Considerato uno dei migliori film realizzati negli ultimi anni dal regista David Cronenberg, La promessa dell’assassino, uscito al cinema nel 2007, è un intricato thriller sul traffico sessuale e il mondo criminale. La storia è frutto di un’idea originale di Steven Knight, sceneggiatore noto per aver scritto numerosi film di grande successo, tra cui Locke. Si tratta di un film in puro stile Cronenberg, con una forte presenza della violenza e del corpo come strumento. Temi che si ritrovano condensati all’interno del protagonista Nikolai. Ad interpretarlo vi è l’attore Viggo Mortensen, che ha qui dato vita ad uno dei personaggi più memorabili della sua carriera e del cinema recente.
Ambientato a Londra, La promessa dell’assassino è anche il primo film del regista ad essere girato interamente al di fuori del Canada, suo paese natale. Ha infatti segnato una vera e propria svolta nella carriera del regista, che ha grazie a questo film conosciuto una popolarità ancor più grande di quella avuta fino a quel momento. Uscito in sala, il film arrivò infatti ad incassare un totale a livello globale di circa 56 milioni di dollari. Il titolo venne poi particolarmente apprezzato anche dalla critica, che ne lodò l’atmosfera, la sceneggiatura e le interpretazioni dei protagonisti.
L’apprezzamento nei confronti del film fu dunque da subito particolarmente entusiasta, e ciò portò la pellicola ad essere una dei principali partecipanti alla stagione dei premi cinematografici. Il riconoscimento più grande lo ottenne poi Mortensen, ricevendo la sua prima nomination all’Oscar come attore non protagonista. Sono molte le curiosità relative alla sua interpretazione, dalle ricerche svolte per il ruolo alle lunghe ore di trucco a cui si è sottoposto, ma in questo articolo approfondiamo in particolare il significato del finale.
La trama di La promessa dell’assassino
Protagonista del film è Nikolai, fedele autista di Semyon e Kirill, padre e figlio a capo di un’organizzazione criminale. Ma Nikolai non è poi così fedele come fa credere di essere, puntando a sostituirsi ai due per prendere il comando del gruppo. Le cose non vanno però come previsto per lui, che si ritrova a divenire un bersaglio. Grazie alla sua esperienza riesce però a salvarsi e rifugiarsi presso Anna, un’ostetrica in possesso di una neonata legata proprio a Semyon. Nikolai inizia così a riacquisire le proprie forze e giura vendetta, e la sua è una promessa da assassino.
Il cast di attori
Cronenberg, che aveva già lavorato con Viggo Mortensen in A History of Violence, volle nuovamente l’attore come protagonista nel ruolo di Nikolai. Per prepararsi alla sua parte, egli intraprese un lungo processo di studio e ricerca sul personaggio. Decise infatti di trascorre un periodo da solo in alcune zone della Russia, per imparare la lingua e gli usi delle località frequentate. Egli divenne inoltre un grande esperto della gang criminale Vory v Zakone, a cui si ispira quella del film. Grande particolare del suo personaggio, però, sono i numerosi tatuaggi sfoggiati. Questi sono in tutto 43, e richiesero più di quattro ore in sala trucco per essere applicati.
Nel film è poi presente Naomi Watts, nel ruolo dell’ostetrica Anna. Per poter risultare credibile in tali vesti, l’attrice decise di spendere diverso tempo in un ospedale, per assistere delle vere ostetriche nel loro lavoro e apprendere i segreti del mestiere. Nel film, in ruoli di grande rilievo, sono poi presenti anche gli attori Vincent Cassel e Armin Mueller-Stahl. Il primo interpreta il giovane Kirill, mentre il secondo è suo padre Semyon. Mueller-Stahl è noto in particolare grazie al film Shine, per cui venne nominato all’Oscar. Completano il cast Sinéad Cusack nel ruolo di Helen e Donald Sumpter in quello di Jurij.
La spiegazione del finale del film
Nel finale del film, Nikolai ed Anna riescono a salvare la neonata dalle grinfie di Semyon e Kirill. La donna decide così di prendersi cura della bimba, divenendo sua madre adottiva. Più controverso è invece il finale riservato a Nikolai. Questi aveva infatti intrapreso una vera e propria guerra contro il gruppo Vory v Zakone. Nell’ultima scena del film si scopre tuttavia come il suo obiettivo non fosse eliminare tale organizzazione, quando prenderne il potere, arrivando al vertice della sua gerarchia. Dopo aver eliminato Semyon, infatti, è ora egli a diventare il nuovo boss, e i tatuaggi che sfoggia sul suo corpo dimostrano la devozione a tale causa.
Per quanto egli abbia agito nel bene, salvando la neonata, Nikolai dimostra di non aver mai abbandonato la volontà di perseguire i propri controversi obiettivi, riuscendo infine a raggiungerli. Cronenberg invita così lo spettatore a confrontare la frenetica autodifesa di Nikolai in carne e ossa con la sua precedente esibizione di sé mentre viene giudicato dai vors, per vedere se diventerà un uomo e riceverà i tatuaggi a forma di stella che segnalano la trasformazione nella mafia russa – e che in seguito verranno usati per contrassegnarlo per l’esecuzione nella vasca da bagno.
Cronenberg si assicura di mostrare i tatuaggi che vengono impressi nella carne di Nikolai. I mafiosi, come le prostitute, portano le loro storie sul corpo. Il film si conclude così con una riflessione sulla repressione e sulla famiglia. L’inquadratura di Cronenberg nella scena finale chiarisce che Kirill è motivato dall’amore per Nikolai e che Nikolai sfrutta questa tensione erotica a suo vantaggio. È una sottotrama interessante in un film di mafia e rende un po’ più esplicito l’omoerotismo che caratterizza altre opere del genere. Anche l’interesse per la repressione è tipico di Cronenberg.
Cosa dobbiamo pensare della strana inquadratura familiare alla fine, quando Nikolai, che si è rivelato essere un poliziotto sotto copertura, stringe Anna, con il bambino della prostituta tra loro, prima che debbano separarsi? Cronenberg ci mostra la famiglia che avrebbe potuto essere, quella che una storia forse meno audace e una visione più convenzionale e meno dura avrebbero offerto. Allo stesso tempo, è un gesto che sottolinea l’importanza e la salute dell’unità umana ordinaria e fondamentale contro un mondo sotterraneo di fedeltà false o forzate, di sfruttamento umano e di legami di odio.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. La promessa dell’assassino è infatti presente su Tim Vision, Apple iTunes e Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per giovedì 7 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.
Fonte: IMDb