Diretto da Stéphane Rybojad, il
film Special Forces – Liberate l’ostaggio
(qui
la recensione), offre un racconto d’azione e guerra che segue
la missione di una squadra d’élite delle forze speciali francesi
incaricata di salvare una giornalista rapita dai talebani in
Afghanistan.
Il film è noto per le sue sequenze d’azione intense e per
l’ambientazione realistica, grazie anche alla collaborazione con
l’esercito francese durante le riprese che ha permesso di poter
portare in scena quel grado di realismo in più che rende tutto più
avvincente.
Il film non è però solo un teso lungometraggio d’azione, ma anche un’opera che va alla radice di dinamiche molto attuali, esplorando temi come il sacrificio, la lealtà e la determinazione, mettendo in luce il coraggio dei soldati e la resilienza umana in situazioni estreme. Nonostante alcune critiche riguardo alla rappresentazione stereotipata dei personaggi e alla trama prevedibile, Special Forces – Liberate l’ostaggio offre quindi un’esperienza cinematografica coinvolgente, con paesaggi mozzafiato e scene d’azione ben coreografate. In questo approfondimento, ci si concentra però in particolare sul suo finale.
LEGGI ANCHE: Special Forces – Liberate l’ostaggio: la storia vera dietro il film
La trama e il cast di Special Forces – Liberate l’ostaggio
Protagonista del film è Elsa Casanova (Diane Kruger), una reporter di guerra che sta conducendo un’inchiesta sul ruolo della donna in Afghanistan. Un giorno viene sequestrata da un gruppo di talebani nella città di Kabul. Con lei c’è anche il suo interprete Amen (Mehdi Nebbou). Il capo dei rapitori, Zayef (Raz Degan), diffonde in rete un video dove rende noto a tutti il giorno in cui ucciderà la giornalista. Subito interviene un comparto delle forze armate speciali per cercare di portarla in salvo, prima che si proceda alla sua eliminazione.
Sono sei gli uomini messi in campo: Kovax (Djimon Hounsou), capitano Lucas (Denis Ménochet), Tic-Tac (Benoît Magimel), Marius (Alain Alivon), Victor (Alain Figlarz) ed Elias (Raphaël Personnaz). Si innesca così una dura lotta tra i sequestratori che non vogliono assolutamente perdere la donna e i soldati che faranno qualsiasi cosa è in loro potere per ritrovarla viva. Anche se questo vorrà dire rischiare di morire. Elsa è forte e determinata a non mollare, nonostante la situazione sia molto pericolosa ed estenuante. Riuscirà la squadra che la sta cercando a riportarla a casa sana e salva?
La spiegazione del finale
Nel climax del film, la squadra delle forze speciali affronta una serie di scontri mortali mentre cerca di portare Elsa in salvo. Durante la fuga attraverso le montagne, si imbattono in un villaggio, dove chiedono ospitalità. Mentre si riposa con la gente del posto, Marius viene però ucciso da un cecchino, che viene poi ucciso dal tiratore della squadra Elias. Più tardi, arrivano gli uomini armati di Zaief, con quest’ultimo che uccide Amen. Quando anche Victor viene colpito, si ritirano sulle montagne.
Elias è il secondo della squadra a essere ucciso mentre attira i soldati di Zaief. Victor, Kovax, Tic-Tac, Lucas ed Elsa si imbattono in una tempesta di neve, ma Victor va in shock e muore. Ancora una volta Zaief attacca e Lucas viene ucciso, Tic-Tac viene poi ferito e solo alla fine Kovax riesce ad uccidere Zaief che aveva preso in ostaggio Elsa. La strada da percorrere è ancora lunga quando vengono sorpresi da una valanga. Kovax salva Elsa e Tic-Tac, ma nel frattempo si rompe una gamba. I due uomini convincono quindi Elsa a lasciarli indietro.
La giornalista, benché gravemente esausta, raggiunge una strada dove viene salvata. Si rifiuta però di tornare a Parigi e viene sollevata dalla sedia a rotelle dall’ammiraglio Guezennec, che la porta in spalla fino a un elicottero. Insieme, tornano da Kovax e Tic-Tac, trovandoli ancora vivi e portando dunque a termine anche il loro salvataggio. Il finale sottolinea quindi il tema del sacrificio personale per il bene degli altri, mostrando come i soldati siano disposti a mettere a rischio la propria vita per salvare un civile. La determinazione di Elsa nel voler restare con i suoi salvatori fino alla fine riflette invece un profondo senso di gratitudine e rispetto per il loro coraggio.
Dal punto di vista tematico, il film esplora la complessità delle missioni militari in territori ostili e le difficili decisioni morali che i soldati devono affrontare. La narrazione mette in luce la forza dello spirito umano e la capacità di resistere di fronte a circostanze avverse. Così facendo Special Forces – Liberate l’ostaggio offre una rappresentazione intensa e drammatica delle operazioni militari, evidenziando il coraggio e la dedizione delle forze speciali francesi. Pur con alcune limitazioni narrative, il film riesce a trasmettere un messaggio potente sulla resilienza e sul sacrificio umano.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Special Forces – Liberate l’ostaggio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 29 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.