ferito, Irwin riesce comunque ad alzare la bandiera americana, che si svela essere non capovolta ma in posizione naturale, dimostrando che – nonostante la rivolta – i detenuti si erano arresi, in attesa della polizia militare, che avrebbe dunque intrapreso un indagine sulle azioni di Winter. Quest’ultimo viene ad ogni modo arrestato e il film si conclude sul nuovo muro costruito dai detenuti come memoriale dei compagni caduti, con i nomi di Irwin tra quelli incisi sulle pietre.

Il castello cast

Le frasi più belle del film

Si riportano qui di seguito alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi di Il castello. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Non venirmi a raccontare che tu sopravvivi: tu ti nascondi! (Eugene Irwin)
  • Signori, propongo di assumere il controllo di questo penitenziario! (Eugene Irwin)
  • Cinque, condotta indegna per un ufficiale e per un gentiluomo. (Eugene Irwin)
  • Molti pensano che essere ricordati così sia una vergogna per un soldato, ma è tutt’altro che una vergogna. I più grandi monumenti ai soldati caduti non sono fatti di marmo, sono in fondo al mare, nel cuore della giungla, sui campi di combattimento. Un fucile conficcato nella terra, un elmetto e una piastrina. È questo il tributo che quest’uomo si è guadagnato. (Eugene Irwin)
  • Siamo rinchiusi qui dentro come detenuti e una cosa è certa, le nostre guardie hanno il potere di umiliarci, di picchiarci, il potere di rinchiuderci in un buco buio per giorni e giorni ma c’è una cosa che non possono fare: non possono portarci via quello che siamo e, noi siamo soldati! E questa è l’unica cosa che ci dà speranza qui dentro e niente al mondo ce la potrà mai togliere. (Eugene Irwin)

Il trailer di Il castello e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il castello grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TVParamount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 marzo alle ore 21:00 sul canale Iris.

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