Rambo III: la spiegazione del finale alternativo del film

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In origine, Rambo III aveva un finale molto diverso, ma la scelta di cambiarlo si è rivelata quantomai saggia e in questo approfondimento scopriamo perché. Il personaggio di John Rambo (Sylvester Stallone), come noto, è stato presentato per la prima volta al mondo con il film del 1982. Veterano americano della guerra del Vietnam, Rambo lotta per trovare la pace negli anni successivi alla sua permanenza oltreoceano. Naturalmente, il mostra anche le conseguenze devastanti di una polizia di provincia che spinge l’uomo già tormentato – e superbamente addestrato al combattimento – oltre il limite con trattamenti inutilmente crudeli. Da questo film è dunque nata una delle più celebri saghe d’azione.

Dopo un avvincente secondo capitolo, nel 1988, Rambo III ha chiuso in modo roboante la trilogia di Stallone (che tornerà però poi per due film tra il 2008 e il 2019). Il film segue il protagonista mentre si reca in Afghanistan per salvare il suo amico e mentore, il colonnello Sam Trautman, interpretato da Richard Crenna. Trautman si era recato lì per aiutare i ribelli Mujahideen nella loro lotta contro l’occupazione sovietica. Tuttavia, l’anziano soldato è stato catturato dagli invasori sovietici e spetta a Rambo salvare il suo amico e fuggire dal paese devastato dalla guerra. Sebbene il film sia generalmente considerato il peggiore della serie Rambo, si è concordi nel ritenere che il finale originale avrebbe peggiorato ulteriormente l’accoglienza del film, soprattutto per il pubblico di oggi.

Il finale di Rambo III

Alla fine di Rambo III, l’omonimo guerriero è riusce a salvare Trautman, a uccidere il cattivo colonnello sovietico e a portare una fugace misura di pace temporanea in un piccolo angolo dell’Afghanistan. Rambo e Trautman lasciano così il paese e il film si conclude. È interessante notare che anche questo capitolo del franchise cinematografico di Sylvester Stallone si conclude con una dedica “al valoroso popolo dell’Afghanistan”. Originariamente, tuttavia, un finale alternativo avrebbe visto John Rambo decidere di rimanere e combattere a fianco dei Mujahideen nella loro lotta contro l’Unione Sovietica.

Rambo III cast
Sylvester Stallone e Richard Crenna in Rambo III

Perché il finale alternativo di Rambo III sarebbe invecchiato male

Sebbene il finale originale di Rambo III potesse avere un senso nel contesto del film stesso, gli eventi che si sono verificati da allora lo avrebbero fatto invecchiare in modo assolutamente terribile. Negli anni ’80, l’Unione Sovietica (per volere del governo locale filorusso) era impegnata in un’aspra lotta con le forze ribelli dei Mujahideen. La guerra in Afghanistan fu un’enorme follia per l’URSS ed è considerata uno dei più grandi fallimenti della storia sovietica. Sam Trautman ha una battuta di dialogo provocatoria in cui collega direttamente la guerra sovietico-afghana alla disavventura dell’America nel Sud-Est asiatico.

Ai suoi carcerieri sovietici dice: “Noi abbiamo già avuto il nostro Vietnam. Ora avrete il vostro”. L’amara ironia dovrebbe essere evidente a qualsiasi studente di storia recente o a qualsiasi veterano delle più recenti guerre estere degli Stati Uniti. Dopo il ritiro della Russia dall’Afghanistan nel 1989 (prima di sciogliersi definitivamente nel 1991), i vari gruppi mujaheddin non riuscirono a raggiungere un consenso unificato su come andare avanti. L’Afghanistan rimase bloccato in una guerra civile per molti anni, fino a quando gli Stati Uniti lo invasero in seguito agli eventi senza precedenti dell’11 settembre 2001.

Il finale alternativo di Rambo III prevedeva dunque che il protagonista di Stallone si unisse a un gruppo – i cui membri avrebbero poi formato i Talebani e collaborato con Al-Qaeda, l’organizzazione terroristica che ha compiuto gli attentati dell’11 settembre. L’ottica di questa scelta creativa all’interno del film di Rambo diretto da Stallone non sarebbe stata buona in ogni caso, ma soprattutto con Rambo stesso che è un personaggio simbolo del cinema americano. Con questa conclusione il film sarebbe invecchiare terribilmente nel clima geopolitico odierno. Anche senza di esso, Rambo III mette comunque a nudo il modo in cui gli Stati Uniti hanno trascorso circa due decenni a intromettersi in un paese che avevano apertamente sostenuto negli anni ’80.

Rambo III film
Sylvester Stallone in Rambo III

Rambo III avrebbe potuto avere un’ambientazione diversa

Parlando con il podcast Indie Film Hustle, il co-sceneggiatore di Rambo III, Sheldon Lettich, ha ricordato come lui e Stallone abbiano infine scelto la guerra sovietico-afghana come trama del terzo capitolo. Stallone voleva allontanarsi dalla giungla come ambientazione dopo aver realizzatol secondo film, mentre il conflitto in Afghanistan era all’epoca in prima pagina e anche in questo caso, la Russia era il cattivo. Tuttavia, Lettich ha ricordato che Stallone era preoccupato che la vicenda fosse troppo scottante e controversa per farne la base di un film, inducendo quindi lo sceneggiatore a lavorare su una premessa alternativa.

Lettich ha dunque sviluppato una storia che portava invece il protagonista in Siberia. La trama prevedeva l’abbattimento di un pilota americano e l’invio di Rambo per salvarlo dalle forze russe e aiutarlo ad attraversare lo stretto di Bering. Il co-sceneggiatore ammette che la trama è stata ampiamente ispirata a L’ultimo della razza di Louis L’Amour, che vedeva protagonista un pilota nativo americano che doveva usare le sue abilità di caccia e sopravvivenza per sfuggire ai sovietici in Siberia. Questo libro aveva le carte in regola non solo per essere un grande film d’azione/avventura, ma richiama alla mente anche l’originale Rambo.

Non solo l’ambientazione innevata sarebbe stata una location unica per un film su Rambo, ma anche la stessa premessa sarebbe stata più intima e basata sui personaggi. Alla fine, però, Stallone si convinse che l’Afghanistan era l’ambientazione migliore, ma molte delle sue riserve, come la fine della guerra sovietico-afghana avvenuta prima dell’uscita del film, si sono avverate. Così, Rambo III sembrava già datato quando arrivò nelle sale, e l’azione su larga scala fece poco per mascherare i suoi difetti. Nonostante anche questo terzo capitolo si affermò come un buon successo, Stallone decise di non realizzare un quarto capitolo, preferendo dedicarsi ad altri progetti meno rischiosi. Tornerà però ad interpretare il veterano nel 2008 con John Rambo.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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